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Pontificio Istituto Biblico

«Ma io ricorderò la mia alleanza con te»: la procedura del rib come chiave interpretativa di EZ 16

«Ma io ricorderò la mia alleanza con te»: la procedura del rib come chiave interpretativa di EZ 16

Ombretta Pettigiani

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 464

La presente monografia esegetica è totalmente dedicata a Ez 16, testo profetico di grande potenza espressiva e di alto valore teologico. Il punto di vista adottato è lo studio del genere letterario. Si è potuto verificare che le numerose proposte fatte in merito risultano insufficienti a spiegare il testo in tutte le sue componenti, mentre la lettura del capitolo come controversia bilaterale (rîb) consente di coglierne l'unità e di dare ragione del tipo di linguaggio utilizzato. Si è mostrato come Ez 16 si snodi ponendo in sequenza ricordo dei benefici (rîb di difesa), accuse e annuncio della punizione, promessa di cambiamento (in positivo), secondo la logica tipica della lite bilaterale. Inoltre, numerosi elementi sono stati meglio compresi adottando tale prospettiva: il ricorso ad un notevole rivestimento metaforico (Gerusalemme figlia e sposa di Yhwh) utilizzato per convincere; l'impiego di un linguaggio forte che vuole suscitare una reazione dell'accusata e a consentirne il pentimento; la descrizione di una punizione che, seppur estrema, viene ampiamente contestualizzata perché possa essere riconosciuta giusta e, per questo, accettata, ecc. In particolare, la seconda parte del testo (vv.44-63), con il suo ribadire le accuse e l'apertura al perdono, assume pienamente il suo senso solo nella prospettiva del rîb, là dove chi accusa non punta alla distruzione dell'avversario ma a far sì che la relazione possa ristabilirsi in un contesto di verità...
34,00

The gospel of mark in the syriac harklean version
48,00

Jesus's meals with pharisees and their liturgical roots
35,00

La Profezia tra l'uno e l'altro Testamento. Studi in onore del Prof. Pietro Bovati in occasione del suo settantacinquesimo compleanno

La Profezia tra l'uno e l'altro Testamento. Studi in onore del Prof. Pietro Bovati in occasione del suo settantacinquesimo compleanno

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2015

pagine: 384

La trilogia - teologia biblica, ermeneutica, esegesi profetica - è la sostanza delle pagine che troverete in questa raccolta ove si presentano itinerari di ricerca nell'orizzonte della letteratura profetica, con particolare attenzione ai risvolti teologici ed ermeneutici. Oltre alla teologia e all'ermeneutica biblica, il capitolo più significativo della sua vita accademica e della sua indagine, resta quello dell'esegesi profetica. Non per nulla i saggi a lui dedicati che compongono questa miscellanea sono all'insegna di un titolo illuminante: "La profezia tra l'uno e l'altro Testamento". Le diverse voci dei suoi alunni, a loro volta divenuti docenti apprezzati, danno sostanza in modo incisivo a questo genere storico-critico e teologico che intreccia Antico e Nuovo Testamento. Rimane viva nelle pagine di Bovati la stessa tensione che reggeva il suo maestro Alonso Schökel: quella di considerare la Parola di Dio non come fredda pietra preziosa ma come seme fecondo, pronto a incarnarsi e quindi a confrontarsi con terreni più diversi. P. Bovati è uno degli hyperétai tou lógou, un intelligente e vigoroso rematore nel mare della Parola di Dio.
45,00

Pietro e Paolo testimoni del Crocifisso-Risorto. La synkrisis in Atti 12,1-23 e 27,1-28,16: continuità e discontinuità di un parallelismo nell'opera lucana

Pietro e Paolo testimoni del Crocifisso-Risorto. La synkrisis in Atti 12,1-23 e 27,1-28,16: continuità e discontinuità di un parallelismo nell'opera lucana

