Viella: La corte dei papi
Il ghetto di Roma nel Cinquecento. Storia di un'acculturazione
Kenneth R. Stow
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2014
pagine: 268
Nel luglio 1555, con la bolla "Cum nimis absurdum" papa Paolo IV limitò i diritti della comunità ebraica dello Stato della Chiesa e impose l'istituzione del ghetto. Da quel momento in poi, gli ebrei a Roma avrebbero dovuto vivere in una o più strade contigue, separate dalle abitazioni dei cristiani. Questa imposizione fu accompagnata da varie clausole, quali il divieto di avere servitù cristiana, la possibilità di commercio solo di stracci e vestiti usati e l'obbligo di portare il cappello o il fazzoletto giallo per uomini e donne. Lo scopo primario del ghetto doveva essere quello di accelerare la conversione degli ebrei e la dissoluzione della loro cultura, ma - come qui mostra Kenneth Stow, uno dei massimi esperti di storia degli ebrei italiani - già prima del 1555 gli ebrei romani avevano sviluppato modelli di comportamento individuali e comunitari in grado di poterli sostenere anche nei periodi più duri. Dopo la creazione del ghetto riuscirono a rafforzare ulteriormente le proprie strategie di acculturazione e a sviluppare quindi una microcultura che ne salvaguardò l'identità attraverso i secoli. Grazie ad un sapiente gioco delle parti, gli ebrei romani misero in scena un "teatro sociale" in grado di farli sopravvivere, restando ebrei e romani, all'interno di un ambiente cristiano che le gerarchie ecclesiastiche avrebbero voluto dominante e oppressivo.
Morte e elezione del papa. Norme, riti e conflitti. L'età moderna
Maria Antonietta Visceglia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: VI-589
Il Medioevo trasmette all'Età moderna le norme, i riti e i simboli che scandivano gli eventi spesso drammatici della morte del papa e dell'elezione del successore. Questo volume propone una lettura degli interregni papali dal XV al XIX secolo, evidenziando, oltre ai molti elementi di continuità con la fase storica precedente, gli apporti specifici dell'Età moderna. La compresenza fino al 1870 nella figura fisica del papa del principe territoriale dello Stato Ecclesiastico e del Vicario di Cristo e anche le trasformazioni della residenzialità del papa (dal Vaticano al Quirinale) spiegano molte delle innovazioni rituali che qui individuiamo. Il lettore scoprirà anche quanto forte fosse in Età moderna la dimensione politica della elezione papale e come i rapporti di forza internazionali condizionassero le fazioni cardinalizie. Anche se ciascun conclave aveva una sua storia, nel volume si rintracciano dinamiche ricorrenti e una tensione permanente tra l'aspirazione all'autonomia ecclesiastica e l'irruzione dei conflitti esterni nello spazio chiuso dei conclavi.
La curia romana nell'età moderna. Istituzioni, cultura, carriere
Mario Rosa
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 291
Questo volume affronta alcuni aspetti del rapporto tra la Curia romana e le realtà ecclesiali e religiose, sociali e politiche, della Chiesa cattolica nell'età moderna: dalla fiscalità spirituale pontificia alle Congregazioni del Sant'Uffizio e dei Riti, fino alle riforme dello Stato e della Curia, nello scorcio del Seicento. Una galleria di "ritratti", dal cardinale Giulio Antonio Santoro a Scipione Gonzaga e Guido Bentivoglio, fino al cardinal nipote Ludovico Ludovisi, ci conduce, dal "gran teatro del mondo" della Roma della Controriforma, alle trasformazioni operate, agli inizi del Settecento, nella cultura del personale curiale attraverso i suoi legami con l'Europa della "repubblica delle lettere". Pagine diverse, che seguono un'intensa stagione storica e che rappresentano un più che ventennale percorso di ricerca, qui offerto nell'intento di sollecitare nuove riflessioni.
Morte e elezione del Papa. Norme, riti e conflitti. Il Medioevo
Agostino Paravicini Bagliani
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2013
pagine: 352
Dove e come veniva eletto il papa nel Medioevo? Chi aveva il diritto di eleggerlo? Da quando i cardinali entrano in conclave per eleggere il papa? Quali riti venivano celebrati subito dopo la sua elezione e con quali oggetti simbolici? Cosa accadeva alla morte del papa? In questo volume l'autore, uno dei massimi studiosi di storia pontificia, percorre l'intera storia dell'elezione e della morte dei papi, dai secoli iniziali del loro "vicariato" fino alla metà del Quattrocento, rileggendo di prima mano l'insieme delle fonti presentandole in un racconto unitario e completo. E il lettore scopre che elementi oggi molto noti, come l'annuncio del papa appena eletto, i rituali funebri pontifici che durano nove giorni e la stessa idea del conclave inteso come "clausura" dei cardinali, arrivano tardi: ad esempio il conclave non esisteva prima del 1274. Ciò significa che questa millenaria vicenda normativa, rituale e simbolica non è stata affatto lineare, ma si è costruita via via, nel corso dei secoli, per ragioni che non si comprendono se non vengono calate nei vari contesti istituzionali, ecclesiologici e politici.
