Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Asterios: Piccola bibliothiki

Quid enim sum? Che cosa realmente sono? L'auspicata fine del genere umano

Ernesto Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2023

pagine: 112

Cicerone si domanda: “Che cosa sono?”, non “Chi sono?”. Dopo 2080 anni, possiamo tentare di dare una risposta, considerando le acquisizioni di genetica, neurobiologia, studio dell’evoluzione. Il risultato è che Cicerone aveva ragione nel domandarsi cosa, e non chi, sono. Tutti gli animali nascono sapendo qualcosa, ma sapiens è stato portato dalla sua evoluzione ad imparare troppo. Ne è risultato un processo sbilanciato, la sua mente è diventata eccessiva, priva di armonia con il corpo che la ospita. Sapiens ha imboccato il sentiero evolutivo nel quale si specializza soprattutto la mente. Il che ci porta a fare con piacere quello che chiamiamo scienza, a fabbricare protesi e potenziare il corpo secondo un procedimento che non ha meccanismi di moderazione: oggetti che all’inizio estendevano la portata del braccio sono ora diventate bombe atomiche. Il processo è sempre più vorticosamente complesso, ci ha alla fine portato a concepire computer che estendono la portata del cervello. Di questo processo evolutivo non abbiamo alcun controllo. La forma di istinto che chiamiamo “scienza” è la ragione intrinseca della fine prossima ventura della nostra specie.
15,00 14,25

Adam Smith a Mosca. Sovranità e percorso di sviluppo nella Russia di Vladimir Putin

Diego Zanetti

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2021

pagine: 160

In quest’opera si propone una spiegazione, fondata su basi teoriche, del comportamento dello Stato russo nel periodo 2000-2020, alla luce della necessità di inscrivere la politica della Russia del periodo in esame in un quadro teorico organico ed onnicomprensivo. La spiegazione passa per i concetti fondamentali e interdipendenti di “sovranità” e di “percorso di sviluppo”; si definisce quest’ultimo come il particolare modo in cui lo Stato organizza il sistema sociale per mezzo della gestione della propria sovranità. Partendo da queste premesse, si analizza l’aderenza della politica estera e della politica economica della Russia di Putin alle teorie tradizionali e a quella teoria, elaborata principalmente sulla base delle considerazioni espresse da Adam Smith ne "La ricchezza delle nazioni". Ognuna di esse verrà formulata in modo tale che l’enunciazione di principi generali venga tarata sui caratteri specifici del contesto russo. S’intende dimostrare come il contesto politico russo attuale, limitatamente alle variabili considerate, risulti intrinsecamente incomprensibile se letto sotto la lente delle teorie tradizionali (liberalismo e nazionalismo).
16,00 15,20

Epigenetica, il DNA che impara. Istruzioni per l'uso del patrimonio genetico

Epigenetica, il DNA che impara. Istruzioni per l'uso del patrimonio genetico

Ernesto Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2020

pagine: 152

"Epigenetica è il DNA che impara da quel che gli succede nella vita. Epigenetica è una scienza che conosciamo da breve tempo che ci permette di capire meglio noi stessi, domanda antica che ha finalmente avuto, seppur parziale, risposta. Epigenetica vuol dire: trasmissione di tratti e di comportamenti senza che la sequenza genica subisca cambiamenti. In questo fenomeno ho guardato quindi con cura, e qui descrivo; e so che da madre e padre, ai quali sono grato, ho ricevuto un programma e uno spartito che mi diceva in gran dettaglio cosa fare, ma mi lasciava libero di farlo, e come, e quando. Son dunque nato con genetica precisa indicazione insieme a totale libertà di come interpretarla. Natura e tempo e indifferente evoluzione han fatto sì che tutte le esperienze che ho fatto vivendo si siano iscritte sul DNA che porto e che ho trasmesso in parte han fatto sì che di esse resti traccia chimicamente scritta sull’elica mia doppia. Oggi sappiamo in parte come, e questo il libro lo spiega e lo descrive. E sappiamo che quel che abbiamo fatto, di buono e di sbagliato non viene disperso per intero. Il tuo DNA, o tu che leggi, prende continuamente appunti."
16,00

