Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Artemide: Proteo

Le case dei destini incrociati. Per una grammatica della narrativa condominiale

Gloria Bonaguidi

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2022

pagine: 358

«Il libro di Gloria Bonaguidi [...] si impone alla nostra attenzione per molti motivi: perché [...] mette insieme un approccio seriamente interdisciplinare, fondato soprattutto su studi di architettura e di sociologia, con un problema reale di storia letteraria; perché studia la nascita e l'evoluzione di un vero e proprio genere in età moderna, cioè nell'epoca proverbiale dell'erosione dei canoni; perché ne segue gli sviluppi soprattutto nel romanzo, cioè nel più onnivoro e polimorfo dei generi; perché ne individua forme molteplici, sebbene tutte accomunate da uno stesso tema; perché spiega come da quello stesso tema si possano originare scelte narrative molteplici, sia in sincronia sia in diacronia; perché traccia il disegno di una costellazione in cui brillano astri di prima grandezza; perché l'indugio monografico per i capolavori riscatta anche libri minori, dando loro un senso nuovo; perché, mentre storicizza il suo oggetto, mostra come esso sia vitale e produttivo ancora oggi. Che del resto esistesse qualcosa come una narrativa condominiale, e più specificamente un romanzo condominiale, era una percezione diffusa, che suscitava alla mente il ricordo del Père Goriot o dell'Assommoir, o che invitava a mettere in relazione testi per altro diversissimi, come il Pastiriaccio e La Vie mode d'emploi. Ma è Bonaguidi per prima a uscire dal campo delle impressioni e delle suggestioni, per individuare con esattezza non (ed è uno dei suoi meriti) il o un romanzo condominiale, ma le forme e la storia delle narrazioni condominiali.» (Dalla Presentazione di Raffaele Donnarumma)
30,00 28,50

Le prime voci dell'italofonia albanese. Elvira Dones, Ornela Vorpsi, Anilda Ibrahimi

Fabio Massimo Rocchi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 236

Sotto l'etichetta della migrazione italofona di area balcanica sono state raccolte, soprattutto nel primo decennio degli anni Duemila, numerose testimonianze letterarie, autentiche e dolorose, che provenivano da un mondo in dissoluzione. I conflitti etnici e geopolitici che hanno attraversato quelle terre sul finire del secolo scorso, assieme alle depressioni tardocapitaliste successive, hanno liberato voci che erano spinte dall'urgenza di raccontare, nel tentativo di ricostruire per sé e per le generazioni future una nuova e più complessa identità. Iscritta in tali coordinate, la letteratura italofona di provenienza albanese costituisce certamente un fenomeno consistente. In due decenni si è formato un vero e proprio canone compatto di autori, tutt'ora in evoluzione, con moltissimi nomi e una bibliografia critica piuttosto estesa. La prima fase di quello che, dunque, deve essere considerato come un vero e proprio movimento letterario, è rappresentata da tre straordinarie figure femminili, scrittrici e intellettuali. Elvira Dones, Ornela Vorpsi e Anilda Ibrahimi prendono la parola dopo il crollo del regime di Enver Hoxha e delineano, di storia in storia, un universo narrativo affascinante e molteplice, sempre più lontano dai postumi di quel trauma collettivo e al contrario progressivamente inserito in una attualità globalizzata. Questo libro ne analizza le opere, in un confronto serrato con i testi, nel tentativo di distinguere la rispettiva originalità degli immaginari.
20,00 19,00

Ben vivere, per ben morire. Esperienza della morte e immagini dell'Aldilà in Ch. M. Wieland

Laura Auteri

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 80

Nell'Europa del cosiddetto secolo dei Lumi, la morte non è più il meritato castigo dell'uomo peccatore, come scriveva San Paolo, come si pensa ancora spesso nel Medioevo e nel Seicento, e come ritiene Lutero. Ma se l'Illuminismo guarda principalmente alla vita terrena di cui la morte è solo necessaria conclusione, su un tema tanto complesso, che ha implicazioni in ambito religioso le posizioni variano in fretta. Si assiste a un prolificare di concezioni contraddittorie, complementari, antitetiche, che si alternano e in parte coesistono, specchio di nuove dinamiche sociali e di una pluralità di tendenze filosofiche e culturali che già dalla metà del secolo si compenetrano le une con le altre con risultati significativi. Tale pluralità emerge chiaramente anche a proposito della discussione sull'Aldilà - se esso esista o no, che cosa si deva intendere con quel termine, se si tratti di un luogo o di uno stato dell'Essere, se si possa credere in una vita dopo la morte o se tutto abbia fine, etc. Questo studio si concentra su Christoph Martin Wieland, figura di spicco del panorama culturale di quegli anni, che dopo un'iniziale fase pietista e una definita dai critici "rococò", poco prima dei trent'anni assume e manterrà poi sempre posizioni illuministe.
20,00 19,00

