Sette città
Filosofia e autobiografia. Viaggiatori immaginari nelle lettere persiane
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 218
La proposta didattica del presente volume nasce da una premessa filosofica espressa da Montesquieu, nell'introdurre la parabola dei Trogloditi, in cui afferma che esistono verità che non basta trasmettere, ma è necessario far sentire e queste sono le verità della morale. Le "Lettere persiane" danno voce a "tanti autori quanti sono i protagonisti dell'epistolario".
La messinscena dell'identità. Teatro e teatralità nel romanzo inglese del Settecento
Francesca Saggini
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 326
In Inghilterra l'affermazione del romanzo ebbe luogo in concomitanza con delle profonde trasformazioni politiche, sociali ed economiche che interessarono fortemente anche l'universo teatrale. L'analisi incrociata di tre romanzi di Frances Burney (1752-1840) ("Evelina", 1778, "Cecilia", 1782 e "The Wanderer", 1814) e della commedia giovanile "The Witlings" (c. 1779) permette di ricordare come il radicato pregiudizio antiteatrale abbia spinto molti autori inglesi del Settecento a una teatralizzazione indiretta delle proprie opere, attraverso una complessa transmodalizzazione dei drammi coevi che riscopre l'innegabile co-testualità, tipica dell'epoca, tra i nuovi testi romanzeschi e la più consolidata tradizione drammatica.
Strumenti per lo studio della Polonia sobieskana
Libro
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 250
Appunti di modelli e metodi in probabilità e statistica
Antonino Scarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 113
Il diavolo è un asino. Testo inglese a fronte
Ben Jonson
Libro: Copertina morbida
editore: Sette città
anno edizione: 2003
pagine: 217
Faccendieri, carrieristi, finanzieri cinici, cortigiani malfidati e, se non bastasse, negromanti, esperti di stregoneria, falsi indemoniati. Nella city comedy "Il diavolo è un asino" Ben Jonson rappresenta con talento grottesco l'inganno, il raggiro, l'avidità di beni promossi a legge universale nello spazio-tempo eccezionale della Londra giacomiana. Allo stesso modo, la satirica penna del drammaturgo fustigatore dei costumi cittadini anima leggiadri episodi amorosi derivati dal "Decameron" di Boccaccio.

