Edizioni dell'Orso: Contributi e proposte
Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori. Volume Vol. 4
Giorgio Vasari
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 448
'La presente edizione delle Vite, prevista in cinque volumi, ripropone al pubblico il testo della «Giuntina» del 1568 accompagnandolo con un nuovo commento. Il quarto volume riproduce le vite della terza età da Domenico Beccafumi a Giovanni Angelo Montorsoli. Tra questi due artisti Vasari inserisce le vite di alcuni protagonisti dell’arte fiorentina che ha potuto conoscere di persona, da Pontormo a Baccio Bandinelli, esalta l’amico e collaboratore Cristofano Gherardi e non manca di spunti polemici con vite di artisti “negativi” come il Sodoma o, ancora, Baccio Bandinelli. Ma oltre a questi motivi, Vasari può inserire nella vita di Benvenuto Garofalo e Girolamo da Carpi le nuove notizie che ha raccolto sui pittori lombardi, oppure esaltare alcuni architetti come il veneziano Sanmicheli e il fiorentino Bastiano “Aristotile” da Sangallo, e ancora fare i conti con l’ultimo collaboratore di Raffaello, Giovanni da Udine. Chiude la serie la figura del monaco Montorsoli, che sarà figura centrale per la celebrazione della tradizione artistica fiorentina attraverso la fondazione della cappella degli artisti nel chiostro della Santissima Annunziata di Firenze e la ricostituzione (...)'.
L'umore
Bartolomeo Taegio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 200
'In continuità col celebre dialogo sulla vita in villa del 1559, l’Umore del 1564 di Bartolomeo Taegio è un dialogo sul vino, la vinificazione e la viticultura, che si immagina tenuto, sullo fondo della vendemmia, nella villa suburbana di Robecco. Dapprima, in un tono prevalentemente paradossale, ma con venature filosofiche, Taegio esalta il vino fonte di conoscenza e di poesia, «sacro e soavissimo licore» amico delle Muse e degli dèi, «fermo e vero fondamento della vita nostra, rallegratore del cuore, regeneratore delli spiriti, e potentissimo restauratore de tutte le forze e operazioni corporali». La discussione si cala poi nella concretezza della vita operosa di un gentiluomo di Antico Regime e ci restituisce una preziosa sinossi di credenze e tecniche rimaste immutate per secoli, che testimoniano la continuità ininterrotta dei saperi e delle pratiche in questa branca dell’agricoltura. Bartolomeo si appoggia «sopra la ragion naturale, sopra l’esperienza e sopra l’autorità degli antichi maestri» (Virgilio, Plinio, Columella, Palladio, Crescenzio, (...)'.
Dicorso dell'alicorno
Andrea Bacci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 148
'Sullo sfondo della nascita delle scienze naturali e del moltiplicarsi di opere, spesso magnificamente illustrate, sugli animali e le piante, anche del Nuovo Mondo, nel secolo in cui i principi facevano follie per procurarsi un corno di unicorno da esibire nei loro gabinetti di curiosità e mirabilia, il Discorso di Andrea Bacci trae occasione dalle discussioni sorte in casa Medici intorno a una tazza di corno di unicorno giunta in dono a Cosimo I dall’Oriente. Botanico illustre, idrologo di fama (celebre è il trattato sul Tevere), filosofo, medico, specialista di terme e di litoterapia, ma anche di vini, su cui scrisse un’opera fondamentale, Andrea Bacci è una figura di alto livello nella storia della scienza del ‘500. Il suo Discorso dell’alicorno (uscito nel 1573, ristampato nel 1582 e nel 1587 e tradotto in latino nel 1598), nasce in realtà come risposta polemica a quello Contra la falsa opinione dell’alicorno di Andrea Marini del 1566. Citatissima e molto saccheggiata fino al Settecento, scritta negli anni dell’allestimento dello Studiolo, l’opera del Bracci è emblematica dei vivaci interessi di Francesco I de’ Medici per le scienze naturali."
Prima e dopo la battaglia. Preparazione, strategie, scenari dei fatti d'armi
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 256
'Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall’Ateneo torinese e intitolato "La preparazione della guerra dal Medioevo all’Età moderna" (2016-2019), in continuità e prosecuzione di precedenti progetti (avviati nel 2013 e tuttora in corso) volti a indagare sotto vari aspetti (storici, tecnici, artistici, letterari) il tema della guerra in un periodo magmatico, segnato da grandi e decisivi cambiamenti (politici, culturali, tecnologici), che mutano non soltanto il modo di condurre i conflitti bellici ma anche la mentalità e l’atteggiamento con cui sono affrontati ed elaborati all’atto della loro trasfigurazione artistica e letteraria. La vastità e la difficoltà implicite nell’oggetto complessivo della ricerca hanno richiesto, ma anche consentito, di sviluppare gli argomenti privilegiando di volta in volta punti di vista particolari; ne è conseguita una serie di volumi, ciascuno dei quali ha messo a fuoco specifici aspetti: "Guerra raccontata e guerra combattuta" e "Il prezzo della guerra" (entrambi di imminente pubblicazione) e, in questa stessa Collana, Le (...)'.
