Salerno Editrice
Velázquez: i chiodi della Passione. Uno storico al Prado
Thierry Lentz
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 140
Come si dipinge una crocifissione politicamente e religiosamente corretta? Quali figure devono essere rappresentate: solo Gesù o anche i ladroni? E ancora: perché Velasquez ha scelto di rappresentare questo momento particolare della Passione? Il volto di Cristo deve essere interamente visibile o parzialmente nascosto? I chiodi che fissarono Gesù alla croce devono essere tre o quattro? A queste e ad altre domande risponde l'autore il cui fine ultimo è cercare di capire se si può e se si deve squarciare il mistero delle proprie emozioni. La Crocifissione, dipinto del 1632 di Diego Velasquez, è un'opera unica nella produzione pittorica dell'artista spagnolo. L'autore di questo libro, specialista dell'età napoleonica, scoprì casualmente il quadro durante una delle sue visite al Prado. Folgorato dalla potenza espressiva della Crocifissione, Lentz ha avviato un'indagine su e intorno al quadro, descrivendo le circostanze misteriose in cui fu commissionato, la tecnica di esecuzione e le traversie superate dal dipinto tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento.
La visione di Trump. Obiettivi e strategie della nuova America
Germano Dottori
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 220
Trump non è una deviazione da un percorso, un incidente della storia, ma il risultato di un processo che è iniziato immediatamente dopo la caduta del Muro di Berlino e proseguirà molto probabilmente anche dopo il suo passaggio alla Casa Bianca. L’America chiuderà le “guerre infinite” combattute in zone ormai ritenute periferiche e proseguirà la propria transizione dal controllo di prossimità del pianeta a quello “da remoto”. Comprendere questo passaggio aiuterà a ridurne i rischi e a cogliere le opportunità che si dischiuderanno anche per le medie potenze come l’Italia. Presentazione di Stefano Feltri. Postfazione di Giancarlo Giorgetti.
Neruda
Gabriele Morelli
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 320
«Nessun poeta dell'emisfero occidentale del nostro secolo - ha scritto Harold Bloom - regge un confronto aperto con lui». Il libro ricostruisce le tappe esistenziali e le opere di Neruda, a partire dalle raccolte giovanili "Crepusculario" e "Veinte poemas de amor..." e racconta gli incontri con Borges, lo scrittore Guillermo de Torre e il poeta César Vallejo nel viaggio verso Oriente, dove Pablo soggiorna come console, mentre nascono le prime liriche di "Residencia en la tierra" che inaugurano una nuova scrittura. Quindi descrive la stagione di Neruda a Madrid, accolto con successo da García Lorca e i rappresentanti della Generazione del '27 e la maturazione politica del poeta a favore dell'impegno sociale e della Repubblica durante della guerra civile spagnola, che ispira il libro "España en el corazón". Negli anni Cinquanta, inseguito da un ordine di cattura del Presidente González Videla, Neruda raggiunge Parigi, quindi l'Italia e l'isola di Capri, dove vive il romanzo d'amore con Matilde Urrutia, reso noto dal film Il postino. Il capitolo finale, dopo la scoperta dei crimini di Stalin e l'adesione all'utopia socialista di Salvador Allende, racconta l'ultimo amore segreto del poeta, descrive il libro inedito "Álbum de Isla Negra", ricostruisce i giorni della morte e la leggenda del suo possibile avvelenamento...
