Sestante
Forgotten Paths. Etymology and the allegorical mindset
Davide Del Bello
Libro: Copertina morbida
editore: Sestante
anno edizione: 2005
pagine: 202
Molto è stato scritto sull'allegoria come modalità di conoscenza, ma una funzione analoga storicamente individuabile nell'etimologia pre-scientifica rimane perlopiù insondata. Il presente volume percorre testi classici, medievali e rinascimentali nel tentativo di tracciare collegamenti tra modalità di argomentazione e di pensiero modellate su etimologia e allegoria. Questa ricerca si propone di mettere a fuoco i contorni della figura etymologica nel suo rapporto con l'allegoria; di rivalutare l'etimologia classico medievale come strumento cognitivo ad alta valenza euristica, e di far luce sulla persistenza di un modus operandi etimologico-allegorico dal tardo illuminismo fino al postmoderno.
Le aerofotografie IGM del 1954. Per una lettura del territorio e del paesaggio bergamasco prima delle grandi trasformazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2004
pagine: 116
La grammatica bergamasca
Umberto Zanetti
Libro: Copertina morbida
editore: Sestante
anno edizione: 2004
pagine: 172
Musi gialli e berretti verdi. Narrazioni Usa sulla guerra del Vietnam
Stefano Rosso
Libro: Copertina morbida
editore: Sestante
anno edizione: 2003
pagine: 288
La narrativa americana sulla Guerra del Vietnam comprende quasi 1500 opere, molte trash. Questo saggio evidenzia alcuni tratti distintivi: il culto dell'autenticità, la pervasività del turpiloquio, la tendenza a spettacolarizzare l'esperienza di guerra o a viverla come un'ebbrezza sessuale. Gli scrittori di quella generazione e i loro personaggi, traumatizzati dalla guerra e dalla società in trasformazione, reagiscono costruendo comunità maschili misogine e omofoniche. Ma non tutta la letteratura del Vietnam rientra in questo quadro. Musi gialli e Berretti verdi concede spazio a scrittori come Tim O'Brien, , Robert Olen Butler e Stephen King, che propongono uno stile narrativo complesso.
Riflessi interiori. Il film nella mente dello spettatore
Stefano Ghislotti
Libro: Libro in brossura
editore: Sestante
anno edizione: 2003
pagine: 238
Lo studio del film ha assunto da una ventina d'anni una prospettiva orientata verso lo spettatore. Recentemente si è fatto strada un nuovo paradigma, che riguarda lo studio delle operazioni mentali che lo spettatore compie a partire dai dati che il film presenta. Ciò avviene seguendo la prospettiva delle scienze cognitive, i Cognitive Studies, che elaborano teorie e modelli per spiegare i processi di funzionamento della mente umana. Grazie a questi modelli diviene possibile investigare molti aspetti considerati sempre basilari, ma tradizionalmente poco frequentati: dalla percezione delle immagini in movimento, alle rappresentazioni mentali, alla comprensione narrativa, alle emozioni che lo spettatore prova nel corso della visione.
Il pedagogo e il libertino:sul personaggio manipolatore nel romanzo del Settecento francese
Daniele Giglioli
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 260
Il Settecento è il secolo in cui l'individuo moderno - autonomo, capace di darsi da sé le proprie leggi - fa la sua comparsa in letteratura. E' anche il secolo che ha più creduto nell'educazione, nell'attività formatrice della filosofia, nel filtro acculturante della sociabilité. Da questo problematico intreccio tra l'irriducibilità dell'esperienza e la necessità di formazione, trae origine la proliferazione di manipolatori romanzeschi (pedagoghi, libertini, pigmalioni, cospiratori) attraverso cui la letteratura riesce ad articolare fiducia e inquietudine, investimento e demistificazione, sperimentando la possibilità di conciliare libertà e costrizione, felicità privata e pubblica - o dichiarando impossibili entrambe le cose.
L'impero dei testi. Femminismo e teoria letteraria angloamericana
Valeria Gennero
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 202
L'impero dei testi descrive la centralità del contributo teorico femminista al rinnovamento della critica letteraria statunitense. I fenomeni critici più importanti degli ultimi decenni del Novecento - dalla decostruzione al new historicism, dal reader-response criticism agli studi culturali - vengono analizzati dall'autrice alla luce della costante interazione con il pensiero femminista. Il gynocriticism di Elaine Showalter, la decostruzione sessuata di Barbara Johnson e la queer theory di Judith Butler sono analizzate quali tappe principali di un percorso il cui successo ha contribuito paradossalmente a occultare il modo in cui, a partire dal 1970, gli studi delle donne hanno trasformato le discipline umanistiche.
