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Carocci: Piccola biblioteca letteraria

Pietro Aretino. Lettere

Pietro Aretino. Lettere

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2000

pagine: 248

Le Lettere di Pietro Aretino, che ebbero grande risonanza in tutta Europa, ci offrono ritratti indimenticabili dei personaggi più in vista del tempo (da Giovanni delle Bande Nere a Carlo v, da Francesco i a Michelangelo, a Tiziano, per ricordarne solo alcuni) e raccolgono indiscrezioni, pettegolezzi e argute polemiche, ma anche profonde riflessioni sulla letteratura e sull'arte, brevi racconti di vita familiare e toccanti confessioni personali, che nel loro insieme ci restituiscono nitida l'immagine di un secolo centrale nella nostra storia culturale e letteraria.
18,50

Lezioni di Bressanone

Lezioni di Bressanone

Raimondi

Libro: libro varia

editore: Carocci

anno edizione: 2025

pagine: 192

18,30

Orazioni e lezioni pavesi

Ugo Foscolo

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2009

pagine: 351

Il presente volume ripropone unitariamente tutti gli scritti prodotti da Ugo Foscolo in concomitanza con la sua breve esperienza di professore universitario alla cattedra di Eloquenza dell'Università di Pavia (1808-1809). La scelta del curatore di raggruppare così le due Orazioni, le cinque Lezionie i pochi materiali di contorno superstiti è stata dettata dal loro rappresentare, in pratica, un unico libro: un libro "filosofia" dotato di una fisionomia che risponde ad un preciso proposito culturale di Foscolo, quello di mettere in chiaro, di fronte al mondo dei dotti del Regno d'Italia napoleonico, la propria visione della società e della letteratura. Leggendo i testi, si vengono a penetrare la estrema densità concettuale del pensiero foscoliano (solo recentemente rivalutato in tutta la sua originalità) e la bellezza (fatta di forza espressiva ed eleganza) di certe pagine di prosa dello scrittore, finora misconosciute.
29,50 28,03

Magnanimitade. Studi su un tema dantesco

Magnanimitade. Studi su un tema dantesco

Fiorenzo Forti

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 238

Questo volume, uscito nel 1977 (e qui riproposto in anastatica), contiene la parte migliore degli studi danteschi di Fiorenzo Forti, agglutinati intorno al tema-chiave della "magnanimità", che è la "megalopsychia" dell'Etica Nicomachea di Aristotele, letta dall'Alighieri nel commento di san Tommaso d'Aquino. Prendendo le mosse da un'ineccepibile interpretazione della vera natura degli "spiriti magni" nel "nobile castello" del Limbo (Inferno IV), Forti attraversa e connette fra loro alcuni snodi essenziali dell'universo dantesco.
19,50

Guida alla lettura di Montale. Diario del '71 e del '72

Guida alla lettura di Montale. Diario del '71 e del '72

Francesca Ricci

Libro: Copertina morbida

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 410

Il Diario del '71 e del '72 raccolse in volume novanta poesie, composte tra il dicembre 1970 e il novembre 1972 da un Montale ormai più che settantenne, alle soglie del Premio Nobel (1975) e non lontano dal "varco" definitivo. L'analisi dei singoli testi punta a illuminarne la complessità dei significati e dei presupposti storici e culturali, senza trascurarne il costrutto musicale, sulle cui variazioni si modula un privato Giudizio Universale che fiotta sotto la spinta di una pressione incontenuta, di una nuova urgenza di dire e di comunicare, e si scioglie in un discorso che non teme d ripetersi, di tornare su se stesso, sul triplo filo dell'intonazione satirica, dell'affondo memoriale e della "minugia" aneddotica.
27,60

