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Artemide: Proteo

Re-visioni della modernità. L'opera di Irmgard Keun

Lucia Perrone Capano

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 191

Irmgard Keun (1905-1982), scrittrice di successo nella Repubblica di Weimar, che dovrà prendere poi la via dell'esilio, presenta nella sua opera una complessa interazione di discorsi culturali nella quale si incontrano diverse figurazioni del femminile, ambiguamente tese tra autodeterminazione e adeguamento ai modelli proposti dalla cultura di massa. Capaci di raccontare le contraddizioni della società tedesca agli inizi degli anni Trenta, nel tormentato periodo dell'esilio e dell'immediato dopoguerra, i testi di Keun evidenziano aspetti e fenomeni specifici della modernità, annullando la distanza tra discorso letterario e discorsi altri. Sia nei fortunati romanzi del periodo weimariano, che in quelli dell'esilio, privi di ogni retorica legata alla perdita della patria e aperti a forme di vita cosmopolite, e negli ultimi testi composti nel controverso e sofferto dopoguerra, la scrittura di Keun offre interessanti modalità di re-visione della modernità letteraria che essa stessa rappresenta.
25,00 23,75

Memoria dei paesaggi. Paesaggi della memoria

Libro

editore: Artemide

anno edizione: 2019

pagine: 240

Il 9 novembre 1989 il crollo del muro di Berlino, il successivo dissolvimento dei regimi socialisti dell’Europa dell’est e l’apertura dei varchi orientali verso Occidente hanno innescato in Europa una serie di eventi politici e culturali che ha contribuito a trasformare drasticamente la carta geopolitica dell’Europa. Dalla creazione di nuovi confini geografici e spaziali sono sorte anche nuove identità, culturali e linguistiche. Questo libro propone una riflessione tra studiosi di diverse discipline e diverse provenienze geografico-culturali sulle trasformazioni politiche, storiche, architettoniche, urbanistiche e culturali avvenute negli ultimi decenni e sul modo in cui l’arte – la letteratura, il cinema, la fotografia – ha saputo rappresentare tali mutamenti, ponendosi su quella labile linea di confine tra il recupero della memoria storica e il bisogno di trasgredire e creare nuove realtà. I saggi pubblicati in questo volume sono il risultato del progetto di ricerca della “Sapienza” Università di Roma “Mneme: Memoria / Nostalgia / Europa / Mappe / Est”, coordinato da Antonella Gargano. Saggi di Veronica Arpaia, Eva Banchelli, Ewa Bérard, Ethel Daniele, Antonella Gargano, Barbara Grüning, Giulia Iannucci, Axel Klausmeier, Marcus Köhler, Matthias Leupold, Daniele Nuccetelli, Daniela Padularosa, Ewa Popiel-Rzucidlo, Magdalena Popiel, Valentina Quaresima, Mateusz Salwa, Maria Paola Scialdone.
25,00 23,75

L'Io allo specchio. Tre voci nello «spazio autobiografico». Max Frisch, Christa Wolf, Gregor von Rezzori

Angela Checola

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2018

pagine: 271

L'Io nel Novecento non riesce più a rappresentarsi attraverso il racconto lineare della propria vita, perché ponendosi davanti allo specchio non incontra se stesso in un'immagine nitida e ben definita. Lo specchio riflette un'immagine frantumata, moltiplicata, restituendo soltanto schegge del sé. Il tentativo di ricomporle nella scrittura costituisce l'azzardo dell"'Io che scrive" nella consapevolezza dei limiti della lingua e del dicibile. Max Frisch, Christa Wolf e Gregor von Rezzori hanno contribuito al discorso autobiografico novecentesco, facendo della propria esperienza esistenziale il presupposto dell'espressione artistica. Ponendo l'Io, celato dietro una maschera oppure palesato, al centro delle loro opere, i tre autori hanno sperimentato diverse tipologie testuali e "generi" letterari, fondendo tradizione e innovazione strutturale in conformità con i concetti novecenteschi di soggettività e di realtà. Nella loro produzione letteraria alcune opere a carattere ibrido, a metà tra autobiografia e finzione, sono particolarmente significative per il valore estetico della strategia di autorappresentazione ivi messa in atto e suscitano l'interesse del lettore anche per la materia storica - di carattere personale e collettivo - trattata. Scrive Strässle Thomas nella prefazione al libro: "La scrittura autobiografica ha una lunga storia e un ricco presente. Il lavoro di Angela Checola individua tre testi recenti appartenenti a questa tradizione letteraria - Montauk (1975) di Max Frisch, Kindheitsmuster (1976) di Christa Wolf e Blumen im Schnee (1989) di Gregor von Rezzori - e li mette a confronto, indagando in particolare sull'interazione tra autorappresentazione e autoinvenzione come aspetto caratteristico della 'scrittura del sé'."
25,00 23,75

