Youcanprint: FICTION / Generale

"È possibile, per una donna che lavora, vivere con serenità e soddisfazione sia la maternità che la propria sfera professionale? Per rispondere a questa domanda ho dovuto lasciare l'Italia e ricostruire la mia vita in una terra di cui non sapevo quasi nulla, ma con cui sentivo di avere molto in comune: la Baviera. Ci sono voluti quasi tre anni per poter affermare che ne è valsa la pena, tre anni di difficoltà, di contrasti con la burocrazia, di lotte per l'integrazione, e di grandissime soddisfazioni per le conquiste raggiunte, spesso al di là di ogni più ottimistica previsione. Quando sono partita, credevo di essere solo una tra tanti immigrati italiani a Monaco, ma più parlavo con la gente e più mi rendevo conto di vivere in realtà un'esperienza particolare, che meritava di essere raccontata." (L'autrice)

"Guardava quel panorama mentre si concedeva una piccola pausa dal suo lavoro che a chiunque, vedendolo sempre chino su quel rude suolo, pareva inutile e insulso, ma lui, ostinato come un mulo, in quel lembo di terra ci credeva, ci credeva fino in fondo. Stava assaporando di nuovo quei grandi spazi, il senso di pace e di serenità che quel luogo emanava, i prati d'intorno punteggiati da una miriade di margherite bianche, dai fiori azzurrini della borragine e da quelli alti di asfodelo, mentre le macchie azzurro-violetta delle pervinche spuntavano qua e là a ridosso del muretto a secco. Era solo, immerso nella profondità di un silenzio antico come la sua terra; solo una leggera brezza, che saliva dalla vallata, faceva frusciare le alte fronde dei due lecci". Un piccolo-grande uomo visse in un silenzioso angolo di mondo, arcaico e suggestivo, dove con le sole forze della volontà e di robuste braccia, dopo immani fatiche riuscì a trasformare un lembo di terra aspro, brullo e sassoso, in un biondeggiante campo di grano. Sfogliate lentamente le pagine, che ne narrano i sogni e la storia, e scoprirete tutto ciò che nella sua vita raccolse e conservò nel grande scrigno del suo cuore.

Una scritta fiammeggiante appare sul versante di una montagna. Rappresenta un'enorme S, e si manifesta a un'ex sacerdotessa di Turan, di nome Esera (che significa luna). Indica la fine di un'epoca, il sesto secolo del popolo Rasena, mentre si svolgono i giochi panetruschi nel santuario di Voltumna, in cui i lucumoni delle dodici città della Lega sono riuniti a consiglio. Leu (che significa leone), il figlio di un viticoltore, partecipa ai giochi, vincendo ben tre gare. A premiarlo è la figlia del lucumone principe appena eletto. Alle vicende sportive e magiche si intreccia una storia d'amore dal finale scontato ma tutta da scoprire.

In questa pubblicazione si racconta la vita e leggenda di un giovane stravagante che visse all'Isola d'Elba nella seconda metà dell'Ottocento. Questo giovane, decisamente estroverso, si faceva chiamare con il nome fiabesco di Mago Chiò. Oltre essere il personaggio più popolare di un'epoca di fermenti e di grandi trasformazioni sociali, Mago Chiò aveva la particolare attitudine di arrampicarsi, una capacità che nessuno dei suoi contemporanei possedeva né sull'isola né nel mondo. Saliva con grande abilità su tutto ciò che rappresentava l'ineluttabile, come lui sosteneva: "che andasse in qualunque pericolo di vita in qualunque altezza che possa restare incredula al popolo". Per questa innata virtù, e per altre ragioni che scoprirete leggendo questo libro, Mago Chiò divenne nel suo tempo il primo uomo della terra a praticare una disciplina all'epoca sconosciuta, che con il trascorrere degli anni sarebbe diventato uno sport famosissimo, tanto che oggi è praticato in tutto il mondo da milioni di appassionati free-climber. Mago Chiò detiene un importante primato. È il primo e l'ultimo a essersi arrampicato su tre dei magnifici e celebri monumenti storici italiani: la Torre pendente di Pisa; la Cupola del Brunelleschi di Firenze e la Torre degli "Asinelli" di Bologna.

