Cierre edizioni: Nord est. Nuova serie
«Condannato a ricordare». Augusto Tebaldi a Soave: vita, Resistenza, deportazione
Roberto Bonente
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 178
Destini incrociati nel Novecento veronese
Federico Bozzini
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 288
Dalla Resistenza a Tangentopoli, un'indagine storica a più voci sull'azione politica e amministrativa di sei protagonisti del gruppo dirigente democristiano veronese (Renato Gozzi, Agostino Montagnoli, Giorgio Zanotto, Gianfranco De Bosio, Gambattista Rossi, Enzo Erminero) attivi in diverse e successive stagioni, l’uno diverso dall'altro, ma uniti da un sentire comune che per mezzo secolo accomuna i loro “destini incrociati” e li identifica con quello della città. Nato negli anni novanta da una discussione con un “grande vecchio” della sinistra italiana, Vittorio Foa, nel momento in cui i grandi partiti di massa del secondo dopoguerra erano tutti scomparsi, travolti da una crisi senza precedenti, questo volume – oggi riproposto con una nuova prefazione di G.P. Romagnani – nasce dall'esigenza di comprendere le ragioni di una così lunga durata dell’universo democristiano e illumina le origini del modello veneto di sviluppo, prima del repentino crollo che avrebbe consegnato il Nordest al partito delle “identità locali” o al “partito degli affari”. Una base di partenza per riflettere sulla crisi della democrazia rappresentativa e sull'involuzione del ceto politico.
Il lanificio Tiberghien fra storia e memoria. Documenti storici e testimonianze di lavoro del lanificio di San Michele Extra a Verona
Nadia Olivieri
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 320
Nel 1907 alcuni membri della famiglia Tiberghien avviarono a San Michele Extra la lavorazione di tessuti in lana in una delle prime grandi fabbriche accentrate sorte nel Veronese. Iniziava così la storia di un’azienda che, con le sue numerose istituzioni “paternalistiche” (case operaie, convitto, cooperativa di consumo, dopolavoro), per quasi cent’anni avrebbe fatto storia nell’industria veronese e sarebbe stata il perno di numerose storie di vita e di lavoro nei quartieri accresciutisi con e grazie ad essa. Il libro corre su un doppio binario. Da un lato ricostruisce le vicende del lanificio seguendone le sorti dall’avvio, attraverso i successivi momenti di crisi – che videro per un periodo perfino il coinvolgimento dell’amministrazione comunale di Verona nella sua gestione diretta – sino alla chiusura, avvenuta nel 2004, e alla successiva demolizione del 2016. Dall’altro lato, attraverso le voci dei suoi lavoratori e – soprattutto – delle sue lavoratrici, racconta che cosa abbia significato, per quasi un secolo, lavorarvi dentro e viverci accanto.
Alto tradimento. Il processo a Pietro Fortunato Calvi e correi (1853-1855)
Alessandro Sacco
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 224
Pietro Fortunato Calvi (1817-1855) è un’icona del Risorgimento in Cadore. Dopo il ’48, in cui fu protagonista fra la Venezia repubblicana e – appunto – il Cadore, come tanti altri patrioti si recò esule a Torino, dove condusse una vita segnata dalle ristrettezze economiche e dall’isolamento. Fu soprattutto Mazzini a influenzarlo, inducendolo all’infelice spedizione dell’estate 1853: partendo dalla Svizzera, Calvi avrebbe dovuto guidare un’insurrezione nel Bellunese, ma fu invece arrestato la notte del 17 settembre 1853 da due gendarmi in un’osteria di Cogolo (Tn), dove aveva preso alloggio. Dai documenti analizzati dall’autore, per lo più inediti e conservati presso gli Archivi di Stato di Mantova e Venezia, è possibile ricostruire la lunga trafila di interrogatori a cui Calvi e compagni furono sottoposti, prima dai militari austriaci e poi da una speciale Corte di Giustizia, fino all’esecuzione sul patibolo nel luglio 1855. Allo stesso tempo, dalle lettere e dagli atti processuali emergono gli aspetti più umani e intimi di un giovane che dovette fare fronte alle tragiche conseguenze delle proprie scelte, compiute in forte opposizione alla famiglia e al sistema militare austriaco.
