Ronzani Editore: Qui e altrove. Manifesti di poesia contemporanea
Zapotechi. Ediz. italiana e spagnola
Natalia Toledo
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2018
pagine: 54
"Ciò che più colpisce nella poesia di Natalia Toledo è l'espressione di una profonda empatia tra Natura e Soggetto: non solo una vicinanza ma un'intimità, quasi un sovrapporsi di tratti. La poesia della Toledo è anche intrinsecamente politica, ma specie in questi testi pare più attenta a descrivere e raccontare soprattutto la condizione femminile nelle comunità zapoteche dell'Istmo di Tehuantepec e dello Stato messicano di Oaxaca: ampie zone in cui la presenza indigena è ancora maggioritaria, e anche le varietà linguistiche autoctone sono ben vive, sotto e accanto allo Spagnolo veicolare. "(Dall'introduzione di Stefano Strazzabosco)
Canto Mediterraneo. Testi italiano e inglese
Nathalie Handal
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2018
pagine: 40
"Canto Mediterraneo", tradotto dall'inglese da Verusca Costenaro e pubblicato per la prima volta in Italia, è «un viaggio poetico attraverso il mare della Storia», come nota Andrea Sirotti nella sua introduzione, «un viaggio soggettivo in cui l'individuo si mette in cerca dei propri elementi costitutivi riconoscendosi plurale, fluido e dialettico». Stratificazioni culturali in un tessuto metamorfico, dove l'anima apolide della poetessa rinviene le tracce di esperienze e destini comuni, tra il passato e il presente.
Stazioni
Alessandro Mistrorigo
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2018
pagine: 72
Come osserva Davide Castiglione nella sua introduzione, da un lato la scrittura di Mistrorigo è "traccia decentrata, medium che astrae e che sopravvive ai suoi referenti. Dall'altro, in una prospettiva umanista che la lettura di "Stazioni" incoraggia [...] è pratica antropologica, creazione materiale che scaturisce dal commercio tra io e mondo, qui e ora".
Téra. La terra. Testo in dialetto a fronte
Carlo Ragliani
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 72
Il titolo stesso della silloge con cui Ragliani si propone al lettore con queste sue primizie nel dialetto di Candiana delimita il raggio del compasso entro il quale si muove con naturalezza il poeta, radicando allo stesso tempo l'opera nei recessi meno nobili delle campagne padane, che non costituiscono puramente e semplicemente uno sfondo o la quarta parete di una scena, bensì incarnano l'anima dei luoghi, come quella dei tempi.
Belès. 99 cante tigrigne
Maurizio Casagrande
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 300
«I fichidindia che danno il titolo al libro evocano un contrasto di dolce e spinoso, poesia e desolazione. Casagrande, esule volontario e temporaneo in Eritrea, redige un diario in versi che dialoga con l'eredità di altri europei sradicati in Africa, da Rimbaud a Sereni. La sua voce è ora pienamente matura, in grado di macinare farina fine con il grano ruvido di qualunque realtà. Tutte le strade, tutte le occasioni la conducono alla poesia, da quelle minute e quotidiane fino alle sublimi come la contemplazione della volta celeste o della storia. Asmara si eleva a esempio di una condizione comune. Tutti vorrebbero andarsene, ma il loro tragitto li porta soltanto a muoversi intorno senza meta o, dispersi, a ritornarvi per fatale attrazione. La capitale eritrea confina con l'Orano di Camus, un orlo di gente cucito attorno al deserto in cui tutti sono stranieri ed estranei. L'inanità di guerre e conquiste, e dello stesso costruire città, si fa limpida e quasi cosmica lungo l'arco dei millenni. Ma nel presente si affannano creature a barcamenarsi tra case di lamiera, espedienti e corruzione. L'incontro è sfumato, se da questo ci attendevamo un rassicurante dialogo interculturale. Rimane però la poesia come sogno di universalità, nebbia che aleggia sopra i continenti senza più una terra al di sotto. È in questo sguardo dall'alto o dal profondo che l'Eritrea può diventare una terra fraterna, simbolo di un affannarsi di folli nel quale si condensa, a nord come a sud, la vicenda umana» (dalla postfazione di Isacco Turina)
