Palomar: Spiragli

Durante l'adolescenza Saverio e Terry sono stati fidanzati ma, a causa del tradimento di lui, la loro storia è finita. Dopo venticinque anni di silenzio si rincontrano in circostanze drammatiche. Saverio è ormai un affermato oncologo e un giorno scopre di dover curare proprio Terry, affetta da un tumore al seno. Attraverso lo strazio della malattia i due capiscono subito che l'affetto e l'attrazione di un tempo non sono mutati. Per loro si apre la speranza di una nuova vita insieme anche grazie alla rivelazione di un importante segreto. "Non più sola" racconta, in maniera essenziale e coinvolgente la storia di un uomo e di una donna che, grazie al dolore, riscoprono sé stessi e il coraggio dei propri sentimenti.

Esiste una maniera unica ed universale per parlare dell'abbandono? Decisamente no, risponderebbe Chiara Sorino a questo interrogativo. L'abbandono può essere raccontato con un'immagine, un suono, una parola, una poesia, una lettera, con uno specchio. E nemmeno è semplice pronunciarsi su quale sia, fra questi, il modo più adatto a dire di questo sentimento che pervade l'anima fino a travolgerla. Per questo, "Patchwork". Si tratta di un libro che nasce dall'esigenza di raccontarsi e di dire dell'abbandono, ma anche dal desiderio di offrire se stessi mostrando le proprie diverse sfaccettature, affermando l'importanza di lasciarsi guardare e di guardare il mondo non solo nei dettagli ma anche e soprattutto nell'insieme.

Giulia, ventisette anni, "simpatica e intelligente", perde in un colpo solo lavoro e amore. Cosa fare? La soluzione migliore sarebbe quella di tornare nella città natale, con i genitori e gli amici di sempre. Sarebbe... se solo Giulia non si ritrovasse a fare i conti con tutti gli scheletri nascosti, e a scontrarsi con nuove sorprese. Accanto alla protagonista un pazzo amico del cuore, una sorella saggia, un'amica guru e due uomini determinati a raggiungerla nella sua cieca e sfrenata corsa verso la conquista della felicità.

"Silenzio e attenzione" sono parole strettamente legate, connesse l'una all'altra intimamente. L'attenzione è figlia del silenzio e solo dal connubio di entrambe si rende possibile ascoltare i segnali, troppo deboli per poter essere uditi nel caos e nella distrazione dell'universo che ci circonda. "Sappiate ascoltare / con pazienza e attenzione", scrive l'autore, perché nulla più del rumore è volgare e distraente e nulla più del silenzio dilata il tempo e lo spazio, per consentire il viaggio della mente.

Davide è un giovane di trent'anni. Si è lasciato alle spalle un'infanzia e un'adolescenza non facili, un amore tra altri mai scordato e tragicamente finito. Ha una casa, un buon lavoro. Proprio quando tutto sembra risolto, inizia una nuova inquietudine, Davide sente di essere solo all'inizio e che ciò che gli manca è una reale ragione di vita. A questo punto l'incontro con il suo Angelo...

Un secondo piano, senza mettersi né troppo in alto né troppo in basso, un punto di vista medio, senza pretese, per osservare la realtà. La realtà più immediata, più casuale, quel pezzo di mondo che passa sotto la finestra della propria casa in una città di provincia. Volti, modi di camminare e di vivere, personaggi, oggetti, musiche e parole. La realtà scorre e le parole la ritagliano.