Chiarelettere: Principioattivo
Il libro nero della Repubblica italiana. La guerra clandestina e la strategia della tensione dalla fine del fascismo all'omicidio di Aldo Moro
Mario José Cereghino, Giovanni Fasanella
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 984
"Intrigo internazionale", "Il golpe inglese", "Il puzzle Moro", "Le menti del doppio Stato": quattro libri fondamentali frutto di anni di ricerche basate su documenti ufficiali rinvenuti negli archivi anglosassoni e nazionali. Ecco perché la Repubblica italiana è stata segnata da terrorismo, tentativi di golpe, servizi segreti deviati, stragi e un'infinita serie di eventi tragici mai veramente chiariti. Una vera e propria guerra clandestina combattuta dai nostri stessi alleati inglesi, americani e francesi. Così, per più di trent'anni, il doppio Stato ha insanguinato l'Italia. I risultati di un'indagine condotta in alcuni fra gli archivi più prestigiosi del mondo (a cominciare da quello britannico di Kew Gardens) sui contesti interni e internazionali che fecero da sfondo agli anni di piombo. Ecco il "grande gioco" sullo scacchiere italiano, in cui guerra fredda tra nemici e guerra segreta tra amici e alleati per il controllo del Mediterraneo (e del petrolio) si sono intersecate fino a sovrapporsi, contribuendo a creare nella seconda metà del Novecento il terreno fertile per violenza e terrorismo. Quattro libri ("Intrigo internazionale, "Il golpe inglese", "Il puzzle Moro", "Le menti del doppio Stato") pubblicati nell'arco di un decennio, tra il 2010 e il 2020, vengono ora riproposti in un unico volume, rispettandone la sequenza cronologica, per far emergere il filo rosso che lega le inchieste di Rosario Priore, il magistrato che si è occupato degli episodi più gravi di terrorismo politico, alle ricerche di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, i quali più di altri continuano a scavare sui nessi tra le radici endogene della violenza e la complessità dei contesti internazionali, basandosi rigorosamente su fonti di prima mano. Nessi a lungo negati o sminuiti, ma che ora cominciano finalmente a essere riconosciuti anche nella discussione pubblica.
L'origine del virus. Le verità tenute nascoste che hanno ucciso milioni di persone
Paolo Barnard
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 176
L'estrema letalità del COVID-19, nato in laboratorio, era nota alla Cina con largo anticipo. Anche in occidente qualcuno sapeva. La denuncia di due tra i più importanti ricercatori internazionali, coadiuvati da Paolo Barnard. "È assai probabile che la virologa cinese Zheng-Li Shi avrebbe salvato innumerevoli vite, se solo avesse rivelato alla comunità scientifica di aver scoperto un'arma letale nel COVID-19" (Steven Quay). "Perché insabbiamenti e depistaggi? Perché l'OMS ha mentito? E perché a causa di ciò milioni di persone sono dovute morire? Senza risposte a domande così drammatiche, la catastrofe della pandemia è destinata a ripetersi" (Angus Dalgleish). "C'è stato un complotto per attaccare i critici dell'origine naturale come complottisti" ("British Medical Journal"). In una ricostruzione inquietante, due tra i più importanti ricercatori internazionali svelano i letali segreti biologici del coronavirus, causa del COVID-19, che erano già noti ai virologi di Wuhan e ai loro amministratori politici nei primi giorni del contagio in Cina. Saranno poi coperti da un muro di reticenza e conflitti d'interesse, complici alcuni settori pubblici americani e gran parte dei media, anche scientifici. Steven Quay e Angus Dalgleish sono stati coordinati da Paolo Barnard in una ricerca che fin dalle prime ore del disastro ha fatto emergere verità sempre più allarmanti. Il nuovo virus ha infatti caratteristiche di aggressività anomale ed estremamente patogene che sono state ottenute tramite tecniche di manipolazione genetica in laboratorio, per questo ammala e uccide in modi così devastanti. Se queste verità fossero venute fuori subito, sarebbero state prese misure ben più drastiche quando ancora i numeri della pandemia erano contenibili e si sarebbero salvate innumerevoli vite umane. Insabbiamenti sostenuti da interessi economici e politici, invece, hanno imposto una versione fasulla, che andava bene innanzitutto ai cinesi, ma anche agli americani che li avevano finanziati per condurre sperimentazioni genetiche scellerate e prive di adeguate misure di sicurezza. Le verità faticosamente venute alla luce ed esposte in questo libro possano servire a prevenire nuove catastrofi, che altrimenti saranno inevitabili, e a fornire una risposta al perché la scienza non abbia potuto almeno limitare questa immane tragedia.
