Vita e Pensiero: Relazioni internazionali e scienza politica. ASERI
Il nuovo governo del mondo. Ideologie, strutture, contropoteri
Georges Corm
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: 280
La crisi mondiale apertasi negli anni 2007-2009 e non ancora conclusa ha rivelato agli occhi di tutti le responsabilità e le terribili conseguenze della globalizzazione e della speculazione finanziaria. Eppure nulla sembra essere cambiato. Perché una simile inerzia pericolosa del mondo politico ed economico? Georges Corm esplora in questo volume le ragioni e i meccanismi attraverso i quali la cosiddetta "civiltà degli affari" continua a riprodurre se stessa nonostante il fallimento dei suoi modelli e la crisi in cui ha precipitato non solo il mondo dei mercati, ma la vita delle persone. Forte della sua competenza in campo economico ma anche, e soprattutto, della sua pratica di analisi storica degli avvenimenti politici e sociali della nostra epoca, Corm inizia mettendo a fuoco le fonti ideologiche che stanno alla base del potere globale e lo cristallizzano in un ostinato immobilismo. Si tratta, egli dice, di vecchie dispute filosofiche che hanno lacerato la storia dell'Europa e che oggi si incarnano sostanzialmente in un neoliberismo alimentato da un idealismo semplicistico, da un misticismo pervicace che ricorda lo spirito dottrinario del socialismo "scientifico". Questa dogmatica neoliberista è poi confermata dall'odierno insegnamento dell'economia, che sforna un vero e proprio esercito di diplomati e laureati destinati a formare l'armatura burocratica del sistema economico mondializzato, impedendone una riforma di ampia portata.
L'onda lunga delle primavere arabe. Implicazioni teoriche e sfide geopolitiche
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: 256
Gli eventi accaduti nei primi mesi del 2011 hanno rivoluzionato il contesto geopolitico mediorientale. Regimi che si trascinavano da decenni, apparentemente solidi, sono rapidamente crollati; nuovi equilibri sono emersi nell'area e, fatto non secondario, la capacità di influenza delle grandi potenze nella regione si è rivelata effimera. Alla profondità dei fenomeni che hanno interessato i Paesi del Mediterraneo allargato non è purtroppo corrisposta un'adeguata capacità di comprensione. Molti aspetti delle Primavere arabe risultano tuttora inspiegati. È stato davvero toccato un punto di non ritorno? Oppure gli elementi di continuità torneranno a prevalere sulle spinte al cambiamento? Quali sono le cause profonde dell'erosione dei regimi autoritari? Quali possibilità si aprono per gli Stati europei - e l'Italia in particolare - nel difficile tentativo di instaurare nuovi legami con questi Paesi? Per dare una risposta a tali interrogativi, il volume illumina i fenomeni in questione alla luce delle principali teorie della Scienza Politica e delle Relazioni Internazionali. Il quadro che ne emerge fornisce un'accurata descrizione delle complesse dinamiche mediorientali contemporanee e suggerisce nuovi sentieri di ricerca.
Diritti umani e identità religiosa. Islam e Cristianesimo in Medio Oriente: un profilo storico giuridico
Valentina Colombo, Luca Galantini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2013
pagine: 168
Il fattore identitario religioso è sempre stato elemento determinante e discriminante nei processi di formazione degli ordinamenti politici e giuridici. La storia dell’Europa, dalla fine del Medioevo all’epoca moderna e contemporanea, testimonia il processo di nascita delle nazioni e della rule of law attraverso una progressiva, inesorabile, e sovente conflittuale, espulsione del fattore religioso dagli architravi portanti i presupposti etici normativi dello Stato. Con il termine della Guerra Fredda diversi autori si sono avventurati nella previsione della fine dei fattori identitari degli Stati, in virtù dell’avvento di una nuova ‘età dell’oro’ all’insegna dei principi della democrazia e dei diritti umani nella scia del formidabile processo di globalizzazione delle istituzioni politiche. Gli eventi degli ultimi due decenni paiono smentire tale profezia. La storia degli ordinamenti giuridici più recenti non può infatti ignorare la reviviscenza strutturale di fattori identitari quali la religione, la lingua, l’appartenenza etnica, che concorrono in misura determinante a ostacolare i processi di internazionalizzazione dei diritti umani. È questo il caso topico del mondo arabo islamico, dove ai violenti sconvolgimenti dell’assetto politico di numerosi Stati, precedenti e successivi alla Primavera araba, si accompagna una netta conferma della religione islamica quale unico – e non di rado discriminante – fondamento etico, giuridico e normativo delle libertà fondamentali della persona negli ordinamenti nazionali e sovranazionali. La ricostruzione storica del processo di riconoscimento dei diritti umani, e della libertà religiosa delle comunità cristiane in particolare, negli Stati di fede islamica in Medio Oriente conferma come la concezione universalista dei diritti umani non abbia ad oggi risolto armoniosamente il suo confronto con il delicato e ineludibile tema della libertà religiosa nella sfera dello spazio pubblico.
