Alphabeta: Travenbooks
E quindi uscimmo a riveder la gente. Diario dalla grande reclusione
Gabriele Di Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2020
pagine: 200
Questo libro nasce come reazione alla reclusione forzata in casa a seguito del dilagare del Coronavirus e dei provvedimenti di sicurezza pubblica imposti dai decreti di inizio marzo 2020. Prende forma dalla necessità di testimoniare la propria condizione di isolamento e smarrimento. Con leggerezza e malinconia, con ironia e sottigliezza, il noto corsivista altoatesino Gabriele Di Luca compone ogni giorno su Facebook un decalogo di riflessioni, sensazioni, citazioni o frammenti narrativi capaci di connetterlo in modo più intimo ai frequentatori della sua bacheca, dando loro un appuntamento fisso (verso le sei del pomeriggio) dentro la sua "bolla". Cerca in questo modo di conservare una relazione con il mondo che pure continua a esserci là fuori, con brandelli di ostinata esistenza sociale che si sforza di far arrivare dentro ciò che scrive. Ritma l'accadere e più spesso il non accadere degli eventi, costruendo una trama solo apparentemente sconnessa di pensieri e lasciando a chi li legge la libertà di metterli in relazione con il proprio stato d'animo. Fino a proiettare ansie e desideri in un bizzarro alter ego che pian piano gli ruba la scena. Nell'attesa di ritornare, prima o poi, a riveder la gente.
Le vite lontane
Anna Rottensteiner
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2019
pagine: 144
Storie di distacchi, di fughe e migrazioni: le "vite lontane" di due protagoniste si intrecciano in diversi piani narrativi e temporali, mescolando passato e presente, infanzia e vita adulta, oscure paure e desideri inconfessabili, fantasie e realtà. L'io narrante rievoca luoghi abbandonati e remote vicende di guerra e conflitti familiari, di confini da valicare, di abbandono e miseria, di affetti travolti dalla Storia. È lo stesso destino di Meta, profuga etiope sfruttata nei campi della Calabria: l'addio alla propria terra, il lungo e faticoso viaggio alla volta dell'Europa, le indicibili privazioni e sofferenze. L'incontro finale tra le due svela sorprendenti affinità e legami, e una comune necessità di riscatto. Il romanzo di Anna Rottensteiner, scritto in una lingua ricca di immagini plastiche e sensuali, è una riflessione sulla condizione del "migrare": da una sponda all'altra, da un paese all'altro, ci si allontana da se stessi per ritrovarsi nell'altro.
Giorni di vento
Bernd Schuster
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2019
pagine: 160
Innsbruck, primavera 1990. Lukas è un ragazzino vivace che ha una sola, grande passione: il calcio. L'attesa per gli imminenti Campionati mondiali si fa sempre più fremente, tanto più che quell'anno si tengono in Italia, Paese che per Lukas è sinonimo di vacanze al mare, giochi estivi, dolciumi a volontà. Ad aprire uno squarcio in questo quadretto idilliaco sarà la frequentazione di un vicino di casa, il vecchio e solitario Lahner, un sudtirolese appartenente a una famiglia di optanti: una delle tante vittime dell'italianizzazione forzata della sua terra natale, prima e dopo la seconda guerra. Il ricordo della sua Heimat è venato di rimpianto e amarezza, è la storia di una famiglia lacerata e tuttora divisa da un oblio volontario e antichi rancori. Un beffardo scherzo del destino - l'incontro con un ex carabiniere - disvela il capitolo più nero di questa storia: un arresto arbitrario, una serie di torture subite, i segni che queste hanno lasciato sul corpo e nell'anima di Lahner. Il ritiro della Nazionale tedesca in Alto Adige sarà l'occasione per il vecchio di chiudere il cerchio del proprio passato e per il giovane di scoprire un'Italia insolita e sorprendente. Giorni di vento è un delicato romanzo di formazione che attraverso il confronto tra due generazioni, diverse e lontane, riapre una dolorosa pagina di Storia per alcuni rimossa, per molti semplicemente sconosciuta.
