Aboca Edizioni: Il bosco degli scrittori
Il pioppo del Sempione
Giuseppe Lupo
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2021
In una scuola serale a nord di Milano, un giovane professore insegna italiano a una classe di immigrati di diverse nazionalità: magrebini, albanesi, sudamericani, perfino un quarantenne con tre figli e una laurea in ingegneria, conseguita in Iraq. Tra di loro ci sono Cesar e Apollinaire, padre e figlio sbarcati in Italia dalla Costa d'Avorio, Amin l'albanese, partito a bordo di un gommone e arrivato a Brindisi a nuoto, Rafkani e Mohammed, il più silenzioso degli alunni. Le loro lezioni sono, però, insolite, perché a ravvivarle, sul finire, arriva nonno Paplush, personaggio amato da tutti e memoria storica del luogo: si affaccia alla porta, si siede in prima fila e inizia a raccontare la sua giornata e il suo passato, di quando, insieme a Ottavio, faceva l'operaio alla teleria, "la madre che ci ha dato da vivere"; di quella volta che nel 1954 sorprese Fausto Coppi a fare pipì su un muro durante una di quando frequentava la vecchia locanda dove la giovane Rossana sognava di fare, un giorno, la ballerina e intanto cucinava per tutti e cresceva un figlio non riconosciuto dal padre. Ma fra i ricordi dolceamari di Paplush c'è una figura che ritorna sempre, l'antico pioppo della Corte del Villoresi con cui il nonno ha un legame speciale...
Il bosco del confine
Federica Manzon
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 120
La narratrice di questa storia e cresciuta in una terra di confine, educata a uno spirito internazionalista dal padre, un pacifista di origini slave che credeva nel libero scambio delle persone, nelle lingue straniere mescolate senza regole e nelle camminate nel bosco. E proprio durante quelle lunghe passeggiate, fatte perlopiù in silenzio o scambiando osservazioni sulle tracce di un cerbiatto o una lepre, che il padre spiega alla figlia che non esistono confini, che il bosco e di tutti, non si divide per nazionalità come una cartina geografica: “hai mai visto una betulla ritrarre i rami per non sconfinare in territorio straniero?”. Eppure lei, affascinata e al tempo stesso spaventata, si accorge che i boschi di là sono diversi, più scuri, popolati da orsi: di là c’è la nazione con uno degli eserciti più forti al mondo, una terra di uomini sanguinari con il coltello tra i denti e la barba da pastore, come la descrive la gente della sua città di mare, che sembra aver capito poco della grandezza di quel popolo. Nel giorno del suo sedicesimo compleanno, la protagonista – che a differenza del fratello non teme le temperature da neve e dimostra una certa attitudine allo scivolamento tra i pali da slalom – riceve dal padre un biglietto per assistere alle Olimpiadi invernali di Sarajevo. Il 5 febbraio 1984 partono in macchina per quello che sarà un viaggio rivelatorio, durante il quale si farà largo in lei un sentimento nuovo, un senso di appartenenza strano, un’epifania che culminerà con un fuoripista notturno, a rotta di collo, tra i boschi fitti del Trebević, in compagnia di Luka...
L'imitazione di una foglia che cade
Luca Doninelli
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 110
Un giornalista e scrittore di successo. Da anni vive solo, così abituato alla sua solitudine che si è quasi dimenticato di avere avuto una famiglia. Una mattina riceve un pacco inatteso, contenente un libro che gli era appartenuto: è un'edizione piuttosto sciupata della Historia Franco-rum di Gregorio di Tours. Nessun mittente, solo un indirizzo, "piazzale Martini, Milano", che sul momento non gli dice niente. La vera sorpresa è che all'interno di quel libro, nascosto nella parte posteriore, c'è qualcosa: il quaderno dove il protagonista aveva scritto il suo primo romanzo, mai pubblicato. Ma c'è dell'altro. Fra le pagine del quaderno giace una vecchia foglia d'acero, color marrone chiaro, screpolata. Nel riconoscerla, si libera in lui una sensazione di gioia e, insieme, di panico, come se avesse scoperto un tesoro inestimabile ma impossibile da trasportare. La lettura di quelle pagine lo riporta a un'epoca lontana, a quando con un gruppo di amici uniti dalla passione per Barthes, Foucault, Derrida, frequentava la bancarella di libri di un anziano signore francese che tutti chiamavano Monsieur Pineau, in piazzale Martini. Proprio da quel luogo prenderà forma un nuovo viaggio, esistenziale, filosofico,
L'albero della fortuna
Carmine Abate
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 176
