Biblion: Storia, politica, società
I frontalieri in Europa. Un quadro storico
Paolo Barcella
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 168
I frontalieri sono lavoratori pendolari internazionali, ovvero lavoratori mobili, impiegati all'estero, ma residenti nel proprio paese d'origine, dove mantengono la propria vita familiare e sociale. Sebbene forme di pendolarismo internazionale di breve raggio siano riconoscibili anche nei flussi di mobilità da lavoro dell'età moderna, il frontalierato europeo novecentesco si è distinto per caratteristiche che sono conseguenza di sviluppi economici, di trasformazioni tecnologiche e di normative che ne hanno definito lo statuto giuridico, riconosciuto oggi nei suoi caratteri generali da tutti gli stati membri dell'Unione Europea. Il presente volume - esito ultimo di un percorso di ricerca pluriennale, sviluppato in collaborazione con centri studi nazionali e internazionali - intende fornire un quadro storico del fenomeno, proponendo una periodizzazione che consenta di coglierne l'evoluzione e gli sviluppi dai primi del Novecento ai giorni nostri.
Sul socialismo e il futuro della sinistra. Scritti scelti e discorsi (1944-2000)
Francesco De Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 396
"... al di là degli aspetti più propriamente legati alla vicenda storica del PSI, deve essere ricordata un'ultima ragione che rende la lettura del libro curato da Zanier particolarmente utile. Gli scritti di De Martino qui raccolti, proprio perché legati con un doppio filo tanto al passato quanto all'attualità, permettono di misurare una duplice lontananza: non solo da una stagione della sinistra, ma anche da un ceto dirigente che, benché in presenza di difficoltà esogene ed endogene, non rinunciò mai alla propria missione storica, ossia spendersi per ridurre le diseguaglianze comunque presenti nelle società occidentali, muovendo le proprie scelte politiche da solidi ragionamenti teorici e programmatici. Un modus operandi di cui oggi le forze progressiste, così come quelle moderate-conservatrici, avrebbero terribilmente bisogno, ma che purtroppo non pare essere all'orizzonte". (Dalla prefazione di Jacopo Perazzoli).
Giulio Alessio. Un radicale tra XIX e XX secolo
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2019
pagine: 248
Il filo conduttore che lega la sfaccettata biografia politica di Giulio Alessio (Padova, 853-1940) è rappresentato dal suo rigore e dalla integerrima coscienza del valore della politica e dell'impegno a favore delle classi popolari, oltre che dalla ferma e appassionata difesa della democrazia, contro i tentativi autoritari di Crispi prima e contro il fascismo poi. Alessio fu uno dei migliori politici del radicalismo settentrionale, una figura di rilievo nazionale, anche se impregnata di "padovanità", poiché rimase sempre fedele alla sua città, nella cui università insegnò ininterrottamente fino al pensionamento, nel cui Consiglio comunale rimase, con un'assidua presenza nonostante gli impegni parlamentarie anche dopo aver assunto incarichi governativi (nei governi Nitti, Giolitti e Facta), continuando a risiedervi e trascorrendovi gli ultimi anni, costretto al silenzio e all'isolamento, dopo l'avvento della dittatura fascista.
Oltre la carità: lo spirito del Risorgimento. La Società Operaja di Arezzo
Alessandro Garofoli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2018
pagine: 286
Sorta nel 1863 approfittando delle concessioni dello Statuto, la Società Operaja cessò di vivere per l'avvento del fascismo. Aveva occupato ampi spazi nella vita pubblica del secondo Ottocento, assorbendo linfa vitale dal Risorgimento, dalla modernità, dall'etica del lavoro. La sua presenza accresceva il consenso alle nuove istituzioni, difendendole da nostalgie preunitarie. Occorreva seguire i processi evolutivi dei Paesi avanzati, offrendo tutele previdenziali e assistenziali. Erano iniziative territoriali, parti di un reticolo solidale che si estendeva all'intero Regno d'Italia. Il titolo Oltre la carità fa porre l'attenzione sulla volontà di varcare i limiti dell'assistenzialismo tradizionale, occupandosi della tutela più ampia di operai e artigiani: il mutualismo arricchì la società civile in sintonia con le attese liberali. Prefazione di Fabio Bertini.