Gli occhiali di Tito. Storia rocambolesca della mia famiglia
Adriana Altaras
Libro: Libro rilegato
editore: Alphabeta
anno edizione: 2012
pagine: 270
"Odio i segreti. Trovo che i segreti siano il peggio del peggio." L'attrice e regista Adriana Altaras vive una normalissima vita caotica e poco ortodossa a Berlino. Con due figli fanatici di calcio, un marito che stoicamente sopporta le sue nevrosi e un amico brontolone, eternamente malato d'amore che ogni due mesi annuncia il suo espatrio. Tutto nella norma… finché, dopo la morte dei genitori, eredita una casa nella quale da quarant'anni si e accumulato di tutto. Con spiritosa arguzia e grande partecipazione Adriana Altaras intreccia passato e presente. Racconta di sorelle che non potevano essere più diverse di così, del padre che da sempre voleva essere un eroe e di una madre piena d'energia e di solitudine. Racconta dell'esilio, di deliranti feste ebraiche, di un asino italiano scoppiato e di un'allergia alla polvere causata dalla televisione tedesca. Una straordinaria saga familiare che attraversa non solo l'Europa in lungo e in largo ma anche tutto il travagliato ventesimo secolo. Tutto, proprio tutto quello che fa parte dei topoi classici di una storia familiare ebraica – il tragico, il saggio, il nevrotico, l'eccentrico e il politico – si trova in questo romanzo, eppure Adriana Altaras riesce a raccontarlo in modo nuovo, fresco, affascinante ed estroso: dalla resistenza contro i nazisti al comunismo di Tito, dalla fuga verso l'Italia fino all'arrivo della famiglia a Gießen in Germania negli anni settanta.
Una settimana di luglio
Gianluca Battistel
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2025
pagine: 200
Un romanzo crudo e realistico che disegna la traiettoria di una spirale discendente della Storia. Nella quale emergono, in tutto il loro orrore, i lati oscuri dell'essere umano, le ambiguità, le contraddizioni e la ferocia che si nascondono sotto il guscio delle società civili. Perché nella sua agghiacciante nitidezza, la tragica parabola di Srebrenica assume connotati archetipici, universali. Elmin, Melisa e Ahmed non si conoscono e condividono soltanto l'appartenenza al popolo sbagliato nel momento storico sbagliato. Il collasso della Jugoslavia li travolge e le loro esistenze finiscono per intrecciarsi nell'enclave musulmana di Srebrenica, stretta da un assedio di tre anni, tra stenti e bombardamenti, speranze effimere e rabbia impotente. Fino a un'afosa settimana di luglio, quando saranno costretti a fuggire per i boschi, braccati dall'esercito serbo-bosniaco. Una lunga, sfiancante marcia; una lotta per la sopravvivenza. Chi di loro emergerà da questo incubo di fame e sete, di follia e terrore, di suicidi e crudeltà, lo farà con la consapevolezza di aver attraversato l'inferno, e di non poter più tornare a essere la persona che era prima. «Tutti noi sappiamo dov'eravamo l'11 settembre 2001, quando arrivò la notizia dell'assalto alle Torri gemelle. Pochissimi ricordano dov'erano l'11 luglio 1995, quando cadde Srebrenica e iniziò l'ultimo massacro del secolo. Fu il triplo dei morti rispetto a New York, ma quasi nessuno se ne accorse.» (Paolo Rumiz)
Nulla materno
Christine Vescoli
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2025
pagine: 160
Come può una figlia raccontare la storia della madre, che si è portata alle spalle, per l'intera sua esistenza, un "nulla" onnipresente eppure mai tangibile? È possibile finalmente scoprire, dopo la sua morte, ciò che le ha taciuto e nascosto di sé? Da dove iniziare? Come intrecciare frammenti sussurrati di ricordi, ostinate reticenze, fotografie sbiadite, testimonianze lontane, mere supposizioni? Da una vicenda personale prende così forma un affresco familiare a tinte cupe, la ricostruzione, fedele e arbitraria a un tempo, di una dimensione profondamente rurale, di una vita segnata da asprezza e miseria, da inedia e silenzi, da atavici sensi di colpa e un perpetuo sentimento di "non appartenenza". Nulla materno è un romanzo di inedita potenza espressiva, che affronta un tema tanto antico quanto attuale: il rapporto d'amore tra madre e figlia, il lutto come ricerca di verità. Forse tutto questo mio pungolare non è una ricerca, ma un tentativo di rendere la storia di mamma più bella, di cambiarla. Voglio ciò che è impossibile. Scrivere una bella storia che conservi la propria spietatezza. Un qualcosa in grado di revocare a posteriori il suo nulla.