Intorno alla guerra: sguardi francesi

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2018

pagine: 144

Fra tutti i temi inerenti all'esperienza umana, quello della guerra è fra i più trattati dalla letteratura, fino a costituire, come accade per il cinema, una sorta di genere. Forse principalmente per la sua cruciale, perdurante attualità in tutte le epoche. Ma anche in virtù della sua complessità, che ne fa un oggetto di rappresentazione fitto di implicazioni, tanto sul versante temporale che spaziale. La guerra traccia una linea divisoria tra un prima, un durante e un dopo, donde la pertinenza di opere dedicate all'approssimarsi di un conflitto, la frequenza dominante di quelle che mostrano il fenomeno bellico in pieno svolgimento, la ricorrenza di testi e narrazioni riguardanti i problemi dei reduci e più in generale le conseguenze. E questa cronologia è possibile percorrerla tutta in una stessa opera, o traversarla parzialmente, includendo un prima e un durante, o un durante e un dopo, se non addirittura un prima e un dopo. Peraltro la durata di un conflitto rischia talvolta di essere difficile da delimitare nei suoi confini, anche a seconda della sua natura e dell'epoca in cui esso si svolge: proprio la sua collocazione nella diacronia storica ne determina la fisionomia peculiare. Ma dipende poi dalla strategia dell'artista che intenda rappresentarla di sceglierne aspetti e prospettive da mettere in rilievo.
20,00 19,00

Visible/invisible. Incursioni nella narrativa italiana americana contemporanea

Carla Francellini

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2018

pagine: 294

"Visible/Invisible" affronta la questione del segno etnico nei suoi diversi gradi di visibilità, come si manifesta nella letteratura italiana americana contemporanea. Muovendo da un'indagine teorica e critica, il volume insegue il fil rouge dell'italianità nella scrittura visibile di Sandra Gilbert, Maria Gillan, Lisa Ruffolo, come pure in quella fortemente invisibile di Mary Caponegro e Don DeLillo. Un'italianità dinamica, dialogica, contrattata sul campo delle ibridazioni passate e presentì che prefigurano quelle future. Un'italianità visibile e invisibile, mai identica a sé stessa, sempre viva e persistente tanto da riemergere dopo imprevisti salti temporali, in cui si avvicendano generazioni diverse che rielaborano, non di rado in modi sorprendenti, il proprio rapporto con le origini, come accade per Tony Ardizzone, Adria Bernardi e Paola Corso. Sugli snodi del tempo - "those points where time stands still or from which it leaps ahead", per usare le parole di Ralph Ellison -, all'incrocio tra le storie di prima mano di quanti attraversano l'oceano in cerca di fortuna e quelle ricreate ad arte dai loro discendenti, si gioca la sfida degli studi italiani americani e l'avvincente partita dell'identità alla base del complesso discorso sulla letteratura degli americani di origine italiana, anche di quelli contemporanei. Presentazione di Fred Gardaphé.
25,00 23,75

Letteratura e mutazione. Pier Paolo Pasolini, Ernesto De Martino, Franco Fortini

Daniele Balicco

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2018

pagine: 98

Pier Paolo Pasolini non ha potuto leggere "La fine del mondo" di Ernesto De Martino. Il volume, infatti, è stato pubblicato postumo solo nel 1977. Tuttavia, conosceva molto bene il lavoro dell'antropologo partenopeo e, soprattutto, l'articolo che anticipa le tesi del volume: "Apocalissi culturali e apocalissi psicopatologiche". Lo fece pubblicare nel 1964 sulla rivista Nuovi Argomenti, di cui era lui stesso condirettore, insieme ad Alberto Moravia. La riflessione di Pasolini sulla mutazione antropologica risente fortemente della lettura di questo saggio. Ma mentre De Martino si limita a un'analisi comparata fra rituali della fine del mondo, referti psichiatrici e forme simboliche della cultura contemporanea, Pasolini individua la causa di questa apocalissi culturale nel capitalismo a lui contemporaneo. "Letteratura e mutazione" è uno studio in due atti sulla genealogia di questo concetto nell'opera di Pasolini e nell'opera poetica di un autore a lui vicino, quanto antagonista: Franco Fortini.
20,00 19,00

Un formidabile appetito. Corporeità e cibo nell'opera di Thomas Mann

Massimo Bonifazio

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2018

pagine: 144

Nell'opera manniana il dato meticolosamente realistico si mescola sempre con quello simbolico. Questo vale anche per le rappresentazioni dell'ambito alimentare e per la riflessione sul corpo, costantemente mediate dalle convenzioni della società borghese. Nei suoi romanzi è possibile rilevare con particolare chiarezza l'opposizione fra natura e cultura, fra l'animalità emergente nello svolgere la funzione vitale di alimentarsi e il controllo del comportamento tramite le buone maniere. Questo volume intende indagare il ruolo delle moltissime rappresentazioni di atti alimentari nell'opera di Thomas Mann, e insieme interrogarsi sulla riflessione dello scrittore a proposito della corporeità e della 'vita'.
20,00 19,00

