Rubbettino: Medioevo romanzo e orientale
Filologia e critica. Contro gli stereotipi
Antonio Pioletti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 224
Questa raccolta di saggi, pubblicati fra il 2008 e il 2021, i più fra il 2018 e il 2021, presenta un filo conduttore riconducibile alla critica di taluni stereotipi ancora presenti, per quanto da più parti messi in discussione, negli studi letterari. Riguardano tematiche diverse: come cogliere l'ora della leggibilità, quale nesso fra i nostri studi e l'idea di Europa, quale canone letterario, la presunta "oggettività" dell'epica, la formazione del Soggetto e dell'Io lirico, la rappresentazione dell'Eros fra Antico e Medioevo, i processi di formazione del romanzo e, al loro interno, la collocazione della scrittura dei Vangeli canonici e apocrifi nei percorsi storico-letterari della narrativa, la necessità di ripensare categorie quali universale, radici, identità.
Antropologia e potere. Modelli scientifici, filosofici e filologici dell’acculturazione tra Otto e Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 284
Fenomeni e rappresentazioni dell’acculturazione nel mondo moderno e contemporaneo Stefania Achella Potere ed esclusione. La pratica della soggettivazione nella dialettica hegeliana Giancarlo Magnano San Lio Antropologia e storia: il dibattito su evoluzione, razze e culture in Germania tra Otto e Novecento Ivana Randazzo Kurt Goldstein: considerazioni sulla conservazione e l’incremento della razza umana Giuseppe Cantillo Metafisica della cifra e mistica in Karl Jaspers Stefan Knauß Öffentlichkeit als Quelle und Ereignis von Differenz. Akkulturation im Anschluss an Charles Taylor und Seyla Benhabib Marica Magnano San Lio Acculturazione e malattia mentale: Foucault e il “grande internamento” Antonino Di Giovanni Pensare al di là. Gaetano Salvemini, Luigi Sturzo e alcune considerazioni su «acculturazione» ed «esilio» Giuseppe Bentivegna Samuel Ramos: il progetto di un’antropologia filosofica Corrado Giarratana Il “ser” americano nell’interpretazione di O’Gorman Fernando Ciaramitaro La aculturación nell’America ispanica. Modelli e interpretazioni nel XXI secolo Michela Catto Le virtù degli altri. Gesuiti affascinati dalla vita secondo natura Santo Burgio Tradizione e acculturazione nella filosofia africana contemporanea Gaetano Lalomia Il Sindbad alla luce della categoria di «acculturazione» Giuseppina Ferriello Contaminazioni e specificità di ponti-diga persiani Luigi Ingaliso Non hanno i Cinesi nessuna scientia. Astronomia e matematica al tempo delle prime missioni gesuitiche in Cina Katia Serena Cannata Cultura scientifica, tecnica e politica in Europa tra Settecento e Ottocento. Termodinamica e fattori politico-sociali Marta Maria Vilardo L’acculturazione dal linguaggio.
Filologi in guerra e in pace. Bédier, Auerbach, Curtius, Friedmann, Spitzer, Bloch
Stefano Rapisarda
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 172
4 ottobre 1914. Il "Manifesto dei 93" professori tedeschi in difesa dell'esercito imperiale invasore del Belgio scatena appassionate adesioni e furibonde reazioni, e rompe l'incantesimo che s'era prodotto dall'Illuminismo in avanti: che l'uomo di scienza fosse votato a un fine superiore, la ricerca della verità "universale", valida per l'umanità, e non di una verità "nazionale". Sul lato opposto, anche Joseph Bédier si lancia nell'agone con alcuni pamphlets che sollecitano ancora oggi domande fondamentali sul modo in cui gli uomini di scienza si pongono dinanzi alla tragedia della guerra, tra adesione incondizionata alla nazione o aspirazione a una superiore "repubblica delle lettere", nazionalismo o cosmopolitismo, militanza attiva o disincanto, fedeltà alla deontologia del mestiere filologico o tentazioni di manipolazione, rottura di consolidate relazioni scientifiche o tessiture di reti sovranazionali tra "uomini di buona volontà".