«L'Italia chiamò». Goffredo Mameli poeta e guerriero
Gabriella Airaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 228
Un libro che, attraverso una scrittura biografica, cerca di rivivere la stagione risorgimentale senza cadere in facili miti e nei luoghi comuni del patriottismo. Suddiviso in quattro sezioni, nella prima si analizzano il contesto familiare di Goffredo Mameli e l'ambiente della sua crescita; si tratta di fattori assai importanti considerando le forti personalità che vi agiscono. La seconda parte è dedicata alla formazione di Mameli fino alla giovinezza, alla sua maturazione intellettuale e politica con l'essenziale punto di riferimento nel pensiero e nell'azione di Giuseppe Mazzini. Da questo intenso incontro nasce la stesura dell''Inno'. La terza sezione del libro esamina l'azione intellettuale e politica di Mameli, il suo impegno attivo pronto allo scontro, da Genova alle Cinque Giornate di Milano, fino alle esperienze in Toscana e nella Prima Guerra d'Indipendenza. La Questione Romana, la nascita della Repubblica Romana, l'insurrezione e la strage di Genova, le battaglie combattute fino alla morte e la successiva caduta della Repubblica Romana sono lo sfondo storico della pur breve ma straordinaria parabola di vita di Goffredo Mameli, erede del programma mazziniano. Il capitolo conclusivo "La gloria del maestro" intende sottolineare la novità di una biografia connotata finalmente dal desiderio di prefigurare nell''Inno' l'azione di un popolo.
Pompeo
Luca Fezzi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 388
La parabola di Pompeo Magno: carnefice adolescente, re del mare, nuovo Alessandro, trionfatore su tre continenti, “triumviro” e infine inefficace difensore della res publica contro l’ex alleato Gaio Giulio Cesare. Sono queste le principali tappe della straordinaria esistenza di Gneo Pompeo Magno, per circa un ventennio l’uomo più potente di una Roma ormai padrona dell’intero Mediterraneo. Ucciso a tradimento per decisione dei consiglieri di un giovane re che proprio lui aveva posto sul trono, Pompeo ha ispirato le riflessioni dei contemporanei, della storiografia antica ma anche della critica moderna. Dopo la sconfitta di Farsalo fu idealizzato come eroe tragico. Ma chi era, veramente, Pompeo? Il presente volume si prefigge di seguirne l’inedita parabola politica, tanto ripida nell’ascesa quanto nella discesa, troppo improbabile per sembrare vera, cercando di fare luce su un personaggio giudicato riservato e misterioso anche da chi avrebbe dovuto invece conoscerlo molto bene. Il tragico destino dell’uomo che avrebbe potuto soggiogare l’Italia e concentrare nelle sue mani tutti i poteri di Roma. Ma non volle farlo.
Con il senno e con la spada. Il cardinale Albornoz e l’Italia del Trecento
Francesco Pirani
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 240
Due sono i protagonisti di questo libro: il cardinale castigliano Gil Albornoz e l'Italia, in cui il cardinale fu inviato dai papi di Avignone dal 1353 al 1367. In quegli anni Albornoz assunse il ruolo di indiscusso protagonista nella storia politica e militare e seppe riorganizzare profondamente lo Stato della Chiesa, tanto che nella tradizione storiografica ne è considerato il secondo fondatore, dopo Innocenzo III. L'autore non propone una biografia tradizionale d'impianto cronologico, bensì indaga gli ambiti nei quali si svolse la missione di Albornoz per tentare una sintesi, che consenta di comprendere meglio i cambiamenti nella storia d'Italia. Sia sotto il profilo politico, nella costante ostilità verso i Visconti di Milano, sia per l'aspetto militare, nell'urgenza di una Penisola invasa dalle truppe mercenarie europee, o nella riconfigurazione dei poteri all'interno dello Stato della Chiesa, l'attività di Albornoz fu vigorosa. Se il suo ruolo di legato dei papi avignonesi si poneva sul solco di una tradizione che percorre tutto il Trecento, è indubbio però che la sua forte personalità e la sua personale visione sulla realtà italiana seppero dar vita ad assetti e soluzioni innovative. Il libro indaga luci e ombre di questa vicenda, talora complicata dai difficili rapporti fra Albornoz e i papi di Avignone, e valorizza al contempo il ricco lascito ereditario del cardinale: il Collegio di Spagna di Bologna, istituito dal cardinale nel suo testamento, è infatti il più antico collegio universitario italiano che abbia conosciuto una vita ininterrotta fino ad oggi.