Gaia Universalis. L'universo è un organismo vivente

Gaia Universalis. L'universo è un organismo vivente

Ernesto Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 96

"L'universo è una struttura unitaria vivente". Il significato di questa affermazione viene precisato ed i suoi limiti discussi. Le basi di questa idea sono state poste da Alexander von Humboldt (che per primo ha concepito la rete della vita, formulata in "Cosmos", 1834) e da James Lovelock che nel 1972 ha proposto l'unità vivente della Terra ("Gaia, un nuovo sguardo alla Vita sulla Terra"). Il concetto di Universo come unità vivente è strettamente legato al Principio dell'Osservatore, che è colui che sa cosa è la Vita e cosa è la Terra nella sua struttura unitaria, e chi è lui stesso. L'Osservatore in realtà sono gli Esseri Umani, me compreso. Per capire che senso ha che un organismo di questo Pianeta formuli un concetto di questo tipo va, in breve e con un po' di distacco, considerato anche lui. Il discorso inizia esaminando l'unità dell'Universo ed il concetto di Vita, cercando i punti di contatto tra i due argomenti e le proprietà che in Universo e Vita coincidono; o almeno si avvicinano. Il sottotitolo di questa prima parte è "Il sesso degli angeli", a sottolineare la fragilità della logica dell'argomento e, per quanto mi riguarda, il suo interesse di confine tra fisica e metafisica. Il discorso prosegue poi occupandosi della Genetica della brava persona, ad indicare che la specie umana ha come carattere genetico intrinseco, come proprietà dirimente, alcune caratteristiche che lo portano da un lato alla socialità, dall'altro alla elaborazione del pensiero astratto. Poiché la vita e le condizioni che la permettono e la mantengono sono tutto fuorché astratte ed evanescenti, vengono esaminate le ultime tappe della evoluzione umana ripercorrendo i cambiamenti che hanno permesso, e causato, di essere quello che siamo e di pensare in modo ampio. Di questa straordinaria realtà e della unicità di questo processo evolutivo non ci si rende in genere ben conto. Vengono ricordate alcune tappe evolutive del pensiero umano che riguardano in modo particolare i limiti che separano fisica e metafisica. Tra le quali: la poetica di Esiodo ed il pensiero degli Stoici e dei Pitagorici, coloro che erano giunti alla convinzione che l'unica categoria della mente umana in grado di capire la natura ed il Logos che regge e guida l'Universo è la matematica. Da qui nasce la scienza e la capacità di spingere il pensiero fino ai confini dell'Universo, e di sentirci parte di esso.
13,00

Storia e teofania. La storia per un cristiano è una continua teofania

Georgios Metallinos

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 288

«Dal punto di vista cristiano, la storia ha un "senso". Non è un flusso casuale e un intreccio di eventi e accadimenti, ma si offre al tempo stesso all'uomo come possibilità che gli viene donata per affermare il suo valore, per realizzare il suo destino [...]. La divinizzazione, tuttavia, quale unico fine e scopo dell'uomo nella storia, presuppone la presenza e l'azione non solo dell'uomo, ma anche di Dio, nella realtà storica. La storia, in un'ottica cristiana, è una continua teofania. Natale, la nascita di Dio da una donna come Dio-uomo, è la manifestazione e la conferma della realizzazione dello scopo della storia, come conseguimento dell'unione teantropica. Eternità e temporalità, trascendenza e materialità, sovrastoricità e storicità si uniscono, nella persona di Gesù Cristo, in un'unione perfetta [...]. "Colui che assolutamente nulla può contenere è contenuto in un grembo. Colui che è nel seno del Padre sta tra le braccia della Madre", auconfinandosi entro i limiti finiti di ciò che è storico e umano. Questo è il prodigio di tutte le ere, il prodigio "straordinario" e "unico" (unicum) di tutta la storia. La presenza di Dio nella storia rende possibile l'incontro tra Dio e l'uomo, un incontro che si compie come dialogo redentivo del Creatore con la sua creatura, che porta alla loro unione, all'evento, cioè, della salvezza intesa quale realizzazione dell'uomo e attuazione dello scopo della storia».
25,00 23,75

L'estremo sacrificio e la violenza. Il mito politico della morte nella destra rivoluzionaria del Novecento

Francesco Germinario

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 544

La celebrazione della morte ha costituito un tema fondamentale della destra nazionalrivoluzionaria del Novecento. Questa constatazione implica che il tema della morte può essere utilizzato quale laboratorio d’analisi per osservare alcuni aspetti fondamentali dell’universo ideologico di questa cultura politica. Infatti, fenomeni quali il "rito politico", l’"estetizzazione della politica" e la "sacralizzazione della politica" – sui quali negli ultimi decenni si è concentrata l’attenzione della più avvertita storiografia sul fascismo, da George L. Mosse a Emilio Gentile – intrattengono un rapporto molto stretto con la celebrazione politica della morte. Celebrando la morte, la destra nazionalrivoluzionaria ha inteso offrire una risposta alla crisi di senso diffusasi in settori consistenti delle masse nel corso del Novecento. Inoltre, proprio il rivendicato confronto con la morte tradisce la vocazione nazionalrivoluzionaria alla "radicalizzazione dello scontro politico".
39,00 37,05

