Archinto: Lettere
Divinità in incognito. Lettere a Margherita Dalmati (1956-1974)
Eugenio Montale
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2021
pagine: 107
Le lettere di Eugenio Montale a Margherita Dalmati (nom de plume di Maria-Nike Zoroyannidis, 1921-2009), poetessa e musicista greca, sono pubblicate qui per la prima volta e costituiscono un ritrovamento di grande importanza che ci fa conoscere aspetti inediti della vita del poeta. Margherita Dalmati è una giovane artista dalla cultura sterminata. I due si conoscono a Firenze durante gli anni giovanili, al caffè letterario delle Giubbe rosse. La corrispondenza si infittisce dopo il viaggio di Montale in Grecia, dove l'amica lo guida alla scoperta di un mondo carico di suggestioni persistenti anche nella modernità. Le scrive assiduamente dal 1956 al 1974, firmandosi quasi sempre come Eugenio-Agenore, sulla carta intestata del «Corriere della Sera». Margherita Dalmati traduce i più importanti autori greci in italiano e italiani in greco, e trasmette al poeta preziose informazioni e traduzioni dagli originali di Kavafis e Seferis, ma è autrice lei stessa di poesie apprezzate da Cristina Campo. Dalmati attraversa in modo incandescente e con il suo fascino lunare la vita matura del poeta ripiegato sul lavoro giornalistico, ingessato da premi e riconoscimenti internazionali, addolorato per la perdita della moglie, ma capace di sorprendere la critica e i lettori facendo uscire dopo un silenzio di 15 anni tre libri di poesia: "Satura" (1971), "Diario del '71 e del '72" e "Quaderno di quattro anni" (1977). Il laboratorio segreto dell'ultimo Montale coincide con l'atmosfera di queste lettere, che ci danno preziosi riferimenti e nuove chiavi interpretative a proposito della sorprendente svolta creativa della seconda parte della vita del poeta: brillanti, colloquiali, umoristiche, ci raccontano un Montale privato e dipingono un'intesa affettiva e intellettuale intensissima con colei che è stata l'ultima delle sue Muse.
Lettere ai familiari 1945-1990
Leonard Bernstein
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2019
pagine: 168
Questo libro raccoglie la parte dedicata alla corrispondenza familiare dell'imponente 'corpus' di lettere, sterminato e variegato come pochi altri, lasciato da Leonard Bernstein. Si tratta di una sezione che occupa uno spazio relativamente esiguo, ma che è particolarmente significativa, poiché fornisce un sigillo di autenticità a quell'insieme di caratterizzazioni fatte di esuberanza, di stati di eccitazione, di voluttà nell'esibirli, che hanno costituito non solo la cifra del suo linguaggio gestuale direttoriale – e che in quanto tali hanno talvolta fatto discutere per la loro platealità ostentata – ma più in generale la spia indefettibile di un suo bisogno esistenziale, quello del comunicare. Traspaiono infatti da queste lettere l'amore per la vita, la sete di conoscenza, la curiosità insopprimibile, che vanno di pari passo con l'esigenza di farne partecipi, coinvolgendoli, i suoi interlocutori. La circostanza, non incidentale, che le lettere ai familiari coprano un arco temporale prevalente che è quello della prima maturità di Bernstein, caratterizzata dall'euforia per le implicazioni della sua attività di artista globe-trotter, non è priva di effetti sul tenore emotivo che ne traspare. Specialmente le lettere scritte dall'estero, nel corso di tournée spesso lunghissime, tradiscono infatti entusiasmi e trasporti che ai nostri occhi di veterani ormai saputi della globalizzazione possono a volte apparire eccessivi, ma sono perfettamente in linea con l'immagine del Bernstein direttore e del Bernstein pedagogo, come ci sono stati consegnati dalle memorabili lezioni di musica dei suoi Young People's Concerts. Buona parte delle lettere contenute nel volume sono quelle scambiate con la moglie Felicia, toccanti testimonianze di una tormentata ma struggente storia d'amore.