Mala università. Privilegi baronali, cattiva gestione, concorsi truccati. I casi e le storie
Giambattista Scirè
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 336
La ricostruzione completa del sistema di potere accademico. Una mappa impressionante di casi e di storie in barba alla legge, ai regolamenti, ai codici etici degli atenei e alle direttive dell'Anac, l'autorità nazionale anticorruzione. La denuncia di chi ha voluto coraggiosamente esporsi contro un sistema in cui merito e trasparenza, principi sempre invocati, passano in secondo piano rispetto a interessi clientelari, famigliari, maschilisti e talvolta mafiosi. "Si tratta di una patologia grave e pervasiva che sta cagionando seri danni all'Italia, spingendo le migliori intelligenze e le persone di carattere a emigrare all'estero" (dalla prefazione di Piercamillo Davigo). In appendice lettera aperta alla presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. Bandi "sartoriali" su misura da Brescia a Messina, passando per Torino e Bologna. Dottorati e assegni di ricerca costruiti ad hoc da Milano a Cagliari, da Napoli a Pisa fino a Chieti. Coinvolto in un processo per tentata corruzione anche l'ex rettore di Tor Vergata a Roma in seguito a una registrazione audio della vittima, che ha denunciato. Nelle facoltà di Medicina delle università italiane il 94 per cento circa delle selezioni è vinto da "interni", scienziati o medici collegati al dipartimento che bandisce il concorso, e il 62 per cento circa ha addirittura un solo candidato, quello che deve vincere. Le conversazioni intercettate tra i docenti (nelle inchieste delle Procure di Catania, Firenze e Perugia) dimostrano abusi di potere a vario livello. Accordi tra cordate, fazioni e gruppi massonico-accademici che utilizzano, in alcuni casi estremi, meccanismi non molto diversi da quelli mafiosi. La realtà che supera la fantasia nell'inchiesta "Università bandita". Fino alla vicenda che ha coinvolto l'autore, storico con all'attivo diversi saggi, che vince il concorso da ricercatore di Storia contemporanea presso l'Università di Catania, ma non ottiene il posto perché assegnato a una laureata in Architettura. Un fatto clamoroso, di cui ha parlato tutta la stampa e le tv nazionali. Il caso Scirè purtroppo non è l'unico. Merito dell'autore è aver dato spazio e voce, in questo libro, a tutti coloro che hanno subito ingiustizie come la sua. Grazie all'associazione da lui fondata, "Trasparenza e Merito. L'Università che vogliamo", che contrasta la corruzione accademica e avanza proposte per rinnovare i meccanismi di reclutamento, è ora possibile fare la mappatura di uno scandalo che arreca grave danno economico e morale a tutti i cittadini. Solo una università basata sul merito potrà garantire un vero rilancio del paese.