Simbolo e violenza

Emiliano Bazzanella

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 344

Le tesi che Bazzanella cerca di esporre nel suo saggio molto denso e ricco di contributi tratti dalla filosofia, dall’antropologia, dalla sociologia e dalla psicologia sociale, consiste nell’evidenziare come la violenza da un lato sia connaturata al “senso” e al linguaggio dell’uomo, quasi a livello fenomenologico potremmo dire, dall’altro come essa si manifesti per un preciso inceppamento strutturale all’interno del senso stesso, ossia come una défaillance che non si traduce in una “mancanza” o in un’impotenza, ma paradossalmente in una sorta di eccesso. Se il senso costituisce nel suo complesso quella struttura relazionale attraverso la quale incontriamo e affrontiamo la realtà, esso manifesta anche una doppia faccia, poiché rende possibile una “comunità” con le proprie leggi e la propria etica, ma la minaccia continuamente alla base laddove instaura eccessive differenziazioni e disuguaglianze: “il possesso della verità o, addirittura, il possesso in se stesso, sono il fondamento di ogni polemogenesi” .
29,00 27,55

Essere. La scienza e gli spazi della filosofia

Ernesto Di Mauro

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 135

Fino a che punto io mi comprendo? La teoria della mente descrive la capacità di attribuire stati mentali ad altri, ed è stata a lungo considerata unica agli umani. Ma in uno studio recente è stato analizzato il comportamento di bonobo, scimpanzé ed urangotan che osservavano filmati di umani che svolgevano alcune funzioni (tipo: cercare oggetti in scatole dei quali gli umani ignoravano il contenuto, mentre le scimmie lo conoscevano). I volti dei primati venivano filmati di nascosto. Dalle loro espressioni, dai loro cambiamenti e dai movimenti dei loro occhi se ne potevano definire alcuni pensieri, tipo: delusione, partecipazione affettiva e, soprattutto, anticipazione e volontà di empatia. Una delle conclusioni dello studio è che gli animali erano coscienti che gli umani potevano pensare in modo sbagliato, partecipando emotivamente. Un altro studio ha analizzato l'aiuto che quei primati potevano (sapendo in che scatola era la banana, e sapendo come aprirla) fornire ad umani ignari che dovevano fare la stessa cosa. Il risultato sorprendente è che le scimmie volevano aiutare gli umani, che capivano quando questi stavano per sbagliare, e che le loro performance in questo test somigliavano da vicino a quelle di un bambino di 16 mesi. Questo mostra che le scimmie hanno una qualche rappresentazione mentale di cosa pensa un'altra persona. Ovvero: leggono la mente. Fino a che punto la comprensione del pensiero altrui che hanno le scimmie somiglia a quella umana? La domanda è parziale e mal posta. Più correttamente: fino a che punto gli umani comprendono il pensiero altrui? O, più semplicemente, pensando al mio pensiero fino a che punto io mi comprendo?
16,00 15,20

La bella eterna. Il mistero della Chiesa

Vlachos Hierotheos

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 245

Frutto di discorsi tenuti, nell'anno 1989-1990, ai catechisti dell'arcidiocesi di Atene nel quadro di un "seminario" consacrato alla loro formazione, il presente libro si rivela una vera iniziazione al mistero della Chiesa. Ossia al mistero della Sposa, celebrato nel Cantico dei cantici. Da buon mistagogo, ispirandosi alla lettera e allo spirito dei Padri, il metropolita Hierotheos ci segnala le vie fondamentali di accesso a tale mistero. Ci tratteggia i principali connotati biblici della Chiesa; le proprietà che la contraddistinguono, professate ogni volta, solennemente, nel Credo; la sua relazione imprescindibile (pericoreticà) con l'Ortodossia e con l'Eucaristia; il suo rapporto con Dio, con il mondo, con l'uomo, con il tempio di pietra, nella maestosa (da vertigini!) visione di Massimo il Confessore; i segni distintivi di un pensiero che voglia essere conforme al suo pensiero; la cattolicità della sua vita, che prevede, senza divisioni ma anche senza confusioni, sia azione che contemplazione, sia sacramenti che ascesi, sia teologia apofatica che teologia catafatica, sia monaci che coniugati, sia monasteri che parrocchie, sia chierici che laici; il suo legame con la legge (e con le sue deviazioni possibili: antinomismo e legalismo); la secolarizzazione che talora la infetta, come infetta, talora, la teologia e la pastorale; il "Synodikón dell'Ortodossia" che, proclamato ogni prima domenica di quaresima, rievoca con anatemi e con acclamazioni le eresie che hanno tentato di piegarla e le verità che essa ha di volta in volta, caparbiamente e santamente, riaffermato (grazie all'impavida confessione di tanti suoi membri, battezzati nella nube luminosa dello Spirito). Una mistagogia, questo libro. Semplice (l'oralità e le sue esigenze la informano tutta). E nondimeno profonda (come è sicuramente profondo il pensiero dei Padri copiosamente citato). Un umile strumento per esperire, con maggiore consapevolezza, la Chiesa. Che non è anzitutto un oggetto su cui costruire un'indagine, ma un corpo di grazia in cui entrare, vivere e morire. Per gustare, fin d'ora e per sempre, nella terra dei viventi, e cioè in essa, l'identica vita del Vivente. Dello Sposo del Cantico che, sull'altare, consegna a lei, ogni giorno, la propria vita che fa morire la morte.
25,00 23,75

