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Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni

Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni
Titolo Un'archeologia del colore nel cinema italiano. Dal Technicolor ad Antonioni
Autore
Collana Vertigo. Discorsi sul cinema, 8
Editore Edizioni ETS
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 226
Pubblicazione 06/2016
ISBN 9788846744838
 
18,00

 
Il colore mantiene sempre un certo grado di inafferrabilità. Nonostante i tentativi di definirlo, misurarlo, studiarne la fisiologia e la percezione, esso non cessa di apparire come un oggetto scientificamente e culturalmente sfuggente. Il colore sembra possedere una qualità prelogica e precosciente, sembra avere un impatto diretto sui nostri sensi e sul nostro corpo. È una grande questione che ha attraversato la modernità e continua ad attrarci, da Goethe a Wittgenstein, dalla cromoterapia al cognitivismo. Nell'ambito del cinema, delle arti applicate, del design, della pubblicità, il colore ha sempre interessato per il potere di catturare l'attenzione o di distrarla, di rendere più visibili gli oggetti e i segni ma anche di occultarli e mimetizzarli, di indurre, infine, stati emotivi e reazioni corporee. Questo libro ricostruisce la rete intricata dei rapporti tra tecnologie e culture del colore nel cinema italiano, tracciandone una storia archeologica a partire degli anni Trenta sino al caso paradigmatico de Il deserto rosso.
 
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