Leucotea

Un pomeriggio d’estate, un giardino abbandonato. Il fantasma di Nonna Maria racconta una storia centenaria, mentre i suoi cubetti di ghiaccio al tè si sciolgono nel bicchiere e scandiscono il tempo. È la storia avventurosa di sua mamma Aida, giovane lavandaia negli anni intorno alla Prima Guerra Mondiale. Parla di povertà e speranza, matrimoni sbagliati, tradimenti, fughe, guerra e trincea, ritorni: la vicenda di una ragazza indipendente e, per i tempi, molto coraggiosa.

A Belleville, una tranquilla cittadina che sembra sospesa nel tempo, l’arrivo di un misterioso inquilino nell’attico del loro palazzo stravolge l’estate di cinque giovani amici. La curiosità li spingerà ad esplorare l’atelier abbandonato di un celebre pittore… E ciò che scopriranno andrà ben oltre l’immaginabile. Tra copie perfette di quadri celebri e personaggi insoliti e vivaci, un’avventura straordinaria prende vita quando i ragazzi si ritrovano catapultati, letteralmente, dentro le tele. Per tornare a casa, dovranno risolvere enigmi, affrontare le loro paure e fidarsi della magia che si nasconde nei dettagli. Ma c’è un pericolo in agguato: chi è davvero il nipote del pittore? E cosa trama l’ambiguo Monsieur LeBlanc? “Il mistero delle tele incantate” è una storia che intreccia avventura, arte e amicizia, per ricordarci che nulla è come sembra e che, a volte, basta un po’ di coraggio per dipingere la propria via d’uscita. Età di lettura: da 9 anni.

«Questo libro ricrea personaggi di fantasia che impressioneranno il lettore. Personaggi fittizi, o quasi, che intrecciano una matassa di verità e supposizioni, dipanate con l'aiuto di una vecchia locandiera. La poesia, la scultura, e un garbato cantastorie vanno rivelando cammini carichi di incertezze. Tanto Caeiro quanto Filippo, uno esistente e l’altro inventato, sono alla ricerca di se stessi in queste pagine ricche di significato psicologico e filosofico. Fuggire dalla realtà è anche l’obiettivo di questo libro, denso di avvenimenti e quesiti. Alberto Caeiro si protegge dalla solitudine proprio come Don Filippo, sebbene in modi diversi. Personaggi che cercano e forse trovano il cammino che l’autore disegna nello scenario un po’ magico della Sicilia.» (Manuela Nogueira)

Un novembre climaticamente folle. Il passato che ritorna e tormenta. Un uomo che ha smarrito la memoria e una misteriosa donna morta. Ecco gli elementi di un giallo intricato e coinvolgente dove tensione e umorismo si fondono e tengono il lettore incollato fino all'ultima pagina nel tentativo di scoprire come si sono svolti realmente i fatti. Sullo sfondo la città di La Spezia e la borgata marinara di Fezzano. Al timone della vicenda naturalmente lui: Filippmarlowe, il detective più sui generis della narrativa.

Uno scrittore ormai famoso sente che il presente non lo emoziona più, decide quindi di rivivere in 10 capitoli l’inizio della sua carriera quando, ancora squattrinato ma ricco di ispirazione e amore per la vita, fu adottato dal quartiere romano di Pasolini: il Pigneto. Un personaggio senza nome, figlio acquisito del municipio bohémien della capitale, entrambi descritti in simbiosi nel loro nucleo emotivo, viscerale, creativo. Nella complessità del personaggio si identificano tutti gli amanti dell’arte, della vita, della passione, la cui forza di amare ha eguali solo a quella di superare la sofferenza. Le passioni, gli intrecci, le ferite, gli amori sono sfondo e materia prima per lo spirito narrativo del protagonista, segnandone definitivamente la carriera da scrittore. Inizio e fine che sfumano intersecandosi in un roboro esistenziale che scandisce i momenti dell’esistenza che, attraverso il ricordo prova a risolvere il suo presente.

Foglierosse non è di sicuro il luogo in cui Anna Susie vuole trascorrere le vacanze estive. Come può essere divertente la vecchia fattoria dei nonni, immersa nel bosco, per una tredicenne eternamente spaventata dalle incognite e con la mania del controllo? Foglierosse, però, è lì ad attenderla, pronta a svelarsi con inattesi incontri in una natura che si ribella a sé stessa. La comparsa di un piccolo colibrì, la metamorfosi del protagonista di un dipinto, un albero che si tramuta in una grande gabbia, cuori umani appesi ai rami e una scatola piena di mistero. La sparizione di Tobia, il bracco dei nonni, è la chiave di Amaranthus, una terra nascosta ai piedi di Foglierosse che custodisce un grande segreto. E Anna Susie non può tirarsi indietro: è la prescelta. Insieme al suo nuovo amico Iacopo si ritrova ad affrontare l'ignoto. Questa è una storia di limiti e scoperte. Di buio e luce. Di profumi attaccati alla pelle e di grandi conquiste. È una storia che racconta il ciclo della vita così come nessuno può immaginarlo. È una storia per i ragazzi e le ragazze di ogni tempo. È la storia di tutti i "viaggiatori".

