Tre Lune
Giulio Romano. Genio e invenzione
Giovanni Pasetti
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 96
Enigmatico erede di Raffaello, Giulio Romano ha diviso la propria vita tra Roma e Mantova, sempre cercando un committente che gli consentisse libertà nell'invenzione e spregiudicatezza nel sentimento. Antesignano dell'artefice moderno, egli dissemina di idee il grande campo del Rinascimento, creando nella Maniera un modo di interpretazione del passato, sorgente di progetti attuali per il futuro. Un sogno? Un sogno divenuto forma? Giulio lascia molte domande e una sola certezza: l'arte è variazione eterna.
Amarcord Mantova
Renzo Dall'Ara
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 200
Le passioni di Renzo Dall'Ara, come la sua coinvolgente scrittura, ben testimoniate in questo volume, sono così varie da attraversare senza scosse l'epica cinquecentesca di Teofilo Folengo e la riscoperta dei trigoli, la ricerca della pasticceria svizzera arrivata a Mantova nel Settecento e la conoscenza urbana, architettonica, sociale della sua città. Della gente sua. È stato un fondamentale storico della cucina e – più estesamente – della cultura alimentare del territorio. Quest'opera postuma (alla quale teneva molto e che da tempo ci aveva affidato) propone, insieme ai suoi ricordi sempre nitidissimi, storie minime e a volte grandiose, con una scrittura snella, mai ovvia o solenne. Ogni avvenimento è narrato con freschezza e le persone sono sempre descritte con grande umanità.
Arte architettura ironia. Gilulio Romano e palazzo Te
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 208
Palazzo Te, capolavoro di Giulio Romano a Mantova, è uno dei più studiati edifici della storia dell’arte e dell’architettura e, dal Cinquecento di Vasari ai viaggiatori europei del Grand Tour sino agli storici del ventesimo secolo, ha incuriosito ed è stato ritratto e descritto. Attingendo dall’imponente letteratura sul Palazzo, il libro propone una selezione dei più importanti testi storico-critici che hanno offerto contributi inediti e originali per la sua comprensione, avendo l’obiettivo di metterli a disposizione di un vasto pubblico. Ogni autore ha affrontato argomenti e aspetti inesplorati, fornendo apporti insuperati ancora oggi per chiarezza e valore scientifico, imprescindibili per chi voglia avvicinarsi allo studio e all’analisi del monumento, e per chi si accinga a visitarlo. Ciascun brano ha il compito di raccontare e illustrare una sala, presentata al lettore attraverso il punto di vista di chi ne ha offerto un’interpretazione essenziale e rappresentativa. Preceduti da un denso e originale studio critico della curatrice Ludovica Cappelletti e da un illuminante testo di Charles Hope, emerito storico dell’arte già direttore del Warburg Institute, vengono proposti, tra gli altri, scritti di Ernst H. Gombrich, Frederick Hartt, John Shearman, Egon Verheyen
Cavoli a merenda. Ricette intraprendenti per cuoche incompetenti
Laura Lepetit
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 160
Dopo la sorprendente Autobiografia di una femminista distratta, ecco una nuova perla, un libro prezioso che nasce da un fallimento: dal non saper cucinare come tutte le amiche – e invitate – si aspettano. Un’edizione a cui Laura Lepetit teneva molto e che ha seguito amorevolmente (e con puntiglio) in ogni momento della sua realizzazione, senza purtroppo vederne la stampa. Di scrittrici come lei ne rimangono poche in giro, mentre fino a poco tempo fa, lo stile sobrio e affilato era più condiviso, soprattutto tra le autrici inglesi da Laura tanto ammirate e poi pubblicate dalla sua gloriosa casa editrice (La Tartaruga). Il distacco sapiente dall’ovvio e un indubbio talento per la scrittura tagliente ma divertita, servono in tavola un gustosissimo testo che compone una sorta di autobiografia, stavolta giocata tra un sé inadeguato e il mondo degli ortaggi conosciuti intimamente, uno per uno, nei loro tratti caratteriali e nelle loro singole vocazioni a diventare materia gastronomica. Abbiamo la fortuna di leggere 75 ricette di Daniela Casale, cuciniera più seduttiva di tanti chef primedonne, illustrate dai bellissimi disegni di Mercedes Cuman.
Il mito di Venere a Palazzo Te
Claudia Cieri Via
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 120
Palazzo Te è un luogo-scrigno che racconta miti e metamorfosi in ogni suo angolo, un labirinto visivo che chiede di essere non solo ammirato, ma anche decifrato, letto, ascoltato, vissuto. Nella cultura e nell’immaginario di Giulio Romano e della nobiltà rinascimentale che ha abitato e vissuto il palazzo nei momenti di festa, il mito greco, filtrato dalla letteratura latina, era vivo e capace di emozionare. Era una presenza che si animava di rimandi, di letture, di immagini e di sogni. Il mito parlava e cantava. Il mito di Venere, dea della bellezza che nasce dall’armonia, pacificatrice del cielo e della terra, per ben ventisei volte è riprodotta nelle sale del palazzo. La dea più rappresentata, più vista, più pensata. La dea di una bellezza che ci attende.
