Aska Edizioni: Prospettive di storia
La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro raccolta profughi Giuliano Dalmati di Laterina 1946-1963
Elio Varutti
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 192
La vicenda del Campo profughi di Laterina (AR), è stata solo accennata nei libri di argomento storico generale. Questo libro è una novità. Dal 1941 al 1943, sotto il fascismo, è un Campo di concentramento per prigionieri inglesi, sudafricani e canadesi. Sottoalimentazione e scarsa igiene nelle baracche provocano nei 2.500-3.000 prigionieri varie malattie debilitanti, come dissenteria e tifo. Poi per un anno il Campo è stato un reclusorio sotto la sorveglianza nazista. Dopo la liberazione, avvenuta nel 1944, a cura della VIII Armata britannica, si trasforma fino al 1946 in un campo di concentramento per tedeschi e repubblicani della RSI catturati al Nord. Dal 1946 al 1963, per ben diciassette anni, funziona come Campo profughi per italiani in fuga dall'Istria, Fiume e Dalmazia (per oltre 10mila persone), terre assegnate alla Jugoslavia col trattato di pace del 10 febbraio 1947. Sono italiani della patria perduta. Patiscono il freddo e la fame. Tra i più anziani di loro ci fu un alto tasso di suicidi. A Laterina giungono pure alcuni sfollati dalle ex colonie italiane. Non c'è un libro che tratti in modo specifico questi anni di vita quotidiana e di incontro-scontro con la popolazione locale, fino alla completa integrazione sociale, mediante qualche matrimonio misto (di solito: marito toscano e moglie istro-dalmata) e, soprattutto, col lavoro e con l'assegnazione delle case popolari ai profughi.
Rifugi precari. Ricordi degli anni 1943-44
Lionella Neppi Modona Viterbo
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 72
Mentre infuriavano a Firenze le persecuzioni antiebraiche, Lionella Neppi Modona Viterbo viveva la sua prima adolescenza. Lei e la sua famiglia -i genitori e un fratello più piccolo- a metà ottobre del 1943, spinti dalla drammaticità delle circostanze ed esortati anche dall'amatissimo rabbino Nathan Cassuto a «cercare solo di sopravvivere», abbandonarono la loro casa e cominciarono una vita clandestina. Per molti lunghi mesi, prima in città poi ad Anghiari, si ingegnarono a vivere in una dimensione fino a poco tempo prima del tutto inimmaginabile, dovendo fronteggiare oltre al rischio continuo di essere arrestati e deportati, anche lutti, malattie, piccole e grandi emergenze in una realtà stravolta. Con una memoria prodigiosamente nitida e ricchezza di dettagli, l'autrice ripercorre questo periodo cruciale della sua vita. Non intende esibire velleità letterarie, e le è altresì estraneo il registro sentimentale: quasi sempre il suo mondo interiore resta fuori dall'economia della scrittura. Nessuna indulgenza per malinconie e rammarichi percorre queste pagine; né tanto meno Lionella Neppi Modona Viterbo indulge a forme di autocommiserazione, a cui è del tutto aliena non solo nello scrivere ma per carattere anche nella vita reale. Questo suo memoriale rappresenta invece un'onesta, circostanziata e veridica testimonianza, preziosa per la storiografia e per chiunque voglia comprendere la quotidianità nei drammatici frangenti delle persecuzioni.
La Maremma Grossetana nel panorama delle bonifiche in Italia e nel mondo. Studio tematico comparativo
Leonardo Rombai, Anna Guarducci, Marco Piccardi
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 488
Lo scopo di questo volume è ripercorrere la storia delle bonifiche in Italia, contestualizzandole in un ambito internazionale. Il progetto considera - per l'Italia e per gli altri paesi dell'Europa e del Mondo -, come possibili patrimoni, esempi significativi delle aree di bonifica nell'accezione più piena e più antica del termine bonifica, con sua applicazione all'idrografia. La documentazione sulla bonifica italiana, è immensa, e oggi sono per lo più conservati negli Archivi di Stato dei tanti territori interessati, ma anche nell'Archivio Centrale dello Stato di Roma e in quelli delle principali città italiane che furono capitali degli Stati. È stata fatta un'analisi comparativa dei casi italiani: Campidano di Oristano, Maremma Grossetana, Pianura del Fucino, Pianura di Ferrara, Pianura Pontina. Sono state inoltre individuate sei aree campione, situate in quattro diversi continenti. I sei esempi scelti sono: tre europei (il Petit Poitou, i Polder olandesi e i Fens inglesi), uno asiatico (Mumbai), uno americano (Delta del Sacramento-San Joaquin), uno africano (Città del Capo). Il volume oltre a un ricco apparato fotografico e mappe storiche inedite, ha in appendice, un elenco delle principali bonifiche idrauliche effettuate nell'Italia moderna e contemporanea.