"Desidero che veniate con me in un viaggio attraverso la scoperta dei più alti sentimenti. Un libro che racchiude le pagine di un diario, le quali rappresentano il periodo più importante della mia vita."

Traversa è un piccolo paesino situato nel Molise. Purtroppo è preso di mira da Builders, un imprenditore molto ricco, che ha dei risentimenti verso il paese per vecchi compagni di squadra, che ritiene colpevoli del suo infortunio. Ed è qui che entrano in gioco i nostri protagonisti, il principale Tom, un giovane ragazzo che sta bene da solo e a cui piace correre. Un giorno, giocando a calcio con il suo unico e migliore amico, Marco, si imbatte proprio in Builders che minaccia il sindaco di Traversa: se non pagherà i debiti del paesino Builders lo trasformerà in un grande centro commerciale, radendo al suolo negozi e case. Il sindaco disperato non sa che fare, e così Tom che ha ascoltato la conversazione ha la brillante idea di formare una squadra di calcio, se vincono il campionato potranno pagare i debiti e salvare Traversa! Da qui lui farà la conoscenza di altri ragazzi, che diventeranno una squadra ma soprattutto amici, fra problemi, avversari, lacrime e vittorie sofferte i nostri cercheranno di avverare i loro sogni, e di aiutare le persone che amano. Tutto questo in Traversa, la palla è ancora in gioco.

Pamela Ferreri è un'adolescente quando, in un piccolo paese del Piemonte, matura la propria decisione di diventare un pilota d'aeroplani. Con straordinario impegno e un'immensa forza di volontà coronerà il proprio sogno entrando nell'aeronautica militare italiana, guadagnandosi un posto fra gli assi dell'aviazione. Il libro racconta la sua vita eccezionale nel corso della quale, conquistandosi ogni traguardo, diverrà un esempio indelebile di onestà e d'integrità morale, onorando fino in fondo i valori e i principi in cui crede. Grazie a questa determinazione entrerà nella storia e si trasformerà in un simbolo dipinto nei cieli di tutto il mondo.

Stefano è un trentenne, fotografo, di Roma. La sua vita non è diversa da tante altre vite di ragazzi giovani che hanno dovuto affrontare la crisi di valori tipica dei disimpegnati anni 80 e il relativo senso di vuoto da essa prodotto. Innamorato di Monica, la conosce da giovane mentre cerca di farsi spazio nel mondo del lavoro, ma non riesce ad amare se stesso. In dei momenti, senza che nessuno lo sappia, pensa anche di farla finita e per non recarle un trauma finisce così per fuggire da lei e imporsi di dimenticarla per circa una decina di anni. Ma la sua storia è solo all'inizio.

Al di là della finestra è un libro che racconta la vita di alcuni personaggi, attraverso i loro pensieri, le loro sensazioni e soprattutto grazie ad un viaggio che un padre ed un figlio faranno insieme. Il libro è ricco di descrizioni, sia per quanto riguarda i personaggi, rappresentati con dovizia di particolari fisici e caratteriali, sia per quanto riguarda i luoghi, dove il lettore si ritrova perfettamente, nelle scene con i colori, i profumi e le bellezze culturali descritte dall'autore, riferimenti sempre presenti, riguardo l'arte, la letteratura, la pittura e la storia. Il racconto si snoda, narrando la storia di Diego e Ramon, un figlio che sta ultimando gli studi universitari in Storia dell'Arte, un ragazzo molto intelligente, preparato, affezionato a suo padre Ramon, tanto da decidere di seguirlo nel suo desiderio, un viaggio che, attraversando i Pirenei arriverà fino a Roma, in Italia. Il lettore percepisce la preoccupazione e l'affetto costante di Diego, in quanto suo padre è molto malato; i pensieri del ragazzo sono rivolti intensamente a Ramon e anche alla madre Maria. Durante il viaggio, ricco di atmosfere piacevoli, Diego farà la conoscenza di Isabelle e qui nascerà un sentimento molto bello, descritto con grande delicatezza, grazie ad una conoscenza lenta ma esplosiva, fatta di interessi comuni e da uno stesso modo di guardare alla vita. Lo stile dell'intero libro è molto scorrevole, i dialoghi sono numerosi e questo rende le scene molto colloquiali e legate alla vita reale, il linguaggio è semplice ma anche profondo, quando tratta argomenti relativi alle vicissitudini e alle gioie della vita. Il messaggio che l'autore vuole inviare è molto esplicito e arriva al lettore con piacevolezza e in modo diretto; la vita va vissuta nel modo migliore, assaporandone ogni attimo e guardando sempre oltre con speranza, lasciando scorrere via il dolore con ottimismo.

