Terebinto Edizioni: Storia del Mezzogiorno
Storia di un territorio. Palinuro, Molpa, San Severino, Foria, Centola
Francesco Barra
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 272
Il volume ricostruisce, sul lungo periodo, le strutture ambientali ed economico-sociali di un vasto territorio del Cilento meridionale, costituito dalle valli del Lambro e del Mingardo, e che nel Capo Palinuro trova il suo punto più sud-occidentale, tutto proiettato nel Tirreno con la sua caratteristica forma a falce, costituendo così un fondamentale snodo storico-geografico. Una vasta documentazione inedita consente di seguire le vicende, le trasformazioni e le persistenze di questo territorio dall’antichità più remota sino alle riforme di struttura del decennio francese 1806-1815, come l’eversione della feudalità. Particolare rilievo è dato alle forme e alla morfologia dell’antropizzazione, come pure alle strutture feudali della baronia di Sanseverino, inizialmente caratterizzata dalla presenza della grande casata normanna di Morra, e poi da figure di notevole rilievo storico, come don Sancio de Leyva, Camillo Porzio e infine i Pappacoda, principi di Centola. Anche la storia socio-religiosa – incentrata sulla presenza dell’abbazia di S. Maria di Centola, il cui ultimo abate commendatario fu Ferdinando Galiani – viene ricostruita e approfondita attraverso nuove fonti.
Una vita, più vite: ricordando il prefetto Guido Sorvino. Note di storia dell'amministrazione
Stefano Sorvino
Libro: Libro in brossura
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 278
Il volume ripercorre la vicenda professionale ed umana del prefetto Guido Sorvino, scomparso ad Avellino il 30 dicembre 2015, all'età di novantuno anni, intrecciata con note di storie dell'amministrazione nello scenario politico-istituzionale del quarantennio 1950/90. Si propongono i tratti salienti della variegata esperienza di un funzionario governativo, dagli esordi presso la prefettura di Grosseto – nella stagione "scelbiana" degli anni '50 – al lungo ed interessante periodo di servizio trascorso ad Avellino, dove ha svolto per due decenni le funzioni prima di capo-divisione, poi capo gabinetto e vice-prefetto vicario, oltre a reggere numerose gestioni commissariali. Una vicenda di particolare interesse per la storia recente della provincia è rappresentata dal tragico terremoto del 1980, a cui ha partecipato dalla notte del 23 novembre a tutto il difficile ed intenso quinquennio successivo. L'ultima parte è dedicata al quinquennio trascorso da Sorvino come prefetto in Molise ed all'attività professionale di avvocato amministrativista, con un'articolata appendice sul ruolo del prefetto nelle evoluzione del sistema italiano di protezione civile.
Storia della letteratura irpina. Dalle origini al secolo XIX
Mario Garofalo
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 263
Questa Storia della letteratura irpina di Mario Garofalo oltre al merito di aver tentato per la prima volta un organico profilo degli svolgimenti letterari nella provincia irpina ha anche quello di aver evitato gli inciampi che a volte segnano ricostruzioni analoghe. Nell'Introduzione Garofalo sottolinea la difficile configurazione di una identità irpina, propedeutica ad un disegno di storia letteraria, e il ruolo duplice e antitetico che Napoli ha avuto nei confronti della provincia: polo di attrazione e di sprovincializzazione dei suoi intellettuali, ma nello stesso tempo di "accentramento" alimentatore di "un processo di mortificazione e di strozzatura delle culture locali". Garofalo disegna i confini cronologici di una specificità della cultura "irpina" che emergerebbe solo alla fine dell'Ottocento, grazie soprattutto al giornalismo e alla storiografia civile. Del lavoro di Garofalo va sottolineata la conoscenza e sicura padronanza delle fonti, sempre utilizzate con occhio vigile e con distanza critica. Sono queste alcune evidenze critiche e metodologiche di una storia della letteratura che si contraddistingue per la qualità e la densità della ricostruzione e dei risultati.