Bandiera rossa a porto Catena
Roberto Borroni
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2021
pagine: 96
Segretario della sezione del Pci «Palmiro Togliatti» di piazza dei Mille nei primi anni Settanta, l’autore ha conosciuto alcuni dei protagonisti del racconto che, tra realtà e finzione, si snoda tra osterie, vicoli e piazzette dei quartieri mantovani Fiera e porto Catena. In quel microcosmo popolare, descritto con adesione affettuosa e indagato con sguardo sociologico, anarchici, socialisti e comunisti vivono i mesi, esaltanti e drammatici, del sogno rivoluzionario e della violenta reazione fascista. La fine della guerra ha portato con sé rancori, speranze e delusioni. L’aspirazione a «fare come in Russia» s’intreccia con il malessere di migliaia di ex combattenti che male si adattano alla vita civile e non trovano un’occupazione. Scioperi e agitazioni contrassegnano il «biennio rosso» (1919-1920) cui seguirà un biennio nero. Tra i socialisti regna la confusione e un’aspra lotta tra le correnti, mentre sull’onda della rivoluzione bolscevica nasce il partito comunista. Il popolo della sinistra assiste, quasi senza combattere, alla disgregazione dello stato liberale e alla vittoria del fascismo.
Anablefobia. Le pieghe dell'arte. Le inflessioni dell'anima
Luca Mantovani
Libro: Copertina rigida
editore: Tre Lune
anno edizione: 2020
pagine: 88
Franco Maria Scudo uomo e scienziato
Gianni Scudo, Katherina Ziman
Libro
editore: Tre Lune
anno edizione: 2019
pagine: 144
Testi di Gianni Scudo, Katherins Ziman, Luigi Luca Cavalli-Sforza, Giorgio Nebbia, Arturo Falaschi, Luciano Sacchi.
Cesare Lazzarini e il testo
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2019
pagine: 60
Le carte del te
Dario Moretti
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Tre Lune
anno edizione: 2019
pagine: 16
Dedicato a bambini, ragazzi e adulti un libro-cofanetto e a una guida illustrata a colori che, oltre alle regole e alle istruzioni per il gioco, svela carta per carta, il significato e i rimandi ai miti greci e latini elaborati e reinventati da Giulio Romano nelle stanze di Palazzo Te. L'intento principale di questo curioso, singolare, fantasioso, coloratissimo didattico libro-oggetto è quello di raccontare storie, partendo dalle immagini e dai contenuti simbolici delle carte attraverso figure e particolari che si ritrovano rappresentati negli affreschi del capolavoro del Rinascimento italiano. Età di lettura: da 9 anni.
La casa di Giulio Romano
Edgarda Ferri
Libro: Libro in brossura
editore: Tre Lune
anno edizione: 2019
pagine: 112
Avevano entrambi 24 anni quando si erano incontrati, Federico Gonzaga, Signore di Mantova, e Giulio Pippi, conteso pittore e architetto romano. Era il 22 ottobre 1524, e da quel giorno non si sarebbero lasciati un momento: esigente e geloso, il colto e grandioso figlio di Isabella d'Este; occupatissimo ad accontentare i suoi capricci, l'allievo prediletto di Raffaello. Un'avventura esaltante fra due giganti visionari e spregiudicati. Eccitante e spericolata sfida a chi dei due arrivava per primo a concepire palazzi, monumenti, feste, sfilate e banchetti: fino alla costruzione di Palazzo Te, il palazzo dei lucidi inganni, visionario e inquietante capolavoro di finzioni, figure, colori immersi in un esplicito, sfrenato, rutilante erotismo. Fino alla morte di Federico (1540), e anche oltre, Giulio progetterà anche chiese e monumenti funebri, e finalmente la sua ultima ricchissima casa nella contrada dell'Unicorno, scrigno delle preziose collezioni, di reperti antichi, dei progetti mai realizzati, degli audaci disegni di poderose divinità dei fulmini e i tuoni, della guerra e dell'amore, voluttuose e maliziose femmine, colori smaglianti, architetture vertiginose. Potenti, inarrestabili inni alla vita, costantemente velati dalla malinconia dell'inevitabile fine. Chi vuol esser lieto sia, era infatti il “fil rouge” che univa il rinascimentale Signore di Mantova e l'infaticabile, sicuro, prepotentissimo artista entrato nella storia dell'arte con il nome di Giulio Romano, morto a Mantova il primo novembre 1546.