Besa muci: Entropie
I segreti della lupa. Il lato oscuro di Lecce
Stefano Martella
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 163
Guardate lo stemma di Lecce: una lupa nera campeggia su un albero di leccio carico di ghiande dorate, le cui radici sono scoperte e in bella vista. Le radici reali di Lecce sono invece coperte e invisibili, al di là delle stilizzazioni folkloristiche utili ad attrarre i turisti. Non solo le periferie: le prostitute; i migranti; i nuovi poveri. È la faccia nascosta della Lecce che non compare nelle tv o nei quotidiani maìnstream, che sembrano più attenti a quanto accade sul grande palco del dibattito pubblico, ai sussurri della politica, alle parate delle istituzioni, tanto da non trovare il tempo di occuparsi dei macchinisti sporchi di grasso nel retropalco. È come se Martella, che pure scrive da cronista per un medium tradizionale, tentasse un'operazione di carotaggio di quelle radici che nutrono Lecce, fra la straordinaria umanità che popola gli alveari della 167, lungo i viali intorno alla stazione ferroviaria, nelle casette impregnate di umidità del centro storico, sui pavimenti delle sagrestie del centro che risuonano dei passi dei professionisti impoveriti in cerca di aiuto.
Il fado di Coimbra. Storia e significato sociale della canzone accademica portoghese
Carlo Giacobbe
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Besa muci
anno edizione: 2017
pagine: 211
Il fado è una musica che prende corpo, meno di due secoli fa, nel sottoproletariato urbano di Lisbona, per poi estendersi ad altri segmenti della società portoghese. Ma il fado si identifica con Lisbona? Si può parlare di fado fuori da questa città o, più precisamente, esiste un fado di Coimbra? Sono le domande che si pone Carlo Giacobbe, in questo saggio che ricostruisce il percorso e individua le specifiche caratteristiche di una corrente musicale che reclama il riconoscimento della propria originalità e autonomia dalla più celebre variante di Lisbona. Infatti, se nella capitale portoghese il fado è praticato dalle donne all'interno di locali pubblici, ristoranti tipici, teatri di varietà e tabarins di tipo francese, il fado di Coimbra, al contrario, è espressione esclusivamente maschile e si svolge all'aperto, nelle piazze, sui sagrati delle chiese, nei giardini e nei parchi che abbelliscono la città.
L'enigma del tarantismo
Wilhelm Katner
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 199
Il quadro generale che emerge dalla lettura de L'enigma è [...] un quadro atipico, un insieme di sillogismi, scorci storici, attenzione al momento rituale, in una continua e confusa compenetrazione dei vari livelli che intuisce e riproduce la complessità delle fonti e la forma mentis dell'autore: Katner è medico e storico della medicina, critico musicale, studioso dei rapporti fra musica e medicina, interessato ad aspetti clinici e antropologici. A ragione De Martino riconosceva nel suo contributo, insieme a quello di Sigerist, un punto di approdo di una lettura medica sempre più attenta agli aspetti storico-culturali, approdo da cui ripartire per esprimere quel finale rovesciamento rappresentato da "La terra del rimorso": l'allontanamento definitivo dal riduzionismo clinico e l'interpretazione culturale del tarantismo.
Karastan. Armenia, terra delle pietre
Alessandro Pellegatta
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 159
Il viaggio ha in sé di solito la ricerca di un approdo. Viaggiare in Armenia è diverso: significa abitare lo spaesamento, percorrere strade senza una meta precisa, risalire il corso degli eventi tentando di decifrarli, conoscere i luoghi negati a non più ritrovati, riconcorrere il sottile filo rosso del significato anche quando forse non c'è: cercare una patria.
