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Il Nuovo Melangolo

Le donne all'ombra dell'Encyclopédie. D'Alembert, Diderot, Helvétius e Rousseau: come complicarsi la vita familiare

Claudio Guidi

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 420

Nel quinto volume della sua saga dedicata al Settecento francese, l'autore porta alla ribalta il ruolo delle donne legate a quattro dei suoi grandi protagonisti. Una delle rivelazioni più sensazionali e inedite è la scoperta del probabile padre di D'Alembert, definito da Voltaire "uno sverginatore di pulzelle", che va "riempiendo di cornuti le campagne fiamminghe e genera bastardi ovunque", mentre la madre snaturata che lo abbandona appena nato, Mme de Tencin, non esiterà a infilarsi nel letto dei personaggi di più alto rango e aiuterà Mme de Pompadour a entrare in quello di Luigi XV. Un'altra protagonista del volume è Thérèse Levasseur, la lavandaia che Rousseau si prende per compagna, ma che trascurata sessualmente non esiterà a dare sfogo alle sue insopprimibili brame erotiche con un giovane inglese, al quale concede di essere "un amante vigoroso, ma quello che vi manca è l'arte. Provvederò io a darvi la prima lezione", con tutto quello che di pruriginoso segue, prima di passare a far di nuovo becco Jean-Jacques addirittura con un frate. A rendere infernale la vita familiare di Diderot provvede invece la bisbetica moglie Nanette, per la quale "inveire era diventata un'abitudine", cosa che indurrà il direttore dell'Encyclopédie a definirla "un mostro" e a maledire senza scampo l'istituzione del matrimonio. Di una pasta ben diversa è la bella moglie del filosofo Helvétius, che da precoce vedova saprà resistere gagliardamente agli assalti dell'attempato, ma sempre molto arzillo, Benjamin Franklin, che anche dalla lontana America continuerà ad "amarla più che mai". Nel volume non manca nemmeno, tra le altre numerose e clamorose rivelazioni, quella di un articolo scritto poco prima di morire da Voltaire, nel quale viene ridicolizzato uno dei principali artefici della rivoluzione francese, Jean-Paul Marat, definito "un Arlecchino che fa capriole per divertire la platea", un'affermazione che, se non fosse morto per tempo, sotto il Terrore gli sarebbe costata il collo.
18,00 17,10

Filosofia degli anni '80

Tommaso Ariemma

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 100

Gli anni Ottanta sono stati l'incarnazione del Bene sotto forma di merce. Un Bene, tuttavia, separato da qualsiasi forma di verità. Questo "Bene" poteva mentire, e anche molto. Perché il suo unico scopo era fare stare bene. Invicta, Swatch, Nike e tanti altri non erano solo marchi. Sembravano capirti, solo loro, nel momento in cui stavi crescendo, o donarti un'"aura", a te che non l'avevi mai avuta.
5,00 4,75

Romero, el Salvador

Carlos Morton

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 92

"Romero, el Salvador" è un’opera teatrale in due atti scritta dal drammaturgo chicano Carlos Morton e incentrata sulla figura, sull’opera e sull’assassinio di monsignor Óscar Arnulfo Romero. L’Arcivescovo di San Salvador fu ucciso con un colpo al petto mentre officiava messa il 24 marzo 1980, a San Salvador, a causa della sua denuncia instancabile e coraggiosa contro le ingiustizie sociali e la violenza politica nel suo Paese, sfociate in una lunga guerra civile conclusasi solo nel 1992. Il ritratto di monsignor Romero dipinto da Morton è lontano dalle numerose rappresentazioni agiografiche, dalle strumentalizzazioni politiche e dall’immagine popolarizzata proliferate intorno alla figura dell’Arcivescovo dopo la sua morte: del protagonista il drammaturgo esplora soprattutto l’umanità, non ne nasconde dubbi, debolezze, ambivalenza e paure, e punta il dito contro la situazione di isolamento nella quale Romero si trovò a compiere la sua missione pastorale, minacciato dai gruppi paramilitari di estrema destra che poi lo uccisero, ma anche lasciato solo dalla curia e avversato dai preti guerriglieri.
14,00 13,30

Storie di cani

Roberto Baghino

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 105

Che cos'è la complicità? "Storie di cani" è un romanzo che interroga questa domanda percorrendo un ventaglio di possibili occasioni. E grazie al gioco di sarcastici deliri e metamorfosi, in cui i personaggi non solo non sono cani ma non sanno nemmeno di non esserlo, risponde alla domanda con un altra domanda. “E se ci fosse sempre e soltanto lei, la complicità, sul marasma degli uomini e alle spalle di un dio?” In "Storie di cani" il non senso contemporaneo viene messo di fronte allo specchio della modernità novecentesca. Con una scrittura che è spesso una cascata di incipit, di appigli rovesciati che trascinano chi legge a ridere la stessa risata dello specchio. Perché anche ridere dal male può essere un'occasione di intima e ironica complicità.
12,00 11,40