Il potere segreto. Perché vogliono distruggere Julian Assange e Wikileaks
Stefania Maurizi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 400
Nella cella di una delle più famigerate prigioni di massima sicurezza del Regno Unito, un uomo lotta contro alcune delle più potenti istituzioni della Terra che da oltre un decennio lo vogliono distruggere. Non è un criminale, è un giornalista. Si chiama Julian Assange e ha fondato WikiLeaks, un'organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di fare informazione nel XXI secolo, sfruttando le risorse della rete e violando in maniera sistematica il segreto di Stato quando questo viene usato non per proteggere la sicurezza e l'incolumità dei cittadini ma per nascondere crimini e garantire l'impunità ai potenti. Non poteva farla franca, doveva essere punito e soprattutto andava fermato. Infatti da oltre dieci anni vive prigioniero, prima ai domiciliari, poi nella stanza di un'ambasciata, infine in galera. È possibile che a un certo punto venga liberato, oppure rimarrà in prigione in attesa di una sentenza di estradizione negli Stati Uniti e poi finirà sepolto per sempre in un carcere americano. Con lui rischiano tutti i giornalisti della sua organizzazione. L'obiettivo è distruggerli e farlo in modo plateale. Stefania Maurizi è l'unica giornalista che ha lavorato fin dall'inizio, per il suo giornale, su tutti i documenti segreti di WikiLeaks, a stretto contatto con Julian Assange, incontrandolo molte volte. Ha contribuito in maniera decisiva alla ricerca della verità, citando in giudizio quattro governi - gli Stati Uniti, l'Inghilterra, la Svezia e l'Australia - per accedere ai documenti del caso. Gli abusi e le irregolarità emersi da questo lavoro d'inchiesta sono entrati nella battaglia legale tuttora in corso per la liberazione del fondatore di WikiLeaks. In queste pagine ripercorre tutta la vicenda, con documenti inediti... Prefazione di Ken Loach.
Potere massonico. La «fratellanza» che comanda l’Italia: politica, finanza, industria, mass media, magistratura, crimine organizzato
Ferruccio Pinotti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 768
Nel quarantesimo anniversario della scoperta della P2, una nuova inchiesta su uno degli aspetti più controversi e scottanti della nostra democrazia. Ecco come la massoneria, attraverso affiliazioni più e meno coperte, indirizza le scelte politiche, economiche, sociali del nostro paese. Un libro rigoroso, frutto di centinaia di incontri e interviste con esponenti massoni, politici, magistrati e professionisti. Fa impressione leggere uno dopo l'altro i capitoli di questo ampio e documentato viaggio all'interno del potere massonico. Non ci si può credere che esso sia così pervasivo e solido nel tempo (in Italia opera da almeno trecento anni). In una catena continua di nomi e di eventi, la nostra storia, recente e passata, è fortemente segnata dall'attività muratoria, nel bene e nel male. La Repubblica italiana arriva da lì, a cominciare dall'inno nazionale ("Fratelli d'Italia") e dalla Costituente in cui molto folta era la presenza dei "fratelli", per poi continuare con le più alte cariche dello Stato, presidenti della Repubblica, ministri, deputati e senatori. Sembra impossibile. Eppure. La massoneria è ovunque. Imprenditori famosi, grandi banchieri, magistrati in posizioni apicali, accademici, giornalisti e uomini di spettacolo e purtroppo anche 'ndranghetisti e mafiosi. Le richieste di adesione sono in continua crescita. Il successo e i soldi passano da lì. Forse anche il destino dell'Italia? A fianco delle tre principali obbedienze, i cui gran maestri sono qui intervistati da Pinotti insieme a molti altri esponenti, ci sono centinaia di logge coperte, le cui attività formano un network articolato e duro da estirpare, che determina le sorti di concorsi universitari, processi, carriere politiche, militari, cariche istituzionali, oltre a coprire affari malavitosi. Avere consapevolezza dell'enorme influenza del potere massonico è un primo passo per rendere più trasparente la democrazia e combattere le sue degenerazioni.
