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Prearo

Emanuele Gregolin

Vera Agosti

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2017

30,00 28,50

Tommaso Chiappa

Vera Agosti

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2016

20,00 19,00

Marylin per sempre

Marylin per sempre

Marco Meneguzzo, Mimmo Rotella

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2004

pagine: 64

20,00

Alpi marittime 1968, 69, 70

Giuseppe Penone

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2025

pagine: 389

100,00 95,00

20,00 19,00

Satoshi Hirose. Pharmakon

Satoshi Hirose. Pharmakon

Angela Madesani

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2023

pagine: 364

80,00

Da genti a paesi lontani

Da genti a paesi lontani

Stefano Di Stasio

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2023

pagine: 132

25,00

Neronatura

Sergio Ragalzi

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2023

pagine: 394

50,00 47,50

20,00 19,00

Marco Crippa. Il pittore di Milano

Marco Crippa. Il pittore di Milano

Libro

editore: Prearo

anno edizione: 2023

20,00

30,00 28,50

Enzo Esposito. Opere su carta 1977-2021

Enzo Esposito. Opere su carta 1977-2021

Marco Meneguzzo

Libro: Libro rilegato

editore: Prearo

anno edizione: 2022

pagine: 264

Lo sviluppo artistico di Enzo Esposito, nell’arco di circa cinquant’anni di attività, ha un tracciato consequenziale, ma anche composito, all’interno del quale si colgono azioni e reazioni, momenti di slancio emotivo e di riorganizzazione delle ragioni formali. Al centro si pone comunque la pittura, come materia del lavoro, come strumento esistenziale, come metro dell’esperienza quotidiana. Una pittura con la quale l’artista si misura, avendone abbracciato le ragioni, ma volendo sempre verificarne e quasi forzarne le possibilità. Per questo, pur essendo stato, soprattutto in un momento decisivo per la sua storia personale, tra i protagonisti di quel “ritorno alla pittura” ampiamente messo sotto i riflettori della critica negli anni Ottanta, non si può considerare, il suo, l’esito di una scelta lineare, dalla quale siano derivate logiche perseguite senza sofferenza. Al contrario, Esposito ha sempre affrontato con lucidità critica il suo essere pittore, con l’esigenza di mettere in discussione l’innata capacita a fare della pittura il terreno su cui misurarsi, vivendo piuttosto come un conflitto il confronto con la tela, con i colori, con le superfici, mai sufficienti a contenere il suo bisogno di espandere il segno e il colore e con essi costruire un’immagine plastica.
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