Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Scienze politiche
La politica pura. Il laboratorio di Gianfranco Miglio. Atti del Convegno
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 322
Nel corso della sua carriera Gianfranco Miglio (1918-2001) percorse sentieri inesplorati e formulò ipotesi eterodosse, muovendosi progressivamente dallo studio delle origini del diritto internazionale alla storia delle dottrine e delle istituzioni politiche, fino alla Begriffspolitik: una «politologia concettuale» ispirata a grandi maestri come Tönnies, Weber, Mosca, Pareto e Schmitt, oltre che ai classici esponenti della tradizione del realismo politico. La libertà che sperimentò nel suo laboratorio teorico lo fece apparire a lungo come un personaggio scomodo, irritante e solitario. Ma è forse proprio quella libertà a fare oggi di Miglio una sorta di moderno classico. A cento anni dalla nascita, questo volume esplora le molteplici direzioni in cui si mossero le ricerche dello studioso comasco. Le voci di Bassani, Cacciari, Campi, Colombo, Duso, Galli, Leonida Miglio, Ornaghi, Palano, Parsi, Schiera e Tronti tornano così a valorizzarne le intuizioni e l'audacia prospettica, pur senza esitare a segnalarne i nodi problematici e le ambivalenze. Forse proprio l'eterogeneità delle letture dimostra quanto l'eredità di quell'avventura intellettuale si riveli ancora preziosa. E come il laboratorio di Gianfranco Miglio, il nitore delle sue eleganti costruzioni e l'edificio incompiuto della sua «teoria pura» della politica continuino a offrire formidabili sollecitazioni.
Il potere e la gloria. Antropologie del realismo politico
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2025
pagine: 248
Alla galleria del realismo politico possono essere ricondotti pensatori tra loro molto lontani, da Tucidide a Sant’Agostino, da Machiavelli a Max Weber, da Thomas Hobbes a Carl Schmitt. A contrassegnare questa tradizione sono soprattutto due elementi: l’idea che la “natura umana” rappresenti un dato costante e la convinzione che una simile “natura” renda gli esseri umani perennemente insoddisfatti della loro condizione e tra loro irrimediabilmente in conflitto. Proprio in virtù di tale antropologia negativa, i realisti ritengono così che gli esseri umani puntino sempre a perseguire la sicurezza, a estendere la loro ricchezza e a difendere il loro onore. Il volume intende invece esaminare più in profondità questo pessimismo antropologico. E, in particolare, si propone di mostrare come, dietro un’apparente coerenza, si nascondano divergenze piuttosto nette. L’obiettivo è dunque esplorare le molteplici antropologie del realismo politico, riconoscendo e distinguendo le diverse modalità con cui è stata rappresentata e spiegata quell’inquietante “natura” – più o meno invariante – che conduce gli esseri umani a desiderare il potere e a inseguire la gloria. Contributi di: Oro Tapia Luis René;Patapan Haig;Continisio Chiara;D'Andrea Dimitri;Castellin Luca G.;Raschi Francesco;Zambernardi Lorenzo;Stefanachi Corrado.
La distanza democratica. Corpi intermedi e rappresentanza politica
Antonio Campati
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 176
Nel costante dibattito sulle trasformazioni della democrazia, riemerge spesso la tentazione di dare forma a un nuovo modello di organizzazione del potere che faccia a meno delle mediazioni, così da consentire a ogni cittadino di essere direttamente in contatto con il decisore politico. Questo libro cerca di discutere problematicamente tale ipotesi, sottolineando come la distanza tra rappresentanti e rappresentati sia un elemento indispensabile per il funzionamento della democrazia. L'obiettivo principale è infatti quello di riportare l'attenzione della teoria politica sull'area intermedia tra chi governa e chi è governato, a partire da una ricostruzione del tortuoso percorso di sviluppo e di legittimazione dei corpi intermedi e dalla discussione delle principali teorie della mediazione (e della disintermediazione). Uno spazio particolare verrà riservato alla «democrazia immediata»: un'espressione usata in tempi recenti per indicare un modello politico fortemente influenzato dai processi di disintermediazione che, in verità, ha una lunga storia alle spalle, intrecciata con i processi di sviluppo della democrazia rappresentativa.