Sociologia e sviluppo del Mezzogiorno
Gianni Giannotti
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 212
L'arretratezza del Mezzogiorno ha motivazioni complesse, da ricercare in una serie di cause fra loro concatenate. Quali sono le caratteristiche distintive di una società sottosviluppata e in che modo questa reagisce a eventuali iniziative di sviluppo promosse dall'esterno? Il presente studio fotografa una realtà in cui, al di là della mancata industrializzazione, il vero punto debole è la mancanza di una cultura dell'autonomia e della democrazia, che sappia opporsi al controllo della politica locale da parte di gruppi parassitari interessati a sfruttare il bene pubblico per perseguire interessi privati. Le origini del sottosviluppo del Mezzogiorno hanno dunque radici molto lontane, che affondano in una struttura sociale basata sul divario tra una massa di poverissimi e pochi ricchi interessati a tutelare i propri interessi: da qui il logorarsi del tessuto statale e la deformazione delle istituzioni, piegate a interessi particolaristici. Un'analisi accurata e approfondita, per evidenziare le criticità e fare il punto su come avviare un processo di crescita certamente problematico, ma allo stesso tempo possibile.
Balkanostalgia
Diana Bosnjak Monai
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 151
Come una calamita, i Balcani attirano i viaggiatori più curiosi con il loro impasto variegato di luoghi dimenticati, di mercati brulicanti di vita, di profumi e sapori intensi. Questo è un viaggio dentro le viscere più profonde della penisola balcanica: si parte da Trieste, lungo la litoranea adriatica, per arrivare al Bosforo, passando per l'Istria, Sarajevo, la Macedonia e la Grecia più autentica. la voce narrante è quella di chi in quei luoghi ha vissuto per un quarto di secolo e lì ritorna sempre, ogni volta per riscoprirne il fascino crudele e senza tempo.
Tarantismo. Transe possessione musica
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 159
Un animale simbolico e non zoologicamente identificabile con alcuna specie di aracnide - come ha chiarito nel 1959 l'etnologo Ernesto De Martino sovrintende la misteriosa fascinazione legata al fenomeno culturale e religioso conosciuto come tarantismo. Gli etnomusicologi Domenico Staiti, Brenno Boccadoro, Gilibert Rouget, Luisa Cosi e Giorgio Di Lecce ne esplorano l'universo in questo saggio dedicato al carattere musicologico dei processi di guarigione divenuti celebri. Un testo che indaga il contrappunto fra antichità greca, tradizione colta rinascimentale-barocca, sincretismo catartico-religioso. La terapia musicale adoperata da secoli come rimedio contro il celebre morso del ragno si rivela, attraverso questo studio a cinque voci, un retaggio di grande dignità culturale, artistica e spirituale.
La memoria e il perdono. La Bosnia ed Erzegovina tra verità e riconciliazione
Massimo Vita
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 90
"La Bosnia ed Erzegovina era, in piccolo, una sintesi della Federazione Jugoslava. Crocevia di culture e religioni, linea di demarcazione tra Occidente e Oriente, tra Cristianesimo e Islam, tra Cattolicesimo e Ortodossia, un mosaico di tradizioni che per quasi cinquant'anni ha convissuto pacificamente nell'intento di sviluppare quella terra dove ogni cittadino, ogni jugoslavo, si sentiva eguale e aveva uguali diritti ovunque egli avesse scelto di vivere". "La memoria e il perdono" è un racconto storico-sociale, un reportage, quasi il romanzo di un paese, la Bosnia, costruito scavando nella memoria per arrivare al perdono. Un racconto che mette al centro gli uomini, la loro umanità, la loro memoria, la loro vita straziata e la loro resistenza. La resistenza civile, umana, non quella armata, ma quella dello scoprirsi vivi giorno dopo giorno.
Le dimensioni della voce. Una introduzione all'espressività dei prodotti vocali
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 236
"Le dimensioni della voce" costituisce una riflessione inedita sulle proprietà comunicative e simboliche del vocalico. Il volume si propone di ricostruire e individuare, lungo la catena evolutiva, il passaggio dalle vocalizzazioni alla voce cantata, di classificare i prodotti vocali e di analizzare la voce come atto performativo a forte connotazione estetica ed espressiva. Il canto è interpretato nella sua dimensione socio-spaziale in un contesto sacro e indagato come strumento di esternazione del sé, come veicolo di denuncia sociale e come oggetto fonografico. La varietà dei temi trattati mostra quanto il campo di azione della voce sia vasto e, pertanto, quanto il suo esame necessiti di una mobilitazione di approcci e competenze molteplici.