Il pensiero demiurgico. Saggi su Filippo Burzio
Paolo Bagnoli
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2018
pagine: 134
In occasione del settantesimo della scomparsa di Filippo Burzio, avvenuta il 24 gennaio 1948, questo volume, attraverso una serie di saggi del suo maggiore studioso, illustra aspetti e tematiche della personalità e del pensiero dell'intellettuale torinese - al contempo umanista e scienziato di fama mondiale - nonché direttore de "La Stampa" a due riprese: dopo l'8 settembre 1843 e dalla Liberazione fino alla morte. Inventore della teoria del demiurgo, Filippo Burzio rimane ancora un'intellettuale non troppo conosciuto, laddove le sue opere testimoniano di un pensatore che seppe cogliere la crisi morale di metà del secolo scorso con un respiro culturale europeo.
Il socialismo europeo e le sfide del dopoguerra. Laburisti inglesi, socialisti italiani e socialdemocratici tedeschi a confronto
Jacopo Perazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2018
pagine: 214
Il volume ha come oggetto di studio la variegata discussione teorica, programmatica e politica del Labour Party inglese, della Socialdemocrazia tedesca e del Partito socialista italiano nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento. Dato che, come ha spiegato lo storico tedesco Dan Diner, «nessuna esposizione storica […] può fare a meno di selezionare alcuni elementi dell'immenso materiale offerto dalla realtà», si è deciso di focalizzare l'indagine soprattutto sulle riflessioni e sulle conseguenti elaborazioni programmatiche dei tre partiti socialisti - oggettivamente diversi per storia, natura organizzativa e valori di riferimento - nei confronti del capitalismo e delle sue mutazioni avvenute nel corso del secondo dopoguerra. Ne emerge un quadro in cui i partiti socialisti provarono effettivamente a far valere la supremazia della politica sulla sfera economica, riuscendo così a curare gli interessi, fino ad allora scarsamente considerati, di larghe fette della popolazione.
Parlare d'anarchia. Le fonti orali per lo studio della militanza libertaria in Italia nel secondo Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2018
pagine: 226
Le vicende del movimento anarchico e libertario, in Italia, tra anni Cinquanta e anni Ottanta del Novecento, sono state ancora solo timidamente approcciate dalla ricerca storica. Il presente volume ospita contributi di studiosi di diverse generazioni che hanno cercato di mettere a fuoco il tema d'indagine storiografica concentrando l'attenzione sulle fonti orali, cioè le interviste, le testimonianze, i racconti raccolti dalla viva voce di chi ha attraversato, dalle più diverse angolazioni, l'anarchismo del secondo Novecento italiano. Un periodo, questo, che ha segnato una profonda trasformazione del movimento anarchico - sempre che di movimento, al singolare, sia lecito parlare - sia per quanto riguarda le sue teorie di liberazione sociale, sia per la sua pratica militante, sia per il modo di concepire se stesso dentro, contro o fuori la dialettica politica contemporanea. Per poter, quindi, parlare d'anarchia, ci si è innanzitutto preoccupati di inquadrare le questioni metodologiche che stanno alla base della produzione e dell'utilizzo delle fonti orali, peraltro già definite e discusse da una scuola storiografica ormai consolidata.
Storia e sport. Uno sguardo sul XX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2017
pagine: 134
Sono raccolte qui le relazioni al seminario “Storia e sport: uno sguardo sul XX secolo”, tenutosi nell'aprile 2016 presso il Dipartimento di studi storici dell'Università statale di Milano. Il progetto del seminario era di affiancare studiosi juniores a studiosi di professione intorno a un argomento, la storia dello sport, che in alcuni ambiti accademici riscuote ancora un rispetto piuttosto scarso rispetto alle sue potenzialità di approfondimento negli ambiti più generali della storia della società e delle istituzioni. In ognuno dei contributi presentati la lente dello sport ha messo a fuoco temi o scorci di storia politica e sociale, di volta in volta adeguandosi al lessico di momenti, luoghi e situazioni molto diversi nel corso del Novecento, con l'attenzione necessaria per cogliere i temi generali nella narrazione delle vicende particolari. Il libro si presenterà così, a una lettura più superficiale, come una piacevole carrellata di questioni sportive; uno sguardo più attento mette comunque in luce una prospettiva originale per guardare ai grandi temi dell'associazionismo, delle istituzioni, delle politiche identitarie, della cultura di massa.
