Edizioni Creativa

"Scrivo poesia: espressione metaforica di contenuti umani in corrispondenza di peculiari schemi ritmici e stilistici... è il cammino che ho scelto per descrivere attraverso le parole, quello che sento. Emozioni, sensazioni, riflessioni e momenti vissuti, trovano in questa via una spiegazione, quella particolare apertura dei pensieri, dove riescono a liberarsi nello spazio che la licenza poetica permette. In questo che è diventato il mio mondo, si è creato l'ottavo libro, uscito con questo "Basta" che da tempo, si è formato in quella che è sempre stata la mia ricerca di Dio. Ognuno ha la sua strada per giungere alla Sua conoscenza e quella che leggendo percorrerete è la mia, che senza alcuna pretesa, se non quella di contribuire a portare un po' di luce, desidero condividere." (Paola Zugna)

Piero è un chirurgo e una notte interviene su una donna che ha tentato di suicidarsi. Durante l'intervento accadono fatti inspiegabili che turbano il protagonista e la figura enigmatica di quella donna lo accompagnerà durante tutto il corso degli eventi. Un messaggio inaspettato lo porta a Berlino a incontrare Rebecca, una giornalista con la quale anni prima ha vissuto una breve e intensa storia d'amore e Daniel, un professore universitario dagli interessi poliedrici. I due stanno progettando un viaggio in Patagonia, alla ricerca di un segreto che potrebbe spiegare alcuni fenomeni inquietanti che, legati da un filo comune, si stanno ripetendo sempre più spesso in ogni angolo della terra. Piero si lascia coinvolgere e in quella terra di una bellezza aspra, senza orizzonti e confini, ritrova con Rebecca la sintonia di un tempo, ma l'impresa risulterà più complicata del previsto, terminando in modo tragico e inaspettato. Prefazione di Walter Veltroni.

La narrazione è incentrata sull'educazione sciamanica di un adolescente in una Sardegna minore, dove i luoghi sono di pura invenzione, ma appaiono del tutto verosimili, una Sardegna ancora profondamente immersa in miti e leggende antiche di magie, riti e sortilegi. Ma è anche un romanzo di formazione, la formazione di un adolescente ossessionato dal sentore della propria diversità. Infine, è una storia d'amore sbocciata in tenera età e durata per tutta la vita dei protagonisti. La vicenda copre un arco temporale di cento anni, il corso della vita di Giovanni, che ne è il protagonista. Attraversa gli anni del fascismo e della seconda guerra mondiale, per approdare al periodo del boom economico e della modernità e concludersi, infine, in un futuro prossimo, in cui ogni cosa potrà avere inizio.

Tuba mirum è mirabile suono di tromba che totalizza ogni attenzione e Henry Ariemma con la poesia cerca quel monito da dove poter ripartire. E come un risveglio per essere duttili a un richiamo che può essere di rettitudine per non farsi schiacciare, per essere pronti, e con parola di sentenza, come di verità oracolare fortemente vissuta perché vera, si distilla quel concetto di realtà dai significati nella riflessione sulla posizione dell'uomo, della donna e dei bambini davanti al proprio mondo e al proprio Dio.

Che cosa hanno in comune un ufficiale di polizia penitenziaria in servizio a Poggioreale, un bambino afghano, un gruppo di terroristi e un clan di camorra, con Annibale, il condottiero punico? Qual è lo scarlatto filo di sangue che li unisce? Cos'è quell'oscuro monile che sembra inviare un crudele richiamo di sangue mentre semina una scia di morte e di terrore? Dalle foreste del Molise alle misteriose colline sopra Cagliari, da BalaMurghab a Canne della Battaglia, un thriller senza respiro, un eroe suo malgrado, una storia d'amore senza fine.

"Ecco a voi una raccolta di poesie, semplici ma piene di passione... Il titolo del libro vuole sottolineare come ogni giorno, si pieno di silenziose emozioni, di piccole esplosioni che in sordina espandono il nostro cuore (...) Imparerete quanto questo sentimento chiamato amore, sia pieno di delicate sensazioni, di presenze vicine ma anche lontane".