La Embajada a Samarcanda. Una finestra sull'Oriente di ieri e di oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 132
“La Embajada a Samarcanda: una finestra sull’Oriente di ieri e di oggi” raccoglie cinque contributi in cui si indaga sulla riscrittura contemporanea di un testo medievale, la Embajada a Tamorlán, un libro di viaggio del XV secolo attribuito a Ruy González de Clavijo. Attraversati da prospettive differenti, i saggi in questione tentano di svelare il meccanismo di recupero del dato storico in consonanza con la finzione narrativa post-moderna. Il romanzo di Fernando Martínez Laínez, intitolato Embajada a Samarcanda, offre molteplici spunti di riflessione: dal ricorso al passato nel romanzo storico del nuovo millennio, alle questioni legate alle fonti storiografiche e letterarie dell’opera, all’aspetto geopolitico che sottende l’ambasceria in Oriente, allo studio della relazione tra pluridiegeticità e intercronotopicità del testo, per concludere con la visione dell’Altro che emerge e viene filtrata dallo sguardo occidentale di ieri e di oggi.
Medioevo e Moderno: fenomenologia delle rappresentazioni dell'alterità fra Oriente e Occidente. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2020
pagine: 202
Medioevo e Moderno: fenomenologia delle rappresentazioni dell'alterità fra Oriente e Occidente I. Voisinage et altérité en littérature et autres disciplines. XII Colloquio Internazionale Medioevo romanzo e orientale (Parigi, 8-9 novembre 2018) ATTI a cura di Laura Bottini, Mirella Cassarino, Aboubakr Chraïbi Introduzione di Aboubakr Chraïbi e Mirella Cassarino Indice degli autori e delle opere a cura di Laura Bottini Contributi di: H. Abdel Meguid N. Alhalah L. Bottini M. Cassarino A. Chraïbi C. Gesse K. Ghosn J.-L. Laffont G. Lalomia L. Maille X. Martin S. M'selmi A. Pioletti A. Yoshida
Stefanitis e Ichnilatis. Il Kalila e Dimna bizantino
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 250
Prima traduzione in italiano, sulla base del testo edito da Vittorio Puntoni, della versione lunga dello Stefanitis e Ichnilatis, versione bizantina del Kalila wa Dimna che diffuse in area euromediterranea il Pancatantra. Un'opera che si propone di insegnare l'arte del buon governo, e quella di raggiungere il successo, attraverso il racconto di favole di animali attinte al ricco patrimonio della favolistica hinduista di tradizione orale, uno speculum principis. La traduzione è preceduta da un'Introduzione che, nel ricostruire la lunga e complessa filiera della tradizione del testo e nel contestualizzarlo nell'ambito ricezionale della Bisanzio dell'XI sec. circa, pone altresì critica di siffatto genere di testi. Nelle note alla traduzione il testo viene messo a confronto con le versioni occidentali derivate da quell bizantine, nell'Appendice con le edizioni arabe del Kalila wa Dimna.
Tempo e spazio nei romanzi di Alessandro. 10º Colloquio Internazionale Medioevo romanzo e orientale (Catania, 12-13 ottobre 2017)
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 199
Contributi di: S.M. Barillari, L. Bottini, M. Cassarino, F. Conte, M. Di Febo, F. Doufikar-Aerts, C. Gaullier-Bougassas, G. Lalomia, M. Moriggi, A. Pioletti, A. Soriano.
Le notti di Tawhidi: variazioni sull'adab
Mirella Cassarino
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 206
Il "Kit?b al-Imta' wa'l-mu'?nasa", ossia il "Libro delle conversazioni piacevoli", di Ab? ?ayy?n al-Taw??d? emana un grande fascino. Attraverso il filo conduttore della "piacevole" conversazione e dell'intrattenimento notturno, con un uso sapiente della parola e del pensiero, con l'infinita molteplicità dei temi, con la voce dei maggiori protagonisti dell'epoca, con le dilatazioni e amplificazioni verso il passato e le aperture verso il futuro, esso rievoca quello spirito d'adab che caratterizzò la prosa araba fin dal suo primo fiorire.