Succede ogni estate, a fine giugno. Inizia il tempo dei bottafichi, i fioroni. Il momento più bello dell'anno: un'esplosione di sapori, profumi, calore. I bottafichi sono una passione quasi ossessiva per Carminù, che tutte le mattine, finita la scuola, lotta contro quelle 'strunze' delle 'grisce' — le ghiandaie — per aggiudicarsi i frutti migliori. Insieme a lui Mario e Vittorio, i suoi inseparabili amici d'infanzia. Li unisce un legame purissimo, fatto di corse in giro per la campagna a rubare frutta e uova, di partite a calcio, di segreti condivisi. Sono compari, si sono cioè scambiati a vicenda un garofano rosso in segno di eterna amicizia. Un'estate felice e spensierata sembra attendere Carminù, le cui notti sono, però, tormentate da un incubo. Un incubo che ha vissuto realmente anni prima, quando suo padre era partito per la Germania, e che ora non vuole rivivere più. In quei giorni, Carminù comincia a frequentare il novantenne 'nuni' Argenti, ritornato a Spillace dopo una vita da emigrato. Quest'uomo solitario, intriso di malinconia e sapienza, darà a Carminù le chiavi per decifrare un mondo che, a quell'età, si va facendo sempre più ingarbugliato e gli racconterà perché il tanto amato fico è l'albero della fortuna. In una Calabria dal sapore agrodolce, tra la pasta al forno e le polpette dell'adorata mamma, i capelli biondi di Rosalba, l'ammirazione sconfinata per un padre con cui condivide gli stessi occhi, "così profondi che si mangiano il mondo", Carminù si prepara ad affrontare le grandi prove che io porteranno verso l'età adulta.
La colomba sul pino e la vecchia sotto il fico
Ferruccio Parazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 223
In questo suo libro, Ferruccio Parazzoli si muove fra memoria e invenzione e ci regala due storie. Il primo racconto narra la vicenda di un ragazzo, uscito dal quinto anno di liceo, che si è improvvisato cameriere per una stagione. Una decisione affrettata per uno come lui che, un giorno, se ne va all'improvviso per inoltrarsi tra i boschi liguri. Non aveva mai passato una notte sotto un albero ma si sentiva pronto a farlo. Dopo essere entrato nella pineta, viene però sorpreso da uno zoppo, lo Zio, che gli intima di non fermarsi lì e lo conduce dal Cacciatore, un uomo carico di malinconia, che gli racconterà la leggenda di Maciucia e del Grande Pino. Il secondo racconto di questo volume prende le mosse dalla voce tenera e appassionata di Olga, decisa a fare di tutto pur di non lasciare che il grande fico con cui lei è cresciuta, e che ora intralcia i lavori di ristrutturazione del suo padrone di casa, venga abbattuto. Lui, compagno fedele e silente, attento ascoltatore delle storie che Olga gli racconta ogni giorno, le storie che giravano sui ballatoi, ma anche quella della propria famiglia di ebrei poveri – nel tentativo quotidiano di superare un dolore che le resterà attaccato tutta la vita. Due racconti sospesi nel tempo accomunati dal fatto che in ciascuno si celebra il potere salvifico delle storie, dove la verità non è sempre vera e la realtà può essere diversa dal reale. Del resto, come dice Olga: "ogni storia è bella da raccontare, quando tutto è passato. Resta il mistero, come la vita è un mistero. Sono belli i misteri...".
Il fico di Betania
Alberto Garlini
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 150
La maledizione del fico raccontata nei Vangeli di Marco e di Matteo è, insieme all'uccisione dei porci, uno dei rari miracoli che si risolvono con effetti negativi. Ma se la morte dei porci precipitati da un crepaccio libera un indemoniato, la maledizione del fico non porta alcun vantaggio. Gesù è a Betania, si sveglia affamato e si mette a cercare i frutti tra le foglie di un fico rigoglioso. Non trovandone, lo condanna alla sterilità eterna. Al di là dell'apparente insensatezza, che significato teologico dobbiamo dare a questa maledizione? Che mistero nasconde? Alberto Garlini ricostruisce la vicenda del fico di Betania immaginando la figura di Simone, figlio di Taddeo, uno zelota che si nasconde sotto falso nome in un casolare di campagna. In gioventù ha commesso molti crimini spinto da una religiosità messianica e violenta che si oppone al giogo dei romani e, quando una mattina si trova di fronte al fico incenerito nel suo podere, lo interpreta come un segno di sventura che lo costringe a fare i conti con il proprio passato tenebroso. Simone è attratto dall'autorevolezza e dal fascino di Gesù e, forte della sua consuetudine con la violenza, ne percepirà la morte imminente e l'affiato verso una salvezza venata di disperazione. Perché, sembra dire l'autore, uomini e dei non vivono in sfere differenziate ma sono accomunati da un fragile destino...
