Vita e Pensiero
Mostri favolosi. Dracula, Alice, Superman e altri amici letterari
Alberto Manguel
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 328
«L’esperienza che ho del mondo, fatta di amore, morte, amicizia, perdita, gratitudine, stupore, paura, l’ho imparata dai personaggi immaginari che ho incontrato nelle mie letture». Così Alberto Manguel spiega il suo rapporto di intima compagnia con le figure di carta e d’inchiostro che, crescendo con lui, l’hanno istruito a proposito della vita stessa. Per ogni occasione, per ogni prova o sentimento nuovo da affrontare, un amico letterario gli suggerisce, se non una via d’uscita, una riflessione, una prospettiva, a volte una consolazione. A questi amici immaginari nel senso profondo della parola, da Cappuccetto Rosso al capitano Nemo, da don Giovanni al mostro di Frankenstein, passando per Dracula, Superman, Giobbe, il nonno di Heidi e molti altri, fino ad Alice che gli porge con grazia l’azzeccatissimo titolo Mostri favolosi, Manguel dedica un tributo incantevole e magico, impreziosito dalle illustrazioni di suo pugno, compreso l’autoritratto in copertina. I lettori non potranno che immergervisi ritrovando consonanze, ricordi ed emozioni, perché «i lettori», chiosa Manguel, «hanno sempre saputo che i sogni narrativi danno vita al mondo che chiamiamo reale».
MelArete Educazione all'etica per la scuola primaria
Luigina Mortari, Federica Valbusa
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 144
Il progetto Melarete è un percorso di educazione all'etica delle virtù che si articola in una proposta per i bambini della scuola dell'infanzia e in una proposta per i bambini della scuola primaria, in due volumi separati. Qui viene presentata la proposta per i bambini della primaria mettendo a disposizione degli insegnanti i materiali educativo-didattici attraverso i quali proporre alla riflessione degli alunni importanti concetti etici, quali bene, cura, virtù, coraggio, generosità, rispetto e giustizia. Nel testo sono raccolte le storie, le vignette, i giochi e la traccia del "diario delle virtù" che, proposti ai bambini, li accompagnano nel porre attenzione ai grandi temi dell'etica, e a orientare la propria vita verso la ricerca del bene. Le attività, che insieme rappresentano un vero e proprio curricolo di educazione etica, si possono integrare nell'ordinaria progettazione della classe. Le proposte coinvolgono i bambini sia a livello individuale che come gruppo. Nel libro sono forniti alle maestre spunti teorici e suggerimenti pratici, derivati dall'esperienza degli autori, per prepararsi al meglio nel proporre le attività.
Vita e pensiero. Volume 3
Autori vari
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
Giovani del Sud. Limiti e risorse delle nuove generazioni nel Mezzogiorno d'Italia
Francesco Del Pizzo, Stefania Leone, Emiliano Sironi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 144
Il volume offre un’analisi della condizione giovanile nel Mezzogiorno d’Italia, a partire dai dati raccolti dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. In particolare, si focalizza su una lettura territoriale che consente una comparazione tra i giovani del Sud e quelli del Centro e del Nord d’Italia. Partendo da alcuni dati relativi al difficile ingresso nel mondo del lavoro, è emerso come il bisogno di occupazione orienti i giovani del Sud, più di quelli del Nord, alla possibilità di spostarsi dalla propria residenza. Oltre al desiderio di mobilità, sono evidenti anche i loro propositi di formare una famiglia e di mettere al mondo dei figli. In questa prospettiva, i giovani del Sud, come quelli del Nord, mostrano una visione del lavoro finalizzata alla sicurezza e alla costruzione di progetti familiari. È tuttavia più viva nel meridione la consapevolezza che il lavoro contempli anche la dimensione della realizzazione di sé, del prestigio e del successo; l’idea che l’identità professionale sia un fattore importante per la definizione dell’identità personale. I giovani meridionali, inoltre, si concentrano maggiormente sul presente e, in seconda battuta, sulla costruzione del proprio futuro. Su quest’ultimo aspetto influiscono anche fattori ideali: famiglia e religione contribuiscono al Sud, più che altrove, a formare l’identità dei giovani, pur in un contesto di pluralismo culturale e religioso. La famiglia si presenta come luogo di fusione intima e di conflittualità, ma resta l’unità simbolica di riferimento all’interno del sistema sociale meridionale.
