Lanfranchi
L'inumano. Divagazioni sul tempo
J. François Lyotard
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2001
pagine: 260
Divagazioni destinate ad un vasto pubblico. Brevi saggi tesi a sviluppare e rilanciare verso confini inediti l'idea di post-moderno. Esperimenti di scrittura in cerca di un pensiero all'altezza dell'odierno sviluppo disumano, che non si osa più chiamare progresso. Immagini nitide e disincantate della scomparsa di un' alternativa umana, politica e filosofica a questo processo inesorabile di disumanizzazione dell'umanità. Ma anche testimonianza di una resistenza ancora possibile fondata su un'altra disumanità capace di ridisegnare i confini di ogni umanità a venire. Questioni decisive di quest'altra disumanità, che alberga in noi fin dall'infanzia, sono il tempo, la memoria, la materia e le arti della vista, del suono e del pensiero che ne preservano la verità paradossale.
Scritti sull'arte
Jean-Marie Pontevia
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2001
pagine: 250
Jean-Marie Pontevia era uno di quegli autori schivi che sono il vero motore segreto di una cultura. Il suo sguardo sull'estetica era lontano da ogni accademismo e nello stesso tempo egli padroneggiava la materia con una cultura, anzi con un'erudizione sbalorditiva, smentita poi dal suo stesso atteggiamento che era il riflesso della sua grande curiosità e della sua incredibile capacità di associare ogni esperienza estetica ad altre che l'avevano preceduta. "Scritti sull'arte" offre oggi ai lettori italiani un assaggio esemplare di quello che è stato il metodo Pontevia, un metodo difficilmente ripetibile. In un excursus che ripercorre i grandi cardini dell'estetica, dall'interagire della cultura greca con quella rinascimentale, alle illuminanti intuizioni del pensiero contemporaneo, questo libro apre sicuramente una nuova prospettiva sull'arte per tutti gli studiosi a venire.
In disaccordo con l'AIDS
Alexander Garcia Duttman
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2000
pagine: 198
Che cosa significa opporsi all'AIDS, essere in disaccordo con l'AIDS? Che tipo di rottura storica rappresenta l'AIDS? Come entrano in rapporto l'AIDS con il pensiero e l'azione, in particolare con il pensiero della decostruzione? Garcia Duttman si confronta con questi interrogativi a partire da una profonda riflessione filosofica le cui basi spaziano da Kant a Nietzsche, da Kierkegaard a Heidegger fino al pensiero contemporaneo relativo all'attivismo gay e alla ricerca sull'AIDS. Tutto questo nel tentativo di trovare un linguaggio in grado di rendere giustizia alla singolarità dell'esperienza vissuta all'ombra dell'AIDS.
Nudità. Per una critica silenziosa
Federico Ferrari
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1999
pagine: 120
"La verità nuda del mondo": strana pretesa, strana affermazione. Cosa cerca Federico Ferrari in queste pagine di geometrica incandescenza e appassionato rigore? Forse pensa davvero, come dice, un vedere che non sia pensare e un pensare che non sia vedere. Orlo impossibile di una straniante epoché, là dove la trascendenza non è più necessaria e l'evidenza non ha genealogia e non ha storia. E così si espone ad una critica "esemplare": itinerario immobile che attraversa i significati solo per esibirli sfumati e sottintesi.
L'oblio della filosofia
Jean-Luc Nancy
Libro: Copertina morbida
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1999
pagine: 119
Il nostro tempo, nel campo del pensiero. Si dice che occorre uscire da una "crisi" o da uno sviamento che dura ormai da venti o trent'anni. Come se la ricerca, la sperimentazione, l'invenzione fossero malsane. Si dice che la filosofia deve ritornare al senso dell'uomo, ai valori, al soggetto, come se questi significati non si fossero esauriti con l'esaurirsi generale della metafisica del significato. Non si fa "ritorno" a nulla né a Dio, né a Kant, né ai Valori. Esiste certo una questione del senso: ma essa è davanti a noi, sempre a venire e da pensare.
Cercare una frase
Pierre Alferi
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1999
pagine: 159
Il linguaggio, il ritmo, le cose, l'invenzione, la chiarezza, la voce: questi i titoli dei sei brevi capitoli di questo libro breve. Libro di filosofia, ma senza note, senza citazioni, senza virgolette, senza corsivi. Enunciazione di frasi che cercano, susseguendosi come le tegole di un tetto, di coprire la questione della frase e, attraverso di lei, di aprire a quella del pensiero. Cercare una frase significa "pensare". Come e con cosa si pensa? Questa domanda è anche il punto di partenza delle sei brevi variazioni di Jean-Luc Nancy e Federico Ferrari che fanno da contrappunto e da eco al testo di Alferi, figura tra le più interessanti della nuova generazione culturale francese.
Il senso del mondo
Jean-Luc Nancy
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1997
pagine: 257
Questo volume raccoglie infatti le fila di tutta la sua produzione precedente per rileggerla alla luce di quella condizione esistenziale, tipica del nostro tempo, che è la mondialità. Qual è il senso di questo nostro mondo? Che senso ha la mondializzazione del mondo? Esiste ancora il bisogno di una donazione di senso? O non è forse in noi, in ognuno di noi, che, ogni volta di nuovo, tutta la questione del senso è rimessa in gioco? E allora, come stare in questo mondo? Come praticare la politica, l'economia, l'arte, la psicanalisi, la musica? E come guardare ai nostri sensi, al nostro desiderio e alla nostra sofferenza? Questo libro esemplare, arricchito per l'edizione italiana da uno scritto inedito, si espone alla singolarità di queste domande, nelle quali si configura il senso del mondo.