Raccontare l'indicibile. Il volto della guerra
Patrizia Pellizzari, Paolo Luparia
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 538
Il volume raccoglie i risultati di un progetto di ricerca finanziato dall’Ateneo torinese e intitolato Guerra e letteratura nell’Età moderna (2017-2019), che conclude una serie di progetti (avviati nel 2013) volti a indagare sotto vari aspetti (storici, tecnici, artistici, letterari) il tema della guerra in un periodo magmatico, segnato da grandi e decisivi cambiamenti (politici, culturali, tecnologici), che mutano non soltanto il modo di condurre i conflitti bellici ma anche la mentalità e l’atteggiamento con cui sono affrontati ed elaborati all’atto della loro trasfigurazione artistica e letteraria. La vastità e la difficoltà implicite nell’oggetto complessivo della ricerca hanno richiesto, ma anche consentito, di sviluppare gli argomenti privilegiando di volta in volta punti di vista particolari. I frutti di questa lunga indagine sono stati consegnati a cinque volumi (di cui questo è l’ultimo), ciascuno dei quali ha messo a fuoco specifici aspetti: Guerre combattute e guerre raccontate tra medioevo ed età moderna; Il prezzo della guerra. Italia e Penisola iberica nei secoli XIII-XVI (2018) e, in questa stessa (...).
«Questo strano lunghissimo viaggio». Cristina Campo tra dialogo epistolare e bellezza liturgica
Clara Leri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 240
"Una scrittrice remotissima, pur se novecentesca, si trova al centro di questo volume, nel suo «umbratile filtrato viaggio nell’esistenza», secondo le parole di Ceronetti. È Cristina Campo. Dagli splendidi paesaggi, nelle Lettere a Mita, alla volontà di riscatto epistolare dalla solitudine, dalle fiabe delle Mille e una notte ai Vangeli, nella cornice elegante e sapiente degli Imperdonabili, si coglie la tensione alla perfezione, come velata dalla sprezzatura. Il destino, una delle parole tema nella scrittura di Cristina, rappresenta il nesso tra il disegno del favoloso orientale, il «tappeto» e la Bibbia, attraverso la mediazione liturgica, riscoperta più che scoperta da Cristina, insieme alla fede delle origini. Ma lo stesso motivo riaffiora in un altissimo esperimento di lettura, o forse di riscrittura, dei Promessi Sposi, in cui soltanto alcuni personaggi appaiono a due a due, nella polarità di «erme a due facce». Ed è infine l’universo ieratico della ritualità bizantina a nutrire la lirica religiosa di Cristina, su cui si chiude il volume. La scrittrice aderisce alla vocazione liturgica che, nella nostra poesia sacra, devota o mistica, (...)".
Commentare un testo poetico. Strumenti, metodi, forme
S. Frigerio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 276
"Corredare di un apparato esegetico un testo letterario, di qualsiasi genere ed epoca, è un’operazione tutt'altro che scontata: i meccanismi esplicativi e interpretativi che entrano in gioco sono estremamente complessi e diversificati. Di fondamentale importanza nella tradizione critica italiana, il commento trova posto sia nelle pubblicazioni erudite, sia nella divulgazione a più ampia diffusione, sia nelle antologie scolastiche, svolgendo a vari livelli il suo ruolo di intermediario volto a colmare una più o meno marcata distanza cronologica e culturale fra testo e lettore. La stessa istituzione di un canone è strettamente connessa alla pratica esegetica: il commento costituisce una forma significativa di riconoscimento del valore di un testo, che tende ad avere effetti anche a lungo termine. Il volume propone uno studio del tipo testuale ‘commento’, inteso come forma ormai canonica in cui interagiscono due componenti fondamentali, che si articolano intorno a un testo letterario assumendo funzioni esplicative e di approfondimento: il cappello introduttivo, che offre del testo una panoramica complessiva, unitaria, e le note..."
«Belle e savie». Virtù e tragedia nel primo Settecento
A. Bussotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 112
"La rinascita della tragedia nel primo Settecento ruota attorno alla parola chiave 'virtù'. Questo libro individua nelle iniziative di riforma di Gianvincenzo Gravina e Ludovico Antonio Muratori lo snodo da cui il dialogo tra virtù e tragedia è ripristinato sistematicamente, all'insegna di una rigenerazione etica del teatro e della società. Indagando la trattatistica, i paratesti e gli esiti drammaturgici del connubio virtù-tragedia in autori come Gravina, Annibale Marchese, Metastasio, Apostolo Zeno, Goldoni e Alfonso Varano, il libro propone alcuni modelli di virtù nel teatro settecentesco e il loro rapporto con la tradizione. Dalla virtù degli eroi omerici a quella degli eroi tragici, dall'importanza degli exempla virtutis fino alle implicazioni con il contesto storico di inizio Settecento, queste pagine evidenziano l’affermarsi della tragedia come genere di institutio e la sua piena appartenenza all'ambito della letteratura morale."