Un ideale da molti anni coltivato. Materiali per la storia della Facoltà di Scienze politiche e sociali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 848
La mattina del 7 dicembre 1921, Agostino Gemelli, nella nuova veste di rettore, diede avvio al primo anno accademico dell’Università Cattolica. Quello stesso anno, nel palazzo neo-classico di via Sant’Agnese, iniziarono anche le attività della Facoltà di Scienze sociali, una delle due Facoltà con le quali i fondatori vollero cominciare a dar corpo all’«ideale da molti anni coltivato» di un Ateneo dei cattolici italiani. Ripercorrendo le differenti tappe della sua storia ormai secolare, questo volume intende esplorare proprio le radici dell’attuale Facoltà di Scienze politiche e sociali. I saggi e i documenti presentati in queste pagine mettono così in luce la fisionomia di un’istituzione accademica originale, partendo dalle origini e giungendo alla riorganizzazione seguita alla riforma nata dal cosiddetto «progetto Maranini-Miglio», che nel 1968 modificò l’ordinamento delle Facoltà di Scienze politiche. Senza limitarsi a una celebrazione rituale, questi materiali si propongono però soprattutto una riflessione sulle dinamiche di sviluppo, sugli snodi critici e sulle dimensioni problematiche di una Facoltà che, dinanzi a una società e a un mondo in rapida trasformazione, si trovò a ripensare quasi costantemente la propria identità e la propria funzione.
Crisis and change. The geopolitics of global governance
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 358
Le regioni dei partiti. Competizione elettorale e decentramento regionale in Italia, Francia e Gran Bretagna
Martino Mazzoleni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 192
Geometrie del potere. Materiali per la storia della scienza politica italiana
Damiano Palano
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2005
pagine: 464
La rinascita della scienza politica si è sviluppata in Italia, dopo la Seconda Guerra Mondiale, secondo traiettorie spesso divergenti rispetto alla 'vecchia' tradizione europea di studi politici e alla stessa riflessione elitista di Gaetano Mosca. Lungo questo itinerario, la scienza politica italiana è riuscita a delineare i propri confini grazie alla definizione di regole metodologiche e alla costruzione di un'ideologia professionale relativamente coerente. Al tempo stesso, essa ha proceduto a circoscrivere il proprio oggetto d'indagine, definendone i contorni e fissandolo in una sorta di compatta raffigurazione geometrica. Il lavoro di Palano non offre così soltanto un contributo importante alla storia della scienza politica italiana, ma ricostruisce anche le tappe e le dinamiche di esclusione che hanno caratterizzato il percorso di affermazione della disciplina.
Il potere della moltitudine. L'invenzione dell'inconscio collettivo nella teoria politica e nelle scienze sociali italiane tra Otto e Novecento
Damiano Palano
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: VI-602
Cosa muove l'imprevedibile azione delle masse e quali sono le motivazioni profonde che in alcune eccezionali stagioni spingono gli individui a compiere atti eroici completamente disinteressati o crimini efferati, all'apparenza del tutto irrazionali? Ciclicamente riproposto dalla storia e dall'attualita', questo interrogativo fu al centro di una breve ma prolifica stagione teorica che, nel clima dell'Italia fin de siècle, saluto' l'avvento dell' 'era delle folle'. L'indagine proposta da Palano ricostruisce per la prima volta la comune strategia interpretativa dell'azione politica di quegli studiosi.
