Morcelliana
Omelie
Giorgio Mazzanti
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2021
pagine: 192
«Questa la grandezza di Mazzanti: aver compreso che Cristo ci mette in contatto con Dio e con i gigli dei campi, che non vi è scissione nel suo mondo, per questo c'è spazio per tutto e per tutti, dall'essere più abietto al santo. Non è, il suo, un cristianesimo che si gioca sul moralismo, che tutto giudica e soppesa, ma sulla misericordia, su un perdono sconfinato che lenisce ogni pena. È un cristianesimo che si gioca sull'esser figli di Dio, sull'essere, non sul dover essere; sul riconoscersi peccatori, ma peccatori che hanno la possibilità di essere, sempre e nonostante tutto, perdonati».
Montini-Paolo VI. La missione di educare nella Chiesa del Vaticano II
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 240
Alla luce dei contributi qui raccolti risulta evidente che nella riflessione e nell'azione pastorale di Montini - Paolo VI «il tema dell'educazione ha avuto un posto costante, se non centrale. Non si deve, tuttavia, pensare che egli coltivasse un vero e proprio sistema pedagogico, nel senso di una teoria scientifica dell'educazione. Nell'affrontare tali tematiche Montini dava, piuttosto, l'impressione di agire sulla spinta di un insieme di disposizioni proprie della sua indole - interesse per l'uomo e per le sue aspirazioni, vivissima coscienza ecclesiale, senso storico delle situazioni, profondo respiro culturale -, grazie alle quali egli doveva ben presto rendersi conto dell'importanza che aveva il momento formativo rispetto non solo alla crescita delle persone, ma anche alla promozione del vivere sociale e, naturalmente, alla edificazione della Chiesa. L'itinerario attraverso cui Montini venne elaborando le sue idee pedagogiche conobbe diverse tappe, corrispondenti ai vari impegni che le circostanze della vita lo condussero ad assumere, da quello di assistente generale della Federazione degli universitari cattolici (Fuci) all'impegno in Segreteria di Stato, dalla responsabilità di arcivescovo della diocesi ambrosiana a quella di pastore della Chiesa universale». (Luciano Pazzaglia).
Avery Dulles. Una teologia per modelli
Luca Pertile
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 224
Come parlare della Chiesa? La tradizione teologica cattolica, prima che nell'epoca moderna desse il primato alla categoria "società", aveva fatto uso di immagini, anche mediante un'interpretazione allegorica della Sacra Scrittura e il ricorso ai miti ellenistici. Il Concilio Vaticano II (1962-1965) ha ripreso l'antica ecclesiologia grazie anche alla descrizione della Chiesa come mistero. Il teologo gesuita statunitense Avery Dulles (1918-2008), insignito del titolo cardinalizio pochi anni prima della morte, è diventato punto di riferimento per il tentativo di introdurre in teologia il metodo dei modelli mutuato dalla riflessione scientifica, in particolare da Thomas S. Kuhn. Con esso intende mostrare che l'accostamento alla realtà storica di matrice trascendente (la Chiesa, la Rivelazione) si può realizzare solo mediante una pluralità di metafore, che il teologo deve cercare di coordinare in modo da giungere a un modello euristicamente più comprensivo, capace anche di indicare percorsi di rinnovamento. Si tratta di un tentativo, degno di attenzione, di fare teologia in dialogo metodologico con il sapere scientifico. (Giacomo Canobbio).
Gli anziani e la Bibbia. Letture spirituali della vecchiaia
Maria Cristina Marazzi, Ambrogio Spreafico, Francesco Tedeschi
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 224
«Il numero degli anziani è cresciuto. La loro età media si è innalzata. È la realizzazione di un sogno antico dell’umanità: vivere a lungo, allontanare le frontiere della morte il più in avanti possibile, una vera “benedizione”. Ma non possiamo nasconderci un paradosso: tale benedizione è divenuta una “maledizione” in parecchi casi. Un dramma per tanti. È un problema sociale complessivo. La lettura della Bibbia aiuta a comprendere meglio il valore degli anziani: come facciano parte, in maniera rilevante, della storia umana e religiosa. Ecco il senso di questo libro, una riflessione sulle figure “anziane” della Bibbia - Noè, Abramo, Giobbe, Zaccaria, Simeone e Anna, Nicodemo… - nel loro rapporto con la vita e con i giovani, frutto di un’esperienza di amicizia pluridecennale con gli anziani da parte della Comunità di Sant’Egidio. Gli “anziani biblici”, in modi diversi, hanno avuto un rilievo nella storia per la loro fede e la loro umanità. Forse abbiamo perso, in parte, il senso della "benedizione", ma la Bibbia ci aiuta a recuperarlo. Ed è un senso della vita che s’irradia e si allarga a tutte le stagioni dell’esistenza. Porre gli anziani nel cuore della famiglia, della comunità o della società, è l’inizio di un cambiamento umano radicale, che abbiamo chiamato “rivoluzione comunitaria”. Gli anziani sono la “pietra d’angolo” da cui ricominciare la ricostruzione della società». Dalla Prefazione di Andrea Riccardi.
