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Polimnia Digital Editions: Accademia per la formazione

Sovranità, libertà e partecipazione. Per un’etica politica globale. Volume Vol. 2

Sovranità, libertà e partecipazione. Per un’etica politica globale. Volume Vol. 2

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2025

Nel secondo volume viene riproposta l'utopia universalistica formulata da Kant nel suo breve testoLa pace perpetua. Kant mostrò che solo una federazione universale di tutti gli Stati del pianeta avrebbe potuto, un giorno, rendere impossibile la guerra. Oggi dobbiamo tutti ricordare che la partecipazione popolare è essenziale, se vogliamo salvaguardare i princìpi costituzionali della democrazia ed insieme la pacifica convivenza degli Stati. Viene perciò radicalmente contestata l'intera impostazione che viene data dal prevalere degli strumenti informatici nella propaganda politica. La politica e il diritto, se perdono una dimensione utopica, finiscono per ridursi a piatti compromessi fra interessi contrastanti, fra i quali non sono mai rappresentati quelli dei singoli cittadini. L'opera integrale è composta da quattro parti pubblicate in due volumi. Il presente volume comprende: Parte III. Libertà e sovranità; Parte IV. Globalizzazione e sovranità democratica Diritto, guerra, economia; Indice dei passi scritturali citati; Bibliografia.
28,00

Sovranità, libertà e partecipazione. Per un’etica politica globale. Volume Vol. 1

Sovranità, libertà e partecipazione. Per un’etica politica globale. Volume Vol. 1

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2025

Viviamo in un tempo difficile, nel quale il mito della globalizzazione sembra ridursi in frantumi, dinanzi all'accendersi di più focolai di guerra ed ai successi delle destre, che tentano di trasformare i regimi democratici in democrature, ogni volta che custodiscono i privilegi dei privilegiati, ai danni della stragrande maggioranza della popolazione. Ma, nei periodi in cui crollano le certezze, è particolarmente importante risalire ai princìpi. E la questione di principio che viene affrontata nel primo volume di questo libro è la seguente: in che modo l'esercizio della sovranità può essere realmente democratico, per il fatto di rispettare la libertà dei singoli, senza opprimerli nelle maglie delle concezioni totalitarie dello Stato? Per rispondere a questa domanda, viene ripresa la dottrina della sovranità esposta da Carl Schmitt, che ha dimostrato che la sovranità e il suo concreto esercizio politico sono sempre e necessariamente superiori alla legge: la legittimità si distingue dalla legalità proprio perché la sovranità opera sempre nello “stato d'eccezione”, vale a dire al di sopra dei limiti dello stato costituito. E viene fatta una lunga e attenta riflessione sui presupposti ebraico-cristiani della democrazia. L'opera integrale è composta da quattro parti pubblicate in due volumi. Il presente volume comprende: Parte I. La sovranità e l'eccezione Parte II. I presupposti ebraico-cristiani della sovranità globalizzata.
40,00

San Gregorio Palamas. L'atto increato ed il principio trascendentale della scienza

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2024

Vent'anni dopo l'uscita della prima traduzione integrale delle opere di San Gregorio Palamas, da lui curata, Perrella ritorna sul contributo di questo frate athonita ed Arcivescovo, vissuto a Costantinopoli e Tessalonica nella prima metà del XIV Secolo, insistendo sul contributo essenziale che egli ha dato alla filosofia, soprattutto per quanto riguarda il rapporto fra l'etica e la scienza. In questo libro il pensiero di Palamas – assieme all'intera riflessione neoplatonica, che egli riassunse nella propria teoria dell'atto increato – viene considerato come una premessa remota e inconsapevole della fenomenologia trascendentale, assieme alle riflessioni di Sant'Agostino che stavano alla base della teoria cartesiana del cogito. Naturalmente non è facile, per un lettore d'oggi, cogliere che relazione possa esserci fra le astruse tematiche teologiche dibattute nel XIV Secolo a Costantinopoli e le problematiche che siamo costretti ad affrontare nel mondo d'oggi, sempre più determinato dalla tecnologia, dall'informazione e dai media. Ma per capirlo basta sapere che Palamas contestò radicalmente quel relativismo occidentale dal quale, più di due secoli dopo, sarebbe nata la scienza galileiana. E sta di fatto che la tecnologia non è che un'applicazione della scienza galileiana. Al facile riduttivismo scientificizzante odierno – che pensa esistere un'intelligenza artificiale, perché riduce noi stessi a delle macchine – può porre un limite, se articolata eticamente, solo la fondazione trascendentale delle scienze. Noi esseri parlanti cogliamo solo in parte la verità, continuamente mescolata alla menzogna. Ciò nonostante, il vero e il falso non sono equivalenti, come non lo sono l'essere e il non essere, perché, come Platone fu il primo a capire, il vero, a differenza del falso, si sostiene sempre su qualcosa di Assoluto.
28,00 26,60

