Donzelli: Saggi. Arti e lettere
La vita in villa. Svaghi, lussi e raffinatezze nell'Italia del Settecento
Giulia Torri
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 300
Appena due secoli fa, nell'ambiente culturale e sociale delle villeggiature italiane settecentesche si sviluppava un vivere sereno e rilassato, scandito però da un vortice di attività «ricreative» in cui il cibo, la moda e il gioco, come anche la musica, il teatro, la caccia, la lettura, la conversazione, svolgevano un ruolo fondamentale. Gli eredi della tradizione aristocratica e cavalleresca italiana, con l'aiuto degli esponenti di un nascente e sofisticato ceto intellettuale, avevano inventato un sogno e lo realizzavano. Tutto era volto alla ricerca della raffinatezza, non vi era spazio per la mediocrità: si esprimeva, in queste dimore e nei tempi della villeggiatura, il libero gioco della bellezza nelle sue molteplici espressioni, un'irrefrenabile joie de vivre, in un'atmosfera generale in cui spesso gli opposti convivevano con naturalezza. L'universo femminile era centrale e vi godeva un potere e una libertà fino a quel momento sconosciuti. In ville ideate e realizzate con cura, fra ospiti scelti con attenzione a volte maniacale, si praticava una qualità di vita altamente sofisticata.
Galassia Ariosto. Il modello editoriale dell'«Orlando Furioso» dal libro illustrato al web
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 460
A cinquecento anni dalla prima edizione, le avventure di Orlando e Angelica continuano ad affascinare, a dimostrazione che un classico è tale se vive lungo i secoli, dialogando con i suoi lettori e ispirando opere nuove, capaci di confrontarsi con le rivoluzioni che coinvolgono gli strumenti espressivi e i modi della comunicazione. Ma quali sono i percorsi che portano un'opera a vivere attraverso la storia? E che ruolo svolgono le immagini che ne hanno accompagnato la nascita e la diffusione? E, ancora, le moderne tecnologie sono inconciliabili con i tempi della lettura, con l'impegno che richiedono la scoperta e la degustazione di un classico? O possono aiutare a ritrovare dimensioni dimenticate o trascurate della tradizione? La storia dell'Orlando Furioso, poema del Rinascimento che da subito è diventato un best seller in tutta Europa, è un terreno fertile per affrontare questi temi. È qui ad esempio che si può vedere da vicino come interagiscono memoria letteraria e memoria iconografica, costruendo rapporti che capovolgono la linea del tempo. Capita così che il grande successo del modello ariostesco, legato anche al suo format editoriale - illustrazioni e apparati paratestuali sempre più ricchi -, influenzi la riproposizione di testi precedenti come l'Orlando innamorato di Boiardo o addirittura le Metamorfosi di Ovidio. "Galassia Ariosto" racconta questa storia anche grazie a un ricco apparato iconografico e intrecciando diverse prospettive critiche: l'analisi del testo e delle illustrazioni, la storia del libro, l'allestimento di archivi digitali intesi come straordinari strumenti di ricerca, i nuovi scenari aperti dagli e-book. Il titolo è ispirato alla «Galassia Gutenberg» di McLuhan: i libri del Furioso, e quelli che attorno ad esso sono proliferati, hanno dato vita a una complessa rete di relazioni, a un groviglio di sentieri, a un universo intrigante di immagini e parole entro cui si incontrano e dialogano autori e testi lontani nel tempo.
I poeti del Novecento
Franco Fortini
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 280
Nel centenario della nascita di Franco Fortini torna in libreria l’antologia dei poeti italiani del Novecento, un’opera che oggi può essere considerata un classico: a quarant’anni dalla prima edizione, intatte sono la ricchezza e la profondità della scrittura e dell’analisi. Non si tratta, tuttavia, solo di un’antologia, ma di uno studio critico che è insieme saggio, commento penetrante, giudizio di valore; un testo che ha contribuito a una nuova lettura della poesia del secolo. I poeti italiani sono presentati al di là dell’appartenenza a gruppi e schieramenti letterari; ne emergono così le peculiarità e i cortocircuiti prodotti dall’incontro con la realtà. La poesia è pensata nella sua singolarità espressiva e, simultaneamente, nel suo essere allegoria delle torsioni della storia e dell’esistenza: l’umanissima nevrosi di Saba, la poesia come salvezza di Montale, la reticenza e la volontà di dialogo di Sereni, la disperata voracità di Pasolini, l’alta eloquenza di Zanzotto. Attraverso una scrittura densa e asciutta, sostenuta da una risoluta finalità didattica, trapela, come scrive Pier Vincenzo Mengaldo nel saggio introduttivo, «una concezione di tipo religioso del poeta come testimone e martire».