Il mio ritratto letterario. Lettere a Stalin

Michail Bulgakov

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 90

Attorno agli anni Venti la situazione di Bulgakov era precipitata. I suoi racconti erano oggetto di sistematici attacchi da parte della critica, il romanzo La guardia bianca non venne neppure pubblicato interamente, mentre le riviste che pubblicavano i suoi racconti e le sue opere teatrali andavano via via chiudendo. Infine nel ’29 due sue opere teatrali vennero messe al bando. Ormai disperato, e con difficoltà a mantenersi, Bulgakov si rivolge a diversi uomini di governo e infine si spinge a scrivere a Stalin, con una lettera in cui espone in modo inequivocabile e definitivo le proprie posizioni letterarie e politiche. A questa lettera Stalin risponderà con una famosa telefonata personale. Il volume, curato da Alessandro Mario Curletto, ricostruisce l’intera vicenda e pubblica le lettere scritte da Bulgakov e custodite nel fondo Bulgakov del reparto manoscritti della Biblioteca Lenin di Mosca. Si tratta di documenti di eccezionale importanza non solo per ricostruire le vicende letterarie e biografiche di uno dei massimi scrittori del Novecento, ma anche per avere un quadro della condizione degli scrittori in Russia sotto Stalin.
8,00 7,60

La morte eroica nell'antica Grecia

La morte eroica nell'antica Grecia

Jean-Pierre Vernant

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2019

pagine: 48

«E quando si gioca a "tutto o niente", c'è da stare sicuri che, un giorno o l'altro, si muore, perché nessun uomo è immortale, nemmeno Achille. Colui che vive la vita, e la sua persona, in questo modo che consiste nel porre tutto in gioco, tutto se stesso, al fine di mostrarsi, di dimostrarsi, di provare a se stesso che è veramente un uomo senza compromessi, senza codardia, allora questi è sicuro di morire giovane. E non è, questa morte, una morte come le altre. Come c'è un onore eroico che non è l'onore ordinario, c'è una morte eroica in battaglia che non è una morte ordinaria».
8,00

Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa

Simone Regazzoni

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 120

Da Derrida a Lévinas, da Badiou a Sloterdijk, da Givone a Eco, nel corso del Novecento la filosofia si è misurata con il fantasma della letteratura provando ad attraversarlo. Nulla di casuale in tutto ciò. La crisi della razionalità metafisica ha rimesso in discussione l'antica separazione tra filosofia e poesia (intesa come narrazione) proclamata da Platone nella Repubblica, e la filosofia ha dovuto fare i conti con il proprio altro, contaminandosi, in forme diverse, con la letteratura. E tuttavia, l'attraversamento del fantasma non è avvenuto davvero. La filosofia ha indugiato sulla soglia della letteratura, rinviando il momento del passaggio. Detto altrimenti: la filosofia, nell'epoca della chiusura della metafisica e dell'esaurimento del logos, ha lavorato sulla scrittura e sulla forma della propria presentazione, senza però approdare pienamente alla narrazione — vale a dire al romanzo. Se si escludono le eccezioni di Sergio Givone e Umberto Eco, i cui romanzi vanno ripensati come spazio eminentemente filosofico del suo pensiero, la filosofia si è fermata, come Roland Barthes, alla "preparazione del romanzo". Romanzo è dunque il nome dell'impasse attorno a cui è ruotata la questione del superamento della metafisica. È da qui che oggi occorre ripartire, per andare oltre: verso nuove forme di narrazione complessa, verso l'iperomanzo. In un serrato confronto con filosofi (Platone, Schlegel, Nietzsche, Badiou, Derrida, Eco, Givone), romanzieri (Mann, Calvino, il Gruppo 63, David Foster Wallace), critici letterari (Bachtin, Barhtes), l'Autore ci conduce al di là del fantasma: al cuore dell'iperomanzo inteso come "pensiero a molti mondi".
14,00 13,30

Un angelo di Natale. Testo tedesco a fronte

Walter Benjamin

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 30

In questo breve, splendido racconto, i temi benjaminiani della povertà, della gloria, dell’angelo, dell’ora della storia, sono sintetizzati nell’attesa della notte di Natale vissuta da un bambino: “Nessuna festività in più tarda età conosce quest’ora che vibra come una freccia nel cuore della giornata”. Benjamin descrive, come in una fiaba, la sua meraviglia di bambino di fronte l’albero di Natale acquistato dalla madre, che presto, illuminato da candele, entra nella sua dimensione di gloria. È in questa cornice che appare, per sparire immediatamente, l’Angelo del Natale, una “strana presenza nella stanza” appena percepita, una figura che richiama l’Angelo della storia e la dimensione messianica di Cristo nella forma di una filastrocca che affiora sulle labbra di Benjamin bambino: “Il giorno della sua nascita / Torna il Cristo Bambino / Giù in basso in terra / In mezzo a noi uomini”. Un testo che è al contempo una toccante fiaba di Natale e un riflessione fiabesca di uno dei più grandi filosofi del Novecento.
3,00 2,85