La filosofia in fiamme. Saggio su Pascal
Rosaria Caldarone
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 336
La filosofia, come ci proviene da Platone e Aristotele, è amore della sapienza. Di questa origine la storia successiva ha conservato ben poco. Proprio al cuore della modernità, nel vivo dell'abbandono, Pascal riaccende la fiamma originaria con un gesto che appare di rifiuto della filosofia: all'"ordine degli spiriti" contrappone l'"ordine della carità". La carità non si limita a correggere e a superare la filosofia: è anche l'inveramento critico della sua antica origine erotica, ridestata dall'oblio e al tempo stesso ripensata alla luce del cristianesimo. Un confronto inedito fra Platone, Aristotele e Pascal, dal quale emerge una continuità fra l'antico e il moderno.
Introduzione alle arti del bello
Étienne Gilson
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 256
L'Introduzione alle arti del bello è pubblicata nel 1963 e segue di poco l'altra opera dedicata alle arti, Pittura e realtà (1958). Qui Gilson si propone di elaborare una filosofia dell'arte che ritiene vada nettamente distinta sia dall'estetica, sia dalla critica d'arte. Compito della filosofia dell'arte è individuare l'essenza dell'arte che, secondo Gilson, non è imitazione, non è conoscenza ma è eminentemente un fare. Questa prospettiva consente a Gilson di esaminare la natura del bello, di distinguere ciò che è arte e ciò che non lo è, di separare la posizione dell'artista da quella del fruitore e di affrontare, con posizioni originali, alcuni temi di attualità, come la pretesa che l'arte debba esprimere qualcosa o lanciare messaggi.
Marginalità e apprendimento
Luigi D'Alonzo
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 192
Presentano atteggiamenti di disturbo, occorre spesso richiamarli perché distratti, non sembrano interessati alle proposte educative e didattiche. Sono allievi diversi, problematici che stanno vivendo situazioni di marginalità molto preoccupante. Questo volume offre un contributo, frutto di esperienza professionale, alla risoluzione delle questioni che tali soggetti presentano, relative soprattutto all’apprendimento. I pilastri su cui costruire un’azione formativa organica, basata sulle esigenze peculiari degli allievi “problematici” sono: l’attenzione alla persona, il rapporto interpersonale fra educatore e allievo, l’impostazione della proposta formativa, centrata sui bisogni del soggetto educando. Tutto ciò deve essere fondato sulla competenza dell’educatore e dell’insegnante di padroneggiare le varie tecniche didattiche da utilizzare in base alle esigenze proprie degli allievi problematici.
Maria. La madre che salva
Salvatore Natoli
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 96
«Nei secoli cristiani la figura della "Madre di Dio" ha occupato - e non poteva essere altrimenti - una posizione centrale sia nella liturgia sia nella devozione popolare. E soprattutto in quest'ultima. La Vergine Maria viene, infatti, venerata sotto innumerevoli titoli e nei più disparati luoghi e contrade. Ciò detto e indipendentemente dal credere, cosa si può dire innanzi a un fenomeno collettivo così vasto? È superstizione? O altro? E che significato ha - o può rivestire - la figura della Vergine Maria per chi non crede o, comunque, non aderisce ad alcuna religione positiva? E, infine, senza alcun riferimento alla trascendenza, v'è nella figura della Vergine qualcosa che può parlare a tutti gli uomini? Ritengo di sì, perché Maria risveglia nell'anima l'archetipo - se così lo si vuol chiamare - della maternità».