Rime
Lapo Gianni
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 216
Inserito da Dante nell'élite stilnovista in un cruciale passo del 'De vulgari eloquentia' (I XIII 4), Ser Lapo Gianni, notaio fiorentino, rimane a oggi una figura controversa e sfuggente, al punto che negli ultimi decenni ne è stato messo in dubbio persino il nome e quindi l'appartenenza al canone dello Stilnovo. La critica ha infatti da sempre espresso opinioni discordanti sulla collocazione di Lapo nella storiografia letteraria e sul valore stesso della sua poesia: c'è chi ha riconosciuto in lui un attardato epigono cortese, poi attratto nell'orbita cavalcantiana, tanto da esercitare, a sua volta, un'influenza su un più giovane Dante; chi ha insistito sull'idea di una certa vicinanza e collaborazione di 'scuola' con i più celebri amici; chi, infine, lo ha ritenuto un più o meno tardo imitatore della maniera cavalcantiana e dantesca. Il presente volume propone una nuova edizione critica commentata delle rime sicuramente attribuibili a Lapo Gianni, per le quali il testo di riferimento è stato fino a oggi, nonostante la revisione proposta da Iovine (1989), ancora quello fissato da Contini nei 'Poeti del Duecento' (1960). Il nuovo testo critico è corredato, per ogni componimento, dalla necessaria documentazione filologica, in modo che i lettori possano, per la prima volta nel caso di Lapo, verificare puntualmente le scelte sostanziali e linguistiche, nonché la condotta dei diversi testimoni. Il commento, oltre a rendere le liriche del tutto accessibili e a fornirne un'interpretazione puntuale, si propone di ricostruire la cultura linguistica e letteraria dell'autore, sforzandosi soprattutto di chiarire i suoi rapporti con la poesia cavalcantiana e dantesca, al fine di definire il suo ruolo all'interno della più alta esperienza stilnovista.
Giuliano. L'imperatore filosofo e sacerdote che tentò la restaurazione del paganesimo
Arnaldo Marcone
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 376
Avversario di Costantino, cercò di cancellare le politiche dello zio abolendo il Cristianesimo e tentando una riforma radicale dell’Impero. È al breve regno dell’imperatore Giuliano, al suo tentativo di restaurazione del paganesimo che si deve la caratterizzazione del IV secolo come un’età di conflitto religioso. In realtà è opportuno restituire a questa figura di sovrano tutto il suo spessore, a cominciare da una chiara volontà di riformare alcuni aspetti di criticità della realtà imperiale tardo-antica, come la fiscalità e l’autonomia cittadina. Giuliano avversò decisamente la figura di Costantino, ma non solo per la sua conversione al cristianesimo. Egli ne contestò infatti il modo in cui resse l’Impero nella sua globalità al punto da rendere ammissibile sostenere (Santo Mazzarino) che la storia del IV secolo può essere interpretata alla luce di queste due figure “epocali”. In realtà il progetto di governo di Giuliano era ambizioso e di ampio respiro, e ne giustifica la riscoperta, soprattutto in età umanistica e illuministica, che ha esiti significativi che giungono sino ai nostri giorni.
«Secolo che ci squarti... secolo che ci incanti». Studi sulla tradizione del moderno
Antonio Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 296
Il libro esamina episodi cruciali della tradizione del moderno quale si è venuta configurando nel Novecento italiano. Al centro dell'indagine la Grande Guerra, l'intreccio tra letteratura e scienza, la fusione tra le arti, le nuove percezioni dello spazio e del tempo, il modo in cui importanti autori del 'secolo breve', commentando classici del passato remoto e prossimo, interrogano se stessi. Sul proscenio Comisso e la sua avventura fiumana, l'antibellicismo di Palazzeschi, i futuristi interessati a coniugare apocalisse e rigenerazione dell'arte, a celebrare l'instantaneità del cinema, a proclamare una scienza che amplifichi l'ignoto, ad intensificare la creatività dell'avanguardia attraverso le invenzioni dello "scugnizzo" Cangiullo. E poi Quasimodo che discute del dualismo tra politica e poesia, Domenico Rea e La Capria, severi interpreti di Eduardo, il Dante letto da Montale, il racconto-saggio di Sciascia sulla scomparsa dello scienziato Majorana, Calvino che analizza gli 'scienziati' della letteratura latina, Primo Levi narratore della chimica e Luzi che rideclina, attraverso un confronto con i suoi maiores, una prospettiva della modernità su «conquiste altissime» e «abissi spaventosi».