Italia da morire. I delitti eccellenti e misteriosi che hanno fatto la storia
Adele Marini
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 300
Anita Garibaldi, Ippolito Nievo, Camillo Benso Conte di Cavour, Generale Alberto Pollio, Giacomo Matteotti, Antonio Gramsci, Italo Balbo. Sette protagonisti la cui morte è ancora oggi avvolta nel mistero. Cent'anni di storia rivisitati in forma di noir con il supporto dei documenti ufficiali. La nostra storia è costellata di strane morti, decessi improvvisi, improbabili malori, incidenti fatali. È andata davvero così? Questo è ciò che racconta la verità ufficiale sui sette protagonisti di "Italia da morire". Ma è una verità parziale, spesso costruita per occultare trame, interessi e giochi di potere. Serve allora ripercorrere queste storie mettendo finalmente insieme tutti i tasselli del puzzle. Scopriremo così che Anita Garibaldi, la compagna dell'Eroe dei due mondi, è stata probabilmente strangolata o sepolta viva e che Antonio Gramsci sarebbe stato scaraventato giù dalla finestra della clinica in cui era ricoverato. Ben più che semplici sospetti. In questa riscrittura noir ma rigorosamente autentica e documentata, ogni vittima è trattata come il protagonista di un romanzo poliziesco, ogni vicenda è raccontata come un'inchiesta sul campo. Dietro a ciascun episodio c'è la volontà di arrivare a una soluzione del caso, proprio come nelle indagini di polizia, attraverso la ricerca delle prove o l'analisi degli indizi effettuate il più possibile sulle fonti primarie: i documenti ufficiali, le testimonianze dei contemporanei e le sentenze dell'epoca, senza trascurare gli articoli apparsi sui quotidiani e le ricostruzioni degli autori che hanno trattato gli eventi nei loro saggi. Non è un caso se talvolta, con le investigazioni sulle fonti, accade di arrivare a verità diverse e insospettabili, perché chi aveva interesse a occultare, a nascondere, a mentire, non sempre è riuscito a cancellare tutti gli indizi. Verità che permettono di restituire alle vittime la dignità di un'esistenza interrotta non dal destino, ma dalla volontà degli uomini.
Italia occulta. Dal delitto Moro alla strage di Bologna. Il triennio maledetto che sconvolse la Repubblica (1978-1980)
Giuliano Turone
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 528
Nuova appendice con gli aggiornamenti sulla strage di Bologna e sull'omicidio Mattarella. Le motivazioni della sentenza Cavallini del 7 gennaio 2021. Moro, Pecorelli, Sindona, Ambrosoli, Mattarella, Amato, la strage di Bologna, la P2, Andreotti. Una sequenza impressionante di stragi, assassinii, complotti, tentativi di colpi di Stato nella ricostruzione inedita del magistrato che ha scoperto la P2, arrestato Liggio e rinviato a giudizio Michele Sindona Un cumulo di fatti atroci maturati in un arco di tempo ristretto (1978-1980) e rimasti il più delle volte senza giustizia. Qui recuperati e ricostruiti in un disegno complessivo ricco di frammenti e risvolti dimenticati o trascurati durante i processi. Con Turone, testimone e protagonista come magistrato di quella terribile stagione, ci addentriamo tra gli anfratti di storie torbide e sconvolgenti che hanno come protagonisti criminali, terroristi e mafiosi ma pure uomini delle istituzioni, veri traditori della Repubblica. Ciascuno di essi, con responsabilità diverse, ha tramato contro la nostra democrazia. Come dimostra Turone, solo grazie al sacrificio di eroi valorosi tra magistrati, carabinieri, finanzieri e poliziotti, e all'impegno di alcuni politici tenaci e coraggiosi come Tina Anselmi, l'Italia è riuscita a rimanere un paese libero: leggendo queste pagine, minuziosamente documentate e frutto di anni di ricerche, sembra quasi un miracolo che ciò sia potuto accadere. È quindi essenziale riuscire oggi a tenere in mano il filo che lega i fatti di quegli anni terribili, spesso resi volutamente indecifrabili per coprire responsabilità e bugie. Lo dobbiamo alle nuove generazioni, cui Turone soprattutto si rivolge. Prefazione di Corrado Stajano.