Lorenzo Rossi

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 512

Pietro, Paolo e Gesù: vite parallele? Da decenni gli interpreti di Luca-Atti individuano parallelismi tra Pietro e Paolo e tra i due apostoli e il Gesù del terzo vangelo. Tale fenomeno attesta la familiarità di Luca con la synkrisis, tecnica di modellizzazione letteraria finalizzata alla comparazione dei personaggi e consacrata da Plutarco nelle Vite Parallele. Il presente saggio considera le sezioni terminali delle narrazioni relative ai due maggiori personaggi degli Atti - cioè il racconto della liberazione di Pietro dal carcere (12,1-23) e la narrazione del viaggio di Paolo prigioniero verso Roma (27,1-28,16) - ed evidenzia le corrispondenze con l'epilogo delle vicende cristologiche riportate nel terzo vangelo (Lc 22-24). In ragione della propria collocazione, tali testi costituiscono il vertice della suddetta synkrisis, definendone l'estensione e il funzionamento. In un'epoca in cui cominciavano a "piovere" critiche nei confronti del movimento cristiano, Luca ha difeso l'affidabilità dell'Evangelo (cf. Lc 1,4), mostrando non solo che Gesù fu fedele alla religione dei padri e alle Sante Scritture, portandole a compimento, ma che anche i suoi discepoli furono fedeli, con l'insegnamento e con la vita, al loro Maestro (cf. Lc 6,40): sia i testimoni oculari della prima generazione, come Pietro, sia quelli della seconda, come Paolo, figura esemplare per il lettore di ogni tempo.
35,00

Maria di Nazaret, profezia del regno. Un approccio narrativo a Lc 1,34

Maria di Nazaret, profezia del regno. Un approccio narrativo a Lc 1,34

Carmelo Pellegrino

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2014

pagine: 376

Perché Maria, sposa di un uomo della casa di Davide, all'angelo, che le annuncia il concepimento di un grande re davidico, obietta: "Come sarà questo, poiché non conosco uomo?" (Lc 1,34). E come mai l'angelo replica a tono? I personaggi si intendono, ma il lettore resta disorientato. Un approccio narrativo consente di superare questo disorientamento. Nella sezione programmatica Lc 1-2, col confronto tra il profeta Giovanni e il Cristo Gesù, viene introdotta la subordinazione della Legge-Profeti rispetto al Regno di Dio, di cui Lc 1,34 costituisce un cruciale turning point celato dietro la reticenza di Luca e il linguaggio obliquo di Maria. Un narratore reticente prepara un elemento del racconto, chiamando il lettore ad una cooperazione ermeneutica: così Lc 1,34 contribuisce ad introdurre le esigenze lucane del Regno in ordine alla sequela, alla Chiesa e al compimento escatologico. A livello dei personaggi, poi, Lc-At presenta ripetutamente la sequenza annuncio-obiezione- replica in contesto teofanico, dove gli obiettori si esprimono quasi sempre in modo obliquo. Tra obiezione verginale mariana e piano divino, però, esiste una sintonia univa in tutta la Bibbia. Pertanto in Lc 1,34 affiora uno degli aspetti della relazione tra Maria e Dio che l'autore protegge dietro un velo, rimanendo fuori insieme al lettore. Nel prosieguo del racconto questo velo sarà progressivamente rimosso dall'esorbitante novità del Regno di Dio.
37,00