La virtù democratica. Un rimedio al populismo
Sergio Labate
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 104
"Che le democrazie moderne siano in crisi, è una delle tesi più ripetute e più vuote del nostro tempo. Queste pagine non vogliono negarne la possibilità, ma cercare di fare un passo oltre. La democrazia, infatti, non può essere la causa di tutti i mali. Essa è piuttosto diventata il capro espiatorio contro cui scaricare una insofferenza diffusa: quella delle élite verso il consenso diffuso delle masse e quella delle classi disagiate nei confronti della politica, in cui non riconoscono più un orizzonte di emancipazione ma uno strumento di legittimazione delle disuguaglianze. Si tratta allora di tornare a pensare i pregi della democrazia rappresentativa, riconoscendo che essa non è solo parte del problema ma è soprattutto parte della soluzione. Per ritrovare il senso della democrazia è però necessario riconoscerne le ambiguità originarie e, soprattutto, non cedere alla tentazione di immaginare che le sue debolezze attuali siano fondate soltanto su difetti funzionali. La crisi costitutiva della democrazia è piuttosto connessa con il modo in cui sulla scena politica vengono rappresentate le virtù civili, il legame spezzato tra governanti e governati. Obiettivo di questo libro è tornare a credere che la democrazia non sia ciò di cui liberarci, ma ciò che, con tutti i suoi limiti, può ancora salvarci".
Olimpiade regina di Macedonia. La madre di Alessandro
Lorenzo Braccesi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 176
Olimpiade fu tra le figure più carismatiche e influenti del mondo antico, ricoprì un ruolo fondamentale nella storia greca, in quanto moglie di Filippo il Macedone e madre di Alessandro Magno. Visse in un'età di espansione per la Macedonia del consorte; in cui l'Epiro di suo fratello, il Molosso, si proietta sull'occidente italiota, istituendo relazioni con Roma; in cui il figlio, Alessandro si proclama successore dell'impero ecumenico dei persiani, esportando una nuova cultura, che sarà quella ellenistica. Olimpiade fu il tramite tra il Molosso e Filippo, e quindi tra le due sponde adriatiche, tra oriente e occidente. Donna dalla sensibilità esasperata, dedita a rituali e culti misterici, orfici e dionisiaci, orgogliosa delle sue mitiche ascendenze troiane, esclusiva nel rapporto con il figlio, che l'amò profondamente a dispetto delle irruenti iniziative politiche. Si macchiò di sangue uccidendo anche suoi stretti congiunti, pur di garantire al figlio la successione al regno paterno, e al figlio del figlio l'eredità del genitore. Durante la conquista dell'Asia, Olimpiade e Alessandro restarono in rapporto epistolare, con lettere che ci informano sul presunto mistero del concepimento divino del grande conquistatore, che ci ragguagliano sui difficili rapporti della donna con il reggente di Macedonia, che ci dicono dell'apprensione della madre per la salute del figlio, il quale, da parte sua, la rassicura e la mette al corrente delle sue continue scoperte scientifiche e geografiche ed etnografiche. Lorenzo Braccesi ci propone il primo ritratto di una figura cruciale per la storia della Grande Macedonia e dunque del mondo antico.
Góngora
Giulia Poggi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 352
Monografia completa sul grande poeta di Cordova, che, partendo dalle sue vicende biografiche, indaga le ripercussioni che le sue opere ebbero sulla poesia del novecento (e del nostro secolo). Articolato in cinque parti, il volume ricostruisce le più importanti tappe della formazione poetica dell'andaluso mettendo in evidenza come la pratica imitativa dei suoi anni giovanili (sonetti, canzoni, madrigali, spesso ispirati a modelli italiani), intrecciata con la ripresa di versi e motivi tradizionali, dia luogo a un'ampia sperimentazione di metri e generi lirici. Sperimentazione che a sua volta sfocia nei suoi due grandi poemi: il 'Polifemo', rivisitazione in chiave barocca del mito teocriteo e ovidiano del gigante innamorato della ninfa Galatea e le incompiute, e ancora per tanti versi enigmatiche, 'Soledades'.