Pungitopo
Ciuri d’amuri. Fiori siciliani
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2022
pagine: 72
«Dal punto di vista della struttura i canti popolari si manifestano in svariate forme che assumono le denominazioni di Canzuni, Ciuri, Arii, Diesilli, Orazioni, Storii, Ninni, Nnimini. [...] Il canto a ciuri è uno stornello a due o tre versi; anche in questo caso, per lo più, il tema del componimento è l'amore, ma spesso il canto a ciuri viene utilizzato in canti carnascialeschi. [...] Ogni strofa è solitamente composta da tre versi: il primo verso è un quinario, e generalmente contiene l’invocazione ad un fiore; gli altri due sono endecasillabi, di cui il primo è in consonanza ed il secondo in rima col verso d’apertura. In genere questo tipo di componimento viene accompagnato da musica o cantato. [...] Le cotogne rappresentano amarezze, disinganni [...] dispiaceri amarissimi. Cutugnu, mela cotogna, figuratamente amarezza, interno od occulto rammarico, dispiacere. Nell’antica Grecia la mela cotogna era invece simbolo di fecondità e la si dava da mangiare alla promessa sposa prima di venir chiusa insieme al marito». (Raffaele Messina, Musica, canto e poesia popolare in Sicilia)
Idilli di Milano
Andrea Genovese
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2022
pagine: 128
Il poeta latino Ennio diceva di sé che possedeva tria corda (il latino, il greco e il dialetto osco): era cioè il prodotto di tre civiltà. Andrea Genovese, è scrittore in italiano, francese e siciliano. Nato a Messina nel 1937, terminati gli studi classici, si è trasferito a Milano, dove ha vissuto fino al 1980 svolgendovi un'intensa attività politica e sindacale e dirigendo un periodico aziendale, "Dimensione Uomo", il cui inserto letterario resta a testimoniare un grande coraggio intellettuale. Ha collaborato a varie riviste e giornali, tra cui "Il Ponte", "Vie Nuove", "Uomini e Libri", "La Nuova Rivista Europea", "Sintesi", "Centonove", "La Gazzetta di Mantova". Numerose le riviste in Italia e all'estero, che hanno pubblicato suoi testi poetici. Prima del trasferimento in Francia, dove risiede dal 1981, ha pubblicato diverse raccolte di poesie (tra cui "Bestidiario" e "Mitosi" da Scheiwiller e "Nugae" da Pungitopo), due raccolte in dialetto messinese ("Ristrittizzi", Premio Vann'Antò, e "Tinnirizzi", Premio Città di Marineo) e due romanzi da Pungitopo, tra cui "Mezzaluna con falcone e martello", tradotto e pubblicato anche in Francia. Tra il 2006 e il 2010 l'editore Intilla ha pubblicato tre suoi romanzi autobiografici: "Falce marina", "L'anfiteatro di Nettuno" e "Lo specchio di Morgana". In Francia ha fondato "Belvedere", una piccola rivista anticonformista d'attualità politica e culturale, e pubblicato quattro raccolte di poesie scritte in francese. Scritti in francese sono pure i suoi quindici lavori teatrali, quasi tutti messi in scena. Una commedia è anche stata radiodiffusa da France Culture. Nel 2018 presso Maurice Nadeau è uscito "Dans l'utérus du volcan", il suo primo romanzo direttamente scritto in francese. Per una decina d'anni è stato corrispondente della pagina Arte del "Corriere della Sera". È critico teatrale e letterario scomodo e intransigente.
La cuccetta superiore
Francis Marion Crawford
Libro
editore: Pungitopo
anno edizione: 2022
pagine: 64
Idilli di Messina. Folgore e melma
Andrea Genovese
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 200
La bella addormentata in rosso
Laura Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 136
"La bella addormentata in rosso" è una rilettura del testo di Pier Maria Rosso di San Secondo. L'adattamento proposto si mantiene fedele al cuore pulsante della drammaturgia originale. Ma se nel testo di Rosso la vicenda era narrata mettendo in scena tutti i personaggi che popolano il mondo “assonnato” della Bella - la prostituta che si concede ai suoi clienti nel sonno dopo essere stata violentata dal notaio presso cui ha prestato servizio - in questa versione si approfondisce il punto di vista del personaggio che meno di tutti parla nella drammaturgia originale: la stessa Bella Addormentata. Laura Tedesco, partendo dalle atmosfere favolistiche della drammaturgia originale arriva a giocarci evidenziando il parallelismo tra il grottesco e la morbosità di alcuni fatti della cronaca contemporanea.