Die letzte Mutter
Alex Boschetti
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2024
pagine: 240
Jesolo
Tanja Raich
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2024
pagine: 224
Andrea è una trentenne che non ha figli, ha un lavoro solo in parte appagante e una relazione di lunga data con Georg che sembra essere agli sgoccioli. Per quanto riguarda il futuro, lui desidera da tempo costruire una solida base per una vita insieme, mentre lei si sottrae a ogni vincolo e impegno. Da questo dilemma pare non esserci via d'uscita. Al ritorno dalla consueta vacanza estiva a Jesolo, piuttosto turbolenta, tutto cambia: Andrea è incinta. Alla sua sofferta decisione di tenere il bambino segue una lunga serie di compromessi, percepiti come via via più gravosi: l'accensione di un mutuo, il trasferimento nella casa dei suoceri appositamente ristrutturata, un rapporto "coniugale" con un uomo per cui prova sentimenti contrastanti e soprattutto un ruolo, quello di madre, in cui non si riconosce, né socialmente né psicologicamente. Una giovane donna in bilico tra aspettative sociali e desiderio di autodeterminazione. Una comune promessa di felicità – maternità e famiglia – che si trasforma in uno scenario opprimente.
Fossa delle Marianne
Jasmin Schreiber
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2024
pagine: 239
Paula è una giovane biologa marina che ha appena interrotto le sue ricerche sulla Fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica, e che fa i conti con una depressione ancora più profonda: quella dentro di sé. Helmut è un anziano eccentrico e malato, che in compagnia del suo inseparabile cane, desidera spargere clandestinamente le ceneri della moglie in un luogo particolarmente caro. Per un fortuito incontro notturno i due sconosciuti si ritrovano a bordo di un camper ad attraversare le Alpi, entrambi con il peso di un lutto: un fratellino e un figlio morti in tenera età, in circostanze assai simili. In questo spazio ristretto, due persone che per spirito e attitudini non potrebbero essere più differenti, imparano a negoziare vicinanza e distanza, e a ritrovare insieme il senso e il valore della vita.
Il mite caprone rosso. Vita breve di Norbert C. Kaser
Roberto Masiero
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2024
pagine: 539
norbert conrad kaser (rigorosamente con le iniziali minuscole) è considerato il “maggior poeta italiano di lingua tedesca”. L’affermazione risulta stridente, quasi un ossimoro, ma è in qualche misura emblema del destino da outsider che ha contraddistinto la breve quanto intensissima vita dell’autore sudtirolese, nella quale si riflettono le vicende tumultuose di una terra di confine. Conosciuto e valorizzato nel mondo di lingua tedesca solo post mortem, in Italia se ne rilevano appena le tracce letterarie. Nativo di Brunico, figlio di un dopoguerra carico di tensioni, dotato di un’intelligenza fuori dal comune e di uno spirito irriducibilmente laico, dovette tuttavia ripetere svariate volte l’esame di maturità e per un breve periodo coltivò un singolare sentimento religioso. Maestro elementare di grande sensibilità nelle isolate scuole di montagna, fu costretto ad abbandonare l’insegnamento per le ripetute crisi di alcolismo; uomo di pace e di dialogo interetnico come Alex Langer, fu però emarginato anche per il suo giudizio schietto e abrasivo sulla società sudtirolese e le sue istituzioni culturali. Questo romanzo biografico non ha bisogno di espedienti artificiosi per risultare avvincente: la sofferta esistenza di kaser, conseguenza del suo carattere irto di contraddizioni, è un susseguirsi di punti di svolta strabilianti. Tanta materia incandescente viene trattata attingendo in particolare all’imponente mole di lettere che egli scrisse e che ne rivela l’intimità, le inquietudini e pure gli amori, quasi sempre fuori dagli schemi. Un racconto appassionato che vuole essere un tributo non solo a un geniale scrittore, ma al protagonista, suo malgrado, di una stagione storica, al figlio illegittimo e mai accettato di una terra complessa.