"Pietre e gigli di mare" è un romanzo d’amore e di amicizia, di avventura e mistero, che si dipana fra leggende e preistoria, scienza ed ecologia. Nell’incantevole isola della Sardegna, in un resort di lusso, morti misteriose avvengono in una casetta per villeggianti. Petra, una ragazza sarda con il dono di udire suoni e voci del passato, farà luce su oscuri avvenimenti, mentre nel villaggio, caduto in mano a loschi individui, gli ospiti temono per la loro vita. Ma Petra non è sola: la aiutano Marisa e Arturo, una coppia di anziani turisti, il giardiniere Masu, suo figlio Alessio e Fabio, un ragazzo autistico. Persone semplici, che però, utilizzando le loro specifiche abilità, dimostreranno di saper portare aiuto anche a chi è più dotato di loro.

Un famelico ragno e due topolini attori vivono in una vecchia casa di campagna finché la loro esistenza non viene sconvolta dall’arrivo di tre umani. Una favola contemporanea che spinge a riflettere sull’importanza dell’amicizia, dell’ascolto e del confronto affrontando con delicata leggerezza tematiche purtroppo sempre attuali come l’elaborazione del lutto, il bullismo e i disturbi alimentari. La via per il benessere passa attraverso l’amore e la fiducia in se stessi: un messaggio di speranza che invita a vivere le proprie emozioni e a valorizzare ogni piccolo o grande sogno che custodiamo nel nostro cuore.

“Ha detto no”. Inizia tutto da qui, dalla decisione di Aida, ragazza determinata che sogna di intraprendere la carriera diplomatica. Lui è il futuro reggente di un paese asiatico che si è trasferito a Venezia. Non c’è nulla di romantico nella sua richiesta formale di matrimonio, solo calcolo. Nel terzo millennio non è necessario essere sposati per ispirare stabilità ma avere buone alleanze, per dire la propria sul nuovo ordine mondiale che incombe: quando si siederà al tavolo del potere vuole contare su buone carte, inoltre nel loro mondo, un no o un sì può cambiare il destino di molte vite, soprattutto di quelle a cui lei tiene tanto. Quel “no”, così, diventa una sfida e una storia di seduzione in una Venezia d’inverno dove la nebbia, sfumando le calli, e la neve, ammantando i tetti, sembrano in competizione nel cambiare l’atmosfera, come le ragioni dei buoni e dei cattivi. Il diavolo ci mette sempre lo zampino e questa volta c’è una novità: non ha voglia di trattare.

Siamo alla terza avventura di Giorgia e del suo “dono maledetto”. Verona è nuovamente teatro di un delitto, questa volta consumato nell’ambiente delle cure estetiche. Inseguire la perfezione sembra essere stato il desiderio della vittima, ma sarà davvero così? Giorgia ed Elisa cercheranno di scoprirlo, all’insaputa della Polizia, con l’aiuto di Marco, un nuovo personaggio che porterà anche un certo scompiglio nella vita dei protagonisti.

Questa è la storia del legame tra Ewan, supplente di scuola primaria, e due sue alunne di nome Matilda e Frida. Dopo tre anni formidabili trascorsi insieme, non si vedranno per circa un decennio. In mezzo la vita che procede, indomabile e inesorabile come uno tsunami: la separazione dei genitori di Matilda; la storia di Frida, figlia di un popolo fantasma; le peripezie di Ewan a Firenze, alle prese con una facoltà mai vissuta veramente, una bizzarra redazione di cinema e situazioni che metteranno a dura prova la sua coscienza, la natura del suo vero essere. La vita che procede, appunto, indomabile e inesorabile; la quale, tuttavia, non riuscirà a dissolvere quel legame nato sui banchi di scuola, quel ricordo coltivato per tre anni e perdurato per quasi dieci, con i soli carezzevoli afflati della memoria a sospingerlo, e imprimerlo, nelle segrete della mente e del cuore.

A causa della situazione in cui si viene a trovare, Sandra, sopraffatta dal dolore, decide di fuggire in Messico. Le serviranno dieci anni per ritrovare una certa serenità, anche grazie alla nuova famiglia che s’è costruita, e decidere di tornare in patria per affrontare il ricco e potente Cavalier Lupi, suo padre, che ancora l’accusa di aver tradito lui e la famiglia. Non sarà facile per nessuno, ma la vita insegna, le coscienze devono risvegliarsi... il cammino per la comprensione sarà però lungo e difficile...