Vita e Pensiero: Relazioni internazionali e scienza politica. ASERI
Democrazia globale. Principi, istituzioni e lotte per la nuova inclusione politica
Raffaele Marchetti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 288
Nel presente volume si propone l'espansione del modello della democrazia rappresentativa alla sfera della politica globale. Nell'epoca della globalizzazione sempre più i cittadini subiscono le conseguenze di decisioni prese oltre confine senza avere la possibilità di esprimere il proprio consenso o piuttosto il proprio dissenso. Come risposta a tale deficit di partecipazione politica negli affari internazionali, si propone qui un progetto di democrazia globale che intende restituire voce politica agli individui e legittimità alle istituzioni pubbliche. Questa originale posizione è sviluppata attraverso una critica analitica delle più significative teorie pro e contro la democrazia globale. Le principali posizioni rivali (realismo, nazionalismo, civilizzazionismo e internazionalismo liberale) sono respinte sulla base della loro limitata capacità di inclusione democratica. Utilizzando una nozione di giustizia interazione-dipendente, tali teorie forniscono infatti un supporto ideologico cruciale all'esclusione che è tipica dell'attuale sistema internazionale. Contro tali paradigmi esclusivisti, il libro sostiene un modello cosmo-federalista che si presenta come inclusivo, multilivello e radicato.
Sfide globali per il leviatano. Una filosofia politica delle armi nucleari e del riscaldamento globale
Furio Cerutti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 336
Lo Stato sovrano creato all'inizio dell'età moderna non risulta più capace di proteggere noi e tanto meno le generazioni future dal pericolo di una guerra nucleare e dagli effetti del riscaldamento globale, le uniche due sfide veramente globali che chiudono la modernità - ma in modo ben diverso da quel che credono i 'postmoderni'. La politica si trova ormai dinanzi al compito di lavorare per la sopravvivenza della civiltà materiale che rende possibile la vita del genere umano - e non semplicemente per la sicurezza dei singoli Stati. Ci riuscirà o fallirà? Furio Cerutti ricostruisce qui la genesi storica di quelle minacce letali sorte dalle attività stesse degli uomini e s'interroga sul significato profondo del nostro rapporto con i posteri, la vera chiave per capire se siamo tenuti o meno a fare sacrifici a loro beneficio. Rinuncia invece a fornire ricette di immediata - e caduca spendibilità politica, preferendo penetrare con sguardo analitico i problemi normativi e istituzionali che soggiacciono alle sfide globali.
Diritto, etica e guerra al terrore
Matthew Evangelista
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 191
La necessità di fronteggiare il terrorismo globale può giustificare comportamenti che disattendono il diritto internazionale umanitario e le Convenzioni siglate a difesa dei diritti dei prigionieri? La "cura" antiterrorismo si rivela peggiore della "malattia"? Gli attacchi brutali dell'11 settembre 2001 e la conseguente "guerra globale al terrore" dichiarata dall'amministrazione Bush sembrano aver decisamente portato scompiglio in una situazione che, dalla fine della Guerra fredda, andava verso iniziative di promozione dei diritti umani, di protezione dei civili, di limitazione della guerra e dei poteri degli Stati. Su questi temi, di grande attualità, si incentra l'ultimo lavoro di Matthew Evangelista, politologo americano tra i più celebri a occuparsi degli aspetti normativi della politica internazionale. Il volume intende porsi non come saggio per gli addetti ai lavori, ma piuttosto come prospettiva di approfondimento di temi e argomenti che interessano sia i governi sia la società civile. Questioni cruciali come la difesa della libertà individuale, i diritti dei "combattenti nemici", l'uso della tortura, la guerra preventiva vengono analizzate e discusse nell'ottica dell'evoluzione delle norme e delle leggi che regolano situazioni limite come quella che ci troviamo a vivere.
L'importazione del capitalismo. Il ruolo delle istituzioni nello sviluppo economico cinese
Giuseppe Gabusi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 279
Il successo di trent'anni di riforme economiche cinesi ha posto in discussione l'efficacia delle politiche di sviluppo - note come "Post-Washington consensus" - promosse dalle organizzazioni multilaterali. Partendo dall'assunto che le istituzioni sono importanti per la crescita, il consenso prescriverebbe che i paesi in via di sviluppo si dotino di governi che disciplinino un sistema di diritti di proprietà stabili e definiti e creino istituzioni capaci di rafforzare i mercati: in sostanza la good governance ossia un mix di liberalizzazione, privatizzazione delle proprietà statali, trasparenza della pubblica amministrazione e assenza di corruzione - dovrebbe indurre lo sviluppo economico. Non era così nella Cina di Deng Xiaoping: i diritti di proprietà non erano né stabili né chiari, la corruzione era diffusa, il governo era coinvolto in tutti i settori dell'economia. Ancora oggi le istituzioni cinesi si conformano poco ai paradigmi liberali. Eppure la Cina si è sviluppata con estremo successo. Come si spiega questo esito in apparenza paradossale? Per dare una risposta il volume utilizza gli strumenti della political economy. Quindi la Cina si è sviluppata importando (pur senza ammetterlo) il capitalismo, e da questa esperienza è utile trarre conclusioni che sfidano il consensus, soprattutto ora che la crisi finanziaria del 2008 costringe anche i paesi storicamente industrializzati a rivedere i rapporti tra stato e mercato.