Al limite. Pensieri sulla fine e sull'inizio

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2024

Il limite è una linea di confine, della quale non si può fare esperienza, perché separa, ma non vi si può vivere. Eppure è necessario pensare che cos'è, visto che un limite è anche la nostra nascita o la nostra morte, insomma il nostro venire ad essere ed il nostro svanire irrevocabile. Finora la filosofia e la scienza hanno semplicemente negato che il limite ci sia: la prima parlando dell'immortalità dell'anima, alla quale, oggi, nessuno crede più; e la seconda quando pensa, come fanno le neuroscienze, di poter dedurre l'anima dal corpo. Peccato che, negando che il limite ci sia, in realtà la scienza nullifica l'intero universo, e anche sé stessa e la sua verità. La nostra morte, in effetti, non è solo l'annullamento della nostra vita, ma anche dell'intero universo, come dimostra il fatto che, prima di nascere, facevamo parte del mondo, e tuttavia non ne sapevamo nulla. Quindi nemmeno il mondo sapeva nulla di sé stesso. In questo libro, scritto in prosa e in versi – che pretende d'essere ultimo, come un testamento –, si propone un altro mito – fenomenologico, stavolta – del superamento del limite: l'immortalità del corpo. L'eternità, come capì Sant'Agostino, non è un tempo che duri eternamente, ma è l'istante del sovratemporale: che è l'istante stesso in cui, finché viviamo, noi decidiamo della nostra vita, e quindi anche del destino dell'intero universo.
24,49 23,27

Dietro il divano. Lettera-manuale per giovani analisti (se ce ne sono ancora)

Dietro il divano. Lettera-manuale per giovani analisti (se ce ne sono ancora)

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2024

pagine: 296

Alla fine della sua vita, Lacan ha osato chiedersi se la psicanalisi non sia una escroquerie (una truffa, un imbroglio). Questo sospetto, che in fondo riguarda tutte le pratiche psico-, cioè fondate sul transfert, può essere fugato dalla garanzia di una regolamentazione giuridica, basata sul riconoscimento di un titolo professionale, che “tutela l’utenza”? O lo può essere solo da un atto che tutti gli operatori di questi campi contigui, anche se molto diversi, non possono non compiere, almeno se non vogliono essere degl’imbroglioni? Questo non significa che non ci siano differenze fra la psicanalisi e tutte le altre pratiche psico- fondate sul transfert. Tuttavia, queste differenze riguardano molte cose, ma non un nucleo comune a tutte le relazioni d’aiuto (quindi a tutte le pratiche intersoggettive generaliter). E questo breve libro – giunto alla seconda edizione, interamente rivista e arricchita di una nuova Prefazione e un Indice analitico ipertestuale – verte proprio su questo nucleo comune, anche se lo considera solo dal punto di vista dello psicanalista principiante.
16,00

