EDB: Nuovi saggi teologici
Sulla difficile arte di amare. Con Lévinas e oltre Lévinas
Pierluigi Cabri
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2011
pagine: 360
Lo studio è dedicato all'opera di Emmanuel Lévinas e, in particolare, a un tema che il filosofo francese volutamente non esplicita a livello terminologico, anzi lo esclude, in quanto ritenuto troppo svilito e non più rispondente al suo vero significato. Si tratta del tema dell'amore, inteso come amore per l'altro o per il prossimo, che egli riconduce all'orizzonte della responsabilità. È questo il nome severo dell'amore, che dà accesso all'unicità, che apre "per così dire" la porta al/del soggetto. Nelle parole volto, responsabilità, dono, ospitalità, bontà e testimonianza "scaturite dal dialogo-confronto con filosofi e autori contemporanei" risuona non soltanto il significato umano e infinito della parola amore ma anche il grande valore che essa ha in Lévinas, tanto da divenire strategica per la lettura e l'interpretazione dell'insieme del pensiero levinasiano.
I sacramenti simbolo e teologia. Volume Vol. 3/1
Giorgio Mazzanti
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2010
pagine: 504
Il volume prosegue il discorso avviato ne I sacramenti simbolo e teologia. 1. Introduzione generale e 2. Eucaristia, battesimo e confermazione, in cui i sacramenti della Chiesa sono presentati ricorrendo alla chiave interpretativa fondamentale del simbolo. All'Eucaristia, culmen et fons di tutti i sacramenti, è stata data priorità fondativa-teologica: Cristo vuole che a ogni persona umana pervenga questa sua proposta d'amore che, alla fin fine, coincide con l'invito alle Nozze con lui. Come, attraverso che cosa e attraverso chi sarà possibile comunicare e tradurre tale invito? In che modo e per mezzo di chi portare a tutte le persone questo amore ultimativo, escatologico e totale? È questa la domanda fondamentale che guida l'autore nel considerare il sacramento dell'Ordine.
Il corpo di Dio. Dire Gesù nella cultura contemporanea
Marcello Neri
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2010
pagine: 144
Il corpo del logos, «bello o brutto, splendente o piagato e piegato» (P. Sequeri), è l'unica condizione cristiana della pensabilità di Dio; non vi è altro differenziale che giustifichi la presenza del cristianesimo sulla scena del mondo. Gesù è il Dio toccato dalla storia e la storia è il luogo in cui questo Dio è messo alla prova. Parlare di Dio nel corpo di Gesù vuol dire collocare il discorso teologico cristiano nel cuore della cultura contemporanea. Non si tratta solamente di un'interlocuzione con la contemporaneità, con le sue ragioni e i suoi tratti problematici, ma del posizionamento in cui ne va del cristianesimo stesso di essere un 'possibile effettivo' nel plurale della socialità europea. Il compito pubblico della teologia «non consiste nel raccogliere i frammenti disseminati del cristianesimo in una nuova forma unitaria di coestensione della fede alla socialità, ma nel percepire il "cristiano", che abita ormai ospitalmente in corpi estranei, riconoscendolo come proprio esattamente in questa sua estraneità senza ritorno e consegnandolo definitivamente a essa» (dal capitolo III). Lo studio tenta di dire il Dio di Gesù nella cultura contemporanea, non come privilegio di una fetta eletta di popolo, ma a favore plurale della socialità.
Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità. Volume Vol. 1
Christoph Theobald
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2009
pagine: 448
L'opera, organizzata in due volumi, presenta il punto più avanzato del pensiero del grande teologo. Egli propone una definizione e un ruolo del cristianesimo, nonché una discussione sul senso del fare teologia all'interno della modernità. Finora la Chiesa e la teologia hanno pensato la fede come un contenuto da trasmettere: modello che ha funzionato positivamente nelle società tradizionali. La modernità e la postmodernità hanno tuttavia introdotto delle trasformazioni interne all'identità cristiana che non riguardano più questo o quel punto della sua dottrina ma, più radicalmente, la sua stessa forma. Theobald manifesta un approccio alla tradizione cristiana in cui la categoria dello stile esprime al contempo il contenuto e la forma della fede in quanto principio regolatore della presenza del cristiano nel mondo. Le sue pagine vivono del fascino e della difficoltà di coniugare assieme il concetto di stile e l'identità cristiana, nella consapevolezza che definire il cristianesimo come stile comporta sia una riflessione epistemologica sul modo di fare teologia, sia una diagnosi teologica del momento attuale con le discussioni su modernità e postmodernità.