Il borghese fa il mondo. Quindici accoppiamenti giudiziosi
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2017
pagine: 449
Secondo alcuni il mondo è una biblioteca; ma se persino le stelle fisse, fisse non sono, allora una biblioteca non sarà un luogo ordinato quanto piuttosto un tentativo, una possibilità, una sfida all'ordine. Il borghese fa il mondo davanti ai suoi libri, ma i suoi libri lo guardano, lo impensieriscono e lo provocano fino ad annientarlo. Questo libro, scaturito dal lavoro che l'Opificio di letteratura reale di Francesco de Cristofaro e Giovanni Maffei ha condotto negli ultimi anni, studia l'immaginario della borghesia attraverso un ampio corpus di opere, giudiziosamente accoppiate, suddivise in tre "movimenti" (il borghese / fa / il mondo) e infine indagate con spirito libero: per esempio, la solitudine di Robinson si rispecchia in quella di Gesualdo, Maigret e Sherlock Holmes pipano in compagnia, la silhouette di Tristram Shandy è risucchiata dal sottosuolo di Dostoevskij, Barry Lyndon duella con i duellanti di Conrad, il borghese gentiluomo si pavoneggia al fianco di Totò-Sciosciammocca. Ancora, i villeggianti goldoniani conversano con il commesso viaggiatore Willy Loman; e il farmacista Homais, già segreto beniamino di Flaubert, flirta mostruosamente con Homer Simpson. Note introduttive di Emanuele Canzaniello.
Le implacabili. Violenze al femminile nella letteratura americana tra Otto e Novecento
Anna De Biasio
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2016
pagine: 192
Pochi temi sono terreno di silenzi e tabù come la violenza femminile. Che le donne possano essere attori della violenza e non solo vittime è sembrato a lungo un ossimoro: parte integrante dei sistemi permanenti e impliciti del pensiero, la rappresentazione del femminile è ancorata a un'immagine di dolcezza e di rifiuto del male che trova espressione nel classico cliché della donna-angelo o nell'icona della madre. A questa ritrosia si aggiunge il timore che trattare della violenza agita o immaginata da madri, sorelle e figlie possa far sviare l'attenzione dal drammatico problema della violenza subita, dagli abusi domestici agli stupri di guerra. Eppure, storia e letteratura sono popolate di donne capaci di opporsi al dominio maschile con il ricorso alla forza e persino di rivestire ruoli di rilievo nell'ambito virile per eccellenza, quello della guerra. Non ovunque, nei contesti nazionali, queste (anti)icone di genere hanno trovato la stessa visibilità. Se si esamina il campo letterario in lingua inglese, e particolarmente quello statunitense, ci si imbatte in scrittori e scrittrici che hanno tematizzato personaggi forti, bellezze letali, eroine sadiche e implacabili che non si esauriscono nello stereotipo misogino della femme fatale, ma diventano lo specchio letterario di istanze di emancipazione che portano le donne a confrontarsi progressivamente con lo spazio della violenza attiva e a raccontare (talvolta vivendoli in prima linea) i conflitti del loro tempo.
La grande guerra raccontata ai ragazzi
Marnie Campagnaro
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2015
pagine: 201
La grande guerra raccontata attraverso la letteratura per l'infanzia, vista con gli occhi dei bambini e dei ragazzi protagonisti di storie in cui la guerra, con i suoi orrori, consolida legami d.amicizia, fa nascere sentimenti d'amore, causa dolorose separazioni, innesca repentini e spesso traumatici processi di crescita, induce a interrogarsi su chi sia il nemico e incita ad aprirsi al confronto e al dialogo con l'altro. La letteratura, dunque, come spazio per accostare i piccoli lettori di oggi a un evento tanto lontano quanto tragico come la prima guerra mondiale. Attraverso un approccio interdisciplinare, nei saggi che compongono la prima parte del volume si indaga il rapporto fra infanzia e guerra nei libri per ragazzi. La grande guerra, infatti, è stata diversa dalle altre: ha travalicato molti "limiti" spaziali, temporali e umani, marchiando indelebilmente la coscienza identitaria del Novecento. Essa costituisce, inoltre, il primo esempio di conflitto in cui all'infanzia è attribuito un ruolo nel dispositivo bellico adulto: i "piccoli combattenti delle retrovie" fanno la loro comparsa nei discorsi patriottici di cui l'infanzia è destinataria privilegiata e i messaggi propagandistici vengono veicolati dalle opere letterarie per bambini e dal cinema. Età di lettura: da 11 anni.