Impunità di gregge. Sesso, bugie e omertà nel mondo dello sport
Daniela Simonetti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2021
pagine: 240
La prima inchiesta in Italia su abusi sessuali e omertà nel mondo dello sport. Un libro che squarcia un velo di ipocrisia su fatti avvenuti e accertati a tutti i livelli. "Impunità di gregge porta alla luce fatti ed eventi totalmente sconosciuti al grande pubblico del mondo più mafioso e omertoso che esista in Italia, molto più di quelli della politica, della finanza e della Chiesa: lo sport" (dalla prefazione di Marco Travaglio). "C'è un discorso di responsabilità e di credibilità e si può pensare di istituire un numero verde per segnalare certi episodi insieme all'impegno del Coni nel costituirsi parte civile nei procedimenti penali relativi a questo ambito" (Giovanni Malagò, presidente del Coni, 8 novembre 2017). Dal 2017 sono stati celebrati oltre quaranta processi a carico di tesserati per abusi sessuali all'interno del mondo sportivo. Il Coni non si è mai costituito parte civile. Non è stato istituito alcun numero verde. La violenza sessuale, gli abusi, le molestie sono una realtà dello sport in Italia come all'estero; non di tutto lo sport ma di una parte importante. Nessuna federazione di casa nostra prevede però l'obbligo di radiazione per chi commette abusi e violenze. Come dimostra Daniela Simonetti in questa inchiesta, le regole sembrano fatte apposta per tollerare e coprire le violenze sui tesserati da parte di altri tesserati - dal bullismo alla pedofilia alle molestie sessuali -, che pure sono diffusissime. E documentate. I numeri ufficiali (limitati agli illeciti sportivi o penali che riescono a bucare il muro dell'omertà) parlano di ottantasei casi censiti dalla Procura generale del Coni dal 2014 al 2019 e di oltre venti processi all'anno avviati dalla magistratura ordinaria (che si concludono regolarmente con pene detentive dai tre ai sei anni) a carico di tecnici tesserati. I quali però continuano il "lavoro" di prima come se nulla fosse accaduto, essendo esentati dall'obbligo di presentare il certificato penale. Attorno ai cattivi maestri ci sono dunque anche pessimi adulti che banalizzano le azioni criminali, spacciandole come normali, e lasciano sole le vittime, che spesso non denunciano per paura di non essere credute e per vergogna. Che questo libro serva a rompere il muro di omertà e dare coraggio alle federazioni sportive di guardare dentro sé stesse e denunciare ogni forma di violenza in difesa dei giovani e dello sport.
Il cavaliere nero. La vera storia di Silvio Berlusconi
Paolo Biondani, Carlo Porcedda
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2018
pagine: 256
Gli autori, con chiarezza e passione, raccontano un'avventura incredibile che si legge come un romanzo. Un libro per conoscere chi è davvero il leader della destra italiana.
Regime alimentare. Pesca intensiva e allevamenti industriali: le conseguenze delle nostre cattive abitudini a tavola
Richard Oppenlander
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2017
pagine: 219
Questo libro smaschera una lobby mondiale potentissima di cui troppo poco si parla, l'industria zootecnica, e illustra le conseguenze delle nostre abitudini alimentari, in particolare del consumo di carne, latticini, ma anche pesce, sull'ambiente e sulla nostra salute. Ogni anno abbattiamo 70 miliardi di animali per uso alimentare - dieci volte la popolazione mondiale -, eppure ignoriamo queste proporzioni. Per produrre un chilo di carne bovina occorrono circa 15.000 litri di acqua. Il 70 per cento delle foreste pluviali è stato abbattuto o bruciato per lasciare sempre più spazio agli allevamenti intensivi. Ciò che mangiamo genera giorno dopo giorno più inquinamento e surriscaldamento climatico di tutte le autovetture, gli aerei, gli autobus e i camion messi insieme. Ci vengono suggerite buone pratiche ecologiche quotidiane - la raccolta differenziata, un impiego domestico moderato di acqua, l'acquisto di lampadine a basso consumo, l'uso della bicicletta e dei mezzi pubblici -, ma nessuno ci dice con chiarezza che il fattore più devastante per l'ambiente in cui viviamo non sono le automobili o le grandi fabbriche bensì il nostro regime alimentare. Spesso sono le stesse associazioni ambientaliste a coprire gli affari e gli interessi dell'industria zootecnica. “Regime alimentare” è un libro politico e un pamphlet ricco di dati che invita a un consumo alimentare più consapevole. Per il nostro benessere e per la salute dell'ambiente in cui viviamo.