La comunità errante. Georges Bataille e l'esperienza comunitaria
Federico Ferrari
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1997
pagine: 172
Si chiude il secolo e si chiudono tante delle esperienze comunitarie che l'hanno caratterizzato. Fascismo, comunismo, comunitarismo tramontano lasciando spazio alla frammentazione delle società liberali e tecnocratiche. La vita sembra segnata. Eppure durante questi cento anni si sono cercate innumerevoli possibilità alternative. Gli esiti - come mostra questo libro sono stati spesso importanti, anche se talora ambigui e pericolosi. Al di là di sospette nostalgie o di entusiastiche adesioni al presente, Ferrari rilegge, con lucidità e chiarezza, alcuni degli eventi più significativi di questa "tradizione eretica", per mostrarne i limiti, ma anche per rilanciarne il nucleo di libertà ed emancipazione. Egli arriva così ad affermare l'intramontabile esigenza di configurare nuove forme del vivere in comune o, con le sue parole, la necessità di farsi noi all'interno di una "comunità errante".
Critica della giustizia
Mario A. Cattaneo
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1996
pagine: 186
Questo volume raccoglie una serie di riflessioni filosofico-giuridiche volte a cercare di mettere in luce quella che deve essere l'autentica "morale del diritto". Il volume prende le mosse da una rivisitazione del giusnaturalismo, di cui si sottolinea il carattere critico e non dogmatico e, la cui essenza, è individuata nella tutela della dignità della persona umana. Se il diritto non deve essere immorale, d'altra parte deve essere rifiutato un moralismo derivante dalla concezione dello Stato etico che conduce al giustizialismo, allo scopo di vendetta, alla crudeltà. L'intero spirito animatore del libro è l'idea della difesa della libertà e della dignità della persona umana.
La voce riflessa. Logica ed etica della contraddizione
Vincenzo Vitiello
Libro: Copertina morbida
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1994
pagine: 235
Perché la filosofia si interroga sull'"altro"? E cioè donde nasce il problema dell'altro? È l'interrogazione filosofica che fa dell'altro un problema o nell'esperienza pre-filosofica l'altro si presenta come problema? E ancora: l'altro - in filosofia, nell'esperienza - è uno dei problemi fra tanti o ha un posto eminente o è addirittura il problema? Il problema è di vedere in che modo è possibile parlare dell'Altro senza ridurlo al sé medesimo. E di interrogarsi sul modo in cui l'ego fa esperienza dell'incontro, ovvero l'esperienza dell'alter. Esemplificando: si tratta di comprendere in che modo l'ego distingue l'esperienza che fa dello sguardo altrui dall'esperienza del proprio sguardo allo specchio.
Janek. Ritratto di un ricordo
Peter Härtling
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1993
pagine: 170
Johannes Biala detto Janek, il bambino di Brno bruscamente estromesso dalla favola dell'infanzia per il suicidio della madre, si getta in una tormentosa e incalzata corsa esistenziale alla ricerca di sé, rintracciando le vestigia materne in ogni donna che via via incontrerà (la prozia Babitschka, poi la lasciva cugina Carola, infine la ballerinetta Lintschi) e ricercando tracce del padre a lui ignoto, un gran signore ebreo oppure no, le cui tendenze cialtronesche forse ha ereditato. Sono appunto queste ad avviare il giovinetto, evaso dalle cure parentali, a infognarsi nelle osterie e sulle ribalte di periferia nelle quali si propone come chansonnier, uno scanzonato canzonettista intollerante ai freni. Né il favoleggiato padre potrà salvarlo dall'oppressione maschile (l'impresario, i poliziotti e alla fine i nazisti), anzi in quanto ebreo tedesco, Janek è dapprima perseguitato, per poi venire espulso e avviato verso occidente. Carola che l'ha assoggettato fisicamente, parte con lui, ma passata la frontiera, Janek abbandona tutti: resta a terra solo, deciso a ricominciare da zero, svuotandosi del sé stesso condizionato dai ricordi.
Solitaria conversazione con il nulla
Josefina Vincens
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1993
pagine: 185
Semplice e concentrato, nello stesso tempo pieno di una segreta pietà, inflessibile e rigoroso. È ammirevole che con un tema come quello del "nulla" - ultimamente al centro di tanti studi, più o meno buoni, di carattere filosofico - l'autrice abbia saputo scrivere un libro così tenero e vivo. E lo è anche il fatto che sia riuscita a creare dalla "vuota" intimità del personaggio, tutto un mondo. Che cos'è, dunque, quel che ci dice l'eroe di questo romanzo, quest'uomo che "non ha niente da dire"? "Niente", e questo niente - che è quello di tutti noi - si converte, per il mero fatto di farsene carico, in "tutto": in consolidamento della solidarietà e della fratellanza fra gli uomini. E così, un libro "individualista" risulta fraterno, poiché ogni uomo che si fa carico della propria condizione solitaria e della verità, del suo niente, si fa anche carico della condizione fatale degli uomini della nostra epoca e può partecipare al loro destino generale e condividerlo. Coloro che sanno di non avere niente hanno tutto: la solitudine condivisa, la fratellanza nell'abbandono, la lotta e la ricerca.