Colpi di scena. La rivoluzione del Quarantotto a Venezia
Piero Brunello
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 432
Come in una sceneggiatura, il volume prende in esame le giornate che nel marzo 1848 portarono alla resa del governo austriaco a Venezia, mettendo in evidenza, attraverso cambi di scena, i diversi punti di vista dei testimoni. La prima parte racconta gli avvenimenti dal 17 al 23 marzo 1848, sottolineando l'importanza delle passioni - in questo caso fratellanza e fiducia nel futuro - nelle mobilitazioni politiche. La seconda parte fa luce su alcune situazioni che si vennero a creare con la nascita del nuovo Governo provvisorio della Repubblica veneta: in che modo la polizia superò i cambiamenti politici, le procedure nei confronti degli stranieri, i processi di definizione della mascolinità. Lo sguardo si espande qui dal 1848 all'intero periodo rivoluzionario, a volte risalendo anche ai decenni precedenti. Nell'intermezzo tra i due "atti", Brunello discute gli interrogativi che hanno orientato le sue decennali ricerche d'archivio su personaggi ed eventi del Quarantotto veneziano. In particolare, in che senso si possa parlare di rivoluzione per vicende contrassegnate, in ultima analisi, dalla sostanziale continuità degli apparati statali.
L'Istituto Lorgna-Pindemonte. Istruzione e società in 150 anni di storia
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: XV-289
La legge Casati, promulgata dal Regno di Sardegna nel 1859 in un contesto di diffuso analfabetismo, applicò nelle regioni annesse il modello scolastico sabaudo, che vedeva nell'istruzione tecnica uno dei pilastri della formazione superiore. Questo provvedimento, molto noto e discusso, si fondava sull'idea che la scuola potesse svolgere un ruolo decisivo non solo per lo sviluppo della persona, ma anche per il progresso economico e sociale del territorio. Verona non si fece sfuggire l'occasione e, trascorso poco più di un anno dall'uscita degli austriaci, partirono rapidamente i corsi. Nel dicembre 1867 iniziò l'attività didattica articolata in tre indirizzi: Commercio, Agronomia e Costruzioni, cui presto si aggiunse la sezione Fisico-matematica, preparatoria agli studi universitari scientifici. II libro, ripercorrendo vicende di 150 anni di storia, evidenzia come l'Istituto abbia contribuito a formare i quadri dirigenti e intermedi del sistema produttivo, dei servizi e dell'amministrazione pubblica, giocando un ruolo rilevante nel contesto economico e sociale cittadino. Questa analisi mette in luce il profondo legame tra scuola, società e territorio, e dimostra come la cultura rappresenti un imprescindibile fattore di sviluppo, la cui valenza emerge in tutte le differenti fasi prese in esame (il periodo post-unitario, le guerre mondiali, il fascismo, il dopoguerra e il boom economico), restituendo significato al ruolo del Lorgna-Pindemonte per la città e la provincia di Verona.
La medicina dei nostri nonni. Cultura e pratiche curative della montagna veneta
Giorgio Vedovelli
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 144
Un tempo i casi di morte naturale erano relativamente pochi: ci pensavano le pestilenze, le carestie e le guerre a porre fine all’esistenza dei nostri avi. I rimedi di cui essi disponevano erano per lo più adatti alla cura di malanni di lieve entità, per i quali si ricorreva soprattutto alle “erbe”, preparando tisane o decotti. Per le malattie più gravi spesso bisognava rassegnarsi, oppure affidarsi alla magia, la cui importanza nella medicina popolare risultava pertanto fondamentale: le credenze magiche fornivano una consolazione nei momenti critici e, non di rado, contribuivano alla guarigione di disturbi di origine psicosomatica. Nel volume vengono descritte le terapie utilizzate nell’area del lago di Garda e della montagna veronese e vicentina fino al secondo dopoguerra, delle quali si ha notizia grazie a informatori che alla fine del secolo scorso ancora conoscevano e applicavano tali pratiche curative.
Isole in fiore. Mary e Percy B. Shelley tra Este, Venezia e i Colli Euganei
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 144
I Colli Euganei furono un crocevia letterario di prima grandezza: nel 1817, a Este, Lord Byron prese in affitto una villa che in seguito divenne il laboratorio poetico di Percy B. Shelley. Qui tra l’estate e l’autunno 1818 egli concepì e iniziò a scrivere alcuni capolavori quali Prometeo liberato, Giuliano e Maddalo e Versi scritti tra i Colli Euganei. In quest’ultimo componimento, riproposto in una nuova traduzione di Antonio Daniele, le cime dei Colli Euganei si trasformano in isole in fiore, luogo di serenità e armonia, nel mare del dolore. Appare evidente la funzione terapeutica del poemetto, iniziato dopo la tragica morte della figlia Clara, cui segue l’anno dopo quella del figlio William. Anche Mary Shelley resta profondamente colpita e affascinata dalla bellezza del paesaggio euganeo, che entra con forza nel romanzo Valperga (1823) e continuerà ad essere evocato a lungo, anche dopo che l’autrice di Frankenstein avrà lasciato l’Italia. I contributi che formano il volume hanno il merito di approfondire la storia di uno dei luoghi letterari più affascinanti del nostro Paese, sia dal punto di vista paesaggistico sia per la qualità delle opere letterarie che vi scaturirono.