Viaggio in Italia. Roma

Hippolyte Taine

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 232

Quando, nel febbraio 1864, Taine arriva a Roma, si trova di fronte una città dalle tonalità contrastanti. Centro del potere spirituale, ma ancor di più di quello politico, che afferma ogni giorno il suo predominio, anche culturale, sui comportamenti e la mentalità dei suoi cittadini, la città eterna si offre, in tutte le sue sfaccettature, allo sguardo di un viaggiatore non soltanto interessato al suo indiscutibile patrimonio artistico, ma anche intenzionato a comprenderne le implicazioni ideologiche e le dinamiche sociali. Con l'acume di chi sa osservare l'uomo nel suo ambiente, Taine restituisce al lettore un resoconto critico e storico che, incentrato su un presente per lui indissociabile da una ricostruzione del passato, si focalizza, di volta in volta, sul tessuto urbano, sugli elementi architettonici, sulle opere d'arte e sul vissuto dei suoi abitanti. Ne emerge una visione nuova e moderna che, rifiutando gli stereotipi dell'immaginario romantico, si traduce nell'inconsueta raffigurazione di una Roma percepita nella sua struttura multipla e stratificata.
25,00 23,75

Jeux d'histoire. Histoire, biographie, document, fiction

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 208

25,00 23,75

Cogliam d'amor la rosa. Variazioni nella poesia spagnola e altrove

Maria Cristina Assumma

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 128

Il fascio di significati simbolici che caratterizza la rosa fa sì che essa funga da motivo chiave di una molteplicità di variazioni poetiche, colte e popolari, alte e basse, eccelse e dozzinali, sacre e profane, serie e facete, caste e oscene, antiche e moderne, di alcune delle quali questo testo intende dare contezza, con una particolare messa a fuoco delle lettere spagnole. Ecco dunque un alquanto bizzarro, policromo mazzo di rose, ove i cantori anonimi della tradizione popolare antica e moderna si affiancano a Orazio, Catullo, Ausonio, Guido Cavalcanti, Cielo D'Alcamo, Lorenzo de' Medici, Bernardo e Torquato Tasso, Pierre de Ronsard, Garcilaso de la Vega, Lope de Vega, Luis de Góngora, Juan Meléndez Valdés, Hermann Hesse, Dino Campana, Ramón Gómez de la Serna, Federico Garda Lorca, Trilussa, Umberto Saba, Jorge Luis Borges, ecc.
20,00 19,00

Nekya. Resoconto di un sopravvissuto

Hans Erich Nossack

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 112

Testimone oculare dell’Operazione Gomorrah, Hans Erich Nossack (1901-1977), “il più grande scrittore tedesco del dopoguerra” secondo Sartre, traccia in questo come in altri racconti scritti durante e dopo la guerra un confronto serrato con le possibilità di reazione esistenziale al nulla, assurto ad unica certezza ontologica dell’io. Abbozzato nel 1942, Nekyia fu pubblicato con il sottotitolo Bericht eines Überlebenden (Resoconto di un sopravvissuto) nel 1947 e rappresenta uno dei testi di Nossack di più difficile accessibilità. Visione poetica e costruzione intellettuale dal taglio surrealista, il racconto offre, nella sua intricata cornice simbolico-mitica, un viaggio regressivo nell’atemporale. La catabasi apre le porte al dialogo con i modelli della tradizione culturale occidentale, unico residuo del passato annientato dall’incursione della storia, mentre figure archetipiche (che richiamano alla saga degli Atridi) assurgono ad annunciatori di un possibile superamento del trauma, della catastrofe e, soprattutto, della colpa. Il mito di Oreste e il viaggio di Odisseo (esplicitamente evocato già dal titolo, che richiama l’XI Canto dell’Odissea) si intrecciano con visioni apocalittiche e paesaggi lemurici, funzionali alla rappresentazione di quel punto zero che Nossack destoricizza e riconduce al mito.
20,00 19,00