L'olmo grande
Gian Mario Villalta
Libro: Copertina morbida
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 223
L'industria è arrivata tardi in quella campagna friulana, dove gli alberi e le piante da frutto hanno intrecciato la loro vita a quella delle persone e delle famiglie, alla loro storia. t arrivata a cose fatte, quando già era in atto la profonda trasformazione del paesaggio. Nel giro di pochi anni tutto è cambiato. Questo libro racconta la violenza della tecnologia che annienta un paesaggio e la persuasione delle nuove prospettive di vita che si impongono con il loro formidabile potere di attrazione. Attraverso memorie, riflessioni e racconti, Gian Mario Villalta ripercorre il senso di uno sradicamento, subito come violazione e allo stesso tempo con la contraddittoria certezza che un mondo nuovo può portare opportunità e miglioramenti. La storia di un albero - il gigantesco olmo del titolo - ultimo protagonista di una saga famigliare in dissoluzione, rende qui evidente il legame profondo che c'è tra la vita umana e quella delle piante. Sarà infatti quest'albero secolare a dare impulso a una nuova, diversa ricerca di verità sulla relazione tra la vita e la memoria, i legami affettivi e quelli con la terra dove vivere i propri giorni.
Magnolia quartet
Mario Fortunato
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 192
Scandito in quattro movimenti (Allegro, Adagio, Scherzo e Rondò) secondo il più classico dei canoni musicali, Magnolia Quartet è il racconto di un’amicizia – ora candida come un fiore di magnolia, ora inebriante e sensuale come il suo profumo – tra un pittore cinquantenne ossessionato dal proprio fallimento e tre giovanissimi chef per i quali fallire non è un’opzione: non a tavola e – santo cielo! – neppure a letto. Da Roma a Londra, da un passato che non passa a un presente più insidioso e labile di un tranello, i quattro protagonisti della storia corrono lungo le pagine di questa commedia, con un’energia e forse una disperazione che talvolta azzera le distanze generazionali e altre volte le moltiplica con chirurgica precisione. Quale è il senso, o il segreto, del loro rapporto? E riusciranno le loro voci a trovare un accordo, una comune melodia? Scritto nel tono di una confessione spietata, alternando allegria a cupezza, Magnolia Quartet si legge con lo stesso divertimento, con lo stesso allarme con cui si affronta un giro sulle montagne russe.
L'albero della libertà
William Wall
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 208
Irlanda del Sud, 1969. Due fratelli, Liam Óg e Seán, vivono in un piccolo villaggio costiero. La loro infanzia è caratterizzata dalla libertà, dall’amore per la natura e dalle avventure sulla spiaggia di Cannavee, dove scoprono un grande albero trasportato dalle maree, che diventa il fulcro delle loro fantasie e dei loro giochi. Il paesaggio costiero, il mare e l’albero rappresentano per loro un rifugio sicuro, un luogo di immaginazione e libertà. Il padre dei ragazzi è un giornalista inviato a coprire gli eventi legati ai Troubles (la violenza politica nell’Irlanda del Nord), e attraverso i notiziari e le lettere della madre, i ragazzi iniziano a percepire la tensione che attraversa il paese. L’incontro con Monica, una ragazza la cui casa è stata incendiata durante gli scontri settari, porta Liam e Seán a confrontarsi più direttamente con la violenza del mondo adulto. Monica parla loro di un conflitto che prima sembrava distante... Mentre la vita quotidiana scorre tra esplorazioni e nuove amicizie, la realtà della guerra civile irlandese diventa sempre più presente. Un romanzo che combina elementi poetici e malinconici con la cruda realtà storica, creando un ritratto vivido di un’epoca e di una generazione che si trova al confine tra sogno e disillusione. Ma anche uno splendido romanzo generazionale che cattura il passaggio dall’innocenza dell’infanzia alla consapevolezza della complessità e della brutalità del mondo adulto.