Le montagne sono nostre. Una rivolta popolare a Durlo in Lessinia (1722-1723)
Antonio Fabris
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 128
Queste pagine raccontano la storia di una comunità di montagna dell’alta Valle del Chiampo, che nei secoli scorsi ha lottato tenacemente per assicurarsi il possesso delle montagne del suo territorio, nel comune di Durlo. Erano poveri montanari che vivevano in un ambiente scarso di risorse, il cui sfruttamento era fondamentale per la sopravvivenza: le uniche attività erano la produzione del carbone a legna e il pascolo del bestiame, e una magra agricoltura che integrava parzialmente le disponibilità alimentari. Ai montanari si contrapponevano i conti Porto Barbaran e Trissino, che erano i reali possessori di quasi tutte le montagne e che vivevano nei loro palazzi in pianura, lontano dagli aspri ambienti di Durlo. Da una parte una vita di agi senza problemi, dall’altra un’esistenza stentata, spesso ai limiti della sopravvivenza. È una storia di conflittualità, di aperta ribellione al potere, che oppone due realtà molto diverse ma entrambe determinate a far valere i propri diritti, con il coinvolgimento della Serenissima, che è stata arbitro dell’intensa e duratura lotta giudiziaria.
Adria e il Delta dalla distruzione alla ricostruzione. Settembre 1943-dicembre 1945
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 256
Adria e il Delta del Po: una storia, quella compresa nei due anni cruciali per l’Italia dal fascismo alla ricostruzione, indagata in questo libro attraverso analisi che tengono conto di nuove fonti di ricerca. La Resistenza, dopo l’8 settembre ’43, si innesta in un tessuto sociale e politico che il fascismo aveva affrontato con la durezza tipica dello squadrismo agrario. Un proletariato vinto ma non sottomesso rialza la testa alla guida di Eolo Boccato. La ricostruzione – materiale e morale – dopo il 25 aprile, si intreccia con il problema dell’epurazione. Rinascita economica e questione politica diventano quindi due aspetti di un solo problema: come rispondere alla richiesta di giustizia, nei tribunali e nella società, in un contesto che non conosce – tranne sporadici casi – forme sommarie di vendetta, ma che soffre la fame in conseguenza delle distruzioni causate dalla guerra. I saggi che compongono il volume affrontano questioni ancora aperte (come la partecipazione alla Resistenza delle donne), e offrono contributi interpretativi e documentali nuovi, proponendosi come un ulteriore apporto di conoscenza sul periodo più difficile e cruento della nostra storia recente.
Montagne del Novecento. Il volto della modernità nelle Alpi e Prealpi venete
Mauro Varotto
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 208
Il Novecento ha lasciato un’eredità epocale su Alpi e Prealpi venete. Declino demografico, fenomeni diffusi di abbandono e degrado di strutture e manufatti, avanzata della vegetazione spontanea e della wilderness si contrappongono all’esplosione degli spazi dedicati al playground turistico, all’approvvigionamento idroelettrico, all’imbalsamazione memoriale. Dal Massiccio del Grappa al Canale di Brenta, dalla Val Belluna alle Dolomiti Bellunesi, dalla Val di Fassa al territorio agordino, dalle Prealpi veronesi alla Marmolada, il volume ripercorre le tappe di una trasformazione che si chiude con l’inizio di una nuova fase alle soglie del terzo millennio. Il XX secolo ci ha consegnato una montagna mediamente più ricca ma profondamente dicotomica, specializzata ma impoverita nella sua complessità polifunzionale. Più che un atto di denuncia, l’invito a una diversa consapevolezza del mondo alpino: forse è giunto il momento di pensare che un’altra montagna è possibile.
La santa crociata. I cattolici veronesi nella campagna elettorale del 1948
Alberto Margoni
Libro: Libro in brossura
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 336
La santa crociata, la Lepanto del ’48, la grande prova, l’ultima trincea del cattolicesimo in Italia: in tanti modi è stato definito lo snodo cruciale delle elezioni politiche del 18 aprile 1948, che dietro le insegne della Democrazia cristiana e del Fronte democratico popolare videro contrapporsi non soltanto due diversi programmi politici ma soprattutto due visioni dell’uomo, del mondo e della società italiana. Il volume, attingendo anche a documenti di archivi privati, analizza nel dettaglio la campagna elettorale che nel Veronese coinvolse tutto il mondo cattolico, nelle sue molteplici articolazioni, in vista dell’appuntamento decisivo. Una battaglia senza esclusione di colpi, fatta di muri tappezzati di manifesti elettorali, di campane suonate durante i comizi degli avversari, di giornali apertamente schierati, di una propaganda capillare da parte dei Comitati civici volta a condurre ai seggi anche malati e infermi, e persino di una marcia riparatrice compiuta da duemila giovani di Ac a Gazzo Veronese, dove era stata impedita dai “rossi” una manifestazione dell’associazione. Un’autentica epopea che portò al trionfo della Dc, grazie al collateralismo del mondo cattolico.