Il cristianesimo come stile. Un modo di fare teologia nella postmodernità. Volume Vol. 2
Christoph Theobald
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2009
pagine: 556
L'opera, organizzata in due volumi, presenta il punto più avanzato del pensiero del grande teologo. Egli propone una definizione e un ruolo del cristianesimo, nonché una discussione sul senso del fare teologia all'interno della modernità. Finora la Chiesa e la teologia hanno pensato la fede come un contenuto da trasmettere: modello che ha funzionato positivamente nelle società tradizionali. La modernità e la postmodernità hanno tuttavia introdotto delle trasformazioni interne all'identità cristiana che non riguardano più questo o quel punto della sua dottrina ma, più radicalmente, la sua stessa forma. Theobald manifesta un approccio alla tradizione cristiana in cui la categoria dello stile esprime al contempo il contenuto e la forma della fede in quanto principio regolatore della presenza del cristiano nel mondo. Le sue pagine vivono del fascino e della difficoltà di coniugare assieme il concetto di stile e l'identità cristiana, nella consapevolezza che definire il cristianesimo come stile comporta sia una riflessione epistemologica sul modo di fare teologia, sia una diagnosi teologica del momento attuale con le discussioni su modernità e postmodernità.
Gesù Cristo salvezza di tutti
Luis F. Ladaria
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2009
pagine: 140
"Nell'attuale dibattito circa l'unicità e l'universalità dell'azione salvifica di Gesù Cristo mi è stato chiesto ripetute volte di affrontare il tema della salvezza. Perché Cristo è il salvatore di tutti? Perché noi cristiani dobbiamo mantenere questa pretesa che non poche volte risulta inintelligibile e perfino scandalosa a molti dei nostri contemporanei?" (dal Prologo). Per esplicitare fin dal primo momento l'intimo legame tra la persona di Gesù e la salvezza da lui offerta, il titolo del libro parla di Gesù Cristo come salvezza dell'uomo e non semplicemente come suo salvatore. Egli infatti non ha portato dei beni, per quanto grandi, che siano estranei alla sua persona. E l'influsso salvifico di Gesù e del suo Spirito non conosce frontiere, se non la possibilità, tremenda, che si apre a ogni essere umano, di dire di no. La mediazione universale di Gesù e la rilevanza della cristologia per la dottrina della creazione dell'uomo sono i temi fondamentali che l'autore affronta da diversi punti di vista nei contributi confluiti nel volume.
La Chiesa secondo il Concilio
Giovanni Tangorra
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2007
pagine: 340
Il Vaticano II ha voluto essere un concilio ecclesiologico: ha approfondito la natura e l’identità della Chiesa con l’intento di promuovere un’autocomprensione che gli storici del futuro non potranno fare a meno di segnalare come una tappa rilevante nella millenaria storia della Chiesa. Il volume cerca quindi di ripercorrere il cammino dei principali temi conciliari, considerandoli dal punto di vista del soggetto-Chiesa – esso trova il proprio fulcro nella costituzione Lumen gentium – e delle sue relazioni. Quanto a queste ultime, il concilio ha inteso esprimere una volontà comunicativa universale: ciò l’ha condotto a porre le basi di un progetto ecumenico, di un più positivo rapporto con le varie religioni e di un migliore dialogo col mondo. Considerando la ricezione del Vaticano II ancora aperta, l’opera si inserisce nell’elenco dei testi che intendono favorirla.
La rivelazione
Christoph Theobald
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2006
pagine: 232
La parola "rivelazione" racchiude in se stessa il nucleo della fede cristiana: la relazione tra Dio e l'uomo e, in ultima analisi, il mistero di Dio come fine ultimo dell'uomo. Tuttavia tale concentrazione della tradizione cristiana in un solo vocabolo rischia di restare astratta o esteriore. Il volume propone un cammino di esperienza nell'intento di inscrivere la rivelazione dentro l'umanità dell'esistenza individuale, sociale e cosmica, di porre le condizioni di un'intelligenza interiore del mistero. L'itinerario si articola in tre momenti. I primi tre capitoli esplicitano la nozione stessa di rivelazione tracciando qualche via di accesso al mistero cristiano. Il capitolo centrale del percorso propone una tappa biblica, lasciandosi condurre dalle varie accezioni di "rivelazione" proposte dalla Scrittura e prendendo come guida i generi letterari del Nuovo Testamento. L'ultima parte del percorso invita infine il lettore a fare esperienza di rivelazione in tre luoghi elementari dell'esistenza: la relazione umana nelle sue diverse forme; la storia con le sue dimensioni politiche, culturali, religiose e comunitarie; l'universo nei suoi aspetti scientifici, ecologici ed estetici.
Persone nuziali. Communio nuptialis. Saggio teologico di antropologia
Giorgio Mazzanti
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2005
pagine: 320
"La storia biblica è costruita su una chiara inclusione nuziale: la presenza di una coppia apre e chiude lo svolgimento del tutto. E un'uguale inclusione nuziale caratterizza l'arco della vita di Gesù. La realtà nuziale caratterizza inizio e fine, protologia e escatologia della storia della salvezza e dell'esistenza di Cristo. Si tratta di un autentico arco architettonico che attesta ed esprime un Disegno unico, globale e totalizzante, con/giungente inizio e fine, Alfa e Omega. In principio sta un mistero nuziale che ricompare posto e ricomposto pure alla fine. Tutto è chiamato, destinato alla piena e compiuta nuzialità. All'inizio Dio pone una unione distinta e una distinzione unita; crea una relazione relativa: l'Adam maschio e femmina. La relazione distintiva fonda e costituisce l'Umanità. All'inizio non c'era una realtà unificata, ma la compresenza unica di maschio e femmina umani, l'unicità dell'Adam maschile e femminile. Ciò fonda la vera natura ontologica della persona umana comunque sponsale. Non si tratta di 'due metà' ma di due realtà con/rispondenti, che giungono, maturando, alla coscienza di sé nella relazione con il distinto da sé". Nel panorama degli studi antropologici volti a focalizzare gli elementi caratteristici dell'essere umano, l'autore propone un percorso decisamente innovativo, "riscrivendo" l'antropologia in chiave nuziale: l'essere umano è quindi un maschile-femminile in relazione reciproca.