Forme della virtù. La rinascita poetica da Gravina a Varano
A. Bussotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 240
All’inizio del Settecento le proposte di riforma poetica in Italia ruotano attorno alla parola chiave "virtù". Segnalando Gravina e Muratori come i due capisaldi di questa rinnovata attenzione, il libro indaga le funzioni della virtù nell'ambito della trattatistica e della poesia in rapporto alle istituzioni cortigiane e accademiche. Da Roma a Napoli, dalla Toscana alla Repubblica di Venezia, il percorso sulle forme della virtù ha messo in luce due macromodelli, l’uno più iniziatico, al cui interno la virtù è appannaggio di pochi; l’altro che si apre a una dimensione pubblica, non dimenticando l’etica cristiana. Prendendo in esame le riflessioni e le produzioni poetiche di Doria, Vico, Garofalo, Pansuti, Marchese, Metastasio, Maffei, Conti, Varano, senza dimenticare testi e autori coevi poco sondati, il libro propone un’originale lettura del Settecento letterario che si ferma qui alla prima metà del secolo. L’obiettivo è quello di porre in evidenza, attraverso una prospettiva multidisciplinare, i vari volti e forme della virtù, al singolare (Gravina) e al plurale (Muratori), riconducibili a una metamorfosi del Classicismo basata su un forte progetto di rinascita letteraria.
Le armi e i cavalieri. La guerra e i suoi simboli dal medioevo all'età moderna. Atti della giornata di studi (Torino, 12 febbraio 2018)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 216
Il volume raccoglie gli atti della giornata di studi "Le armi e i cavalieri. La guerra e i suoi simboli dal Medioevo all'età moderna" (Torino, 12 febbraio 2018), svoltasi a chiusura di un progetto di ricerca finanziato dall'ateneo torinese e intitolato "Simbologia della guerra: linguaggi e manifestazioni del potere dal medioevo all'età moderna (2015-2017)". In un periodo storico segnato da cruciali cambiamenti politici e dall'innovazione tecnologica, che impone di aggiornare anche i modi del rilevamento del territorio e la cartografia, muta parimenti la rappresentazione della guerra nei suoi aspetti simbolici, allegorici, immaginosi: se da una parte permangono topoi e trasposizioni tradizionali, mutuati dalla tradizione classica e da stilemi di stampo “cavalleresco”, dall'altra parte prende forma un nuovo immaginario bellico, spesso in bilico fra un realismo, anche di notevole crudezza, e la trasfigurazione artistica e letteraria in chiave celebrativa e simbolica.
Dante oltre i confini. La ricezione dell'opera dantesca nelle letterature altre
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 224
La ripresa dell’interesse per l’opera dantesca al di fuori dei confini nazionali, che data dall’inizio del Romanticismo e che ha annoverato lungo il Novecento scrittori come Eliot, Borges, Pound, non accenna a diminuire neppure oggi. Questa raccolta di studi non si propone però di fare il punto solo sull’attuale fortuna di Dante oltre le nostre frontiere ma di ripercorrere alcuni momenti e alcune declinazioni della sua opera in diverse letterature. Dalla citazione all’imitazione, dalla glossa alla riscrittura, dalle traduzioni di frammenti alle versioni integrali delle sue opere, i riverberi della creazione dantesca oltre le Alpi, oggetto dei saggi qui contenuti, configurano un campo di studi tuttora molto aperto e ancora foriero di nuove scoperte.
Corone di spine. Letterarietà e narrazione nelle agiografie di Pietro Aretino
Sandra Carapezza
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2018
pagine: 208
'Il volume si presenta come la prima monografia dedicata al corpus agiografico di Pietro Aretino (Vita di Maria Vergine, Vita di Santa Caterina, Vita di San Tommaso). Abile manipolatore dei generi tradizionali, Aretino si cimenta nello schema dell’agiografia imprimendovi un forte marchio di letterarietà, di cui sono prova per esempio le interferenze con gli altri suoi scritti, più chiaramente letterari: le Sei giornate e i poemi cavallereschi, tra gli altri. La lettura che qui si propone illumina le dinamiche letterarie delle tre opere, tanto più interessanti quanto maggiori sono i vincoli impliciti nelle prose agiografiche. La voce dell’autore non può risuonare né attraverso i personaggi inventati dei dialoghi e del teatro, né attraverso il personaggio autobiografico delle lettere. L’inventio è costretta entro il perimetro dei fatti noti della vita del santo. Il debito verso il marchese d’Avalos impone che si trovi modo di tessere l’encomio della sua casata all’interno dell’opera.'