Nella terra del passato vivente. La scoperta dell'Albania nell'Europa del primo Novecento
M. Edith Duhram
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2016
pagine: 375
Scutari, 8 maggio 1908. Ai primi chiarori dell'alba, Edith Durham e la sua guida escono furtivamente dalla città per entrare nel cuore dell'Alta Albania, in territori comunemente considerati pericolosi e quasi mai esplorati da viaggiatori stranieri. Se un secolo prima Lord Byron aveva celebrato l'Albania del sud, dedicandole versi magnifici nel Pellegrinaggio del Childe Harold, le regioni del nord rimanevano avvolte nel mistero: erano le terre "dell'innominabile turco", la frontiera fra islam e cristianità. Munita di album da disegno, macchina fotografica e fonografo a rulli con cui registrò le prime incisioni di canti popolari balcanici, l'intrepida londinese si avventurò tra comunità sperdute e minuscoli villaggi i cui nomi non erano neanche segnati sulle carte geografiche. Quel viaggio nell'ignoto la portò a conoscere usanze e tradizioni le cui origini si perdevano nelle nebbie del mito, un piccolo universo a ridosso delle coste dell'Adriatico orientale rimasto prodigiosamente ai margini del tempo e della storia. Ora che l'Albania si è lasciata alle spalle il lunghissimo isolamento cui l'avevano confinata la dominazione ottomana prima e la dittatura comunista poi, questo libro offre ai lettori italiani una guida alla scoperta di uno dei più antichi e finora meno noti patrimoni culturali europei.
Rosso un fiore. Intervista a Maria Rosaria Manieri
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2015
pagine: 97
In questa lunga intervista - una conversazione a tutto campo sulla politica e la società italiane - Maria Rosaria Manieri racconta un pezzo di storia di questo Paese attraverso ricordi e suggestioni di una vita passata in politica. Dal primo centrosinistra al '68, dalle lotte femministe alle grandi conquiste sociali, da tangentopoli alla nascita del berlusconismo, dal Concilio Vaticano II a Papa Francesco, le tappe fondamentali della storia nazionale vengono ripercorse attraverso lo sguardo e la voce di una delle protagoniste, in un inevitabile intreccio tra passato e presente, tra vita pubblica e frammenti di vita privata. "Rosso un fiore", incipit della seconda strofa dell'inno dell'Internazionale, è il titolo evocativo e il filo conduttore. "Due parole simbolo di una storia straordinaria, di amore per l'umanità, di emancipazione e progresso sociale". La memoria si presta come strumento per delineare un cambiamento possibile, verso un futuro migliore e più umano.
Insediamenti cavallereschi in Puglia. Templari, teutonici, ospitalieri
Paolo Lopane
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2015
pagine: 149
Innervata dalle antiche strade romane e dotata di grandi porti che costituivano il naturale punto d'imbarco per le rotte commerciali levantine e per il passagium in Terrasanta, la Puglia era letteralmente avvinta dalla rete delle fondazioni cavalleresche. Edificate all'interno delle mura cittadine o ubicate extra moenia, nella forma, perlopiù, della grangia, il tipico insediamento rurale degli Ordini religiosi, le loro precettorie erano solitamente dotate di cappelle, armerie, magazzini, foresterie e quant'altro servisse all'adempimento dei propri compiti di polizia via ria e di presidio dei Luoghi Santi. Per secoli, il mantello crociato dei monaci-soldati si dispiegò protettivo sul mondo in marcia dei "viandanti di Dio", sui basolati delle strade romane, sui verdeggianti solchi delle antiche lame, ovunque scorresse la fiumana di uomini che nell'esperienza del pellegrinaggio, nel graduale conseguimento delle sue teppe, nelle sue emozionanti scoperte e nelle sue inevitabili prove, sofferenze e sacrifici, avvertivano oscuramente la parabola stessa dell'esistenza, del lungo e tormentato cammino verso il centro di se stessi. Non furono, però, solo uomini e merci a transitare in quei secoli sulle antiche strade di Puglia. Terra di frontiera o, piuttosto, ponte sospeso fra Oriente ed Occidente, le sue lastricate vie si fecero veicolo di scambi e sincretismi culturali le cui mirabili tracce, scolpite nella pietra, continuano a sfidare i secoli e le incurie della memoria.