La facoltà di scienze politiche della Università Cattolica 1989-2010. Profili istituzionali e internazionali nella interdisciplinarietà
Alberto Quadrio Curzio
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2011
pagine: XXVI-374
Questo volume presenta la Facoltà di Scienze Politiche della Università Cattolica (FSPUC) nei 21 anni accademici (dall'a.a. 1989-1990 all'a.a. 2009-2010) durante i quali l'Autore ne è stato Preside. Accenna anche a periodi antecedenti e in particolare a quelli che iniziano nel 1976. Non si tratta dunque della storia della Facoltà dalle sue origini ma di quella di un suo più recente periodo con limitati accenni ad alcuni momenti storici che l'hanno caratterizzata. Tra questi si ricorda un dato emblematico: dal 1936 al 2010 la Facoltà ha avuto solo quattro presidi (nell'ordine di successione Marcello Boldrini, Francesco Vito, Gianfranco Miglio, Alberto Quadrio Curzio) ma ha espresso ben due Rettori dell'Università Cattolica (Francesco Vito e Lorenzo Ornaghi) sui sei in totale che l'Ateneo ha avuto, oltre al fondatore Agostino Gemelli. Il volume ha tre tonalità: quella di documentazione organica sulla Facoltà nei 21 anni citati; quella sull'attività accademica per la sua valenza formativa; quella sui paradigmi ai quali l'autore ha cercato di improntare la sua attività di Preside nel configurare la struttura accademico-didattica della Facoltà. A quest'ultimo proposito sono presentati i paradigmi: "3c" (convinzioni, conoscenze, competenze); "3i" (istituzioni, internazionalizzazione, interdipendenza); "ISE" (Istituzioni, Società, Economia); "3s" (sussidiarietà, solidarietà, sviluppo) ai quali l'Autore ha dedicato anche vari altri studi...
La tutela delle identità culturali nel governo d'Europa. Sovranità e sussidiarietà nel processo di integrazione europeo
Luca Galantini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2008
pagine: 136
I trend di analisi dei sistemi politici europei sembrano smentire in modo deciso la celebre teoria del villaggio globale di McLuhan. Se infatti la globalizzazione ha avuto effetti marcatamente visibili sui mercati economici e finanziari, non altrettanto può dirsi riguardo all'assetto politico-istituzionale dell'Occidente, e dell'Europa in particolare, dove emerge invece una spiccata predilezione per il ruolo delle autonomie locali territoriali, che meglio incarnano il senso delle comunità coniugato alla buona amministrazione. Un segnale di conferma di questo orientamento è stato il fallimento del Trattato per la Costituzione europea, che ha evidenziato la difficoltà da parte dell'Europa di conciliare le sue diverse radici identitarie. Questo libro, opera di un esperto di politiche di integrazione europea, affronta la tematica del ruolo delle identità nell'organizzazione politica del vecchio continente secondo quattro prospettive di grande attualità: la tutela delle minoranze, il ruolo delle autonomie locali, lo sviluppo del principio di sussidiarietà e il rapporto tra libertà religiosa e diritti politici, alla luce, in particolare, del massiccio fenomeno di migrazione entro i territori della UE di popolazioni di fede islamica.
Il ragionevole disaccordo. Hayek, Oakeshott e le regole «Immotivate» della società
Silvio Cotellessa
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: VIII-188
Come per Hayek, anche per Oakeshott non è possibile risalire alle motivazioni o alle intenzioni per le quali gli individui - pur restando reciprocamente indipendenti - entrano in società. Con la cruciale differenza, però, che non si tratta per Oakeshott di una barriera cognitiva, bensì di un limite storico: ciascuna forma di vita associata - comprese le società liberali e di mercato è il risultato di un prodotto umano contingente che, per il fatto di essersi formato attraverso innumerevoli conflitti motivazionali, cela nell'ambivalenza del suo stesso carattere le ragioni della propria precarietà.
Finalismo dello Stato e sistema dei diritti nella Costituzione italiana
Filippo Pizzolato
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: 258
Qual è il fondamento dei diritti nella Costituzione italiana? In che rapporto si pongono diritto naturale e diritto positivo? E ancora: ha rilevanza per il giurista 'positivo' il problema del fondamento dei diritti? Queste sono alcune delle decisive questioni alla cui risoluzione il presente volume offre un contributo significativo con riferimento alla Costituzione italiana del 1948. Analizzando le tradizionali concezioni dei diritti dell'uomo (le Dichiarazioni rivoluzionarie francese e americana, la teoria dei diritti pubblici soggettivi di derivazione tedesca) e concentrando l'attenzione sulla formazione filosofica e giuridica dei nostri costituenti, nonché sul processo costituente stesso, Filippo Pizzolato individua nell'idea di finalizzazione dei diritti l'originalità della Costituzione italiana.