Tra i miei mondi. Un'autobiografia
Leo Lionni
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2014
pagine: XI-360
È la storia di un rivoluzionario, l'autobiografia di Leo Lionni: una sequela di "capriole cosmiche", come scrive lui stesso. Questo artista poliedrico ha sperimentato le più diverse forme espressive - grafica pubblicitaria, design, pittura, scultura, illustrazione per l'infanzia, scrittura -, spinto dal bisogno di esplorare le potenzialità narrative delle immagini e del loro intreccio con le parole. Un intento sovversivo che ha mostrato tutta la sua forza dirompente nei libri per bambini, a cominciare da "piccolo blu" e "piccolo giallo" (1959), vero e proprio spartiacque nel genere, non solo dal punto di vista formale. "Si dice che per scrivere per i bambini devi essere il bambino, mentre è vero l'opposto. Scrivendo per i bambini, bisogna fare un passo indietro e guardare al bambino dalla prospettiva di un adulto". I bambini reclamano attenzione e serietà, e soprattutto pensiero e tensione ideale. Ad animare ogni scelta di Lionni è infatti un forte senso di responsabilità, cui richiama tutti gli artisti e in primo luogo se stesso. "Sono un pittore che fa anche grafica e scultura", si definisce, e aggiunge: "scrivere è un'altra storia". E tuttavia Lionni si rivela anche scrittore eccezionale. "Tra i miei mondi" è il racconto, gioioso e amaro, commovente e ironico, di una vita lunga e affascinante.
Le terre della fantasia. Leggere la letteratura per l'infanzia e l'adolescenza
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2014
pagine: 316
Policroma e mutante è la letteratura per l'infanzia, un universo affascinante e misterioso, spesso poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori. Nonostante si inciampi sempre più frequentemente negli appetiti commerciali di redazioni allenate a vedere nel bambino più un consumatore da convincere che un lettore da formare, la letteratura per l'infanzia ha saputo evolvere nel tempo e opporre, a libri tronfi di storie mediocri o finali moraleggianti, trame raffinate, emozionanti, sovversive, che alimentano l'immaginario del bambino, ne esaltano la libertà, parlano di temi ostici quali la sessualità e la morte, rovesciano le finzioni degli adulti, generano un flusso di energia trasformatrice. Costruito sulla felice alternanza di saggi dallo stile asciutto e incisivo, il volume offre uno spaccato rigoroso della dinamicità del panorama contemporaneo della narrativa per ragazzi: tocca le terre fantastiche delle fiabe e i lidi ristoratori della poesia, della sperimentazione linguistica oulipiana; dibatte sull'imprescindibile ruolo svolto dai libri per la primissima infanzia e dai romanzi di formazione ed educazione sentimentale dedicati agli adolescenti.
Storie d'amore
Julia Kristeva
Libro: Copertina rigida
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 350
"Essere una psicoanalista significa sapere che tutte le storie finiscono per parlare d'amore". Julia Kristeva spiega così l'origine di questo libro, ormai divenuto un classico. Il dolore che i pazienti confessano è sempre generato da una mancanza d'amore, sia essa presente o passata, reale oppure immaginaria. E se una possibilità c'è, per chi si pone all'ascolto, di intercettare e intendere questa sofferenza, essa è legata solo alla scelta di condividere quel senso di smarrimento che l'amore sempre mette in scena, dando così all'altro la possibilità di comporre il senso della propria avventura. "Storie d'amore" si confronta così con tutte le forme dell'amore: dall'agape cristiana all'amore sessuale, dall'amore fraterno a quello dei genitori verso i propri figli. Kristeva analizza quale sia la natura di questo sentimento, tanto vasto e universale, attraverso le sue molte manifestazioni: da Platone a san Tommaso, da Romeo e Giulietta a Don Giovanni, dai trovatori a Stendhal, dalla Madonna a Baudelaire o a Bataille. L'amore come figura delle contraddizioni insolubili, laboratorio del nostro destino: come se tutta la storia umana non fosse che un immenso e permanente transfert. Un'appassionata difesa dei sentimenti in un discorso che a partire dal metodo della psicoanalisi attraversa il pensiero, la letteratura, l'arte dell'Occidente, arrivando al cuore di tutti noi.