La geografia di Dante. Toscana e Italia, città e luoghi nella Divina Commedia
Leonardo Rombai, Margherita Azzari
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 80
Il libro mette in luce la conoscenza non comune - e, anzi, per l'epoca straordinaria - della geografia da parte di Dante Alighieri, mediante gli innumerevoli richiami e descrizioni di territori e centri abitati, ambienti e paesaggi, fenomeni fisico-naturali e antropici: passi che oggi ci appaiono corretti, puntuali e spesso innovativi. La Divina Commedia presenta così - accanto ai tre mondi immaginari ove si svolge l'itinerario letterario del poeta - una geografia fatta di luoghi reali, osservati con attenzione dall'autore o da altri, utilizzati come testimoni. Insieme alla geografia in versi più significativa, viene sottolineata l'ampia e profonda cultura fatta di meditate letture di opere classiche e medievali, ma anche della conoscenza e dell'uso della più innovativa cartografia nautica e geografica e persino degli strumenti per orientarsi e per misurare la Terra. In appendice, sono elencati i viaggi e i soggiorni di Dante e gli oltre 300 luoghi geografici denominati nel poema, compresi gli oltre 60 della Toscana, regione in assoluto privilegiata rispetto al resto dell'Italia e del mondo.
Renato Pieraccioli. Un uomo, un padre, uno sportivo. Il mistero del derby e la scomparsa di un allenatore
Manila Pieraccioli, Sauro Barbagli
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 144
È il racconto della vita di un uomo, ma soprattutto di uno sportivo, scomparso improvvisamente dopo un derby calcistico. Renato Pieraccioli nasce a Pistoia e nel 1929 si trasferisce a Montevarchi per giocare nella squadra locale. Qui incontra la moglie ed avrà due figli. Rimarrà presto vedovo, nonostante ciò, resterà ad abitare nella casa della moglie e continuerà a seguire il settore giovanile e la prima squadra come allenatore. Nel 1944 dopo la fine di una partita amichevole con la squadra di San Giovanni V.no di lui si perderà ogni traccia a seguito di tafferugli avvenuti, negli spalti e fuori dal campo di gioco, per il risultato della partita. Molte sono state le ipotesi, nessuna è stata confermata. L'unica verità è la scomparsa di un uomo che ha fatto del settore giovanile e del calcio un obiettivo, raggiungendo traguardi di eccellenza per una città di provincia, in epoche in cui ancora non si conosceva bene l'importanza determinante dell'allenamento.
1384 la presa della città. Arezzo nelle mani di Enguerrand De Coucy
Simone De Fraja
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 88
La città di Arezzo, sullo scorcio del Trecento, era segnata dalla politica degli Arciguelfi e dalla politica filofiorentina, forti correnti che trovavano scontri con frange di ghibellina memoria; forti divisioni, contrasti, anche economici, che si intese gestire manu militari, avvelenarono la città. Le sorti della città furono presto piegate da eventi che ebbero risvolti locali ma che, in realtà, appartenevano ad un quadro di scala internazionale. Settimo di una lunga dinastia, "uomo quanto valoroso, altrettanto modesto", secondo la Cronica di Buonaccorso Pitti, Enguerran de Coucy fu un soldato professionista, capitano della propria armata, potente personaggio di Francia la cui fortificazione, a Coucy, vantava il donjon cilindrico più imponente di quel mondo tardo medievale, un esempio di gigantismo. L'intesa tra il Sire de Coucy e i Tarlati, ad un passo dal riprendersi il governo della città, sfociò con l'offerta di Arezzo alla vicina Siena per venticinque mila fiorini, tosto declinata per le pressioni di Firenze cui fu ceduta per quarantamila fiorini. Non fu certo Enguerran VII a determinare la débâcle di Arezzo, fisiologica ed inevitabile in quelle storiche sabbie mobili; egli fu solo l'ultimo capitano di ventura che intervenne nelle lotte tra Arciguelfi e Ghibellini, con un risultato che fu solo il prodotto dei tempi e della politica aretina. C'è forse, dunque, la necessità di un approccio più neutro ed oggettivo o comunque tale che non risulti segnato da alcun accento filofrancese, come nell'opera di P. Durrieu, La Prise d'Arezzo, ovvero segnato da campanilismo o revanscismo storico. Prefazione Luca Berti.
Dalle carte inedite di Pietro Guerri. Arte, politica e amministrazione tra Ottocento e Novecento
Giorgio Sacchetti, Lorenzo Tanzini, Nedo Migliorini
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 168
Gli ultimi decenni dell'Ottocento videro prodursi in Valdarno profondi e duraturi cambiamenti che investirono la struttura economica, sociale e politica delle città e dei paesi che lo compongono. Grazie agli investimenti provenienti dalla vicina Firenze, nacque in quegli anni una numerosa e combattiva classe operaia, concentrata intorno al polo San Giovanni - Cavriglia, dove farà la sua comparsa la grande industria siderurgica, le Ferriere italiane, e lo sfruttamento delle miniere di lignite. Emersero personaggi e grandi manager come Vilfredo Pareto e capitani di industria come Arturo Luzzatto. Invece nell'area di Montevarchi, si sviluppa l'industria diffusa del cappello ed una borghesia amante dello stile Liberty e del Decò. Questo volume è il frutto di un convegno sulle vicende del Valdarno tra Otto e Novecento, che ha visto la partecipazione di insegnanti, studenti, professori universitari, enti ed istituzioni culturali cittadine. La figura più rappresentativa, è certamente quella dello scultore Pietro Guerri, che ha realizzato molte opere presenti in Toscana e in particolare in Valdarno.