Il lettore in catene. La critica letteraria nei Quaderni

Il lettore in catene. La critica letteraria nei Quaderni

Antonio Gramsci

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2004

pagine: 143

L'intenzione di questo studio è quella di ampliare lo scenario intorno ad Antonio Gramsci, facendo dialogare idealmente il suo pensiero con altri interpreti dell'epoca. L'analisi dei "Quaderni del carcere" è condotta tentando di far affiorare una morfologia critica che tenesse in conto i temi più che i tempi. Vengono dunque tralasciati temi noti e dibattuti, da Dante a Manzoni, mentre si ripropongono le pagine critiche, dove soprattutto a confronto con la letteratura popolare, il sociologo si fa insieme uomo di gusto penetrante e appassionato.
13,10

Antologia delle poetesse romantiche inglesi. Testo inglese a fronte

Antologia delle poetesse romantiche inglesi. Testo inglese a fronte

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Carocci

anno edizione: 2003

pagine: 1201

Questa antologia con testo a fronte si propone di far conoscere ed apprezzare le poetesse inglesi del periodo romantico. Vari e differenziati sono i temi trattati dalle singole poetesse: l'amore, la vita domestica, l'universo femminile, ma anche quelli considerati dai contemporanei prettamente maschili, quali la vita sociale, la politica e la fama letteraria. La novità di questa raccolta non sta solamente nella traduzione di poesie, famose o finora inedite in Italia, ma anche dei commenti critici e nelle informazioni bio-bibliografiche che corredano le sezioni dedicate ad ogni autrice. Completano l'opera una tavola sinottica, un'aggiornata bibliografia degli studi sul Romanticismo inglese ed europeo e su ogni singola poetessa.
43,60

Montale vs. Ungaretti. Introduzione alla lettura di due modelli di poesia del Novecento

Montale vs. Ungaretti. Introduzione alla lettura di due modelli di poesia del Novecento

Alberto Bertoni, Jonathan Sisco

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2003

pagine: 284

È il 1934 quando Gianfranco Contini, in una lettera all'amico Montale, scrive: «La poesia di Ungaretti e la Sua poesia mi sembrano impersonare due tipi ideali opposti, la poesia ricevuta e la poesia di lavoro. Ungaretti è una sede, per così dire, irresponsabile di fenomeni [...] mentre da un Montale si può attendere legittimamente: si deduce». È questa una diagnosi che diverrà nel corso del secolo un criterio influente sulla storia ricettiva e sul tracciato inventivo della poesia italiana del Novecento. Anche in rapporto al contesto polifonico della cultura europea, lo sviluppo parallelo della poesia di Montale e di Ungaretti si presenta come un canone dinamico - qui ricostruito a partire da un campionario esemplare di testi commentati - in cui si riflette lo sviluppo delle forme testuali e delle idee della poesia fra anni Venti e secondo dopoguerra, attraverso i problemi posti alla coscienza civile prima dall'avvento del fascismo e infine dalle esigenze comunicative della nuova società di massa.
20,90

Faust. Un travestimento

Faust. Un travestimento

Edoardo Sanguineti

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2003

pagine: 144

Se tradurre è sempre tradire, e se riferirsi alla tradizione, nella modernità, è sempre operazione di straniamento, il «travestimento» del Faust proposto da Sanguineti si pone come esempio massimo di creativo "misreading". É un legame di lunga data, quello di Sanguineti con il Faust. Egli si confronta con il testo di Goethe con lo scopo, per nulla dissimulato, di raggiungere lo straniamento dall'originale, nella consapevolezza del carattere saturo raggiunto dalla citazione nell'epoca della modernità. Sanguineti cerca una «ricreazione» del Faust, in un confronto con il mostro sacro, che lo spinge, inesorabilmente, a fare i conti con «il mito per eccellenza della modernità», quel mito che ogni «autore moderno ha sognato di rinarrare, quando non lo ha rinarrato effettualmente». Si perpetua in tal modo l'immortale spinta a raccontare ancora quella storia, l'intima ambizione di «scrivere l'ultimo Faust possibile». Ne risulta un testo godibilissimo, ricco di echi e rifrazioni: lo si propone in nuova edizione accompagnata da un commento essenziale che aiuti a cogliere, nel confronto con l'originale, la pirotecnica abilità di manipolazione della parola, applicata qui dal poeta di Laborintus alle risorse gestuali e polifoniche della resa drammaturgica.
13,00

