SBC Edizioni: I luoghi e i giorni

È la storia di un'anziana signora che ritrova per caso alcune pagine di un diario scritto da lei stessa decenni prima. Seppur la lettura sia disordinata sia per argomento che per cronologia, alla fine i sentimenti, le emozioni e le ironie si ritrovano rilegati da un unico filo conduttore. Una traduzione in parole di ciò che solo il cuore può sentire. Un testo ironico, ma anche ricco di umanità. Immergiti nella lettura e, abbandonandoti ad una sorta di sogno, lasciati toccare ogni corda dell'anima.

"L'amore nell'anima" vuole essere una sorta di "lettera aperta" a chi si trova in situazioni dolorose e a cui non sembra trovare vie d'uscita. Partendo da esperienze di vita personali, l'autrice cerca di affrontare il tema del "senso" della vita ma, soprattutto, del "significato" del dolore presente in essa. È affrontando la vita "con gli occhi dell'anima", suggerisce ancora l'autrice, che sarà possibile approdare ad una diversa visione del mondo e dell'esistenza dell'essere umano, capace di tollerare la sofferenza insita in essa e di trasformarla in occasione di crescita. Al di là delle spiegazioni razionali e scientifiche del dolore psico-emotivo vissuto dall'uomo, il presente saggio vuole stimolare una riflessione profonda sulle potenzialità, spesso svalutate, insite nell'essere umano e capaci di renderlo attore protagonista del proprio benessere psico-fisico.

Una sequela di sentimenti si associano con gioia ma anche con una punta di rimpianto alla descrizione di una serie di piccoli e grandi gioielli, che hanno segnato le tappe della vita dell'autrice. Una storia di "preziosi" che si portano appresso con profonda sensibilità momenti vissuti a ridosso del fiume Tevere, sullo sfondo del quale sembrano intravedersi nitidi ritratti familiari. Saranno poi i pini di Monte Mario ad essere i testimoni della parte della vita matura, allorquando la storia dei gioielli, sempre legata ad episodi densi di emotività, snodandosi dai rami dei rigogliosi pini, si mostrerà in tutto il suggestivo intreccio.

Breviario di un dialogo incompiuto" rappresenta il periodo della maturità dell'autore. È una silloge di liriche moderne e immediate su tematiche varie. Prevalgono i sentimenti e le passioni, moti personali di un intenso vissuto. Ma non mancano neppure riferimenti a tematiche sociali legate all'attualità in un complesso di pensieri personali a costituire un dialogo comune con il lettore Accanto alle poesie due racconti ironici e surreali.

Montepizzuto paese dell'entroterra palermitano vive avvolto nel suo atavico torpore, giace all'ombra del suo monte protettore, lontano dalle luci e dai clamori della città. Qui la vita scorre lentamente sotto il dominio incontrastato di don Calogero Martorano chiamato "U Baroni", unica vera autorità che signoreggia su uomini e cose, incurante dei tempi che cambiano e che irrimediabilmente lo travolgeranno. La sua morte violenta interrompe di colpo il clima feudale che permea la piccola comunità sconvolgendone gli schemi abituali. Sarà l'intraprendenza di un giornalista e di un capitano dei carabinieri a scoprire la verità e a riportare ordine e legalità. Don Calogero lascia però una pesante eredità alla moglie che passerà tutta la vita nel timore di perdere il figlio e ad inseguire la speranza che non si consumi la vendetta incombente aggrappandosi alla convinzione che dopo ogni notte, per quanto buia sia, nasce sempre un nuovo giorno.

Tra due mondi. è la storia cantata di Rose Montmasson, moglie ripudiata di Francesco Crispi, unica donna della spedizione dei Mille. Lei è sul piroscafo Piemonte, con la divisa rossa, tra i soldati, ma i suoi occhi viaggiano nei ricordi, tra Milano, la Sicilia e Malta. Dai campi di battaglia agli occhi blu di un ragazzo. "In un ragazzo mi perdo e mi trovo ancora per quella che sono, ritrovo i miei anni, la mia giovane vita, le cose banali che mi sono vietate e la voglia indicibile di essere carne e non un soffio di vento sputato sopra questa pianura." La solitudine di una donna, tra due (e molti altri) mondi lontani e stranieri. Una storia taciuta, da dimenticare. E dimenticata. Una canzone in versi sciolti, composta da quarantotto stanze. Quarantotto, come l'anno in cui tutto ebbe inizio. La solitudine accompagna anche il personaggio di Anca, la ragazza rumena protagonista della seconda storia, sullo sfondo di una Milano muta e distante.

Adelaide Covone Ambrosetti, la protagonista di "Frammenti d'amore tra le righe di un quaderno polveroso", nel giorno del suo novantesimo compleanno, ripercorre tutta la sua vita, attraverso i ricordi impressi nella sua mente, come fossero scritti su pagine di un diario. È scorrendo questo diario che riaffiorano le antiche emozioni provate in gioventù, legate all'amore per un uomo che non può avere, ad un marito che non stima né considera, ad una figlia che non la riconosce come madre. Una vita legata alle etichette del ceto sociale, alle apparenze dietro le quali si celano disagi e sofferenze. È solo quando la protagonista arriva alla fine di questo "polveroso quaderno" che riesce finalmente a trovare quella serenità cui aveva ambito durante tutta la vita ritrovando anche quella figlia che aveva dimenticato troppo presto. Una vicenda ricca di colpi di scena che si svolge nel verde della campagna piemontese tra ricordi e rimpianti. Il ricavato di questo libro verrà devoluto ad associazioni no profit che seguono i malati terminali.

Una negligenza post operatoria cambia radicalmente la vita di una donna che è così costretta ad affrontare un lungo cammino di sofferenze sia fisiche che psicologiche. La protagonista, che si cela sotto lo pseudonimo di Antonia Rusbello, vede inoltre compromessa anche la sua vita affettiva divorziando dal marito Paolo. Ma alla fine, dopo anni di riabilitazione, decide di ritrovare se stessa compiendo un lungo viaggio in Estremo Oriente. Sarà così prima in Thailandia, quindi in Cambogia. Ne nascerà una donna completamente diversa, capace di vivere e amare di nuovo. Una storia che vuol essere un esempio e un incoraggiamento per tutte quelle donne che hanno superato una lunga malattia e si vedranno rappresentate in essa.

"Io mi ricordo così" è la saga di una famiglia del Potentino dalla prima metà del XX secolo fino alla nascita della Repubblica. L'Autrice, che racconta in prima persona, narra la sua infanzia a Baragiano e gli eventi, piccoli e grandi, che hanno coinvolto la sua famiglia e quella degli altri abitanti del piccolo paese. Amori, morte, la luce dorata del sole, il cielo stellato come in nessun altro luogo, il frinire della natura, modi di essere e di sentire, usanze e costumi: un mondo con il tempo diventato mitico, ma in fondo mai perduto e che l'autrice ritrae con meticolosa oggettività sempre, però, soffusa di affettuoso, bonario, sorriso e senza mai perdere di vista il presente. Un breve romanzo che si lascia leggere per la freschezza del suo dire e perché di stimolo, per il lettore, alla rievocazione del proprio vissuto, il che significa il riappropriarsi delle proprie radici.