Convertire lo straniero. Forestieri e inquisizione a Roma in età moderna
Irene Fosi
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2011
pagine: 288
Cosa accadeva, dal tardo Cinquecento, agli stranieri "eretici" che arrivavano dal Nord Europa in Italia e a Roma? Mercanti, artigiani, artisti, viaggiatori e semplici curiosi non furono sempre costretti a convertirsi per evitare le prigioni e le temute pene dell'Inquisizione. Alcuni vissero a Roma, attenti a non dare scandalo alla popolazione per lo più indifferente alle questioni di fede; altri si convertirono nella speranza di una vita migliore. Accanto a rigide norme intolleranti, a episodi clamorosi di violenza inquisitoriale, si affermò, nel corso del Seicento, una nuova politica del Papato fondata su pratiche che miravano a riportare alla fede romana gli stranieri "eretici" con persuasione, accoglienza, cultura. La corte dei papi, soprattutto sotto Alessandro VII, si rivelò uno strumento decisivo di persuasione con la forza della straordinaria magnificenza che attraeva sempre più forestieri, secondo la moda del Grand Tour. Scavando nel ricco materiale inedito, soprattutto del Sant'Uffizio, si osserva la genesi di istituzioni dedicate alla conversione degli eretici, fra Sei e Settecento, mentre si ricompongono nel quadro sfaccettato e complesso della società romana le vicende di personaggi noti e sconosciuti, nel lento percorso dalla repressione alla difficile tolleranza nella città del papa.
Gesta di Innocenzo III
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2010
pagine: 304
Pochi personaggi storici hanno segnato i loro tempi e quelli successivi quanto papa Innocenzo III (1198-1216). Dell'infaticabile e poliedrica attività di questo grande pontefice i "Gesta" - di cui qui viene pubblicata la prima traduzione italiana - offrono una testimonianza eccezionale, indispensabile per comprendere il mondo medievale. Il testo illustra i primi dieci anni del pontificato innocenziano ripercorrendo i grandi temi della politica pontificia di quegli anni: dalla difficile tutela del giovane Federico II, erede minorenne del Regno di Sicilia, all'organizzazione della Quarta Crociata, fallita nel suo obiettivo di riconquista di Gerusalemme ma all'origine dell'effimera riunificazione fra le Chiese di Roma e Costantinopoli.
Le domus dei cardinali nella Roma del Duecento. Gioielli, mobili, libri
Valentina Brancone
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2009
pagine: 315
Il cardinalato vive nel Duecento una stagione di radicale rinnovamento: la partecipazione al governo della Chiesa, l'aumento degli incarichi curiali e legatizi, la residenza presso la Curia si accompagnano a una crescita esponenziale delle ricchezze personali. I palazzi duecenteschi dei cardinali a Roma e nel Patrimonium Petri - i luoghi deputati alla conservazione e valorizzazione di queste ricchezze - accoglievano tesori che componevano splendide collezioni. La quasi totale distruzione di queste dimore impone che, al sopralluogo e all'indagine archeologica, si affianchino lo studio delle fonti documentarie e letterarie e il confronto con ciò che resta degli omologhi palazzi medievali di ambito aristocratico e papale. Seguendo un percorso che procede dal grande al piccolo e dall'esterno all'interno -dai palazzi alle stanze delle residenze - si tenta di comprendere la natura e l'utilizzo delle camere così ricostruite e destinate a offrire rifugio ai tesori personali. La storia dei tesori cardinalizi del Duecento e dei luoghi della loro tutela apre così alla più ampia storia - ancora tutta da scrivere della tesaurizzazione privata del basso Medioevo.
Il tramonto della curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale tra XVI e XVII secolo
Antonio Menniti Ippolito
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2008
pagine: 200
Il volume tratta dell'ultima, più lunga e più complessa fase del nepotismo papale. Nella seconda metà del XVI secolo il nepotismo si trasforma e si istituzionalizza. Solo verso la fine del Seicento si comincia ad intravedere nella figura del Segretario di Stato il possibile sostituto del cardinal nipote e si creano le condizioni per l'emanazione, da parte di Innocenzo XII, della bolla di soppressione del nepotismo. Ma altro tempo dovrà scorrere prima che gli aspetti più evidenti della pratica scompaiano effettivamente.
