Pav Edizioni: Storie di vita

Ambra e Simone, due voci contrastanti, a raccontare una versione diversa della stessa storia. Lui: libraio precario e inquieto, rinchiuso in una bolla dalla quale non riesce a emergere; lei: rossa, provocante e vulnerabile, incastrata in una relazione adultera. Il loro incontro "casuale" in una libreria del centro cambierà il corso delle reciproche esistenze, facendo cadere le maschere che fino a quel momento avevano indossato con fatica, schiacciati dall'impossibilità di poter essere loro stessi in un mondo che li avrebbe giudicati, isolati ed estromessi. Insieme raggiungeranno il paradiso, giustificheranno il peso di enormi bugie, combatteranno contro ombre e fantasmi per tenere nascosta loro natura. Ma per quanto tempo si può vivere sforzandosi di non essere chi si è?

Muffin, un cane trovatello, adottato al canile, scopre il mondo attorno a sé. Finalmente un mondo non più ostile, ma che lo accoglie e gli dà sicurezza. Muffin va alla scoperta di tutto ciò che lo circonda, e lo fa con l’ingenuità e la semplicità che lo caratterizza. Vorrebbe che ogni incontro diventasse motivo di nuove amicizie, e per questo è disposto anche a superare le sue paure iniziali. Sì, Muffin è un cane pauroso; prudente direbbe lui, ma pronto a vincere le sue paure per difendere le amiche margherite che pensa siano in pericolo. Ci racconta, così, con la sua semplicità alcuni episodi della nuova vita. Ci fa sorridere il suo modo di affrontare e raccontare nuove situazioni ed incontri. Vuole dimenticare il passato e infatti non ce ne parla, qualche vago accenno, ma ormai è proiettato verso la tranquillità che la nuova situazione gli ha donato.

Che cosa significa per una donna raggiungere i cinquant'anni? Come è cambiata, nella storia e nella letteratura, l'idea del tempo vissuto? Chi sono le cinquantenni di oggi? E soprattutto, che cosa significa vivere in un corpo osannato per la bellezza o denigrato per quelli che si considerano difetti? Noi siamo il nostro corpo? Questa non è una biografia, è un colloquio, una conversazione davanti a una tazza di tè nella quale l'autrice parla affrontando tematiche, in modo lieve e profondo, senza veli, senza orpelli e senza nascondere dietro a una piuma tutto il suo vissuto, le discese, le salite e le risalite della sua vita da… cinquantenne.

In una Italia che ancora non esisteva, in un piccolo paese abruzzese, un gruppo di poveri contadini, stremati dalla fame e dalla fatica, insorse contro i signorotti del posto e le autorità. Loro dei moti carbonari e dell’unità d’Italia non ne sapevano nulla, volevano solo una vita migliore. Un racconto che non si trova sui libri di storia ma che è passato da padre a figlio, arrivando fino a noi. (Ediz. Deluxe)

Può mai essere possibile che il portone di un palazzo, una via, una semplice strada si possano sentire come una cosa viva da amare? Per Celentano, sembra proprio di sì, infatti, sulla "sua" via Gluck ha scritto una famosissima canzone; ebbene anche alla mia famiglia è successo, non di scrivere canzoni o poemi, ma di sentire questa via, specialmente, quel palazzo, come parte di se stessi. La maggior parte di noi ci è nata, vissuta e morta a via Ginori e precisamente al numero civico 41.

La storia della famiglia Castelli è raccontata da Eva, primogenita, come un ricamo sulla tela del tempo, tra un punto erba e un punto croce, al centro di una costruzione a metà tra la circolarità degli eventi e le linee verticali di passato, presente e futuro; tutto si mescola e tutto si separa, tra un niente che è disperazione e un troppo che è irraggiungibile bellezza. In mezzo c’è Eva, nata da un padre basso come un pero mal potato e una madre alta come un ciliegio selvatico, un po’ santa, un po’ prostituta, sempre più di tanto e meno di poco. Edizione deluxe.

La storia di una bambina, poi giovane donna, che si affaccia alla vita non baciata dalla fortuna a causa di una lieve, ma per lei spesso devastante, disabilità. Una ragazza che porta fatalmente un nome che risuona con forza e che richiama alla luce, alla vita. Una storia potente di sensibilità, ribellione, forti legami e ferree amicizie. Che ne sarà, di lei, in questo mondo? Riuscirà a imboccare la sua strada? A lasciare una traccia nel cuore e nei pensieri di qualcuno?