Il cuore infranto della quercia
Patrizia Carrano
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 228
Chi è la donna che attraversa con passo rapido un grande bosco a nord di Roma? Cosa la spinge a raggiungere una quercia secolare sotto la cui ombra finalmente si sente in salvo dalle ferite dell’esistenza? Carlotta è una donna consapevole e intelligente, un’apprezzata traduttrice di testi naturalistici, è stata fortemente impegnata nella salvaguardia dei lupi, ha una figlia ancora giovane che insegna in una università americana. Eppure cerca salvezza sotto le fronde di un albero, simbolo vivente e meraviglioso dell’ambiente selvatico cui è indissolubilmente legata. Quando scopre che il ‘suo’ albero è stato abbattuto, il dolore è tale da costringerla in ospedale, dove le viene diagnosticata una ‘sindrome del cuore infranto’. Per raccogliere le fila della propria vita, questa donna con il cuore in pezzi deve sciogliere nodi antichi e assai intricati: un amore dissolto nel tempo e la recente, tragica fine di un familiare. Dal reparto di intensiva dov’è ricoverata, Carlotta riuscirà ad attraversare il suo passato e alla ricerca di un nuovo modo per vedere le cose del mondo. Patrizia Carrano si consegna un’opera che, quasi francescanamente, ci invita ristabilire il nostro rapporto con la natura e con la parte più selvatica presente in ognuno di noi. Poiché scrivere e leggere di ciò che si ama è la maniera migliore per avvicinarlo, conoscerlo e possederlo, senza attentare alla sua libertà.
L'olivo bianco
Carmine Abate
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 208
In una calda notte d’agosto, quando gli incendi divampano nelle campagne di Spillace, tre amici si riuniscono per chiacchierare fino a tardi. È un rito che compiono ogni sera, forse per cercare di spegnere almeno il fuoco che sentono dentro, nell’estate così inquieta in cui, dopo la maturità, devono decidere cosa fare delle loro vite. Mentre Riccardo e Marco meditano di lasciare la Calabria per emigrare in Germania, Antonio non sa decidersi: l’unica certezza in quel momento è il suo amore per Elena... Ma c’è anche un altro pensiero che affolla la mente di Antonio e riguarda le vicende di Luca, un parente misterioso che solo nonna Sofia aveva conosciuto: a lei, Luca aveva lasciato la sua casa e una striscia di terra aspra e scoscesa, coltivata con fatica e trasformata in un piccolo paradiso fertile, con alberi da frutto e tutte le varietà di olivi della Calabria. I racconti di nonna Sofia sono appassionanti e sembrano nascondere un segreto: Luca aveva attirato le invidie dei suoi compaesani e, dopo una notte in cui furono uditi degli spari, nessuno seppe più nulla di lui. Tutto ciò che è rimasto è l’Olivo di Luca, quel terreno frequentato abitualmente dalla famiglia di Antonio che va lì ogni anno a trascorrere la Pasquetta. Ma chi era Luca? Era davvero partito per l’America o era morto? E perché aveva lasciato la sua proprietà a nonna Sofia? Come in un gioco di specchi tra natura e anima, ingaggiato dal padre per rimuovere il rovettaro che negli anni aveva invaso l’oliveto, Antonio cercherà di fare luce su questa storia misteriosa: liberando l’Olivo di Luca dai tralci spinosi, si addentrerà sempre più nel cuore della verità, riuscendo a mettere finalmente in ordine anche i suoi pensieri.
L'agave della regina Vittoria
Laura Calosso
Libro: Libro in brossura
editore: Aboca Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 208
Nel marzo 1883, muore John Brown, lo scozzese che per più di vent’anni fu al servizio della Regina Vittoria. Alexandrina, una servetta, viene incaricata di cambiare ogni giorno il fiore che la regina fa sistemare nella stanza-mausoleo allestita per lui nel palazzo di Windsor. L’anno prima, la regina e Brown erano andati in vacanza a Mentone, visitando anche i meravigliosi Giardini Hanbury e trascorrendovi giornate entusiasmanti. Anche Alexandrina era con loro e durante quel periodo aveva conosciuto Nicola, un giardiniere esperto che parlandole di alberi e fiori aveva conquistato il suo cuore. Nicola le aveva spiegato la differenza tra due piante apparentemente simili, l’aloe e l’agave. A dispetto della somiglianza, appartengono a famiglie diverse. Infatti, mentre l’aloe fiorisce ogni anno, l’agave fiorisce una sola volta ogni 20-30 anni e muore non appena il suo unico fiore appassisce. In particolare, una specie piuttosto rara, l’agave Victoriae Reginae, all’apice della sua bellezza genera uno stelo altissimo, in cima al quale sboccia un fiore spettacolare che impiega due mesi per aprirsi completamente. Lo sforzo nel generare una simile bellezza sfianca la pianta, che in questo atto estremo consuma tutte le sue energie e muore. Come in un gioco di specchi le vicende di Alexandrina si alternano a quelle di Vittoria. Vivono in mondi paralleli, diversi tra loro, che a un tratto convergono, dimostrandoci che una servetta e un’imperatrice possono somigliarsi, proprio come piante di famiglie differenti, se osservate sotto la lente dei sentimenti e delle emozioni.