Giovanni Pontano. De sermone

Giovanni Pontano. De sermone

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2002

pagine: 496

Il De sermone di Giovanni Pontano affronta il problema della parola umana non nella sua dimensione oratoria, poetica o storiografica ma nella sua capacità di farsi strumento di relaxatio animi, ristoro all'impegno dell'uomo pubblico, divertimento cortese. Per questo l'humanitas, intesa come virtù eminentemente civile, viene declinata dal Pontano come facetudo, nelle sue potenzialità di festosa piacevolezza, e diventa tratto distintivo di un uomo fiducioso nel valore della cultura. Sulla scorta della mediocritas aristotelica, la capacità di divertire senza mai offendere, il principio umanistico della distinzione urbana si converte in principio di eguaglianza: dal gioco dell´ironia vanno infatti esclusi tanto i miseri quanto i potentes, allontanando il rischio della superbia e quello dell'imprudenza temeraria. I primi tre libri del trattato sono destinati alla definizione teorica della disposizione faceta; i libri IV, V e VI sono dedicati all´esemplificazione concreta, muovendosi tra exempla del passato e aneddoti tratti dalla contemporaneità - l'epoca aurea della Napoli di Alfonso il Magnanimo. Ricordi personali, riferimenti eruditi e novelle si alternano liberamente nel testo, che rifugge dalla precettistica minuziosa e delinea una problematica d´insieme coerente con la spregiudicatezza di un Umanesimo non ancora irrigidito nel progetto razionale del Rinascimento.
29,70

Miserabili in poesia. Criminali, marginali e vittime in versi contemporanei

Miserabili in poesia. Criminali, marginali e vittime in versi contemporanei

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2002

pagine: 320

Protagonisti di questa insolita antologia di poesie sono gli oppressi, coloro che, in mille diversi modi, sono calpestati da un ordine sociale ingiusto e ingiustificabile, da un sistema iniquo e spietato il quale, per lo più indirettamente, induce a violare leggi e principi fondamentali della morale e del vivere civile. La raccolta s'ispira esplicitamente a quel grandioso romanzo di "umiliati e offesi" che è Les Misérables (1862) di Victor Hugo. Pur privilegiando la produzione poetica contemporanea in lingua italiana, i curatori dedicano attenzione e spazio notevoli alla poesia dialettale, rappresentando questa, con forza espressiva singolare e avvincente, i dolori, i conflitti e le speranze dei "marginali" - sovente vittime di povertà, guerre e altre tragedie non volute -; non mancano alcune liriche significative della letteratura europea consacrata ai "bassifondi" della società.
22,90

Rime. Testo francese a fronte

Rime. Testo francese a fronte

Pernette Du Guillet

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2002

pagine: 160

Spentasi a soli venticinque anni, la poetessa lionese Pernette du Guillet (1520 ca. - 1545) fu brillante allieva, discepola fedele ed amante virtuosa di Maurice Scève, una delle voci poetiche più alte ed originali del Rinascimento europeo. Pernette ebbe per Scève un'importanza ed un valore analoghi a quelli che Beatrice aveva avuto per Dante. Di fatto, le sue Rime (1545, postume) sono l'esile, ma denso canzoniere di un'autrice aristocratica e raffinatissima, profondamente influenzata, oltre che dal Petrarca, dal neoplatonismo di Marsilio Ficino e - forse più ancora - di Leone Ebreo. Tema principale e portante di queste liriche, fra cui spiccano per forza espressiva diversi epigrammi e talune canzoni, è certamente l'amore per Maurice Scève, un sentimento insieme gioioso ed inquieto, complesso ed intenso. Con Scève e l'appassionata Louise Labé, Pernette du Guillet costituisce indubbiamente la terza figura decisiva della poesia lionese rinascimentale in volgare.
14,70

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