Le luci della quotidianità. Lettere sulla letteratura e l'omosessualità
Edward Morgan Forster, Christopher Isherwood
Libro: Libro in brossura
editore: Archinto
anno edizione: 2014
pagine: 290
Le lettere di Forster e di Isherwood sulla letteratura e l'omosessualità raccontano non solo una parte della vita e alcune delle opere dei due grandi scrittori, ma anche due storie d'amore e di devozione parallele seppur molto diverse, quelle fra ciascuno scrittore e il suo rispettivo compagno. Raccontano, soprattutto, l'evolversi di un'amicizia che ha inizio nei turbolenti anni Trenta del Novecento e vede i due scrittori confrontarsi con l'ascesa del fascismo in Europa e la minaccia di una guerra. Le lettere dei primi anni Quaranta contrappongono i mondi, straordinariamente differenti, nei quali Forster e Isherwood stavano vivendo: da una parte Londra e i suoi dintorni durante i bombardamenti aerei, dall'altra la California del Sud e la comunità di artisti e di scrittori lì esiliata. Le lettere scritte dopo la guerra, per quanto poco numerose, soprattutto dopo i primi anni Cinquanta, si soffermano su alcuni momenti significativi, come ad esempio il tentativo di Isherwood di trovare nei suoi romanzi una voce nuova che tratti i personaggi omosessuali con maggiore franchezza. La vita dei due scrittori in una società nella quale non era possibile dichiarare apertamente le proprie preferenze sessuali, è un tema presente in modo quasi impercettibile in tutti e tre i periodi in cui l'epistolario è diviso, anche perché entrambi sono reticenti a svelare i dettagli intimi delle loro relazioni.
Due signori in riva al mare. Lo strano incontro tra Chaplin e Churchill
Michael Kohlmeier
Libro: Copertina morbida
editore: Archinto
anno edizione: 2022
pagine: 234
Qual è il segreto della misteriosa amicizia che legò Charlie Chaplin e Winston Churchill? Inserendola in una cornice fittizia, Michael Köhlmeier ricostruisce la storia vera e documentata degli incontri segreti tra il divo del cinema e lo statista britannico: due personalità agli antipodi nell'aspetto fisico, l'estrazione sociale, e soprattutto nelle vedute politiche. Si alternano le diverse voci, ondeggiano i piani temporali: quasi a riprodurre l'eco e il riflusso solenne dell'oceano, testimone del loro primo incontro, eterno custode delle confidenze carpite. Due signori in riva al mare è un romanzo avvincente e sensibile, scritto con divertita eleganza e finezza di spirito. È la storia di un sodalizio durato quasi quarant'anni, dal 1927 fino alla morte di Churchill nel 1965. Ma è anche un affresco dei decenni cruciali nella storia del Novecento, di un passato non troppo lontano che ancora ci coinvolge.
Accordi. 40 personaggi della mia vita
Lorenzo Arruga
Libro: Copertina morbida
editore: Archinto
anno edizione: 2021
pagine: 314
L'ultimo atto d'amore di Lorenzo Arruga per la musica e per il teatro: un album di dialoghi con le stelle che hanno brillato sempre nei suoi orizzonti di musicologo, organizzatore, divulgatore e maestro di scrittura senza confini e pregiudizi. Quaranta ritratti di musicisti e scrittori, regine del canto e della danza, direttori e solisti, attrici e registi, cantautori e impresari, letterati e maestri di pensiero. L'imparziale ordine alfabetico non vieta, anzi invita a scorrere le pagine in libertà, saltando da Claudio Ab-bado a Luchino Visconti, da Riccardo Muti a Placido Domingo, da Giorgio Strehler a Umberto Eco, da Maria Callas a Luca Ronconi, da Fanny Ardant a Sonia Bergamasco, da Carla Fracci a Italo Calvino, da Riccardo Bacchelli a Giorgio Gaber. In tutti vibra una corda comune: l'emozione dell'incontro. In tutti si accende un gioco delle parti che trasforma il ritratto in un pezzo di teatro. In quaranta Accordi, un mondo intero dell'arte e della cultura accetta di svelarsi e si salva alla memoria, grazie alla fiducia nella parola di uno scrittore che sapeva frugare nella vita degli altri col sorriso sulle labbra.