SBC Edizioni: I luoghi e i giorni

Ultreya!", il tipico saluto dei pellegrini, è il diario di quest'ultima esperienza. Zaino in spalla, passo dopo passo, l'autore fa rivivere la fatica, il dolore, le emozioni e le speranze che lo hanno accompagnato nelle quattro settimane dei viaggio e introduce nello spirito più profondo del Cammino. "L'inizio del Cammino è come l'infanzia, quando ignaro della strada devi scoprire il mondo. Poi c'è l'adolescenza con le prime difficoltà e il dolore della crescita. Quando (e se) trovi il tuo equilibrio, semplicemente vivi la tua vita e accumuli esperienze, e questa è la maturità (la parte centrale del Cammino). Infine arriva la tristezza, quando inizi a pensare alla fine del viaggio. Ma se hai vissuto (o camminato) come volevi, non hai paura, perché il tuo tempo non è stato sprecato!"

"Il viaggio di una donna qualunque" è l'epopea privata di una donna, di una famiglia e, per certi aspetti, anche di una generazione. Enrica, la protagonista, sull'onda dei ricordi compie un viaggio, appunto, nel proprio vissuto ripercorrendone le varie tappe dalla Sicilia violentata dalla guerra fino al Nord per sfuggire agli eventi bellici arrivando in Toscana dove si stabilisce. Ma la fine della guerra la sottoporrà a nuove prove, più personali e private. Riuscirà ad affrontarle, anche quelle più tragiche e dolorose, grazie alla serenità e alle soddisfazioni che saprà cogliere nella sua intensa vita.

In questo libro l'autore descrive il Borgo dei suoi ricordi; il Borgo a Mozzano del dopoguerra che aspettava con ansia il ritorno dei propri ragazzi dalla Russia; il Borgo delle osterie dove passava la domenica pomeriggio con il padre e i suoi amici muratori; il Borgo delle botteghe dove si "segnava" in attesa di tempi migliori; il Borgo dei barbieri dove si raccontavano le storie più belle; il Borgo dei ciabattini dove era più importante apparire che essere; il Borgo della Madonna di Mao che muoveva gli occhi; il Borgo dell'asilo delle suore dove si imparava a leggere e a scrivere, ma soprattutto dove si mangiava tre volte al giorno; il Borgo del cinema del prete (senza baci) che faceva concorrenza al cinema l'Unione (con i baci); il Borgo della visita alle sette chiese con i crocioni delle compagnie che si "baciavano" lungo il percorso. Un racconto appassionato sull'onda della memoria.

Lassù, sulla montagna, un silenzio profondo, assoluto, incombeva su ogni cosa; il tempo sembrava dilatarsi; i loro gesti, i movimenti, erano leggeri e donna Rosalìa aveva gli occhi pieni di quegli spazi infiniti. Taceva perché sentiva che ogni parola sarebbe stata superflua di fronte a quella visione. Lontana dalla realtà quotidiana, dal vortice affannoso della vita con tutte le sue miserie, provava un senso di solitudine dolce e intimo. "Rapiscimi, Rocca Busambra. Tienimi prigioniera in questo tuo incanto, in questo silenzio dove la mia anima si invola leggera nella purezza della luce infinita" pensò; chiuse gli occhi e si abbandonò al soffio leggero di un alito di vento che le accarezzava il viso. Mangiarono in silenzio, seduti su un gran masso. Nessuno dei due sentiva il bisogno di parlare: avevano negli occhi l'orizzonte nebuloso di quel paesaggio sconfinato che annichiliva.

Nell'America Latina di inizi '800 una densa avventura ricca di colpi di scena e di forti passioni sullo sfondo delle lotte per il riscatto degli indios e la nascita dell'Uruguay. Un gaucho, Il Puma, ne è l'assoluto protagonista. Al servizio di una ricca famiglia di proprietari terrieri sarà costretto alla fuga per un'accusa ingiusta. Inizierà così per lui un lungo percorso, anche interiore, che lo muterà profondamente.

In questo libro l'autrice descrive in modo divertente, spesso ironico, il lavoro di una hostess a bordo e a terra, i rapporti con i colleghi e, soprattutto, con i passeggeri spiegando il bello e il brutto di un'attività da tutti invidiata, ma da pochi conosciuta.

Un 'pischello' al Pigneto! Un'adolescenza sfrontata e timorosa alla fine degli anni '70, mai libera dalla presenza, a volte pesante, di una famiglia tradizionale. Una schietta romanità anima la narrazione della crescita di un adolescente in un quartiere romano famoso e 'ingombrante', degradato e strafottente, ma sempre abbarbicato a un suo passato operaio e pasoliniano.

"Le ultime colonne", romanzo d'esordio, ambientato in parte nella Sicilia del dopo guerra ed in parte nell'America degli anni sessanta, pure se apparentemente incentrato sulla criminalità italo americana, con forti radici nella Sicilia dei padrini, ha in verità come tema principale la solitudine ed il destino dell'uomo, dove la mafia fa solo da cornice a quella che è la ricerca ed il viaggio dell'uomo nella sua esistenza.

1992-1997: cinque anni che hanno sconvolto l'Italia. Un lungo terremoto che ha abbattuto un'intera classe politica. Arresti, condanne, ma anche assoluzioni e, soprattutto, alcune morti eccellenti. Tutto questo racconta Roberto Dunatov in "Una strana storia". Un romanzo ambientato ai tempi di Tangentopoli. Misteri finanziari e trame internazionali tra Bologna e la Romagna, tra l'ex Jugoslavia e la Gran Bretagna. Con un inquietante interrogativo: Raul Gardini fu eliminato per il suo progetto sui biocarburanti?

Il libro narra l'intensa storia d'amore fra Sara, brillante studentessa emiliana e Raffaele, giovane medico di origine italiana che vive e lavora ad Addis Abeba.

In questo libro l'autore esamina il ruolo che ricopre la fortuna nel gioco del calcio e racconta una serie di divertenti episodi, aneddoti e considerazioni su questo sport.