Pedagogia e impegno solidale. A scuola di service learning
Sara Bornatici
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 160
Come rafforzare l’educazione democratica e i sentimenti partecipativi di una comunità? Quali sono i dispositivi più efficaci? Il volume considera fondamenti e pratiche pedagogiche del service-learning, individuandone valenze formative e dimensioni di sviluppo. Apprendere, acquisire competenze, edificare comunità prospere e solidali. Tutto ciò è intimamente connesso con la ricerca scientifica e le relazioni educative. L’apprendimento-servizio, in una prospettiva critico-ermeneutica, si fonda sulla dignità della persona, sulla sua capacità di agire per generare il futuro; è una pratica educativa a favore dell’umanità e del pianeta che promuove percorsi didattici inediti per uno sviluppo umano integrale; implica la ricerca autentica del senso del vivere, l’orientamento a competenze solidali, la capacità di discernimento. Nel segno della cura si profilano sinergie interessanti che consegnano alla pedagogia e all’impegno educativo opportunità di dialogo e collaborazione tra persone e territori, imprese, istituzioni formative e associazioni. A scuola di service-learning per far germogliare il bene comune e la solidarietà.
Famiglia e lavoro: intrecci possibili
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 216
Famiglia e lavoro, fortemente trasformati dai cambiamenti demografici e tecnologici, hanno profondamente mutato la natura della loro relazione. La visione dicotomico-conflittuale, a lungo dominante, sta lasciando il posto a una concezione dinamica dei due ambiti, interessata a indagare non tanto la difesa dei confini tra i due, quanto piuttosto la loro permeabilità e la possibilità di definizione e ridefinizione degli stessi in diversi momenti della nostra vita. In linea con questa prospettiva teorica, e con la più ampia riflessione condotta negli anni in seno al Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, il volume utilizza nel titolo il termine "intreccio" e non conciliazione, parola che rimanda alla controversia e alla necessità di una ricomposizione. Tenere insieme vita personale e lavorativa è oggi una sfida rilevante: la parola "intreccio" intende abbracciarla, ponendo l'attenzione su un'articolazione complessa, che occorre considerare nel suo insieme per comprenderne il significato. Con questa finalità il volume è strutturato in tre parti distinte, ma interconnesse - nell'oggetto e negli obiettivi: nella prima parte si offre un inquadramento del tema in una prospettiva multidisciplinare (sociologica, economica, pedagogico-comunicativa e giuridica); nella seconda si delinea il complesso intreccio tra famiglia e lavoro presentando alcuni risultati empirici di un'indagine condotta negli ultimi anni in collaborazione con "Valore D" (associazione impegnata per l'equilibrio di genere nelle imprese e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni); nella terza l'intreccio tra famiglia e lavoro è delineato a partire dall'analisi di pratiche aziendali innovative.
Pazienza con Dio
Halík Tomáš
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 208
Sulla scena della storia, e soprattutto in questo nostro tempo disincantato e disorientato, sono tanti i momenti di buio che fanno parlare di morte di Dio, di silenzio divino, di notte della fede. Auschwitz, Hiroshima, i gulag, il terrorismo, la pandemia, ma anche l'esperienza dei dolori personali, l'angoscia del vivere quando il caos e l'assurdità sembrano avere la prima e l'ultima parola: tutto questo può portare a concludere che Dio sia lontano, nascosto. O che non esista. E, d'altra parte, le certezze delle routines spirituali, la verità rigida dei fondamentalismi, ma anche l'entusiasmo di una fede troppo facile finiscono per sfociare in una chiusura che impedisce di assaporare un vero incontro con Dio e con gli altri che lo cercano magari senza esserne consapevoli. Di fronte a questo stallo oggi più che mai evidente, Tomás Halík torna a invitarci a un cambio di prospettiva. Dio è mistero, e sia l'ateismo sia la fede intransigente mostrano l'impazienza di risolverlo. Troppa impazienza. Perché di fronte a un mistero occorre soffermarsi sulla soglia, serbarlo nel cuore come Maria nel Vangelo, attraversare il deserto e l'oscurità come Israele nell'esodo. Occorre avere «pazienza con Dio», che ci viene incontro nell'attesa, perché Lui per primo è paziente con noi, crede in noi. È qui che Halík ci parla di Zaccheo, il piccolo pubblicano che cerca confusamente Gesù ed è sorpreso dalla fiducia del Signore che lo chiama per nome e si invita alla sua tavola. E ci chiede di riconoscere gli Zacchei di oggi, quei 'cercatori' non credenti o credenti in un modo diverso che come noi sono in viaggio, qualcosa li attira, accanto a loro passa qualcosa di fondamentale. Forse dimostreremo allora la vicinanza di Dio cercando insieme a chi cerca, interrogandoci insieme a chi domanda, facendo di questi Zacchei i nostri prossimi. Uscendo dalle porte chiuse delle nostre certezze per andare insieme dove Dio ci precede e ci aspetta.