Real life insegna a non pensare come ci hanno insegnato a pensare, esso rifiuta la normalità indottrinata che viene perpetuata giorno dopo giorno negli odierni sistemi sociali, perché si basa sulla radice, sull'essenza, non sulle foglie, e infine ci offre il frutto. Cos'è Real life? È la vita. La vera vita che ogni uomo ha assaggiato e perso, una diversa maniera di percepire se stessi e tutto ciò che è manifesto. Un'esistenza reale, non illusoria.

Due donne, due uomini, due figli, due libri. E ancora: due città, due lavori, due lingue, due culture. I sentimenti sovrastano la scena e la logica ha il ruolo di comparsa. I personaggi, anche quelli più marginali, citati appena, al punto da non essere neanche battezzati, più che vivere si dibattono, in una ricerca estenuante e febbrile di autenticità. Ognuno mette in atto il rifiuto mentale del compromesso, se pure piegandosi alla normalità imposta dalla necessità. L'abiura a presunti ma mai assunti principi morali si compie sull'altare della verità, del libero arbitrio. I personaggi non gemono, nel pagarne il prezzo elevato.

".. e colgo il caos di parole precipitate contro il riflesso vano, dei nostri inganni" - "Parole precipitate" è un segreto d'amore, è un mistero che non va spiegato, ma ascoltato nel silenzio. È un viaggio esotico verso l'Altro da sé, è un'esplorazione personale e coraggiosa del lato oscuro della luna che ne accoglie le diversità.

La fisica contemporanea è ovunque, anche nel nostro quotidiano. Questo libro vuole essere un viaggio a partire dalla fisica classica, fino alle recentissime teorie che arricchiscono il Modello standard. In questo viaggio non ci si dimentica mai sia dell'enorme importanza delle evidenze sperimentali, sia delle applicazioni pratiche della fisica. Si parte dunque da concetti quali spazio e tempo, fino alle leggi di Newton arrivando al concetto di energia, analizzando la relatività, la meccanica quantistica e la fisica non lineare.

Francia, Valville, seconda metà dell'Ottocento. Una cittadina (immaginaria) sempre avvolta dalla nebbia. Il maldestro visconte Demarci, l'algida duchessa di Valville, suo marito il duca, il misterioso maresciallo Ronchival, l'intraprendente cameriera Nadine, l'eroe locale Deveraux, la timida contessina Stephanie, il brigante Salaz e il sadico Larose compongono il quadro elegante di questo romanzo velato di tinte ironiche e poetiche. Una storia tra vicende amorose, crudeltà, tradimenti, viaggi, avventure, perversione e nuove scoperte. Si confrontano e si scambiano gli opposti: uomo-donna, nobili-poveri, vita-morte, crudeltà-tenerezza, realtà-illusione. Intrighi politici, vendette, momenti fiabeschi, mistero e situazioni comiche intrattengono il lettore fino alla fine. Un romanzo che non vuole ì restituire una ricostruzione storica fedele, ma rievoca con nostalgia l'atmosfera del tempo, omaggiando con rispetto la grande tradizione letteraria francese.

Questo libro parla di scuola. Ma non siamo al Sud o in una periferia metropolitana. Siamo al nord, in una ricca provincia che parla poco ed è preda di gelidi inverni. Da questa terra giunge una storia, narrata da una prospettiva insolita, di ragazzi coraggiosi e insegnanti tenaci che ancora vogliono dimostrare quanto possa essere importante la scuola. Nelle pagine incontriamo Alida, Erica, Federica e Damian, Amid, Maddalena, Giovanni e Denise, adolescenti che hanno cambiato la scuola, le sue relazioni, le percezioni e la vita quotidiana. La nostra vicenda inizia dieci anni fa e sfocia nell'esperienza della Classe Aperta, un'azione pedagogica ed educativa che propone ad un gruppo di adolescenti ad alto rischio di dispersione scolastica ed emarginazione sociale un altro modo di stare a scuola.