Olivieri di Castiglia e Artus di Dalgarve
Gaetano Lalomia
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 182
L'"OIivieri di Castiglia" è un romanzo che vede la luce in Italia solo nella metà del secolo XVI; redatto in lingua francese intorno alla metà del secolo XV, viene tradotto in spagnolo dalla cui versione e tratta la traduzione italiana. È un romanzo cavalleresco al cui interno si ritrovano svariati motivi narrativi tipici della narrativa breve inseriti in una trama tipicamente romanzesca. Tradotto in diverse lingue europee, l'edizione italiana che si presenta è corredata da un'introduzione che illustra i rapporti del testo con la tradizione italiana e quella spagnola.
Forme letterarie del Medioevo romanzo: testo, interpretazione e storia. 11º Congresso della Società Italiana di Filologia Romanza
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2017
pagine: 540
"Perché un argomento così generale in un congresso della Società Italiana di Filologia Romanza dal titolo "Forme letterarie del Medio Evo romanzo: testo, interpretazione e storia?" Diciamo che non mi è sembrato inopportuno in un convegno dedicato a uno dei nodi-chiave della Filologia romanza proporre qualche considerazione generale su un tema organicamente affine e direi preliminare che in realtà è profondamente radicato nella migliore tradizione europea dei nostri studi, tanto da rappresentarne ancora nel mondo uno degli emblemi e degli aspetti più stimolanti e attuali, pur dopo molte innovazioni e rivoluzioni che sono intervenute soprattutto sulla concezione del testo e delle sue possibili analisi e che hanno visto spesso in primo piano, di nuovo, proprio filologi e linguisti romanzi e slavi, ovvero le due aree più organicamente attraversate da una necessaria dinamica comparatistica (e non è dal comparatismo, progenitore di ogni metodo successivo, strutturalismo in testa, che trae origine la nostra disciplina, in origine anche Lingue e letterature neolatine comparate?)." (Roberto Antonelli)
Il dialogo nella cultura araba: strutture, funzioni, significati (VIII-XIII secolo)
Michele Cassarino
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 204
Giornate internazionali di studio - IX Colloquio internazionale Medioevo romanzo e orientale (Catania, 14-15 giugno 2012).
La porta dei cronotopi. Tempo spazio nella narrativa romanza
Antonio Pioletti
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 292
Nel 1975 è pubblicata a Mosca una raccolta di saggi di Michail Bachtin (Voprosy literatury i estetiki), tradotta in italiano e pubblicata nel 1979 per i tipi di Einaudi (Estetica e romanzo): tra essi. "Le forme del tempo e del cronotopo nel romanzo" (1937-38), che rappresenta una pietra miliare per lo studio dell'"interconnessione sostanziale dei rapporti temporali e spaziali dei quali la letteratura si è impadronita artisticamente", come Bachtin definisce il cronotopo letterario. Antonio Pioletti, convinto che lo studio del cronotopo dei testi sia livello critico ineludibile per la loro interpretazione, soprattutto in anni recenti ha dedicato numerosi saggi all'argomento nell'unico modo che può essere proficuo, cioè a partire dall'analisi dei testi. Il volume li raccoglie, preceduti da un sintetico excursus inedito sull'eredità di Bachtin oggi e disposti sulla base del criterio delle diverse tipologie testuali prese in esame (epica, narrativa breve, romanzo arturiano in versi e in prosa, mutamenti di cronotopo nella ricezione dell'"Apollonio di Tiro", qualche sondaggio sul romanzo contemporaneo). Chiude la serie un altro saggio inedito sui generi letterari nelle letterature romanze nel loro rapporto con la dimensione cronotopica.