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I paradisi artificiali

I paradisi artificiali
Titolo I paradisi artificiali
Autore
Traduttore
Argomento Poesia e studi letterari Saggistica
Collana Oscar classici, 56
Editore Mondadori
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine XVII-175
Pubblicazione 11/2016
ISBN 9788804670919
 
9,50

 
Vino, hascisc e altre droghe, «mezzi per la moltiplicazione dell'individualità», sono oggetto di questi saggi, composti tra ¡1 1850 e il 1860. Si tratta di scritti diversi, fortemente influenzati dall'esperienza personale, ma anche elaborati sull'esempio dell"'ebbrezza" di Poe e delle "Confessioni di un mangiatore d'oppio" di De Quincey. In un primo tempo, infatti, il poeta aveva pensato che lo stato di eccitazione provocato dall'hascisc fosse paragonabile all'invasamento lirico, ma ben presto si era accorto che le droghe provocano uno stato di fantasticheria fine a se stesso, senza effetti apprezzabili sulla creatività. Baudelaire sembra perciò alludere alla profonda autonomia espressiva della poesia, unico mezzo in grado di organizzare e dare forma credibile ai fantasmi edenici dell'uomo. Con uno scritto di Jean-Paul Sartre.
 
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