È una peculiarità della civiltà occidentale l'interrogazione incessante sul proprio passato, presente e futuro; sui propri fondamenti culturali e politici; sui singoli momenti del proprio processo storico, tutt'altro che lineare e caratterizzato anche da passi falsi e clamorose incertezze; sulla propria capacità – o incapacità – di reggere l'urto di sfide sempre più pressanti e impegnative. In uno scenario come questo, connotato da una crescente urgenza di senso, più che mai attuale appare l'opera di un pensatore come Cioran, qui indagata nelle sue categorie fondamentali – elaborate in rapporto alla tradizione filosofica e religiosa di tutto un continente – e nei suoi esiti sia storici che metafisici. I saggi contenuti nel volume restituiscono così il suo sguardo altro, lucido e radicale a un tempo, che dell'Occidente ha saputo cogliere pieghe e recessi, decadenza e splendori, contraddizioni e miserie, nonché la profonda ironia del suo destino.
Cioran e l'Occidente. Utopia, esilio, caduta
Titolo | Cioran e l'Occidente. Utopia, esilio, caduta |
Curatori | Fabrizio Meroi, Luigi Pozzi, Paolo Vanini |
Collana | Filosofie, 479 |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 260 |
Pubblicazione | 04/2017 |
ISBN | 9788857539461 |