Case, presepi e altri ritrovi
Fabio Franzin
Libro: Libro rilegato
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 166
«Da uno stato d'animo di sgomento e di ironia prende le mosse l'itinerario che unifica la raccolta "Case, presepi e altri ritrovi", proponendola alla stregua di poema didascalico dedicato all'esplorazione dello spazio famigliare al poeta e del poeta, quindi di spazi dell'immaginario funzionanti con crescente ironia come paradigmi dell'esperienza, dalla fabbrica al presepe, alla spiaggia e ai lidi, luoghi e non luoghi degli stereotipi sociali tanto inautentici quanto ostinatamente concreti. Si avverte alla fine e all'origine del percorso circolare la petizione di un'umanità orfana, la mancanza della figura materna e l'impossibilità di surrogarla se non nella persistenza dialettale. Nel frattempo la dimensione del sacro si colloca nell'immobilità incomprensibile delle raffigurazioni bizantine (Tel tenpo dea posa) apparentemente fuori del tempo, in verità nel tempo dal quale pongono le loro domande. La prima parte della raccolta intende fissare i nuovi parametri del discorso di Franzin che, pur non essendo esclusivamente innervato nei registri del lamento e dell'invettiva, rinviene nella sua natura implicitamente polemica e politica gli effetti più originali e quelli che hanno colpito maggiormente chi scrive e che, in veste di prefatore, ha letto con gratitudine questi versi in anteprima, ritrovandovi il Franzin amico pensoso e battagliero, tanto scomodo quanto necessario» (dall'introduzione di Alessandro Scarsella)
Te'l vent de le zigale (Nel vento delle cicale)
Vito Santin
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 144
«La raccolta d’esordio di Vito Santin nella variante del trevigiano di Scomigo, Te’l gnentintut de le parole (Nel quasi niente delle parole, Ronzani Editore, Vicenza 2019), era inscritta nella chiave della musica. La stessa chiave, anche più manifesta nella forma di una sinfonia per cose o persone venute a mancare, ritorna in Te’l vènt de ’e ẑigale, in cui la dominante è la luce che si irradia ovunque e attraversa ogni sostanza, come i raggi solari filtrati da un prisma nelle molteplici varianti del bianco, del giallo e dell’azzurro. Approdato in partenza alla piena consapevolezza dei limiti intrinseci in ogni linguaggio e in particolare nel dialetto, Santin qui si mostra altrettanto conscio che nulla è più difficile quanto tentare di attingere con la parola ciò che alla parola si sottrae per suo statuto, cioè a dire l’inesprimibile, ovvero quella dimensione degli affetti che mantiene una stretta relazione con la sfera del sacro. Di conseguenza, Santin si affida nel rievocare la madre, e con lei un intero universo femminile d’altri tempi, agli strumenti più adeguati a tentare l’ineffabile, vale a dire il potenziale della luce in tutte le sue gradazioni e, ancor più, gli armonici del dialetto materno appositamente riportati alla vita.» (dall’introduzione di Maurizio Casagrande)
Ipsius
Luciano Caniato
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 135
« Nel caso di Luciano Caniato, il gioco degli specchi si moltiplica, tra Polesine, Conegliano, Belluno e quel dove mai trovato, forse intravisto nell'infanzia e nella propria giovinezza, la tragedia dell'alluvione del Polesine (1951), la dissoluzione del mondo contadino e la fine di un secolo. Allo stesso modo si moltiplicano le lingue alle quali ricorre questo mai acquietato Davide (e Golia): il polesano di Pontecchio, la parlata cittadina di Conegliano, quella materna di Sospirolo, spesso intrecciate o fuse, anche in un singolo testo, al volgare illustre (Petrarca e Foscolo soprattutto) e al latino degli studi e della devozione popolare. Il sonetto è ancora una volta la forma metrica con cui Caniato intende dare dimora all'imprendibilità del soggetto (libero-prigioniero).» Dalla nota introduttiva di Marco Munaro.