Lo splendido violino verde

Angelo Maria Ripellino

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 304

"Lo splendido violino verde" è la raccolta della piena maturità di Ripellino, pubblicata con Einaudi nel 1976, due anni prima della morte prematura. Concepito sotto forma di un diario in cui «si riflette, associandosi ai crucci privati, il malessere, l'inclemenza dell'epoca», il libro orchestra i principali Leitmotive dello scrittore siciliano: la teatralità dell'esistenza, la poesia come talismano per 'tenere a bada' la morte, la «buffoneria del dolore». Il commento che accompagna i testi, grazie anche alla consultazione delle agende manoscritte di Ripellino, tenta di districare il fitto tessuto di rimandi e citazioni, che sconfinano nelle arti più disparate, dalla pittura di Chagall all'opera lirica di Donizetti, dal teatro di C?echov e Brecht, filtrato attraverso le regie strehleriane, fino al cinema di Keaton, Chaplin e Fassbinder. Alternando slanci di gioia a note di profondo dolore e giocando sul labile confine tra arte e vita, Ripellino intesse una poesia capace di trasformarsi essa stessa in spettacolo e di rifrangere, come un prisma, i raggi del suo sconfinato orizzonte culturale in un «ribaldo trappolío di colori». Con due scritti di Corrado Bologna e Alessandro Fo.
30,00 28,50

La scrittura necessaria. Il diario di guerra di Fausta Cialente

Emmanuela Carbé

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2021

pagine: 200

Il volume propone una lettura critica del Diario di guerra (1941-1947) di Fausta Cialente, custodito presso il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei dell'Università di Pavia. La scrittura necessaria restituisce la storia degli anni di militanza antifascista di Cialente in Egitto, con la sua collaborazione alle trasmissioni italiane di Radio Cairo e la fondazione del giornale «Fronte Unito», diventato per un breve periodo «Il Mattino della Domenica». La scrittura diaristica diventa per Cialente un esercizio formale in funzione della sua attività politica, un eccezionale momento di confronto con il proprio immaginario e con l'organizzazione "consapevole" della memoria.
30,00 28,50

Dirottamenti sul tango e sul flamenco. Studi letterari e antropologici

Maria Cristina Assumma

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2020

pagine: 152

Un’analisi comparativa tra il tango e il flamenco e il loro rapporto con la poesia colta - in particolare con Adolfo Gustavo Bécquer, Manuel Machado e Federico García Lorca per quanto riguarda il flamenco e con i poeti e i pittori dell’avanguardia italiana per quanto riguarda il tango – sono il tema di questa raccolta di saggi, frutto della ricerca che da anni l’autrice Maria Cristina Assumma conduce sul tema del popolarismo nell’ambito della cultura ispanica.
20,00 19,00

Twixt land and. Island poetics in anglophone literatures

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2020

pagine: 248

25,00 23,75

Re-visioni della modernità. L'opera di Irmgard Keun

Lucia Perrone Capano

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 191

Irmgard Keun (1905-1982), scrittrice di successo nella Repubblica di Weimar, che dovrà prendere poi la via dell'esilio, presenta nella sua opera una complessa interazione di discorsi culturali nella quale si incontrano diverse figurazioni del femminile, ambiguamente tese tra autodeterminazione e adeguamento ai modelli proposti dalla cultura di massa. Capaci di raccontare le contraddizioni della società tedesca agli inizi degli anni Trenta, nel tormentato periodo dell'esilio e dell'immediato dopoguerra, i testi di Keun evidenziano aspetti e fenomeni specifici della modernità, annullando la distanza tra discorso letterario e discorsi altri. Sia nei fortunati romanzi del periodo weimariano, che in quelli dell'esilio, privi di ogni retorica legata alla perdita della patria e aperti a forme di vita cosmopolite, e negli ultimi testi composti nel controverso e sofferto dopoguerra, la scrittura di Keun offre interessanti modalità di re-visione della modernità letteraria che essa stessa rappresenta.
25,00 23,75

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.