Pav Edizioni: Storie di vita

Ventesimo secolo, territorio vicentino. Vite intrecciate in un groviglio di emozioni riaffiorano nella memoria di una donna. Un giardino in cui i fiori diventano attori, sapientemente diretti dalla protagonista, Margherita. Il suo nome si rivelerà legato alla sorte di una ragazza misteriosamente scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale. Un segreto che verrà alla luce solamente quarant’anni dopo.

"Il gol di Turone era bono!" è un goliardico, semiserio, racconto nato per ricordare le gesta e le ‘eroiche’ imprese di un manipolo di ‘ragazzacci’ che, negli anni che vanno dl ’70 al ’90, occuparono il ‘Muretto’ della curva sud. Tifosi della Roma, persone che non si conoscevano e non si frequentavano fuori dallo Stadio ma che all'interno di esso diventavano un gruppo coeso, unito da un’unica passione: la Roma. L’idea iniziale, che voleva raccontare aneddoti ed episodi vissuti in prima persona dai protagonisti, è diventato un romanzo, un giallo ‘sui generis’, nel quale, intorno alle storie ‘dei ragazzi del muretto’ la fantasia dell’autore ha costruito un’intricata e divertente storia da leggere tutta di un fiato.

«Ses fòl!» Sei matto! Gli dicevano i suoi colleghi dell’ufficio dove lavorava per una multinazionale. Questa è la storia di Ugo e della sua famiglia, determinato a cambiare vita, ad andare a vivere in campagna per fare il contadino. Coltivava per amore, amava le piante, le vedeva crescere, le nutriva, così come sfamava e accudiva i suoi animali trattandoli quasi come fossero i suoi figli. Ma la sua vita si intreccia con quella di un inquinante perfetto: inodore, incolore, insapore. Che può uccidere.

L’adolescenza è uno dei periodi più complessi per l’essere umano, lo sappiamo tutti. Ma se hai una malattia genetica rara, come Luna, a causa della quale non raggiungi il metro e cinquanta, tutto sembra ancora più difficile. Dopo un’infanzia caratterizzata da un susseguirsi di visite e controlli medici, l’iniziale forza di carattere della ragazza sfocia pian piano in insicurezza. Non riesce a integrarsi a scuola e gli altri sembrano irraggiungibili e non interessati alla sua compagnia. Come conseguenza, inizia ad autoescludersi lei stessa, a non vedere una soluzione a questo problema. Ѐ convinta che non riuscirà mai a sentirsi parte di un gruppo, finché un’esperienza all’estero e un’estate al mare con la cugina smentiscono questa tesi. Ispirato a una storia vera e scritto a tratti con ironia, questo racconto vuole essere un aiuto per chi vive situazioni difficili, un modo per sorridere alla vita e capire che non siamo mai veramente soli.

Hai mai visto gli occhi di una persona che muore? Beh, io ne ho visti tanti, ne vedo ogni giorno. In un mondo dove la dignità della morte non conta come quella della vita, lasciati trasportare nel viaggio dell’inquietudine, là dove solo gli infermieri mettono la testa. Questo è il racconto di tre persone ancora in vita che non vogliono più esserlo.

Sul tragico sfondo dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., si intrecciano le vite di Terenzio e Giulia, due giovani che si sono conosciuti tra i vigneti di Villa Felice e si sono innamorati durante una gita tra gli incantati sentieri che portano in cima alla montagna dal cuore di fuoco. Quando il vulcano esplode, Terenzio e Giulia scappano verso Ercolano, per provare una via di fuga attraverso il mare, e giunti in città si rifugiano sotto i portici sulla spiaggia insieme a circa trecento persone, tra cui anche Aniceto, lo zio del ragazzo. Sopra di loro piovono pietre incandescenti e cenere rovente, mentre una mostruosa nube nera cala dal cielo come un presagio di morte. In lontananza, alcune quadriremi compaiono all’orizzonte, ma dopo un breve indugio al largo, cambiano rotta verso Stabia e lasciano Ercolano al suo destino. Con l’unica possibilità di salvezza che si allontana e il tempo che stringe, Terenzio, Giulia e Aniceto si trovano costretti a compiere scelte drammatiche per sfuggire all’inferno che li circonda. Un racconto intenso e avvincente, che intreccia amore, passione e tragedia e che fa rivivere uno dei momenti più drammatici della storia...