20,00 19,00

Stranieri di carta, stranieri di voce

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2017

pagine: 226

Il volume raccoglie alcuni contributi ad un progetto di ricerca del Dipartimento di Scienze della formazione, scienze umane e della comunicazione interculturale dell'Università di Siena, incentrato sul tema dell'incontro con l'altro e della percezione dello straniero secondo diverse ottiche disciplinari: letteraria, linguistica, geografica, storica. Il presupposto comune di questi saggi è che un tema vasto e complesso come quello delle dinamiche interculturali possa essere indagato produttivamente solo attraverso l'azione combinata di prospettive teoriche e metodi di indagine diversi e complementari: dallo studio degli stereotipi letterari o sociolinguistici a quello delle proiezioni culturali, dalla ricerca sul campo alle analisi sperimentali. La contaminazione tra metodi e campi di indagine diversi conferma che lo sguardo dello/sullo straniero è la prospettiva migliore per una riflessione identitaria attenta a non rimanere chiusa in se stessa, ma disponibile a cercare nella diversità culturale suggerimenti per ridefinirsi e rinnovarsi nella scoperta dell'altro.
25,00 23,75

Giorgio Manganelli «Verbapoiete». Glossario completo delle invenzioni lessicali

Giorgio Manganelli «Verbapoiete». Glossario completo delle invenzioni lessicali

Luigi Matt

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2017

pagine: 174

Tra le componenti della ricca e complessa prosa di Giorgio Manganelli un ruolo di primo piano è senza dubbio assunto dalla compagine dei neologismi d'autore. Allo scopo di far luce su tale aspetto, si allestisce un glossario completo delle invenzioni lessicali rintracciabili nell'intera opera pubblicata in volume (senza escludere le raccolte epistolari, che offrono materiale interessante); per ognuna di esse, si costruisce una voce lessicografica, completa di contesti ed etimologia. L'inventività lessicale attivissima sin da "Hilarotragoedia" non è solo un riflesso del gusto per una prosa espressivista, ma appare strettamente legata alle esigenze di una rappresentazione di quelle "cose che non esistono" centrali nelle opere manganelliane. "Una parola non designa cose nuove che noi scopriamo esistenti, ma allucina la loro esistenza": scorrendo il glossario, si potrà verificare come questa affermazione dell'autore sia un'efficace chiave interpretativa per la sua peculiarissima scrittura.
20,00

Generi letterari e costruzione di una lingua comune tra Cinque e Seicento

Libro: Libro in brossura

editore: Artemide

anno edizione: 2017

pagine: 128

Che cosa tiene insieme le “cicalate” con le “prediche”, un oscuro dialogo rinascimentale con i rimaneggiamenti teatrali secenteschi? La precisa coscienza metalinguistica dei loro compositori, in un "secolo", cioè il Cinque-Seicento, in cui tutto, o quasi, sembra ruotare attorno alla questione della lingua. Quella qui indagata, attraverso alcuni suoi generi significativi anche se tuttora poco studiati, è un'epoca attraversata da sguardi in avanti e all'indietro, da fervide polemiche tra fautori del modello fiorentino e anticruscanti, tra nostalgici dell'aureo Trecento boccacciano e petrarchesco (nella codificazione bembiana) e propugnatori del naturalismo della lingua parlata a Firenze nel Cinquecento, tra gli affezionati a un modello linguistico unificante e gli estimatori della diversità e del plurilinguismo. I saggi sono di Raphael Merida, Federica Rando, Fabio Ruggiano, giovani studiosi del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (DICAM) dell'Università di Messina.
20,00 19,00

Giorgio Manganelli e il viaggio

Libro: Copertina morbida

editore: Artemide

anno edizione: 2017

pagine: 125

Dalla giornata di studi "Giorgio Manganelli e il viaggio" organizzata dall'Università di Macerata nel 2015, prende le mosse un volume che esplora le prospettive letterarie e narrative alla base dei numerosi viaggi compiuti da Manganelli nel corso della sua lunga carriera di narratore. La costruzione del percorso fisico sulle fondamenta della peregrinazione intellettuale, sia essa interiore, catabatica, acronica o impossibile, può indifferentemente svilupparsi come variante del reportage giornalistico, prassi di ricerca filologica, o vero e proprio modello di conoscenza del mondo, anche di quell'universo interiore funestato da nevrosi che trovano requie proprio grazie al viaggio. Ogni immersione nella lettura di Giorgio Manganelli comporta un sintomo, una certa vertigine provocata dalle parole con cui lo scrittore, solito esprimersi tramite sostituzioni e digressioni, insistenze sulle soglie e i mondi liminali, scardinamenti e ridefinizioni, ellissi e iperboli funamboliche, racconta i propri viaggi. In questa esplorazione, immagini metaforiche come "fascinazione dell'ossimoro", "scrittura cicatricosa", "robustezza dei contrari", oltre a tentare di definire lo stile di Manganelli, sono coordinate da considerare per ben riposizionarsi sulla mappa geografica del grande scrittore milanese. Saggi di Sara Bonfili, Gianni Cimador, Lietta Manganelli, Andrea Rondini, Alessandro Trebbi, Marcello Verdenelli, Giampaolo Vincenzi.
18,00 17,10

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