La ragione freudiana. Volume Vol. 2

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2023

pagine: 643

La ragione freudiana – pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione – raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia. La formazione degli analisti e il compito della psicanalisi riprende la tesi che era stata già presentata nel Tempo etico: la psicanalisi non è affatto una terapia, ma una formazione individuale. Perrella parte qui dal fatto che il primato lacaniano del significante, e quindi della significazione, non esclude affatto che i bambini, quando iniziano ad emettere dei suoni, non cominciano dai significanti, ma dalla libera lallazione e cantillazione, cioè dal giuoco di senso della vocalità. Solo dopo qualche tempo, nel fluido libero e continuo del senso, si staccano le prime parole – “ma-ma”, “pa-pa” –, che non a caso sono i due soli significanti universali, e quindi non linguistici, perché consistono nella ripetizione significante di due atti: quello di succhiare (“ma”) e quello di sputare (“pa”). Perciò, afferma Perrella, il senso non solo viene prima della significazione, ma anche la rende possibile. E, per spiegare in che modo il senso – che è la declinazione vocale dell'atto – si distingue dalla significazione, si riferisce alla musica, partendo da alcuni esempi tratti da Mozart. Nella musica la significazione si può scrivere, ed è interamente contenuta negli spartiti. Ma gli spartiti non contengono nessuna musica, e quindi sono totalmente insensati. Per cogliere il loro senso, quello che c'è scritto dev'essere eseguito. Certo, se non parlassimo, e quindi se non ci fosse della significazione, non sapremmo nulla del senso che la precede. Ma proprio questo distingue la formazione individuale dal semplice apprendimento delle significazioni. Se non tenessimo conto della libertà individuale di produrre del senso, nulla distinguerebbe la significazione dall'informazione, e quindi la formazione dalla passiva trasmissione d'un sapere già costituito.
30,00 28,50

La ragione freudiana. Volume Vol. 3

La ragione freudiana. Volume Vol. 3

Ettore Perrella

Libro: Libro in brossura

editore: Polimnia Digital Editions

anno edizione: 2023

La ragione freudiana – pubblicata la prima volta nel 2015, e che ora riappare in una nuova edizione – raccoglie in tre volumi gli scritti in cui Perrella, nell'ultimo decennio del secolo scorso, aveva riassunto il proprio ripensamento delle posizioni teoriche di Freud e di Lacan, nella prospettiva della situazione attuale della psicanalisi, soprattutto in Italia. Il mito di Crono. Principi di clinica psicanalitica s'interroga su ciò che la psicanalisi, fin dal tempo di Freud, seguendo la medicina, ha chiamato clinica, vale a dire sulle forme fondamentali del disagio, che per Perrella non sono tre – nevrosi, psicosi, perversioni – ma quattro, perché alle tre patologie tradizionali se ne deve aggiungere una quarta: quella che solitamente viene chiamata melanconia o depressione, e che qui viene chiamata dipendenza, perché tutte le dipendenze e le contro-dipendenze (come i disturbi alimentari) sono delle sue varianti. Le situazioni di disagio delle quali gli psicanalisti sono chiamati ad occuparsi, certo, si trasformano nel tempo. Oggi non si trovano più dei perfetti corrispondenti delle isterie o delle nevrosi ossessive descritte da Freud alla fine dell'Ottocento. Ma i principi della clinica psicanalitica – che non è che un sottoprodotto dell'etica della psicanalisi – sono esattamente gli stessi. L'importanza etica del mito di Crono, che divora i propri figli, non è mai stata riconosciuta dalla tradizione della psicanalisi, che si è sempre accontentata del riferimento attenuato al mito edipico, dimenticando che anche questo evoca, prima del parricidio, l'uccisione a cui era stato Laio a condannare il figlio, proprio perché questi non lo uccidesse, come invece aveva previsto l'oracolo e come, di fatto, avvenne. La patologia – insomma la limitazione preliminare della nostra libertà – deriva quindi dall'odio: prima da quello che i genitori hanno per figli, che da quello che i figli non hanno tutti i torti a riservare ai propri genitori. L'esperienza della psicanalisi servirà a riconciliare i figli con i loro padri. È quella che Freud chiama la Versönung: parola tedesca che evoca subito, per la sua stessa derivazione etimologica, la filiazione. Il compito della psicanalisi, quindi, non è mai la terapia, ma la formazione di coloro che, grazie alla psicanalisi, potranno divenire a propria volta capaci d'essere, se non padri, almeno formatori delle generazioni di domani.
32,00

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