Cognitive analysis of decisionmaking. The case of Israel in the october 1973 conflict
Matteo Legrenzi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 96
L'Abc del terrore. Le armi di distruzione di massa nel terzo millennio
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 224
Le armi ABC - atomiche, biologiche e chimiche -, ovvero le cosiddette armi di distruzione di massa, sono quelle che, anche oggi, "nessuno vuole usare". Eppure numerosi paesi sono in grado di realizzarle in tempi relativamente brevi e non pochi eserciti le hanno ancora a disposizione nei propri arsenali, non dimenticando il rischio di impieghi terroristici. Queste armi non solo producono enormi distruzioni e danni fisici e fisiologici alle vittime umane, ma la loro stessa minaccia ha gravi conseguenze psico-sociali sia sui militari che sui civili. Gli sviluppi del confronto strategico globale, con il supporto delle tecnologie più avanzate, hanno portato alla militarizzazione di nuovi ambienti, lo spazio cosmico e il cyberspazio, aprendo nuove dimensioni al problema del disarmo e della pace. Dal 1945 in poi, le iniziative e i tentativi di mettere sotto uno stretto controllo questo terrificante 'vaso di Pandora' - perlopiù sotto forma di trattati di diritto internazionale - sono stati numerosi, ma il problema è tutt'altro che in via di risoluzione e richiede anche una pressione informata da parte della comunità civile.
La primavera araba. Origini ed effetti delle rivolte che stanno cambiando il Medio Oriente
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 283
Quali sono e da dove nascono storicamente le dinamiche che hanno dato vita alle rivolte arabe? E soprattutto cosa accadrà ora che l'argine si è rotto e l'onda della 'primavera' sembra poter travolgere gli equilibri, già precari e complessi, della regione? Nulla sarà davvero più come prima? Sono domande a cui questo libro intende rispondere attraverso il contributo di studiosi che hanno analizzato sia i Paesi direttamente coinvolti dalle sollevazioni, sia gli attori regionali che, pur non essendone stati direttamente toccati, ne sono in qualche modo interessati, per cercare non solo di conoscere, ma anche e soprattutto di comprendere il senso delle rivolte arabe e i loro possibili esiti, per nulla scontati. Introduzione di Vittorio Emanuele Parsi.
Il «buon ribelle». Organizzazioni armate e violenza sui civili nei conflitti intrastatali
Francesco N. Moro
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 223
La violenza sui civili è uno dei fenomeni più diffusi all'interno dei conflitti intrastatali. Le immagini televisive e i reportage mostrano di frequente come ribellioni condotte in nome del popolo abbiano il popolo stesso come sua prima vittima. Il 'buon ribelle', il combattente per la libertà, è una figura tanto popolare quanto, spesso, mitica. Molti movimenti ribelli nella realtà non esitano a usare la violenza contro quella stessa popolazione civile di cui si proclamano difensori. Esistono dunque notevoli differenze fra 'miti' e 'realtà' e fra i metodi d'azione e gli obiettivi delle diverse organizzazioni insurrezionali nel mondo reale. L'autore del volume analizza le ragioni che portano i ribelli alla scelta di ricorrere alla violenza contro la popolazione civile. A tal fine, percorre e rivisita la ricca letteratura emersa sul tema negli ultimi anni all'interno delle scienze sociali e propone alcune interpretazioni originali sulle cause di tali decisioni che insistono sulle preferenze strategiche e la struttura organizzativa dei gruppi e sulle sfide che questi si trovano ad affrontare nei contesti 'locali' della loro azione. Alla sezione teorica segue una sezione empirica in cui si prendono in considerazione le azioni di diversi gruppi armati nei conflitti in Sudafrica, Guatemala, Libano e Bosnia-Erzegovina.
Dopo la guerra. Grandi potenze e riallineamenti dopo i conflitti egemonici
Simone Pasquazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 280
Come cambiano gli allineamenti fra le grandi potenze dopo i conflitti egemonici? Quali cause spiegano la fine delle coalizioni vittoriose e la genesi di nuove grandi rivalità strategiche? Il volume risponde a questi interrogativi mettendo a confronto la teoria neorealista del balance of power, secondo cui gli stati si allineano in modo da favorire l'equilibrio di potenza, e la teoria liberale della 'struttura interna', per cui gli stati si allineano in base alle loro caratteristiche politico-ideologiche, economiche e sociali. Analizzandone le dinamiche causali dopo le Guerre napoleoniche e dopo la Prima guerra mondiale, l'autore dimostra come i riallineamenti postbellici fra le grandi potenze siano spiegati meglio dalla seconda prospettiva teorica (conclusione che sembra peraltro confortata non solo dall'esito del riallineamento successivo alla Seconda guerra mondiale, ma anche dal persistere dell'Alleanza atlantica dopo la Guerra fredda). Oltre a importanti spunti per il dibattito teorico fra le diverse scuole di pensiero internazionalistiche, da questo studio si possono trarre riflessioni strategiche di particolare valenza sia sui futuri rapporti fra potenze consolidate (come gli USA) e potenze emergenti (Cina in testa), sia sul funzionamento e i destini delle principali istituzioni internazionali di sicurezza.