Preti sposati per volontà di Dio? Saggio su una Chiesa a due polmoni
Basilio Petrà
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 248
L'espressione "Chiesa 'a due polmoni'" ha poco più di settant'anni. Pare l'abbia usata per la prima volta nel 1930 il poeta russo V. Ivanov. Questa suggestiva metafora, ricca di forza simbolica, ha subìto col tempo diverse applicazioni. Giovanni Paolo II l'assume e l'utilizza con continuità, facendone una parola d'ordine del suo pontificato per indicare il progetto di realizzazione della piena comunione tra Oriente e Occidente nell'unità cattolica. Il saggio proposto da Petrà si apre con uno studio sull'evoluzione e sul significato del linguaggio dei 'due polmoni', che consente di ben vedere come sotto questa immagine si nasconda in realtà la questione della cattolicità del magistero e come tale questione debba essere formalmente e adeguatamente affrontata per evitare difficili compatibilità all'interno del magistero stesso. Ne sono un esempio alcune differenze che l'autore riscontra tra il Codice di diritto canonico (CIC), il Codice dei canoni delle Chiese Orientali (CCEO), il Catechismo della Chiesa cattolica (CCE) e l'esortazione apostolica Pastores dabo vobis. Il saggio affronta poi concretamente un caso di difficoltà del magistero cattolico, quello concernente la legge sul celibato ecclesiastico. Riscontra l'inclinazione di documenti e testi ad assumere posizioni prettamente latinocentriche, quasi dimentiche dell'esistenza della tradizione orientale, che contempla il sacerdozio uxorato.
Teologia sponsale e sacramento delle nozze. Simbolo e simbolismo nuziale
Giorgio Mazzanti
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2004
pagine: 320
Gesù non ha mai istituito in modo formale e puntuale il sacramento delle nozze. Per l'autore questa "lacuna" è tuttavia carica di indicazioni e prospettive teologico-antropologiche insospettate: attraverso un'accurata indagine nell'ambito della simbolica nuziale, egli arriva infatti a concludere che la persona stessa di Cristo, nella sua Parola e nel suo gesto, è fondativa del sacramento del matrimonio. Nell'Ultima cena Gesù siede a mensa e si comporta con gli apostoli come lo Sposo verso i commensali che ha invitato quale sua 'Sposa' alla festa nuziale, deciso a comunicare la propria intimità e la propria vita. Nell'eucaristia Cristo si dona nel pane e nel vino alla Comunità/Sposa per divenire con lei una sola carne. Ma questa condizione nuziale non appartiene soltanto al tempo della storia: fin dalla fondazione del mondo Agnello-Sposo e Umanità-Sposa sono infatti pensati e voluti come gli Sposi delle nozze escatologiche. Questo grande mistero, che racchiude in sé l'intera storia dell'Alleanza, dalla Genesi all'Apocalisse, non si esaurisce in quanto tale, ma è ostensione ed estensione del supremo mistero nuziale, quello trinitario.
Teologia della tenerezza. Un «vangelo» da riscoprire
Carlo Rocchetta
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2000
pagine: 448
Fra tutti i sentimenti che l'uomo ha sviluppato durante la sua storia non ne esiste uno che superi la tenerezza come qualità tipicamente umana e umanizzante. Evidentemente essa non va fraintesa con il sentimentalismo o con la debolezza. Si tratta piuttosto di un sentimento che rende la persona affettuosa, compartecipe, colma di rispetto e meraviglia di fronte alla perfezione del cosmo e ad ogni forma di vita, capace di apprezzamento e giusta tolleranza verso se stessa e gli altri. Ma perché la tenerezza dovrebbe aver a che vedere con la teologia? Non esiste infatti, a tutt'oggi, una "teologia della tenerezza" e quasi nessun dizionario teologico contempla questa voce. Tuttavia è proprio Dio la sorgente inesauribile e il vertice di ogni tenerezza. L'autore intraprende quindi un percorso in larga misura inesplorato, ma decisivo se si vuole che la Chiesa si presenti al mondo come il sacramento della tenerezza di Dio, di un Dio di bontà e di grazia, e non di punizione o di paura. Il discorso non si impone, d'altra parte, solo per la comunità ecclesiale, ma per il mondo intero e il suo futuro. L'alternativa è tra una cultura della tenerezza, e quindi dell'amore e della vita, o un'anticultura della violenza, e quindi dell'egoismo e della morte.