Il realismo nelle relazioni internazionali
Stefano Guzzini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 471
In questo libro Stefano Guzzini, uno dei maggiori esperti europei di teoria delle relazioni internazionali ed esponente di punta della scuola costruttivista, offre un'accurata ricostruzione della storia del realismo nelle relazioni internazionali, affrontandone gli autori di punta, le svolte teoriche e concettuali, gli stretti rapporti con la politica internazionale del XX secolo. La tesi di fondo che attraversa tutto il percorso di ricerca è che la storia del realismo nelle relazioni internazionali può essere intesa come il tentativo ripetuto, e ripetutamente fallito, di trasformare le massime della diplomazia ottocentesca in un canone scientifico fondato sulla logica della scienza politica e sociale del Novecento. Guzzini, come Bobbio, crede infatti che la natura essenziale della teoria realista sia determinata da una doppia negazione: la negazione dell'ideale, dei progetti utopistici e del sogno dell'armonia degli interessi umani, ma anche la negazione dell'apparente, della maschera con cui si coprono i rapporti di potere e che giustifica la realtà esistente.
Divisi dall'ambiente. Gli USA e l'Unione europea nelle politiche del clima e della biodiversità
Daniela Sicurelli
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: XX-150
Perché l'Unione europea e gli Stati Uniti appaiono così divisi sui temi della politica ambientale, tanto che mentre l'UE ha assunto la guida dei negoziati sull'ambiente, gli USA rifiutano di ratificare accordi internazionali su temi cruciali come il clima o gli organismi geneticamente modificati? Dalla metà degli anni Novanta l'acuirsi di questa divergenza ha attivato una nuova 'frattura transatlantica', spesso trascurata dai politologi, eppure altrettanto rilevante di quelle manifestatesi nel campo della politica estera o della sicurezza. Ma quali sono i motivi di questa contrapposizione? Fino a che punto può essere attribuita solo alla politica di George W. Bush? Daniela Sicurelli cerca di illuminarne le ragioni più profonde, e per farlo rilegge i recenti episodi che hanno visto coinvolti USA ed Europa sulle questioni ambientali attraverso le teorie delle relazioni internazionali. Tale prospettiva rivela una differenza che non è legata solo a fattori contingenti, ma affonda le proprie radici in due concezioni profondamente diverse della sovranità nazionale e negli impianti normativi dell'UE e degli USA. Mentre infatti l'UE considera la politica ambientale globale come un bene collettivo, gli USA sono orientati a difendere la propria autonomia da vincoli esterni. Inoltre, mentre l'UE promuove l'approccio, consolidato a livello europeo, della regolazione dell'attività produttiva, gli USA hanno un riferimento normativo diverso, basato sull'autoregolazione del mercato.
Key Challenges to the Global System. Thoughts, ideas and essays on ASERI's tenth anniversary
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 167
Il Medio Oriente. Potenza, politica e ideologia
Fred Halliday
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 492
Le relazioni internazionali del Medio Oriente sono da tempo sinonimo di instabilità e incertezza. L'immagine è quella di una regione afflitta da guerre e rivolte, in cui le violenze interetniche, i conflitti tra stati e le sollevazioni dei movimenti nazionalisti si intrecciano pericolosamente a interventi esterni, crisi economiche e oscillazioni dei prezzi petroliferi. Rispetto a tale quadro dai tratti drammatici ma confusi, Fred Halliday, uno dei più conosciuti e autorevoli analisti contemporanei delle questioni medio orientali, rivendica la necessità di una riflessione più puntuale che contestualizzi la regione e i suoi problemi in una prospettiva storica e politica di ampio respiro. La sfida che egli propone al lettore è quella di "spiegare" il Medio Oriente.