Tecnologia militare e guerra. Gli Stati Uniti dopo la rivoluzione negli affari militari
Andrea Locatelli
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 264
Nel corso della storia, la tecnologia applicata a fini bellici ha rivestito un ruolo fondamentale nell'esercizio della guerra. Dalla scoperta della polvere da sparo all'impiego delle armi nucleari, le innovazioni militari hanno progressivamente alterato le modalità del warfare, spesso garantendo la vittoria a chi per primo riuscisse a padroneggiarle. Questa regolarità è oggi evidente nell'applicazione della tecnologia informatica sui sistemi d'arma più avanzati. Tali strumenti, secondo alcuni analisti, avrebbero portato a una vera e propria Rivoluzione negli Affari Militari (RMA), modificando profondamente le caratteristiche della guerra. Gli Stati Uniti, in particolare, sarebbero riusciti a sfruttare tali progressi per consolidare il proprio primato mondiale e rimodellare il warfare a proprio piacimento. Come testimoniato dai conflitti in Iraq, Afghanistan e Kosovo, infatti, l'esercito americano è riuscito a conseguire una rapida vittoria con perdite estremamente ridotte. Tuttavia, la superiorità dell'America nei confronti dei propri avversari non è sufficiente a suffragare l'ipotesi della RMA. Rimane quindi aperto il quesito: quale impatto hanno le innovazioni militari sulle modalità di esercizio della violenza? Per rispondere a tale interrogativo, il volume di Andrea Locatelli indaga le modalità in cui le innovazioni vengono recepite dalle Forze Armate concentrandosi sull'esperienza americana degli ultimi venti anni. Ne emerge un quadro complesso e articolato, che sancisce il fallimento della Rivoluzione negli Affari Militari e aiuta a comprendere gli effetti – spesso imprevedibili – delle innovazioni militari.
La guerra nello stato. Forme della violenza nei conflitti intrastatali contemporanei
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 216
Guerre civili, azioni di 'guerriglieri' e 'terroristi' sono uno dei fenomeni più studiati dalle scienze sociali a livello internazionale e negli ultimi anni riempiono i notiziari e le pagine dei giornali. La guerra nello Stato si pone l'obbiettivo di colmare la relativa assenza di ricerca sul tema in Italia, sia ricostruendo il vivace dibattito teorico che si è sviluppato fra gli studiosi sia offrendo contributi originali che trattano alcuni specifici conflitti intrastatali, le loro origini e i modi in cui sono combattuti.
Ascesa e declino delle civiltà. La teoria delle macro-trasformazioni politiche di A. J. Toynbee
Luca G. Castellin
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 300
Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il grande storico inglese Arnold J. Toynbee (1889-1975) è stato spesso additato dai suoi critici come una sorta di profeta visionario. Nel suo sforzo poderoso e originale di costruire una macro-teoria delle trasformazioni politiche e internazionali, Toynbee ripercorre infatti vicende millenarie e vastissimi spazi geografici, così da poter disseppellire quelle fondamentali tendenze che contrassegnano il succedersi dei popoli e delle civiltà sulla ribalta della storia. A più di tre decadi di distanza dalla morte di Toynbee, tuttavia, le dinamiche della politica mondiale dopo la fine della Guerra fredda sembrano ridare attrattiva all'impresa teorica dello storico inglese e al suo tentativo di delineare un modello esplicativo generale del ciclo vitale delle civiltà.
Il Giappone e il nuovo ordine in Asia orientale. L'altra faccia dell'ascesa della Cina
Noemi Lanna
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 144
Il Giappone ha risposto al ritorno della Cina sulla scena mondiale con una diplomazia nuova e più assertiva. La ritrovata centralità geoeconomica e geopolitica di Pechino ha agito da catalizzatore, accelerando il processo di ridefinizione della diplomazia nipponica, iniziato dopo la fine della Guerra fredda. Quale sarà l'esito di questo processo? Quali effetti avrà sul ruolo economico globale del Giappone, che è tuttora la seconda economia del mondo? In che direzione evolveranno le relazioni tra Cina e Giappone? Il futuro della regione asiatica è quello prefigurato dallo storico vertice trilaterale Giappone-Cina-Corea del Sud, tenutosi a Fukuoka nel 2008? Oppure sarà pesantemente condizionato dalle irrisolte criticità lasciate in eredità dalla Guerra fredda? Noemi Lanna cerca di rispondere a queste domande, inquadrando gli scenari regionali attuali nel più ampio contesto della millenaria storia asiatica.