Siena andante con... mito. Storie, leggende, personaggi
Luigi Oliveto
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 128
Siena non è solo città di belle 'evidenze' che le derivano dalla sua storia, arte, tradizione. Conosceremo, luoghi, personaggi, storie, misteri, che ancora oggi vivono nascosti dietro antiche mura di palazzi, in angoli appartati, nella memoria che da una generazione all'altra si tramanda per alimentare ciò che può essere detta la 'leggenda di Siena'. In tali variegati incontri ecco imbatterci nel mistero del 'quadrato magico' (il palindromo del Sator) racchiuso su un fianco della Cattedrale; nella leggenda della Diana, fiume sotterraneo che c'è ma non si vede. Tra aneddotica, storia, leggenda apprenderemo perché la torre di Palazzo Pubblico si chiami del Mangia, e, a proposito di prelibati mangiari, quale siano le origini del Panforte. Molte le storie e diversi i personaggi - singolari, geniali, bizzarri - che sembrerà di incrociare per strada, vedere uscire dagli androni delle loro case. Insomma, un composito universo che del mito di Siena ha nutrito il racconto e che anche questo libro intende percorrere, condividere, perpetuare.
InPalio. To learn about and experience the Festival in Siena
Luigi Oliveto
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 88
San Galgano: il santo, l'eremo, l'abbazia. Storia e storie intorno alla spada nella roccia
Andrea Conti
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 112
Il toponimo San Galgano, nel comune di Chiusdino, nella provincia meridionale di Siena, sulle colline metallifere, comprende due fra le più importanti emergenze artistiche-architettoniche del senese e della Toscana in generale: l'eremo di San Galgano sul Montesiepi e l'abbazia omonima nella piccola valle del fiume Merse. Prima abbazia cistercense della Toscana, la sua importanza da un punto di vista architettonico ed artistico è grandissima in quanto essa fu la porta che introdusse nella regione i metodi costruttivi, la concezione degli spazi e gli elementi stilistici del gotico, già affermati oltralpe. Eponimo dell'uno e dell'altra, un santo locale, Galgano di Chiusdino, un miles vissuto nella seconda metà del XII secolo che qui trascorse come eremita l'ultimo anno della sua breve vita e morì verso la fine del 1181.
InPalio. Per conoscere e vivere la festa di Siena
Luigi Oliveto
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 88
Un volume agile ma completo, ideato - come dice il sottotitolo - "per conoscere e vivere la festa di Siena", per entrare nell'universo di un evento, unico al mondo, sintesi e rappresentazione di una città intera, della sua storia e civiltà. Dalle origini della corsa alla formazione delle contrade, alla descrizione dei fatidici quattro giorni lungo i quali è cadenzata la festa senese, queste pagine aiutano a conoscerla e a viverla in ogni sua fase, rito, significato. Così come, tra poesia e antropologia, cercano di spiegarne sentimenti ed emozioni. Completa il libro una sorta di racconto del Palio attraverso frammenti di celebri pagine letterarie: da Vittorio Alfieri ad Andrea Camilleri, passando attraverso gli scritti di Pratolini, Palazzeschi, Landolfi, Montale, Fruttero e Lucentini, Luzi.
Il «costituto» del comune di Siena in volgare (1309-1310). Un episodio di storia della giustizia?
Mario Ascheri, Cecilia Papi
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 96
Al tempo di Dante, negli anni che furono per Siena segnati dalla sistemazione di piazza del Campo e dalla costruzione del Palazzo pubblico, da pitture come la Maestà di Duccio (e presto del 'Buongoverno') e dalla istituzionalizzazione del palio, Siena garantiva la lettura in 'volgare', cioè nella lingua che sarebbe divenuta italiana, del corpo principale delle sue leggi e assicurava significative garanzie politico-istituzionali. Molte di queste conquiste ritenute 'moderne' sono attestate da quello straordinario testo, che va contestualizzato nel suo tempo: come si spiega e in che cosa consiste la sua eccezionalità? Con i suoi volumi, snelli ed essenziali, la collana Prospettive di storia intende proporre al più ampio pubblico dei personaggi che hanno lasciato una traccia, dei momenti particolari di 'svolta' della nostra storia ormai globalizzata, delle vicende anche singole ma significative, istruttive. In modo scorrevole, senza pedanteria accademica, la collana vuole proporre l'essenziale del personaggio, della 'svolta', dell'episodio. Darne i contenuti accertati e i problemi che rimangono aperti. In una parola: indicare la 'prospettiva'. Perciò i nostri volumi non sono voci enciclopediche, semplicistiche e frettolose. Vogliono dire qualcosa di più: quel che c'è da ricordare, ma anche da rileggere alla prima occasione per rifletterci ancora. Perché il nostro futuro ha bisogno di prospettive: ma che tengano conto del nostro passato.