H.E.-Herald Editore

Il libro, frutto di una accurata ricerca realizzata da tre storici dell'arte della capitale, ripercorre le tappe dello storico carcere romano, primo istituto penitenziario dell'Italia unita, da monastero a luogo di detenzione. Regina Coeli è, nella vita della capitale il momento di incontro tra la storia e la pena. Ogni suo angolo trasuda eventi e personaggi, pagine di vita e di sofferenza, legate a vicende criminali o di giustizia secondo i codici di ogni epoca. La pubblicazione riporta un'ampia appendice documentaria e fotografica tra cui i disegni relativi alle piantine della progettazione e costruzione.

"Ringrazio veramente di cuore tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa raccolta di testimonianze ed esperienze, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza all'Associazione "Luca Onlus", che ha assistito tutti noi in vari modi lungo il percorso della malattia dei nostri bambini".

Giovanni Caboto, Enrico Tonti e Francesco Giuseppe Bressani, i primi due originari di Gaeta e il terzo di Roma, sono personaggi storici che hanno dato un contributo fondamentale alla scoperta moderna del continente nord americano, alla sua colonizzazione da parte degli europei e alla nascita delle grandi democrazie del Canada e degli Stati Uniti d'America. La conoscenza della loro biografia, che questo libro permette in modo ampio e preciso con i suoi numerosi riferimenti bibliografici, consente di meglio comprendere il mondo canadese e statunitense e il mondo delle comunità italiane nel Nord America.

"C'è un silenzio che chiede di essere ascoltato. C'è un punto, un mistero, che non capiremo mai. Non esiste una pillola contro il dolore e la sofferenza. Inutile cercare altrove o illudersi. Prova a sentire il cuore, la vera cura è l'armonia. La mente acquisisce conoscenza, calma ed equilibrio. Il vento silenzioso graffia, taglia il tuo mondo mascherato. Desideri e voglia di esistenza. Tanti tramonti muoiono dentro di te e allora capisci che puoi anche cadere. Anche se parli, non si sente niente. Non urlare al passato, la memoria si sta allontanando. Hai già dimenticato troppe cose, ricordi, dubbi e paure. Tutti accantonati in una zona buia del tuo corpo. Un limbo, una superficie ruvida. Sono molto pazienta con me stessa. Una donna imperfetta. Allora che c'è di strano se nel tuo mondo e nel tuo libro c'è qualcuno interessato a te? Non urlare".

Il 27 Gennaio 2014, tra il silenzio generale, è ricorso il 90° anniversario dell’annessione alla Madre Patria di Fiume. Davanti a questo evento ci è parso giusto ripercorrere la storia di quegli anni, cercando di riportare l’analisi dell’impresa dannunziana al centro di una nostra riflessione, superando schemi preconfezionati o interpretazioni cristallizzatesi nel duello “pro” o “contro”. Soprattutto, presentando il fiumanesimo – l’espressione politica di quell’esperienza rivoluzionaria – come una delle più originali componenti di quel complesso mondo che fu il “diciannovismo”. Il diciannovismo – da non confondere con il nazionalismo propriamente detto – fu l’evoluzione politica dell’interventismo di sinistra come sviluppatosi nel 1915. Repubblicani, socialisti, anarco-interventisti, sindacalisti rivoluzionari, all’indomani della Grande Guerra, si trovarono proiettati in una nuova dimensione politica in cui il valore della Nazione si elevò a valore centrale, fondendosi con la tradizionale rivendicazione di una più vera ed alta giustizia sociale.

Selene ha diciannove anni, sta per sposarsi e intraprendere una vita tranquilla come ha sempre sognato. Il ritorno di Paul, suo primo e grande amore adolescenziale scomparso due anni prima, stravolge i suoi piani. La ragazza viene catapultata, per mezzo di una strana pietra, in un’avventura al limite dell’inverosimile, approdando in un mondo nuovo che ha bisogno del suo aiuto.

Il giorno 23 giugno nella storica Aula Avvocati del Palazzo di Giustizia si è tenuta una toccante Lezione magistrale di deontologia forense da parte dell’Avvocato Giuseppe Guarino nell’ambito del corso ordinario annuale della Scuola Forense Vittorio Emanuele Orlando.L’iniziativa tende infatti a far incontrare gli allievi della Scuola con i protagonisti di primissimo piano della professione forense a Roma, dell’Università e delle Istituzioni, Maestri dell’Avvocatura ancora in piena attività. All’evento, introdotto dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Mauro Vaglio, e dal DIrettore della Scuola Forense Riccardo Bolognesi, hanno partecipato gli Avvocati Filippo Lubrano, Luigi Medugno e Massimo Colarizzi.