L'anatomia della notte: Djuna Barnes e Nightwood
Valeria Gennero
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 144
La vita e gli scritti di Djuna Barnes sono stati uno degli enigmi più complicati della storia letteraria del Novecento. E Nightwood, rifiutato da decine di editori prima di essere pubblicato, non fa eccezione. Con il suo lavoro Valeria Gennero ripercorre avventure e sventure di un romanzo oggi considerato un classico del modernismo. L'anatomia della notte, che fu anche il titolo originario dell'opera prima che T.S. Eliot suggerisse di sostituirlo con quello attuale, evidenzia come per Barnes il desiderio di rimettere in discussione il ruolo dell'arte e dell'artista si esprima attraverso la nuova grammatica dell'identità sessuale elaborata nell'ambito della psicoanalisi freudiana.
Jacques Lacan. Arte, linguaggio, desiderio
Giovanni Bottiroli
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 274
Il volume propone i risultati emersi dal secondo convegno organizzato dal Gruppo di ricerca sulla "Modernizzazione del testo medievale". I relatori hanno esaminato soprattutto i problemi dell'attualizzazione del testo medievale nel mondo moderno. In particolare è stata precisata la responsabilità del traduttore come intermediario culturale tra medioevo e contemporaneità, costretto a scegliere tra l'esigenza di trasmettere al lettore l'immagine di un medioevo "fedele" alla documentazione storica e il desiderio di rendere liberamente fruibili al pubblico le suggestioni estetiche offerte dal mondo medievale e di utilizzarlo come metafora per l'espressione di altre realtà.
Il teatro dei nervi. L'immaginario nevrosico nella cultura dell'Ottocento
Alessandra Violi
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 296
Sin dal tardo Seicento, la neurologia propone all'immaginario l'idea che il corpo umano sia una macchina nervosa suggestionata dal mondo esterno. Mesmerismo, automi sonnambuli, tecnologie spettrali e marionette isteriche iniziano a popolare la cultura della modernità, in un percorso ibrido che giunge al culmine nella retorica ottocentesca dello "shock". La malattia dei nervi emerge come un vero e proprio fantasma che inquieta il moderno e ossessiona le trame dell'immaginario, dai fluidi invisibili di Mesmer alla suggestione isterica di Bernheim, dalle fantasmagorie di Robertson al cinema di Méliès, fino alle "macchine sonnambule" e "telepatiche" di George Eliot, Kipling o Georges du Maurier.
I giuramenti di Strasburgo. Riflessioni sui testi e la loro conservazione
Libro: Copertina morbida
editore: Sestante
anno edizione: 2002
pagine: 128
Insigniti di un titolo di primogenitura i Giuramenti di Strasburgo entrano in ogni storia della letteratura quali testimoni di strutture grammaticali destinate al successo nelle lingue neolatine. Essi appaiono governati dalla vigile coscienza linguistica di un autore che li volle accanto a un'importante redazione dello stesso testo in una lingua germanica. Riunendo le competenze di molte discipline, è utile una sintesi dei vari problemi connessi ai Giuramenti francesi e alla versione in antico alto tedesco, alla cornice latina, rappresentata dalle Historiae redatte da un nipote di Carlo Magno, Nithard, e alla figura sociale dell'autore delle Historiae, le cui vicende sono vicine a quelle che tre secoli dopo vivrà l'eroe Rolando.
Testo medievale e traduzione
Libro
editore: Sestante
anno edizione: 2001
pagine: 278
Questo volume raccoglie i contributi al 1° Incontro di studio organizzato dal Gruppo di ricerca sulla "Modernizzazione del testo medievale" costituito da medievisti di varie competenze, interessati all'approfondimento dei problemi teorici ed operativi suscitati dalla traduzione e dalla ricezione dei testi e dalla cultura medievali nel mondo contemporaneo. Il confronto si è sviluppato in stretto rapporto con una riflessione critica tesa a conciliare un atteggiamento storico-filologico nei riguardi della complessità del testo medievale con la necessità di una sua proiezione verso la modernità.