Vecchi, vecchie e vecchiaie nella letteratura e nel cinema

Guglielmo Giumelli

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 174

Vecchio e vecchia sono termini che fanno paura, fanno rabbrividire; sono parole cariche di inquietudini, di debolezze e, talvolta, anche di angosce. Vecchiaia è un termine difficile da definire poiché è un continuum ondulato, fatto di adattamenti/riadattamenti che inizia nel momento in cui si nasce e termina con la morte. Vecchiaia è una condizione che ha indotto, molto spesso, alla costruzione di immagini pesanti, cattive e ributtanti inducendo chi non la sta ancora vivendo ad allontanarla o a nasconderla in vari modi e chi la sta vivendo a 'dimenticare' che la vecchiaia è una condizione e una fase della vita che interessa tutti. Forse, si vorrebbe vivere la vecchiaia da 'non-vecchi' o la vecchiaia 'senza vecchi'. Reinventare la vecchiaia non può ridursi a un ingenuo e illusorio tentativo di aggirarla, scavalcarla e non incorrere negli 'ostacoli' che, inevitabilmente, l'accompagnano. Forse si deve 'uccidere' la vecchiaia vedendo in tale 'delitto' il passaggio necessario e obbligato per rimetterla in gioco e, quindi, viverla con tutti i suoi 'ostacoli' e percorrere il suo sentiero, più o meno lungo. Reinventare la vecchiaia deve passare anche attraverso la costruzione di una diversa immagine del vecchio e della vecchia, dopo avere 'sepolto' quelle passate in cui ci si imbatte ancora.
18,00 17,10

Introduzione a Massimo Recalcati. Inconscio, eredità, testimonianza

Nicolò Terminio

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 194

Massimo Recalcati ha rinnovato la psicoanalisi lacaniana valorizzando la sua incidenza nella pratica clinica e nella lettura delle trasformazioni sociali della contemporaneità. Nel suo percorso ha ridefinito i confini della psicoanalisi introducendo nuovi concetti e nuovi ambiti di applicazione. La sua opera abbraccia campi diversi e interseca la clinica psicoanalitica con la filosofia, l’estetica, il testo biblico, l’educazione, la politica e l’etica per proporre un ripensamento della tensione perpetua tra il godimento e il desiderio nel processo di soggettivazione. In questa introduzione Nicolò Terminio ricostruisce in modo chiaro e puntuale il cammino psicoanalitico di Recalcati, analizzandone le opere, delineando le questioni chiave che le attraversano ed esponendo gli aspetti originali del suo pensiero.
15,00 14,25

Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Volume Vol. 10

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 172

Nel 1846, un Kierkegaard poco più che trentenne iniziò ad annotare le proprie riflessioni in quaderni sul cui frontespizio tracciava un grande “NB” (ovvero: NotaBene). Con questa sigla soleva indicare ciò che si proponeva di tener presente, ciò su cui voleva richiamare l’attenzione, ciò che richiedeva un commento, ironico, serio o ammonitore. Nello scegliere NotaBene come titolo dei Quaderni di studi kierkegaardiani, si è voluto, quindi, utilizzare la stessa sigla adottata dal filosofo danese per i suoi appunti, ad indicare una “ripresa” del suo esercizio di pensiero. Il logo dei Quaderni, che riproduce il disegno di un uomo con il cannocchiale – sorta di “autoritratto” di mano dello stesso Kierkegaard –, vuole poi sottolineare un duplice aspetto della sua fisionomia intellettuale: quello dell’osservatore accurato e quello dell’ironista acuto e mordace, capace però anche di autoironia. Sono questi, infatti, i tratti che hanno reso il filosofo danese uno dei pensatori più lucidi e incisivi del pensiero moderno, capaci di esercitare una profonda influenza in ogni ambito dell’attività intellettuale e artistica del Novecento.
20,00 19,00

Filosofia del ping-pong

Andrea Baglione

Libro: Libro in brossura

editore: Il Nuovo Melangolo

anno edizione: 2018

pagine: 100

«Il tavolo da ping-pong, l'universalità del suo codice e il dialogo che la partita mette in moto sembrano espletare una funzione essenziale propria del linguaggio: la creazione di uno spazio di continuità e avvicinamento, l'abolizione della distanza e l'instaurazione di uno scambio o confronto. Proprio chi ha più proprietà di linguaggio o mostra di possedere un bagaglio lessicale e tecnico più ampio e vario parte decisamente avvantaggiato. Si tratterà di cercare di creare un linguaggio profondamente poetico, ossia non fortuito ma soppesato e calibrato, frutto di esercizio, studio e tecnica; a ben vedere, lo spazio lasciato all'improvvisazione è decisamente inferiore rispetto a quello che potrebbe sembrare a prima vista ». Palline, tavoli, tipi di colpi, varietà di racchette, storia, aneddoti, dimensione atletica e poetica: la filosofia dell'universo del ping-pong e del tennistavolo.
8,00 7,60

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