Benedetta concorrenza. Dal monopolio alla liberalizzazione: lo sviluppo delle telecomunicazioni e gli operatori del settore in Italia
Laura Solimene, Enzo Pontarollo
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 224
Il volume è il risultato di una ricerca, che segue due precedenti pubblicazioni, edite da Vita e Pensiero, dedicate alle problematiche del processo di liberalizzazione nelle telecomunicazioni: La liberalizzazione zoppa (2004) e La concorrenza negata (2013). Nel presente lavoro tali problematiche vengono temporaneamente accantonate per lasciare spazio all’analisi di alcuni innegabili risultati positivi per il settore. Il libro segue l’evoluzione che ha caratterizzato il comparto delle telecomunicazioni italiane e valuta il suo odierno assetto e gli effetti dell’introduzione della concorrenza. Il drastico cambiamento che ha attraversato questo settore ha avuto esiti significativi in termini di diffusione del servizio e del suo arricchimento e, grazie al suo intrecciarsi con l’information technology, rappresenta oggi uno dei principali driver del cambiamento in tutto il mondo e, quindi, anche nel nostro Paese. Tale passaggio è stato pilotato, tra mille difficoltà, dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, l’organismo indipendente che ha avuto, e continua ad avere, il compito di favorire l’apertura dei mercati e il libero gioco della concorrenza, attraverso l’applicazione delle rigorose normative comunitarie. La presenza in Italia di un ampio numero di imprese entrate in questo mercato conferma la vis imprenditoriale che è il frutto migliore generato dalle politiche di liberalizzazione, realizzate sulla spinta dell’Unione Europea. Una concorrenza così ampia ha permesso la sensibile diminuzione dei prezzi dei servizi di telecomunicazione e, nello stesso tempo, ha determinato il netto miglioramento della qualità del servizio, il che giustifica il titolo dato alla nostra ricerca: Benedetta concorrenza.
Dove abita l'infinito. Trascendenza, potere e giustizia
Silvano Petrosino
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 104
Il potere ha sempre cercato di utilizzare la religione per i propri scopi di conquista e di auto-conservazione. E ogni religione ha dentro di sé l'attrazione per il potere e l'inclinazione a manipolare Dio. Anche la religione biblica. Anche il grande re Davide, del quale si racconta - nella Scrittura - il desiderio di costruire una casa a Dio, il Tempio. Ma Dio rifiuta: non ha bisogno di un luogo dove abitare. Abita già in uno spazio delimitato, ma dentro il popolo di Israele e nelle sue buone relazioni, quelle improntate alla giustizia. Il vero modo di servire Dio - che evita il rischio di servirsene - è dedicarsi alla giusta guida del popolo, al prendersi cura degli uomini e della creazione tutta. Attorno a questo nucleo Petrosino sviluppa una riflessione originale sui temi contigui dell'abitare, dell'ospitalità, del rapporto tra l'alto e il basso, tra il costruire e possedere. Sullo sfondo sta la polemica con il "partito di Dio" - cioè coloro che si interessano di Dio, mossi sotto sotto dall'intento di manipolarlo a proprio vantaggio - e l'intuizione dell'originalità della rivelazione biblica: l'Altissimo, l'Infinito, ha sempre a che fare con il bassissimo, con coloro che "sono a terra", con il finito. È lì che prende dimora, che lo si può trovare.
La tirannia dell'algoritmo
Miguel Benasayag
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 112
Miguel Benasayag, il filosofo e psicanalista di origine argentina che ci ha insegnato a difenderci dalle 'passioni tristi' alimentate dalla nostra società, in questo libro-intervista con Régis Meyran ci mette in guardia dal rischio che siano gli algoritmi dei Big Data a guidare le nostre democrazie. Nella vita di tutti i giorni siamo ormai messi continuamente a confronto con le 'macchine', in una interazione non più cancellabile con le nuove tecnologie: dall'uso del Gps per i nostri viaggi all'immersione ludica nella realtà virtuale, dalle relazioni personali mediate dai social network al controllo costante delle nostre azioni e dei nostri comportamenti su internet. E il punto non è tanto rifiutare questa 'ibridazione' ormai avvenuta, ma sapere come esistere in quanto umani in un tale mondo, fare in modo che, sia pure nell'integrazione utile con l'intelligenza artificiale, non vengano meno le particolarità del vivente, il suo essere imprevedibile e libero, irriducibile a una somma di informazioni, ai parametri della pura efficienza e della performance. Se questo vale sul piano individuale, è altrettanto importante prendere coscienza dell'impatto che il mondo digitale e algoritmico esercita sulle società. Stimolato da domande che tutti noi vorremmo porgli, Benasayag fa qui emergere chiaramente come anche le decisioni rilevanti a livello sociale, politico ed economico sono oggi legate alla logica lineare delle macchine, affidate ai calcoli e alla raccolta abnorme dei dati, alla gestione pseudo-razionale di un rapporto causa-effetto che non tiene conto della complessità dei 'corpi' individuali e sociali e che insidia mortalmente le nostre democrazie. Fino all'ultimo interrogativo: in questo contesto inedito e oscuro, è possibile un agire che assuma la sfida di proteggere il vivente, la cultura, la buona politica? Più che una ricetta infallibile, Benasayag propone un percorso, un itinerario di riappropriazione creativa del rapporto con l'artificiale, un insieme di 'soluzioni singolari' di piccole dimensioni e grandissimo impatto umano, qui e ora, capaci di costruire esperienze e pratiche di ibridazione con la tecnica che rispettino il vivente e la sua libertà.