La viola di Strauss-Strauss' violet
Luigi Bressan, Danilo Cavaion
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2022
pagine: 119
Nella primavera 2020, segnata dall'isolamento per pandemia da Sars-Cov-2, in un luogo interiore antitetico al frastuono della 'comunicazione', Luigi Bressan compone un erbario che la sapienza evocativa della sua parola - distillato di un magistero lungo una vita di raffinatissima e umile ci viltà, tanto alto quanto appartato - trasforma sotto gli occhi dapprima stupiti e poi incantati del lettore in un giardino vivo, o piuttosto in un allegorico orto dei semplici meravigliosamente vario, vitale e terapeutico. Con una essenziale avvertenza, però, opportunamente presa a prestito da uno dei maestri della visione: «il soggetto è secondario, quel che voglio riprodurre è ciò che si trova tra me e il soggetto». A uno snodo d'epoche drammatico e sommamente incerto, proprio questa cristallina intercapedine d'aria - e di tempo - tra l'io poetante e il suo soggetto diventa il luogo miracoloso in cui tutto ciò che non è più, evocato, rivive un'ultima volta in una estrema luce di commiato, simile a quella che illumina radente la domanda capitale posta a sigillo dell'ultimo, in ordine di esecuzione e di senso, dei 'Vier letzte Lieder' di Richard Strauss: «è questa, forse, la morte?».
Quaderni dell'amore e del pericolo
Violante Vibora
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 132
Questa strana bambina sembra conservare in sé traccia di quando, nella notte dei tempi, "sentivamo" all'unisono con gli animali e le piante, parlavamo con essi, ci percepivamo un tutt'uno con quella che avremmo chiamato Natura. Quale allora il suo messaggio? Forse che, passando da un piano del "sentire" a uno via via più logico e razionale (sia come genere umano che come singole persone), grazie al sedimentarsi di una sempre più definita coscienza, non dobbiamo però, scordare da dove veniamo, rimuovere lo stadio precedente: nessun brusco e annullante "salto".
Teatrin de vozhi e sienzhi. (Teatrino di voci e silenzi)
Renzo Favaron
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 112
«Xe 'ncora tuto rosso, / cofà 'na ferìa che no' se inciava» [«è ancora tutto rosso, / come una ferita che non si chiude», "Cue'a che credo (soneto)", p. 2]: è racchiusa in questo distico, che chiude il sonetto incipitario, la chiave della presente silloge di Favaron, inscritta nel segno del lutto e della perdita irredimibile. (Dall'introduzione di Maurizio Casagrande)
Ad cô dal vièl. (In fondo al viale)
Claudio Pasi
Libro: Libro in brossura
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 136
«All’origine agisce, in breve, il dato esperienziale – l’affetto per un luogo, una casa (quella in cui Claudio è venuto al mondo), per un paese e le persone (i familiari per primi), che vi hanno abitato, gioito e patito, e per tutti gli attrezzi piccoli e grandi utilizzati nella loro esistenza: da quelli rustici ai primo industriali (un badile, un rastrello, poi la Lambretta o la Fiat-600) –, ma il suo apparire è reso in un contesto di particolari dall’orlo instabile, che se dà corpo a ogni presenza, subito, da questa, si ridiffonde, e sfiora, in nessi autobiografici, il profilo d’altre presenze, le quali, per un istante, rivivono e dileguano: come nella poesia dedicata al vociante convegno di ragazzini in un laghetto (ricoperto, oggi, da una gettata di cemento per creare un’area residenziale), che associa particolari minuziosi entro un ineffabile riflesso di morgana.» (da "Viaggio al termine del dialetto" di Roberto Cresti)