Così piangevano. Il cinema melò nell'Italia degli anni Cinquanta
Emiliano Morreale
Libro: Copertina morbida
editore: Donzelli
anno edizione: 2011
pagine: 327
Nel cinema italiano non si è mai pianto così tanto come negli anni cinquanta. E mai si sono viste tante protagoniste femminili. Le platee del nostro paese sono conquistate dai mèlo di Raffaello Matarazzo, con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, nei quali confluiscono le eredità della sceneggiata napoletana e del romanzo d'appendice, gli scenari del neorealismo e la novità del fotoromanzo. Donne piangenti o perdute, mariti emigrati o reduci: personaggi che parlano a un pubblico che è l'ultimo dell'Italia contadina. Eppure, in questi film non solo si dà vita a un nuovo divismo, quello delle Mangano, delle Bosè e delle Loren, ma matura anche il grande cinema moderno: le eroine di Antonioni nascono qui, mentre registi come Lattuada, Comencini, Cottafavi caricano il mèlo di spinte trasgressive. E su questo immaginario lavorerà astutamente, da subito, un nuovo mezzo: la tv. Il cinema strappalacrime è al centro di un gioco di incroci e di mutazioni: tra autori e genere, tra film e aspettative del pubblico, tra nuovo sistema dei media e antiche forme di spettacolo popolare, mentre si affaccia la "prima generazione" di giovani. Il saggio di Emiliano Morreale parla di film e non solo, tracciando una mappa dell'"immaginazione melodrammatica" nel nostro paese. In un periodo in cui la condizione femminile è uno dei momenti di maggior contraddizione della società, il cinematografo è un luogo di evasione e consolazione, ma anche di inquietudini e tensioni che diventano immagini, metafore volontarie o casuali.
Glamour. Una storia tutta al femminile
Carol Dyhouse
Libro: Libro rilegato
editore: Donzelli
anno edizione: 2010
pagine: 192
Cosa significa e ha significato l'immagine di una donna glamour? Scrittrici eccentriche e dive del muto, cantanti e top model: sono loro le icone del glamour, donne che ai nostri occhi appaiono come dotate di un misterioso fascino, un "non so che" di intrigante, difficile da afferrare. Dal primo emergere, all'inizio del XX secolo, del termine "glamour", associato da subito alle manifestazioni della cultura di massa, Carol Dyhouse ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri: da fenomeno eccentrico, il glamour diventa elemento pervasivo del nostro immaginario, una parola magica che governa la creazione della figura femminile. Ricorrendo agli strumenti della storia sociale e dei cultural studies, e a una personale passione e autentica curiosità per i feticci della bellezza femminile passata e presente, questo libro ci conduce, anche attraverso un ricco apparato iconografico, in un mondo sfavillante, tra cosmetici, paillettes, pellicce e sogni in rosa. Ma allora il glamour rappresenta solo la soggezione delle donne alla società dei consumi? L'autrice non ne è convinta, e mostra in che modo, in molti contesti, la voglia di glamour abbia significato un audace rifiuto di farsi imprigionare dagli imperativi di classe e di genere, o dalle aspettative di una femminilità convenzionale. Il glamour è stato spesso legato, dunque, a un sogno di trasformazione, al desiderio di qualcosa fuori dall'ordinario: una forma di aspirazione, una fantasia di metamorfosi femminile.
Ad occhi aperti. Leggere l'albo illustrato
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2012
pagine: 272
Esplorare l'universo dell'albo illustrato: questo il proposito del volume firmato dal gruppo di esperti e studiosi di Hamelin. Lo scopo è fornire uno strumento critico, inesistente in Italia, capace di guidare la lettura dell'albo da parte di genitori, insegnanti, bibliotecari, e semplici amanti del racconto per immagini. L'albo illustrato è un vero e proprio linguaggio, con le sue specifiche modalità di narrazione, non ancora analizzate a dovere, malgrado nel nostro tempo sia diventato cruciale saper leggere le immagini. Le importanti innovazioni del mercato editoriale italiano nell'ultimo decennio, e il dialogo sempre più stretto col panorama internazionale, hanno fatto emergere tutte le potenzialità espressive di questa forma di narrazione, che trova nella prima infanzia un destinatario privilegiato, ma che non si pone limiti in fatto di tematiche, sperimentazioni e pubblico di riferimento. Attraverso un percorso che esplora le esperienze più significative dell'editoria per l'infanzia, il libro analizza dall'interno la fisionomia dell'albo illustrato: il formato, con le sue specifiche valenze narrative, il rapporto tra parole e immagini, il ritmo e il tempo della narrazione, e la formula dei libri senza parole. Un cammino disseminato di figure: le tavole dei più grandi maestri dell'illustrazione accompagnano le puntuali incursioni degli autori nel mondo poco esplorato di un'arte che spesso resta in ombra sugli scaffali delle librerie.