Fenomenologia della religione
Richard Schaeffler
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 212
La prima opera di Richard Schaeffler tradotta in italiano è dedicata alla fenomenologia della religione. Una disciplina il cui scopo è, per l'autore, mostrare la forma essenziale dell'esperienza religiosa a partire dalle sue due dimensioni fondamentali: il linguaggio e il culto. Ciò permette di distinguerla in modo appropriato da altre forme di esperienza, come quella etica, e di discernere la sua stessa validità. Questioni di indubbio interesse tanto per i filosofi della religione, quanto per i teologi fondamentali, e in genere per tutti quelli che riflettono sul rapporto tra filosofia e teologia.
Etica e ambiguità. Una filosofia della coerenza
Adriano Fabris
Libro: Copertina morbida
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 146
Fare filosofia - FilosoFare - è un agire sempre a rischio di ambiguità, come dimostra la storia del pensiero: se la filosofia nasce di volta in volta per risolvere specifiche aporie, nel farlo finisce per crearne di nuove. Un'uscita non può esserci se viene cercata con un approccio solamente teorico. Il libro mostra come l'etica, e in particolare l'etica della relazione, possa invece assumersi questo compito: comprendere e affrontare tale ambiguità costitutiva, portando l'attività filosofica a un livello nuovo nel quale possiamo finalmente interagire con essa e diventare capaci di abitarla.
Democrazia e verità. Tra degenerazione e rigenerazione
Libro
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 496
Il titolo di questo volume dichiara programmaticamente una questione e una prospettiva di indagine. I testi si snodano attraverso considerazioni sui “limiti” delineati nella carta costituzionale, esplorazioni ricostruttive delle vicende relative al rapporto tra Chiesa e democrazia, approfondimenti sul contributo di fondazione che deriva dal paradigma dialogico, discussioni sull’apporto del personalismo, tematizzazioni del nesso tra popolo e sovranità, affondi teoretici circa il rapporto tra democrazia e verità, per scandagliarne anche i risvolti nell’ambito del diritto e dell’economia, la comunicazione, l’etica, la relazione con sé e con gli altri. Proponendo così differenti percorsi d’indagine che declinano aspetti molteplici in prospettiva teoretica ma anche storica e con riferimento alla prassi, e riprendendo rilevanti paradigmi con cui confrontarsi criticamente, il volume si offre come un contributo prezioso all’urgenza di una riflessione radicale sulla democrazia.
Letterature classiche dell'India
Alberto Pelissero
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2020
pagine: 544
A che serve la letteratura? La letteratura indiana, nelle sue varie articolazioni, serve da guida per gli uomini e le donne dell'India, serve loro da fonte normativa, da guida religiosa e filosofica, li aiuta a orizzontarsi nelle scelte quotidiane, fornisce loro nozioni utili per districarsi in problemi etici, giuridici, politici, medici, e costituisce il supporto delle scienze umane, sociali, e financo squisitamente tecniche, fino alla formalizzazione estrema dei trattati matematici e astrologici, che non di rado sono in versi, soggetti a vincolo metrico formale. La letteratura fornisce il linguaggio per esprimere ogni branca dello scibile, ed è abbastanza versatile da articolare questo linguaggio secondo codici comunicativi diversi, trovando sempre quello più adatto per ogni percorso specifico. Dal punto di vista linguistico le letterature classiche dell'India coprono almeno due periodi importanti, l'antico indoario (circa 1200-600 a.C., vedico e sanscrito) e il medio indoario (circa 600 a.C. - 1000 d.C., sanscrito, apabhramsaa e pracriti), ma si estendono fino alle prime fasi del neo indoario (dal 1000 d.C. circa ai giorni nostri) e comprendono almeno un'altra famiglia linguistica oltre a quella delle lingue indiane di ceppo indoeuropeo, tra le quali la principale ma non l'unica è il sanscrito: la famiglia dravidica. Le culture che trovano espressione attraverso queste lingue sono principalmente quella brahmanica, quella buddhista e quella jainica. Gli eventi storici che si verificano nell'arco temporale che interessa questa produzione letteraria spaziano da poco meno della metà del secondo millennio a.C. a metà e oltre del secondo millennio d.C., con propaggini che si spingono al xx secolo della nostra era. La letteratura è probabilmente — insieme alla grammatica — l'unico elemento unificante di una civiltà e di una tradizione che fa della diversità il proprio emblema, anche se questa diversità è sempre in qualche modo concorde, e non si tramuta mai in reciproca inconciliabilità delle diverse voci.