Latitante a domicilio. La storia di Vito Nardiello, il Lupo d'Irpinia
Giuseppe Alessandri
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 159
Quanto lavoro ha dato alla giustizia italiana Vito Nardiello! Per le cronache fu il più feroce dell'infinita schiera di banditi che popolarono la scena criminale italiana nel tragico e sofferto secondo dopoguerra. Ma nella concreta realtà in cui visse agli occhi della gente egli rappresentò assai di più: una maledizione, un personaggio, una leggenda. Dopo una giovinezza che lo aveva già visto manifestare una natura violenta nonché una certa tendenza delinquenziale, Nardiello trovò la propria vera dimensione nel corso del conflitto bellico, finendo in Jugoslavia, divenendovi uno dei capi dell'esercito di Tito e sterminando centinaia di connazionali nelle foibe. Fu nel disastrato contesto meridionale del dopoguerra che Vito decise di formare una banda criminale, composta perlopiù da avanzi di galera del suo paese, Volturara. Fu così che nell'immaginario collettivo si compì la leggenda di Vito Nardiello, inafferrabile primula rossa che si faceva beffa dello Stato e della giustizia, le cui gesta animavano le cronache dei giornali come le ballate dei cantastorie offrendo materia per gli stessi racconti della gente nelle veglie invernali davanti al camino.
Gli Zamagna di Prata e il loro palazzo baronale. Abilità diplomatiche e potere economico di una famiglia ragusea a Napoli
Pietro Giovino Fiorentino
Libro: Copertina morbida
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 110
L'opera è dedicata alle vicende napoletane degli Zamagna, un'antica e importante famiglia dell'oligarchia senatoria ragusea, che fu l'unica a trapiantarsi nel regno di Napoli e ad acquisirvi dei feudi, prima quello di Prata e successivamente quello di Santo Stefano del Sole. L'intera parabola degli Zamagna nel regno di Napoli viene accuratamente e brillantemente ricostruita dall'autore in questo agile ma denso e documentato volume che, avvalendosi di fonti sia ragusee che meridionali, offre un valido contributo alla storia di Ragusa e ai rapporti di questa col Mezzogiorno d'Italia.
L'internamento civile a Mercogliano (1937-1945). Documenti e ricordi
Francesco Di Nardo
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 181
Coniugando, quanto mai felicemente, un'ampia ricerca documentaria con vividi ed efficaci ricordi personali, Francesco Di Nardo è riuscito a ricostruire, in maniera organica e completa, il microcosmo concentrazionario creato a Mercogliano dal fascismo nell'ultima fase del regime, a partire dalla fine della guerra d'Etiopia [...] Dalle pagine del volume emerge complessivamente lo straordinario spaccato della vita umana e sociale di quel singolare microcosmo costituito dalla realtà dell'internamento tra il 1940 e il 1943, con i suoi drammi e le sue miserie, ma anche con i suoi piccoli e grandi eroismi...
Donato Di Marzo-Giustino Fortunato. Carteggio 1891-1910
Libro: Copertina morbida
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 374
"Il ponderoso 'carteggio' intercorso tra Donato Di Marzo e Giustino Fortunato, [...] copre il ventennio 1891-1910, un periodo particolarmente intenso della storia dell'Italia unita, che, segnato - come è noto - da una serie di grandi temi [...], fa da sfondo al fitto scambio epistolare intercorso fra i due uomini politici meridionali, che si distinsero per il loro coerente impegno ideologico-politico. [...] Due uomini diversi ma complementari, 'fratelli di elezione'. A cementare l'amicizia fra i due furono le loro idee politiche, la militanza nelle fila della Sinistra moderata e la convergenza delle loro posizioni sulle difficili scelte che l'Italia dovette affrontare negli anni compresi tra il trasformismo depretisiano, l'autoritarismo crispino, la crisi di fine secolo e l'età giolittiana". (Dalla Prefazione di Giovanni Brancaccio)
Dal castello al palazzo. Il castello di Avellino
Francesco Barra
Libro: Copertina morbida
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 135
Obiettivo di questo saggio non è quello di tracciare la storia per così dire "esterna" del castello di Avellino, e cioè dei suoi signori feudali, dei fatti di guerra e degli avvenimenti politici, culturali e mondani dei quali fu al centro; si è cercato, invece, di inserire il castello nella storia e nell'evoluzione delle strutture urbane di Avellino, alle quali è strettamente connesso, e di collegarne le funzioni e il ruolo al più generale contesto della vita della città.