In un piccolo borgo adagiato all’ombra di una rocca millenaria, la vita scorre lenta, ma densa di riti, ricordi e sguardi rubati. La protagonista, una giovane artista silenziosa e profonda, osserva tutto dal suo punto di vista privilegiato: la finestra della cucina. Tra paesaggi che sembrano usciti da una cartolina e tradizioni che si tramandano come reliquie, cresce un sentimento tenero e travolgente, difficile da confessare e impossibile da ignorare. Una storia che mescola amore, amicizia, memoria e appartenenza, dove ogni dettaglio - un tuffo dal muraglione, una corsa in bicicletta, una goccia che cade da una grotta -diventa frammento di un mosaico più grande.

"Scintille nella notte" è un viaggio emozionante all’interno dell’animo umano, un invito a esplorare la capacità di ognuno di noi di trasformare il dolore in speranza e la fragilità in coraggio. Tre racconti, tre storie di rinascita: un giovane insegnante, che in piena pandemia, riesce a trasformare l’insegnamento in un potente strumento di inclusione. Una donna, segnata da terribili sofferenze familiari, trova nella scrittura e nell’amore per una bambina, accolta in affido temporaneo, la chiave di volta per ricostruire se stessa. Infine un gruppo di giovani, prigionieri della realtà virtuale e dell’alienazione che ne deriva, impara a servirsi del progresso come strumento di autentico riscatto personale. "Scintille nella notte" esalta i valori della creatività, del coraggio e della resilienza nei giovani e in ognuno di noi.

Che cosa significa essere un migrante economico? E quanto può costare a un essere umano il desiderio di vivere un’esistenza dignitosa? Diario di un clandestino si pone come obiettivo quello di rispondere a queste domande attraverso la reinterpretazione di un tipico percorso migratorio visto con gli occhi di un giovane migrante del Bangladesh, mettendo in luce le assolute atrocità dei moderni flussi migratori, le contraddizioni di un sistema di presa in carico statale, di regolarizzazione del migrante troppo influenzato da venti elettorali e da interventi legislativi di dubbia ragionevolezza.

«Sono una viaggiatrice e girovagando mi sono trovata spesso in situazioni divertenti e assurde che ho raccolto in un precedente libro Da Est a Ovest passando per l’Africa, ma le avventure che ho vissuto col mio lavoro sono andate molto oltre. Molti pensano che sia necessario viaggiare per trovare una vastità di umani, ma io e questo libro siamo qui per dimostrarvi esattamente il contrario. Niente di quello che leggerete è stato inventato o ingigantito, solamente i nomi dei “protagonisti” sono stati ovviamente dettati a caso. Come diceva il replicante di Blade Runner Ho visto cose che voi umani non potreste mai immaginare, ho svolto un mestiere ad alto tasso di pericolosità. Vi lascio indovinare quale… Ci tengo a dire che i proventi andranno interamente devoluti alla ONLUS “SOLIDARIETÀ SENZA CONFINI” di Renata Sangermano, una cara amica».

Gli anni '90, Genova a fare da cornice a Luisa, Anna e Cristina: tre vite completamente diverse, la stessa scelta di non arrendersi. Luisa è un'agente immobiliare di successo, ma tutto cambia quando alcuni esami di controllo rivelano che ha il cancro. Anna, la figlia, è un'ostetrica, alle spalle ha un'adolescenza complicata a causa di una gravidanza inattesa e un sogno che non osa raccontare a nessuno. Cristina è una mamma che combatte con il suo peso, cresciuta in una famiglia difficile e sposata con un uomo violento che le impedisce di lavorare. Tutte sono accomunate dallo stesso desiderio di vivere e lottare per quel po' di felicità che spetta loro, con il fermo desiderio di volare oltre. I loro differenti modi di muoversi nel mondo si intrecceranno, dando vita a un'alleanza salvifica che cambierà in modo definitivo le loro esistenze. Sapranno tirar fuori il coraggio per iniziare un cammino di cambiamento e crescita personale, per riscoprire le proprie A.L.I.?

Segni nell’anima è un viaggio intenso e commovente nella vita di Adele, una bambina esile e indifesa la cui esistenza è segnata nel profondo dalle ansie e dalle paure causate dal padre, un uomo tormentato dalle ferite del passato. La narrazione segue la crescita di Adele, da bambina a donna esplorando i momenti di fragilità e forza che ne definiscono il cammino. Tra dolori e sofferenze, Adele cerca di ritrovare se stessa e di riscrivere la propria storia lottando per superare le cicatrici emotive del passato e le dinamiche disfunzionali che affliggono la sua famiglia. Le tenebre paiono diradarsi solo durante i ricoveri in ospedale finché l’odio per quell’esibizione di fragilità cambia nuovamente le cose. Un racconto potente di resilienza e di rinascita che tocca le corde del cuore.