Il potere. Una visione radicale
Steven Lukes
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 188
Il potere: è questo uno dei concetti fondamentali, ma anche uno dei più dibattuti, nelle scienze politiche e nella sociologia. Come pensare e definire il potere? E come conquistarlo, mantenerlo, utilizzano? Da sempre qui si giocano i delicati equilibri che investono le relazioni tra gli uomini, le istituzioni, gli Stati. Nel 1974 Steven Lukes affrontava questo "argomento avvincente" con un'analisi destinata a suscitare ampie risonanze e accese discussioni. Prendendo le mosse dalle teorie elaborate nel secondo dopoguerra sulle "élite di potere" e sul "pluralismo", Lukes sgombra il campo dagli equivoci che spesso inducono a confondere il potere con il suo esercizio o con manifestazioni esteriori di forza. Al contrario ci si deve occupare proprio degli aspetti meno evidenti, poiché "tanto meno il potere è visibile, più è efficace". Ma soprattutto non siamo di fronte a un concetto lineare, o bidimensionale, bensì a un oggetto solido, dotato di "tre dimensioni", tre volti che Lukes indaga e descrive con precisione e chiarezza. Il primo è il "volto pubblico", ovvero il potere di prendere decisioni e agire concretamente nelle questioni politiche e sociali; esiste però anche un "potere di decidere cosa vada deciso", ovvero di controllare l'agenda escludendo ciò che potrebbe creare controversie; infine vi è il volto nascosto ma determinante del "potere ideologico", cioè la capacità di ottenere il consenso rispetto allo stato esistente.
La legittimità nella società internazionale
Ian Clark
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: XII-396
Il concetto di "legittimità" ricorre spesso nel vocabolario dei professionisti delle relazioni internazionali. E la questione della legittimità, a lungo dibattuta dalle opinioni pubbliche di tutto il mondo, è oggi più che mai oggetto di controversie legate a episodi della storia recente, come le guerre in Kosovo e in Iraq o la lotta al terrorismo dopo i fatti dell'11 settembre. Eppure, nonostante la rilevanza del concetto, la disciplina delle relazioni internazionali se n'è interessata assai poco. Questo libro di Ian Clark, il secondo di una trilogia che l'autore dedica al tema della legittimità, si distingue proprio perché propone un approccio solido e sistematico al tema all'interno delle relazioni internazionali, tenendo come punto di riferimento l'idea che lo sviluppo dei principi di legittimità stia al cuore di ciò che si intende per società internazionale.
Ritorno dall'esilio. La religione nelle relazioni internazionali
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: XX-376
All'inizio del XXI secolo, dopo più di trecento anni, la religione torna a essere ‘pubblica'. Il tramonto del sistema che la modernità aveva costruito sulle ceneri delle guerre di religione riapre il capitolo dei rapporti tra credo religioso e politica. Una convinzione teorica molto radicata all'interno della stessa disciplina delle Relazioni Internazionali considera la politicizzazione della religione come una minaccia alla sicurezza e alla risoluzione dei conflitti. Si lamenta il ritorno del fanatismo religioso sulla scena nazionale e mondiale; si denuncia, soprattutto dopo l'11 settembre, il legame tra terrorismo e religione; si afferma il ruolo destabilizzante della pratica religiosa nelle dinamiche di politica interna dei singoli Stati. In questo libro, ricco e documentato, autorevoli studiosi propongono una prospettiva diversa, originale e orientata al futuro. Rileggendo criticamente la controversa tesi dello ‘scontro di civiltà', il ruolo della religione viene posto come elemento di forza sostanziale per la politica, interna e internazionale; ciò consente di esplorare percorsi inusuali e controcorrente rispetto al pregiudizio diffuso, per affrontare le domande cruciali sulla guerra, la pace, la sicurezza, l'etica, la sovranità. La religione, ‘esiliata' dalla costituzione delle relazioni internazionali, fatta sparire perché potesse nascere la politica internazionale moderna, torna oggi dall'esilio. Le strade di questo ritorno sono differenti, eppure tutte mirano al centro della vita di uomini e donne, così come delle comunità civili e politiche. In tale prospettiva, questo libro, senza minimizzare i rischi né sottovalutare i pericoli della commistione tra politica e religione, avvia un'indagine sui possibili modi in cui la ‘rinascita religiosa', che tante sfide pone alla nostra epoca, può giocare un ruolo fondamentale nella difficile opera di costruzione di un nuovo ‘ethos' politico globale.
Esiste ancora la comunità transatlantica? Europa e Stati Uniti tra crisi e distensione
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 252
Le relazioni transatlantiche hanno conosciuto spesso momenti critici, caratterizzati da una forte conflittualità. Tuttavia, pur con ricorrenti crisi, l'ultima delle quali ha riguardato l'intervento militare americano in Iraq, l'alleanza tra Stati Uniti ed Europa continua a rimanere salda nel tempo. Di recente, però, la svolta unilateralista dell'amministrazione Bush, con l'inclinazione a usare la forza militare per portare a termine obiettivi di democratizzazione, non solo ha creato una frattura di difficile ricomposizione con l'Europa, ma ha anche provocato gravi divisioni fra i Paesi membri dell'Unione europea.