Nicola è un ragazzo di ventitré anni, neolaureato in Scienze dell'educazione, in cerca di lavoro. Un giorno tramite una psicologa che gli procura un appuntamento presso una famiglia, conosce Luca, un bambino di nove anni mezzo, con autismo e iperattività. Da quel giorno Nicola diventa l'educatore di Luca. Nicola è una persona solare e spiritosa, ma anche sensibile e profonda, con un suo vissuto personale che lo ha reso molto attento ai bisogni delle persone in difficoltà. È in gamba, dotato di creatività e intuizione, ama lo studio, la musica, la filosofia e la poesia. Luca è un bambino estremamente solo, nessuno è mai riuscito a entrare veramente in contatto con lui. Non parla e sembra non avere emozioni, il suo sguardo assente è sempre fisso nel vuoto, all'improvviso si alza e inizia a ruotare su se stesso, oppure prende e scappa. Nicola sa che non sarà facile aiutare Luca, ma si fida delle sue sensazioni: quando lo ha conosciuto, ha capito di poter fare qualcosa per lui. Durante il percorso di crescita di Luca, Nicola farà appello a ogni sua abilità e conoscenza pur di spingere il bambino a crescere e maturare. Alla fine, Luca scoprirà risorse e capacità che non sapeva di possedere, aprendosi al mondo e alle relazioni, comprendendo che, al di là dei limiti e delle difficoltà, esiste una vita vera, pienamente degna di essere vissuta.

Raccolta di nove racconti ironici, un viaggio attraverso le strade di una mente tanto autoingannatrice quanto combattiva.

"Gli uomini non sono tutti principi azzurri come il tuo Alex". Le parole della sua amica Valérie le rimbombano in testa. Alex è un principe azzurro? Louise risponderebbe di sì se non le tornassero in mente i litigi in viaggio di nozze e il fatto che appena rientrati a Parigi lui sia praticamente sparito per chiudersi in ufficio quasi dimenticando di avere una moglie. Lei non pretendeva che fossero tutte rose e fiori, ma ora le spine cominciano a pungere un po'. In primo piano c'è la questione "mamma". Il pensiero che la madre di Alex sia all'oscuro del loro matrimonio e tenti ancora di accasarlo la fa stare parecchio male... se si considera poi che le donne che Madeleine propone ad Alex sono tutte bellissime... L'argomento figli, inoltre, è scottante e rischia di farli litigare di brutto. Alex su questo punto è categorico, così come lo è stato per quel che riguardava il lavoro di Louise. Lei si è dovuta rassegnare al licenziamento: è la moglie di un uomo importante, a capo di grosse società, e lui la vuole vicina nei suoi spostamenti per lavoro. Alex malgrado tutto prova a venirle incontro e insieme cercano di trovare una soluzione ai loro problemi, ma quando le cose sembrano mettersi al meglio, gli "scheletri" a lungo nascosti vengono fuori, scatenando conseguenze dolorosissime. La bella favola sembra essere solo un ricordo impossibile da rivivere ancora.