Nuove chiese nella diocesi di Milano nel XX secolo. Contesto storico, repertorio, bibliografia
Giancarlo Santi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 352
Con i suoi cinque milioni di abitanti, la diocesi di Milano è la più densamente abitata d’Italia. Nel secolo XX la popolazione è più che raddoppiata e le sue parrocchie, che attualmente sono 1108, all’inizio del secolo scorso erano poco più di 700. Per tutto il secolo XX la diocesi ambrosiana ha lavorato intensamente per costruire nuovi complessi edilizi, chiese e opere parrocchiali, allo scopo di offrire luoghi d’incontro religioso e sociale ai numerosi immigrati che, avendo trovato lavoro nelle industrie lombarde, lasciavano le regioni di origine, in prevalenza al sud, e si insediavano nelle periferie urbane di Milano, Varese, Lecco, Sesto San Giovanni e nei piccoli-medi centri del suo territorio. Fino a pochi anni fa di questo vasto cantiere erano noti solo alcuni casi, quelli riferibili ad aree urbane come Milano e Varese, a personalità ecclesiastiche come i cardinali Schuster e Montini e ad architetti di fama come Cabiati, Muzio, Gio Ponti, Mangiarotti, Caccia Dominioni, Gandolfi, Belgioioso, Gabetti e Isola. Il volume elenca le 465 chiese circa costruite nell’arco del secolo scorso per iniziativa dei vescovi che hanno governato la diocesi ambrosiana, identificate con il loro titolo di dedicazione, il Comune di riferimento e l’anno d’inizio lavori, e riporta il nome di quasi tutti i progettisti e il repertorio fotografico di quasi tutte le chiese costruite. Una vasta nota storico-bibliografica colloca il cantiere edilizio ambrosiano nel contesto delle complesse vicende che hanno caratterizzato il secolo e lo inserisce nell’azione di governo dei vescovi, cogliendo le valutazioni che la critica ha espresso in merito ad alcuni di quei nuovi edifici di culto.
La storia pubblica. Memoria, fonti audiovisive e archivi digitali
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 144
Fare storia oggi – soprattutto comprendere e raccontare il Novecento e questi primi vent’anni del nuovo millennio – non può prescindere dagli strumenti della memoria forniti dalla tecnologia. La digitalizzazione degli archivi e la rappresentazione della storia attraverso i media audiovisivi sono due realtà ormai consolidate, che contribuiscono a trasformare il racconto storico in termini, da un lato, di conservazione, circolazione e fruizione senza precedenti dei materiali e, dall’altro, di costruzione condivisa del passato e di coscienza collettiva del presente attraverso un nuovo patrimonio di conoscenze, inedite espressioni di socialità e strategie non solo culturali ma anche politiche ed economiche. Questo volume si interroga sulle conquiste e sulle evoluzioni del discorso storico alla prova dei nuovi strumenti di comunicazione e di conservazione, riunendo i contributi di storici, studiosi dei media e professionisti del settore. Ne nasce una ricognizione a tutto tondo sui cambiamenti del mestiere dello storico, chiamato a uscire dall’ambito puramente accademico per incontrare la memoria ‘pubblica’ dei protagonisti e del territorio; sul ruolo degli archivi come strumenti di storytelling e identità; sui nuovi musei ‘partecipativi’ di fronte alla sfida e alle possibilità del web; sulle modalità con cui i broadcasters audiovisivi legano la loro specificità al tema della storia. Questioni di grande risonanza attuale, che danno vita a un dibattito effervescente tra gli studiosi, ma insieme stimolano e incuriosiscono tutti noi, rendendoci consapevoli del nostro ruolo di fruitori e insieme co-narratori del racconto storico.