Il carattere determinato di Mirella, lucciola in possesso di una personalissima devozione religiosa, induce Eugenio, pittore squattrinato, ad emigrare con lei a Milano dal Salento alla ricerca della fortuna artistica. Le loro vicende si intrecciano con quelle di Giada, figlia del gallerista mecenate di Eugenio, che movimenterà l’esistenza di tutti i personaggi del romanzo per il suo carattere narcisistico e incline alle trame più subdole. Un dipinto di Eugenio pare suggerire una chiave di lettura del passato di Mirella e sarà protagonista di una vicenda sorprendente, drammatica ed in apparenza senza uscita. Riuscirà il sentimento della coppia protagonista a superare gli ostacoli che incontreranno numerosi?

Questo libro apre le porte a una grande verità: la morte non esiste. Ognuno di noi compie un passaggio terreno per evolvere. Il corpo fisico rimane sulla Terra e lo spirito deve salire nel tunnel di luce per proseguire la crescita evolutiva. Raggiunti i piani astrali, ognuno di noi andrà nella dimensione che gli compete. Viviamo ogni giorno in pace e armonia e la luce sarà in noi guidandoci nel bene e nell’amore fraterno. Tutta l’umanità deve evolvere. Ognuno di noi ha il compito di conoscere chi siamo per operare in amore e raggiungere la luce divina. (Ediz. Deluxe)

Fantastiche donne che tramite le loro storie, i loro sogni e le loro speranze vi prenderanno per mano per raccontarvi non una favola, ma tanta Vita, quella vera, quella fatta di nuvole e arcobaleni, ma anche tempeste e montagne russe. Tante testimonianze, tanti contributi di diversi professionisti della salute della donna, ma anche del corpo, della riabilitazione e della famiglia. Con la preziosa collaborazione della Dottoressa Domenica Taruscio responsabile del Centro Malattie Rare – ISS Istituto Superiore di Sanità, questo libro nasce con la volontà sottolineare una volta di più, portando l’esperienza di tante donne e mamme disabili, che la parola “disabilità” e “maternità” possono essere un binomio possibile. Siamo mamme, semplicemente mamme, anzi di più, siamo DisabilmenteMamme. Ediz. Deluxe.

Puglia, anni ‘70. Giosuè vive la sua infanzia in un piccolo paese del tarantino, con la curiosità e la vivacità della sua età e con un dono in più: riuscire a guardare il mondo che lo circonda con gli occhi della fantasia. Il bambino diventa protagonista quindi di avventure ed episodi divertenti imparando a muoversi, con l’innocenza dei suoi anni, tra gioco e lavoro, tra realtà e immaginazione. E il piccolo universo contadino nel quale è immerso, diventerà spunto di riflessione nella sua crescita e prezioso patrimonio di valori da custodire e raccontare. Riuscirà il bambino a vivere con serenità la sua infanzia e fare le giuste scelte per il suo futuro?

Dopo aver tentato diverse strade lavorative, Angelo trova impiego come operatore socio educativo. Viene proiettato, pur non avendo alcun tipo di formazione, in un mondo per lui nuovo e insidioso, quello della “diversità”. Come primo incarico gli viene affidato un bambino di otto anni. Mirko non è come tutti gli altri, vive in una realtà fatta di silenzi, giochi solitari e comportamenti bizzarri. È autistico, ha una gran voglia di vivere e sentirsi parte di un universo che, pur appartenendogli, non lo capisce; e anche Angelo, dopo solo mezza giornata di lavoro, vorrebbe lasciare l’incarico. Ma Mirko si dimostrerà ben più di “un incarico”. Con pazienza e costanza, seppur tra tanti problemi burocratici, al disdegno e al ribrezzo iniziali faranno spazio l’accoglienza, la cura e persino l’amore, quell’amore senza pretese che andrà oltre le barriere della patologia. Le strade di Angelo e Mirko si divideranno, attraverseranno la depressione, il ricovero in ospedale, la degenza in un centro diurno fino al rifiuto, da parte di Mirko, di ogni relazione con gli altri, Angelo compreso. Ma quanta forza avrà ancora l’amore?