Lo stato feudale dei Caracciolo di Torella. Poteri, istituzioni e rapporti economico-sociali nel mezzogiorno moderno
M. Pina Cancelliere
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 255
Il volume ricostruisce la storia di uno dei principali "Stati feudali" del regno di Napoli: quello dei Caracciolo di Torella, che si estendeva tra l'Irpinia e il Vulture. Ogni aspetto della vita del feudo viene efficacemente indagato e illustrato, e la sua intera parabola storica viene seguita dalle origini cinquecentesche all'eversione della feudalità nel 1806. Il risultato è un grande e affascinante affresco storico che colma quella che finora era una grave lacuna nella storia della feudalità moderna meridionale, nell'ambito della quale i Caracciolo di Torella occuparono un posto di assoluta rilevanza.
Capri «inglese» e napoleonica da Hudson Lowe a Murat (1806-1815)
Francesco Barra
Libro
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 271
Nell'ottobre 2008 è ricorso il bicentenario della conquista murattiana di Capri. Con l'acquisizione dei preziosi archivi di Giuseppe Bonaparte e di Gioacchino Murat, la prospettiva della ricerca storica sull'età napoleonica in genere, e sul Decennio francese nel regno di Napoli in particolare, ha conosciuto uno sviluppo prima impensabile. Un'attenta esplorazione della documentazione dei ricchissimi fondi militari di Vincennes ha inoltre consentito nuove e preziose acquisizioni documentarie, tra cui il Journal di Châtelain e la relazione del primo governatore murattiano di Capri, Jean Thomas. L'autore - professore ordinario di Storia moderna all'Università di Salerno e noto studioso del Mezzogiorno napoleonico - ha poi integrato e confrontato sistematicamente e criticamente le fonti - edite ed inedite -, inglesi, francesi e napoletane. Inoltre il volume - e anche questo costituisce un elemento innovativo - non si limita alla ricostruzione dello sbarco e della conquista murattiana, ma allarga la trattazione alle vicende dell'isola nell'intero periodo 1806-1815, nel contesto del grande conflitto mediterraneo tra la Gran Bretagna e la Francia napoleonica.
Carlo Gesualdo. L'uomo, il suo tempo, la musica
Orsola Tarantino Fraternali
Libro: Copertina morbida
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 216
Coronando con questo lavoro anni di lunghe e appassionate ricerche, Orsola Tarantino Fraternali offre un contributo di prim'ordine alla ricostruzione delle spesso complesse e tormentate vicende dei Gesualdo, e soprattutto di Carlo. L'originalità del volume, oltre che nella sua accuratezza documentaria e filologica, consiste soprattutto nell'approccio in un certo qual modo multidisciplinare all'argomento, utilizzando tecniche, metodologie e sensibilità diverse, con particolare attenzione alle forme dell'arte, della musica e della stessa vita quotidiana.
Maria De Cardona contessa di Avellino. Una nobildonna italo-spagnola nella Napoli del Cinquecento
Marisa Bellucci
Libro: Copertina morbida
editore: Terebinto Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 140
Il volume che Marisa Bellucci ha dedicato alla ricostruzione storica della vita di Maria de Cardona, contessa di Avellino e marchesa di Padula, si presenta per più versi importante e innovativo. E ciò innanzitutto per la minuziosa ricerca documentaria di preziose fonti inedite - da quelle napoletane a quelle estensi a quelle dei protocolli notarili -, che per la loro eterogeneità ed episodicità, oltre che per le difficoltà di lettura e d'interpretazione, mal si prestavano a una ricomposizione organica. (...) Questa difficoltà, rappresentata da tale condizione archivistica e documentaria, è stata quella con cui si è dovuta preliminarmente confrontare l'autrice, che è riuscita a superarla felicemente grazie ad un paziente e laborioso impegno di ricerca, sostenuto da competenza e perizia tecnica nell'interpretazione delle scritture cinquecentesche.