L'attimo e l'anima. Goethe nella metropoli di Simmel

Michele Gardini

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 144

La filosofia del denaro e la sociologia della grande metropoli sono i riferimenti più noti tra i quali si è organizzata la riflessione di Georg Simmel (1858-1918) sulla modernità. Essi non sono tuttavia gli unici. L'intellettualizzazione progressiva delle forme sociali e l'incremento abnorme della vita nervosa sullo sfondo dell'economia monetaria e dell' esistenza metropolitana hanno visto l'autore, sulla soglia quasi simbolica del primo conflitto mondiale, rivolgere a Goethe un ultimo sguardo filosofico e umano carico di partecipazione e velata speranza. La fisionomia del grande poeta tedesco, pur colta a partire da un determinato momento storico, sociale e culturale, si metamorfizza allora nelle mani di Simmel in un mito senza tempo: un'altra e forse ultima possibilità, insieme storica e ideale, di perfetta integrazione tra l'uomo e il suo mondo, la vita e la forma, la ricezione e la donazione. Ciò che Simmel ha altrove definito la "tragedia della cultura", il conflitto mortale tra il fiume della vita e le sue cristallizzazioni specifiche, non trova spazio per svilupparsi nel meraviglioso equilibrio, insieme poetico ed esistenziale, della fisionomia goethiana. Il presente studio prende le mosse dal fittissimo dialogo intessuto con Goethe per mettere il mito esistenziale costruito da Simmel alla prova della modernità, con le sue strutture economiche e tecno-scientifiche. Fedele all'ispirazione più profonda dell'autore, esso si cala nel suo tema per superarlo verso una riflessione più comprensiva sul significato della "vita" e delle "forme" nella contemporaneità.
16,00 15,20

Il diavolo veste ISIS. Lo straniero di casa

Sarantis Thanopulos

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2018

pagine: 104

Nel mondo globalizzato la quantità ha emarginato la qualità. Regna il quanto che misura la nostra (in)felicità. Il quando (il tempo opportuno dell’incontro), il perché (la domanda del desiderio), il come (le strade da percorrere) e il dove (il luoghi dell’incontro) subiscono la sua feroce sovradeterminazione nei rapporti di scambio, sempre più ineguali e inariditi. L’ineguaglianza degli scambi determina i movimenti migratori, li costituisce come sradicamento totale, esilio senza sogno. Chi governa dovrebbe avere il coraggio di dire ai cittadini che far spazio, donare in modo unilaterale, non è impoverimento, né sacrificio. È un investimento per il futuro, crea le condizioni per essere ricambiati, quando lo scambio sarà diventato possibile. L’unico modo per proteggere da smottamenti catastrofici un mondo sempre più in movimento e renderlo vivibile. Non si può abitare nell’estraniazione, privi della possibilità di un incontro. Il gesto folle del terrorista suicida ci informa che arriviamo troppo tardi all’appuntamento con l’altro e incontriamo solo la morte. L’indifferenza affettiva genera una violenza distruttiva invisibile che cancella le radici dei nostri legami con la vita.
13,00 12,35

Simone Weil e la questione gnostica

Cosimo Schena

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2017

pagine: 144

Il pensiero di Simone Weil, una delle voci più significative del ‘900, ha conosciuto in questi ultimi anni una rinnovata fortuna. Sebbene l’opera della filosofa, mistica e scrittrice francese sia stata oggetto di numerosi studi che l’hanno analizzata da diverse prospettive, alcuni aspetti della sua riflessione sono stati trascurati dalla critica e restano terreno fertile di analisi, come nel caso del rapporto tra la Weil e lo gnosticismo. All’interno di un tema tanto ampio, come può sembrare quello del rapporto di un filosofo con un orientamento del pensiero articolato com’è stato lo gnosticismo, si è scelto di focalizzare gli sforzi nel tentativo di far emergere quell’idea di Dio elaborata dalla Weil, che fu una pensatrice fortemente attratta dalla deriva gnostica; il Dio weiliano, infatti, non è più onnipotente, bensì assente, un Creatore che si è ritirato dal mondo, un Dio che vogliamo provocatoriamente definire “gnostico”, trascendente, perché, come sostiene la filosofa francese, l’atto di creazione non va inteso come un atto di potenza, ma di abdicazione, nel quale Dio, avendo rinunciato a essere re del mondo, vi ritorna come “mendicante”.
16,00 15,20

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.