Il diradarsi lento della nebbia
Italo Ghirigato
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2023
pagine: 183
Memorie e paesaggi umani di una città scomparsa. La moglie del celebre bombarolo – il burbero e inavvicinabile “terrorista della porta accanto” – svela un’insospettabile umanità; il misterioso “crucco in classe” si rivela essere un bambino italianissimo, ancorché biondo e con gli occhi azzurri, alle prese con le asperità della grammatica; l’ubriacone del piano di sopra, che si atteggia a comiziante fascista, scopre la figlia intenta a giochi amorosi con un “crucco” vero: sono alcuni dei tanti personaggi che popolano queste storie spiazzanti e paradigmatiche. Con straordinaria vena realistica l’io narrante ripercorre piccole avventure di un’infanzia e un’adolescenza segnate da una comunità divisa per lingua e cultura, nella quale crescere significa fare quotidiana esperienza dell’Altro, tra ingannevoli pregiudizi e rivelazioni inattese. Un’educazione sentimentale che passa da una città mescolata alla campagna, da riti di quartiere dove il sacro si intreccia al profano, da una seconda lingua imparata di malavoglia, da una terra piena di contraddizioni e proprio per questo prodiga di continue sorprese. Un ambiente in cui è fatale diventare adulti in fretta e conservare tuttavia per sempre, nel fondo dell’anima, uno sguardo vivace e incantato sulle cose. La vita come viaggio di formazione privo di destinazione finale e come incessante scoperta: è questo il filo conduttore dei racconti di Italo Ghirigato, che si leggono come un romanzo autobiografico nel quale la vera protagonista rimane sullo sfondo. È la città di Bolzano, con i suoi paesaggi umani e urbani che hanno fatto la sua storia recente e che ormai sono solo preziosa memoria collettiva.
Preludio e fuga di Riccardo Klement
Marco Ballestracci
Libro: Libro in brossura
editore: Alphabeta
anno edizione: 2023
pagine: 218
«Di uomini come lui ce n’erano tanti e non erano né perversi né sadici, bensì erano, e sono tuttora, terribilmente normali.» (Hannah Arendt) Ricardo Klement è un nome falso, necessario per trovare un nascondiglio provvisorio e attendere il momento giusto, quello della fuga. Per salvarsi la vita ovvero “rinascere” con un’altra identità, però, non serve solo un nome di copertura, ma anche un ambiente in cui potersi mimetizzare, dove si parli la lingua del fuggitivo: il tedesco. Per questo motivo il Sudtirolo è il luogo ideale. E serve inoltre una rete di complicità e protezioni che solo persone che hanno condiviso ideologia e demonizzazione di un unico nemico sanno garantire. E quando queste persone vestono perlopiù l’abito talare, i meccanismi della fuga sono così collaudati che il tentativo ha il successo sperato, non fosse che per un dettaglio: il desiderio irresistibile di sentirsi ancora chiamare col proprio, autentico nome. Il nome di uno dei più noti criminali nazisti. Laddove le ricerche degli storici sono riuscite solo in parte a fare piena chiarezza – lasciando sfumati i contorni di vicende talora incredibili e alimentando ipotesi, congetture e teorie – è la letteratura che prova a gettar luce su episodi oscuri e segreti inconfessabili. Marco Ballestracci racconta così – con la sua consueta prosa incalzante e una potente macchina narrativa – un controverso capitolo di storia contemporanea attraverso un equilibrio mobile tra indagine e finzione, districando i nodi di una trama nascosta, ignorata, per certi versi rimossa, che fa dell’Alto Adige un importante crocevia di destini in un’Europa postbellica da ricostruire anche attraverso l’oblio.