La Vetus Syra del vangelo di Luca

La Vetus Syra del vangelo di Luca

Gian Luca Carrega

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2013

pagine: 544

L'antica traduzione siriaca dei vangeli detta Vetus Syra riappare dopo secoli di latitanza grazie alla pubblicazione di due mss. superstiti nel XIX sec. Dopo l'iniziale entusiasmo pareva caduta di nuovo nell'oblio, fino a quando il recente interesse della critica testuale per il mondo scribale che produce i testi ha riaperto prospettive interessanti anche per lo studio della Vetus Syra. Come funziona la sintassi di una lingua semitica rispetto al greco? È possibile riprodurre le strutture di un'altra lingua in forma non meccanica? È lecito espandere il testo evangelico desumendo informazioni dal contesto? In queste pagine vengono affrontati analiticamente 300 passi del vangelo di Luca in cui la versione siriaca presenta letture che si discostano dal greco in modo significativo. Tali devianze sono state classificate secondo i processi che le hanno presumibilmente generate, cercando di stabilire quali fossero i meccanismi in atto al momento di procedere alla traduzione del testo. Alla prova dei fatti, la Vetus Syra si rivela una buona traduzione, più preoccupata di rendere il senso del testo che non la sua letteralità. Isolando i fattori che provocano la maggior parte delle varianti, tra i quali l'assimilazione interna e sinottica, si è in grado di individuare alcuni fattori ermeneutici che sono stati significativi per i traduttori: il confronto con le scuole esegetiche del tempo, l'accentuazione della centralità della figura di Cristo, la ridefinizione di alcuni personaggi.
43,00

Uomini e profeti

Uomini e profeti

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2013

pagine: 372

Con la presente raccolta di studi vogliamo celebrare la lunga carriera accademica svolta dal Professor Horacio Simian-Yofre, SJ presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, in quasi quarant'anni di attività dal 1974 al 2011. Gli autori che hanno preso parte al progetto sono diversi per provenienza geografica e ambiti di provenienza, ma tutti hanno in comune la profonda stima che li lega al Professor Simian-Yofre con il quale hanno condiviso un tratto del loro cammino accademico. Gli scritti raccolti nel presente volume trattano argomenti relativi al profetismo biblico, l'ambito di studi al quale il Professor Simian-Yofre ha contribuito maggiormente con la sua ricerca. Il profeta e la sua opera, il suo messaggio e la ricezione della parola profetica sono i tre campi di indagine corrispondenti alle parti nelle quali si divide la raccolta: "Uomo e profeta", "I profeti e gi uomini", "Gli uomini e i profeti". Hanno contribuito i seguenti professori: Gianni Barbiero, Cássio Murilo Dias de Silva, Georg Fischer, Marco Nobile, Cirino Versaci, Maria de Lourdes Correa Lima, Ramón Alfredo Dus, Alexander Rofé, Giovanni Paolo D. Soccu, Wojciech Pikor, Paolo Salvadori, Hermann Spieckermann, Giuseppe Veltri.
32,00

The greek additions in the book of Ben Sira
35,00

Il giusto affronta l'ingiustizia. Studio di un tema salmico

Il giusto affronta l'ingiustizia. Studio di un tema salmico

Stanislaw Bazylinski

Libro

editore: Pontificio Istituto Biblico

anno edizione: 2013

pagine: 400

Come essere giusto in un mondo minacciato dall'ingiustizia? Nella presente monografia si illustra una possibile risposta, attraverso l'analisi di otto salmi scelti. L'opera si incentra sulla figura del giusto e su come egli si pone di fronte all'ingiustizia che deriva da situazioni personali o sociali e, più precisamente, come egli supera l'ingiustizia con una coscienza integra e una fede retta. Lo studio muove dalla riflessione su due ritratti del giusto (Salmi 112 e 101) in cui divengono costitutive, per la giustizia, la dimensione orizzontale e quella verticale. Si affronta, pertanto, l'analisi dei comportamenti che il giusto assume per vincere la tensione con il nemico (Salmi 7, 31 e 55), e il ruolo di Dio nel superare questo rapporto conflittuale (Salmi 5, 15, 34). Il giusto antepone a ogni forma d'ingiustizia il proprio legame con Dio, vincendo le tentazioni della ricchezza illecita e della connivenza col malvagio. Conservarsi integro è l'unico modo per essere approvato da Dio e per affrontare le difficoltà della vita. Yhwh non è un Dio silenzioso, ma un Dio che si schiera con il debole maltrattato, che dimostra la sua vicinanza alle persone affrante e preserva l'incolumità del giusto.
35,00

Ayadgar i Jamaspig. Un texte eschatologique zoroastrien
60,00

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