Il fascino di Roma nel Medioevo. Le «meraviglie di Roma» di maestro Gregorio. Con il testo latino della Narracio de mirabilibus urbis Romae
Cristina Nardella
Libro: Copertina morbida
editore: Viella
anno edizione: 2007
pagine: 216
Per tutto il Medioevo non esistette una sola città paragonabile a Roma per la quantità e la qualità dei monumenti posseduti e per il numero di visitatori che vi giungevano, desiderosi di visitare i centri più importanti della cristianità ma anche attratti dal fascino delle antiche vestigia pagane. L'esigenza di indicazioni per muoversi nella città portò alla compilazione delle prime guide per i pellegrini, da cui scaturì nel XII secolo un originale prodotto letterario, i Mirabilia urbis Romae, che ebbe innumerevoli versioni nei tre secoli successivi. In questa tradizione spicca per originalità la Narrazione delle meraviglie della città di Roma, compilata tra il XII e il XIII secolo da un erudito inglese, maestro Gregorio. Formatosi culturalmente nello studio dei classici, l'autore è completamente assorbito dalla contemplazione dell'antica Roma - al punto di trascurare la città cristiana e descrive con vera passione artistica i monumenti pagani. Fin da primo impatto ci comunica il fascino subìto, quando dall'altura di Monte Mario gli si presenta una città dove "così numerose sono le torri da sembrare spighe di grano, tante le costruzioni dei palazzi, che a nessun uomo riuscì mai di contarle". Di questa opera singolare il libro fornisce il testo originale latino e la traduzione italiana a fronte, preceduti da un ampio studio introduttivo.
Il papato. Antichità, Medioevo, Rinascimento
Bernhard Schimmelpfennig
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2006
pagine: 379
Viene qui finalmente tradotta in italiano una fondamentale storia dei primi quindici secoli del papato. Una storia che inizia dall'attività di Pietro e della prima comunità cristiana di Roma; attraversa il Medioevo, con il papato che dopo l'XI secolo assume una posizione di preminenza anche politica all'interno della società; e arriva fino alla prima metà del Cinquecento, quando la Riforma protestante segna un profondo rivolgimento nel mondo cristiano. Nel libro sono trattate con pari dignità aspetti della storia di Roma e d'Italia, della liturgia, dei cerimoniali, come pure della storia politica, economica e sociale. Il volume è completato da una cronologia dei papi e da una ricca bibliografia, aggiornata per questa edizione italiana alle più recenti ricerche.
Le chiavi e la tiara. Immagini e simboli del papato medievale
Agostino Paravicini Bagliani
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2005
pagine: 151
Il papato medievale, più che ogni altro potere del suo tempo, si è servito di rappresentazioni e di simboli per affermare e sostenere la sua azione: raffigurazioni e idealizzazioni sono stati elementi inscindibili dalla vita di un'istituzione straordinariamente efficace in termini di autorappresentazione. Le chiavi e la tiara, la rosa d'oro e la Fenice, le sedie di porfido e la cattedra di san Pietro, gli affreschi dei Santi Quattro Coronati e le statue di Bonifacio VIII o l'accensione rituale della stoppa. Questi e molti altri sono i simboli di cui si parla, lungo un percorso che contribuisce a ricostruire il mondo mentale e ideologico del papato medievale, integrando lo studio dei testi con il messaggio proveniente dalle rappresentazioni visive.
Bande giovanili e «vizio nefando». Violenza e sessualità nella Roma barocca
Marina Baldassari
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2004
pagine: 174
L'ambiente del libro è la Roma del Seicento: piazze, vicoli, osterie e, soprattutto, i luoghi isolati, come orti e vigne. I protagonisti sono bande malavitose, formate soprattutto da adolescenti, caratterizzate da un alto potenziale di violenza. Il reato di cui si macchiano queste bande giovanili è, soprattutto, il "vizio nefando": la sodomia. Un reato contro il quale si scagliano con estrema severità gli organi di governo cittadini. Gli atti del Tribunale criminale del Governatore di Roma sono, infatti, il punto di partenza della ricerca. Attraverso i racconti delle vittime, le indagini processuali mettono in luce una realtà multiforme e variegata, un aspetto sicuramente poco noto della Roma barocca.