La strategia dell'inganno. 1992-93. Le bombe, i tentati golpe, la guerra psicologica in Italia
Stefania Limiti
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2017
pagine: 288
Il periodo più nero della nostra Repubblica. La grande crisi di sistema che colpì l'Italia tra il 1992 e il 1993, e che trovò soluzione nella nascita della Seconda repubblica, è segnata da avvenimenti tragici dai risvolti ancora non chiari. Il cosiddetto golpe Nardi, l'assalto alla sede Rai di Saxa Rubra da parte di un gruppo di mercenari in contatto con la Cia, le stragi di Milano, Firenze, Roma, quelle mafiose di Palermo, il black-out a Palazzo Chigi, e in mezzo Tangentopoli, gli scandali del Sismi e del Sisde, la fine dei partiti storici, la crisi economica. La sequenza di avvenimenti di quel biennio ricostruita in questo libro ha qualcosa di impressionante e fa pensare a una regia che passa attraverso le nostre stesse istituzioni. Come dimostra l'autrice, tutti questi fatti portano il segno di una grande opera di destabilizzazione messa in pratica anche con la collaborazione delle mafie e con l'intento di causare un effetto shock sulla popolazione, creando un clima di incertezza e di paura, e disgregando le nostre strutture di intelligence. Centinaia di testimonianze, inchieste, processi hanno offerto le prove che in Italia è stata combattuta una guerra non convenzionale a tutto campo e sotterranea. Furono azioni coordinate? E se sì da chi? Non lo sappiamo. Dì certo tutte insieme, in un contesto di destabilizzazione permanente, provocarono un ribaltamento politico generale. Un golpe a tutti gli effetti.
Coop connection. Nessuno tocchi il sistema. I tentacoli avvelenati di un'economia parallela
Antonio Amorosi
Libro: Libro in brossura
editore: Chiarelettere
anno edizione: 2016
pagine: 288
"La prima inchiesta sulle coop in Italia. Anni di silenzio, difficile mettere il naso dentro un mondo che garantisce lavoro, potere, soldi e continuità politica. Solo grazie agli ultimi scandali di Mafia capitale sono affiorate le contraddizioni di un universo economico che da solo genera 151 miliardi di fatturato dando lavoro a più di un milione di persone. Grande distribuzione, grandi opere, servizi, alimentazione, assicurazioni: il mondo coop, frutto di una storia secolare, copre tutto il territorio, dal Nord al Sud, in nome della solidarietà, a difesa dei lavoratori. Questo libro prova a smontare la propaganda che ha alimentato l'universo coop e racconta la realtà di un business protetto, in cui sfruttamento, corruzione, speculazione finanziaria sono ben presenti seppure mai denunciati perché coperti dal marchio della legalità. Per fare del bene tutto è concesso anche godere di un regime fiscale particolare (lo garantisce la Costituzione), allearsi con le mafie locali, pilotare le gare d'appalto, pagare tre euro all'ora un lavoratore, persino arricchirsi sulle spalle degli immigrati. Un vero blocco economico, politico, culturale che fa comodo a un'intera classe dirigente e che si basa sulla distrazione della magistratura in un intreccio di potere difficile da scalfire. 'Coop connection' vuole dare voce a chi è solo a denunciare questo sistema, in nome di quei valori in cui credono tanti lavoratori e che hanno ispirato la nascita delle prime cooperative."