Errata Corrige
Vanni Ronsisvalle
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 104
Il silenzio della terra
Francesco S. Mangone
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 56
Il mezzogiorno d'Italia, la sua marginalità, le lotte dei contadini per la terra… Che ruolo ha la poesia in tutto ciò? Non può essere solo filosofia; non può essere, in un attimo, politica. Può essere però formalizzazione attiva di una necessità: quella della rievocazione che si fa strumento di analisi. Ecco dunque sfilare – per mezzo di una liricità che è nuova in Mangone, perché pone tra parentesi la sua tensione sperimentale, pure presente, e non solo in filigrana – la lotta dei contadini di Calabria e Lucania, il corpo vivo di una soggettività in conflitto, gli eccidi, i lutti fragorosi; ed ecco proiettarsi lungo lo sfondo del possibile l'uso in comune della terra, la solidarietà sociale, la forza dirompente della condivisione.
I proverbi a Pantelleria
Gianfranco Pavia
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 224
Il contenuto di quest’opera vorrebbe essere qualcosa di più di un semplice elenco dei detti proverbiali in uso a Pantelleria. Il confronto delle espressioni proverbiali pantesche con quelle delle aree linguistiche limitrofe, (in primo luogo le siciliane, ma anche le maltesi, le berbere e le arabe), se pure non arrivano nella più parte dei casi a definire delle certezze quanto a derivazioni o influenze di una forma rispetto a un’altra, stabiliscono delle indubbie diversità, rispetto alla formulazione di un proverbio, che si spera possano essere oggetto di ulteriori indagini linguistiche, in considerazione anche del fatto di essere Pantelleria collocata in un’area linguistica di frontiera; per converso, in molti casi, si assiste a una identità di espressione tale da far pensare a una continuità territoriale che va oltre i limiti imposti dall’insularità.
Fraternità delle rive. Saggi e recensioni letterarie (2017-2021)
Sergio Spadaro
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 168
Un panorama critico militante su poeti, narratori, scrittori del primo e del secondo Novecento, con particolare, ma non esclusiva, attenzione agli autori del Sud Italia e della Sicilia.
Partizione del visibile del dicibile
Francesco S. Mangone
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2021
pagine: 104
Un viaggio fatto a Malta nel 1996, la visita a La Valletta della casa museo della Marquise de Piro, una precedente visita a Bologna d’una mostra di Giorgio Morandi, con ricostruzione del suo atelier. così che una prima correlazione oggettiva tra i cristalli, gli arredi della nobildonna e i materiali di risulta usati dal maestro, lascia il campo a una ricostruzione allegorica tra museo e laboratorio, tra valore di scambio e valore d’uso. Nel tempo, queste immagini dialettiche ritornano e saranno il campo entro cui si svolgono le complesse correlazioni di tempo e spazio di Partizione - del visibile del dicibile -.
Poesie e prose siciliane
Maria Costa
Libro: Libro in brossura
editore: Pungitopo
anno edizione: 2020
pagine: 496
Riflettendo sulla cifra complessiva di questa straordinaria cantrice della lingua siciliana, vien fatto di pensare al teatro epico di Bertolt Brecht, ossia di una messa in scena che persegue la produzione di conoscenza presso i suoi fruitori attraverso la narrazione critica di fatti e situazioni, con caratteristiche tali da suscitare una trasformazione della realtà. Per Maria Costa tale obiettivo veniva perseguito nel senso del tentativo di ricucire attraverso la poesia universi esistenziali altrimenti irrelati e disgiunti, promuovendo un sentimento del tempo, una volontà consapevole di memoria e l’impegnativo esercizio di tornare a ri-sillabare identità possibili. Sotto tale prospettiva, il mondo poetico di Maria Costa, l’universo perduto di cui aveva ritagliato per sé il ruolo di custode, al di là dell’effetto di straniamento che suscitava negli ascoltatori il dipanarsi di moduli recitativi assai lontani dal “qui e ora” che caratterizza la nostra – ahimè povera – modernità, continua a ricordarci che quel mondo ancora ci interpella, che il grumo poetico che ne veicolava la fruizione è frutto di nodi irrisolti nella storia delle classi subalterne italiane lungo l’intero arco del XX secolo. Che, insomma, di fronte a tale poesia dovremmo tutti prendere coscienza che “de re nostra agitur”.