In un Paese schiavo con sensi liberi. Antologia degli scritti di Paolo Treves
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2017
pagine: 228
Antifascista, socialista, esule, intellettuale e uomo politico: queste sono alcune delle molte anime di Paolo Treves (1908-1958), protagonista a lungo dimenticato della storia nazionale ed europea del Novecento. Figlio di Claudio Treves, educato fin dall'infanzia ai valori del socialismo e della libertà, sperimentò fin da giovanissimo le persecuzioni che il fascismo infliggeva ai suoi oppositori. Dopo aver sofferto la lontananza del padre, fuoruscito in Francia nel 1926, fu a suo volta costretto all'esilio dal fascismo nel 1938. Dalla Gran Bretagna, patria di adozione nei drammatici anni della guerra, non smise di denunciare i crimini del regime fino al ritorno in Italia nel 1945. Questo volume raccoglie alcuni dei suoi scritti, tracciando un percorso che si snoda attraverso la dittatura fascista, la guerra, la difficile ricostruzione dell'Italia repubblicana, le molte battaglie del socialismo: con tono lucido, partecipe, disincantato e talvolta ironico, Paolo Treves restituisce con le sue parole un quadro vivido della nostra storia, dimostrandosi testimone attento e appassionato dei suoi tempi.
L'orologiaio di Pesariis. Biografia politica di Fermo Solari
Gianni A. Cisotto
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2016
pagine: 336
Il libro ricostruisce la biografia politica dell’esponente di maggior rilievo dell'azionismo friulano, Fermo Solari, nato a Pesariis il 22 settembre 1900 e morto a Udine il 25 giugno 1988. Tra i fondatori del Partito d’Azione veneto nel 1942, fu commissario politico della prima formazione GL in Friuli; successivamente entrò nel CLN regionale veneto e fece parte, in sostituzione di Silvio Trentin ed Egidio Meneghetti, del Comitato militare regionale. Nel marzo 1944 fu chiamato a Milano, al Comando generale del Corpo volontari della libertà, come vice di Ferruccio Parri, che sostituì dal 10 novembre 1944 al 25 aprile 1945 quando quest’ultimo fu arrestato. Dopo lo scioglimento del Partito d’azione Solari entrò nel PSI, nelle cui liste fu eletto al Senato nel 1958. Spirito critico e indipendente, lasciò il partito nel 1966, aderendo al Movimento dei socialisti autonomi e alla Sinistra indipendente di Parri; in seguito non prese più alcuna tessera, continuando la sua battaglia nel campo della sinistra con interventi giornalistici e con la pubblicazione nel 1979 del libro L’armonia discutibile della Resistenza.
Michele Giuseppe Canale. La vita, le battaglie e gli studi di un genovese dell'Ottocento
Antonella Grimaldi
Libro: Copertina morbida
editore: Biblion
anno edizione: 2016
pagine: 484
La vicenda di Michele Giuseppe Canale, protagonista a pieno titolo della saga del Risorgimento italiano, viene ricostruita in quest'opera attraverso l'analisi critica delle fonti letterarie, storico-politiche ed epistolari. Il legame vitale quanto stretto tra sensibilità estetica e aspirazioni politiche si mostra evidente dagli albori, quando l'influenza di Mazzini appare perspicua e il rapporto con Mameli intimo, e prosegue fino alla maturità, momento in cui egli era ormai approdato a una diversa visione della letteratura e dei valori di riferimento. L'azione politica di Canale, in accordo con la sua città, ritrae il nuovo modo di porsi nella realtà da parte degli intellettuali del Risorgimento: non individui isolati dal contesto sociale e politico che li circondava, bensì pienamente inseriti e operanti in esso. In tal senso, il Diario delle cose di Genova mette in luce il suo ruolo nella storia genovese del 1848-49, dimostrando insieme ad altri documenti la sua adesione ai principi democratici e rivoluzionari che lo animarono.