Edizioni di Pagina: Patrimoni di Puglia
Musei archeologici in Puglia
Giacomo Annibaldis
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 216
Un pezzo da museo: locuzione per definire qualcosa di vecchio e superato. E tanto più potrà apparire a molti “vecchio e superato” il patrimonio archeologico di un territorio: esso, invece, ne costituisce la più preziosa memoria. In Puglia, ad esempio, le collezioni di reperti antichi sono quelle che più parlano del passato dei popoli che l'abitarono, sui quali la storia è stata perlopiù reticente. Dunque, un tesoro sepolto, quello archeologico, che la terra, come una madre, ha custodito per secoli e infine ha ridonato ai suoi figli (e non solo a loro, se si pensa alle numerose testimonianze – specie vasi figurati – che arricchiscono ora molti musei nel mondo). Di tutto il patrimonio culturale di Puglia, le raccolte archeologiche formano il più consistente lascito. Ma gli stessi pugliesi le conoscono? Forse solo le più rilevanti. In fondo al volume, una cartina “interattiva” (provvista di QRCode per ogni sito) consente un'agile consultazione di informazioni, immagini e contenuti integrativi.
In punta di matita. L'arte di Frate Menotti nella Collezione Scianatico
Nicola Cortone, Giulia Perrino, Francesco Quarto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2025
pagine: 196
La produzione artistica del noto caricaturista Vittorio Amedeo Menotti Bianchi (in arte Frate Menotti), nato a Bari il 1863 ed ivi morto nel 1924, conta oltre duemila tavole, in gran parte dipinte ad acquerello: disegni che erano destinati a diventare litografie per apparire sui giornali satirici baresi e non. Oggi, a distanza di cento anni dalla morte di Frate Menotti, grazie alla Collezione Scianatico – di cui qui si offre un nutrito catalogo di 114 disegni – abbiamo la possibilità di poter ammirare, e nel contempo approfondire, un importante periodo della produzione artistica del “Frate” collegata alle varie vicissitudini politiche e culturali della vita barese e del Mezzogiorno, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.
Fiabe e racconti popolari di Palo del Colle
Carmela Dacchille
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 368
Quando non c’era la televisione, nelle sere d’inverno, si ascoltavano i “fattə” (le storie) attorno a un braciere, mentre la mamma rattoppava i pantaloni. D’estate, davanti all’uscio di casa la nonna raccontava le storie ai bambini seduti per terra. Si raccontavano storie anche smallando le mandorle attorno a un tavolo. O durante il raccolto delle olive, quando si dormiva nelle masserie, lavorando da stella a stella. I racconti iniziavano con la formula magica “C’era una volta”. Erano storie di re, principi e principesse, ma anche di monaci, preti, contadini, fabbri, maghi, folletti, orchi, santi e animali. C’erano prove da superare, ma il lieto fine era assicurato. In anni di lavoro sul campo, Carmela Dacchille ha recuperato la tradizione orale dagli anziani di Palo del Colle, ricostruendo opere e immaginario della società contadina. Questo patrimonio popolare tramandato “da bocca a orecchio”, scrive Dino Tarantino nella Prefazione, per generazioni e generazioni ha costituito la memoria della comunità, veicolando i messaggi sapienziali che disciplinavano il vivere civile. Un’esperienza ed un pensiero narrativo ormai perduti che l’attuale “storytelling” non è in grado di surrogare.
Musei diocesani in Puglia
Giacomo Annibaldis
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 200
Roba da sacrestia? Si tende a pensare che sia soltanto un patrimonio di rilevanza religiosa e devozionale quello conservato ed esposto nei musei diocesani (e nelle collezioni d'arte sacra). Invece no: tele, statue, rilievi, libri miniati, insieme ad arredi e paramenti liturgici sempre più si offrono a noi, anche laici, come "archivi" di storia del territorio. Nonché come oggetti di godimento estetico. È un'eredità culturale - ingiustamente considerata minore - fatta di opere d'arte spesso salvate dal naufragio delle "chiese chiuse", dalle sottrazioni indebite, dai mutamenti della liturgia e della religiosità che le hanno rese a volte desuete; eppure parlano un linguaggio che permea tutta la storia bimillenaria dell'Occidente. Come si può evincere da questo itinerario nei Musei diocesani di Puglia che, negli ultimi anni, stanno trovando - pur nelle immancabili difficoltà - adeguata e fruibile sistemazione espositiva. 27 musei (diocesani e d'arte sacra) raccontati da un insolito visitatore, curioso e attento alle "perle" nascoste nel ricco giacimento di tesori d'arte e documenti storici diffuso uniformemente sull'intero territorio della Puglia.
Memorie di un industriale barese. Saverio Costantino (1868-1915)
Ezio Ritrovato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2022
pagine: 240
Saverio Costantino è stato, nei decenni fra Otto e Novecento, il maggiore industriale tessile pugliese e fra i più importanti del Mezzogiorno. La sua storia imprenditoriale inizia da adolescente, quando da Bari vecchia si trasferisce in Inghilterra e poi in Lombardia per un soggiorno di studio e apprendistato. A soli vent'anni inaugura lo «Stabilimento di Tessitura Meccanica e Tintoria a Vapore "Giovanni Costantino"». Da quel momento, l'attività imprenditoriale e il suo innato dinamismo propositivo intersecano la vita famigliare, con il matrimonio e la nascita di undici figli, e la partecipazione alla vita pubblica della città. Le vicende di Terra di Bari e del giovane Regno d'Italia fanno da sfondo alla sua vita di "industriale vero", come amava definirsi. Muore a soli 47 anni, ma lascia un ricco carteggio con la famiglia da cui è scaturito il racconto di un'esistenza straordinaria, densa di successi imprenditoriali e drammi famigliari, gratificazioni e disinganni.
Trulli e capanne in pietra a secco pugliesi. Tra storia, semantica e antropologia
Marco Miosi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2021
pagine: 212
Come spiegare la diversità morfologica delle costruzioni in pietra a secco che si trovano sparse nella gran parte delle campagne pugliesi? La questione, non nuova, è affrontata qui con un approccio originale: dimostrare come le costruzioni cupoliformi si differenzino a seconda delle competenze tecniche dei loro costruttori, delle funzioni d'uso e della disponibilità economica del proprietario, che attraverso questi edifici aveva occasione di comunicare e ostentare il proprio status sociale. Focus della trattazione sono le differenze stilistiche che contraddistinguono le capanne in pietra a secco pugliesi, con ampie aperture sui temi generali della tecnica costruttiva a "tholos", quali la sua origine e la sua diffusione nell'area euro-mediterranea. Un percorso che attraversa architettura vernacolare, geografia umana, etnologia europea, antropologia dell'arte e dell'architettura, storia del paesaggio agrario, etnoarcheologia e semantica.
Il convento Santa Maria di San Luca. Volume Vol. 1
Pietricola Leonardo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 212
Il volume, primo di una trilogia programmata sul complesso conventuale Santa Maria di San Luca di Valenzano, si apre con una rassegna delle fonti documentarie e degli studi pregressi. Segue una cronistoria, dalla fondazione (1606) alla soppressione (1866), basata soprattutto su documenti inediti. Infine si riportano notizie, spesso limitate a soli dati cronologici o anagrafici, sui frati che sono stati in questo convento nel periodo trattato: oltre duecento, di cui una buona metà nativi. Sono previsti altri due volumi, uno sul periodo che va dalla riapertura (1946) alla chiusura (2017) del convento e uno come guida storica alla lettura del luogo e delle immagini ancora presenti.
La Madonna di Costantinopoli a Bitritto e nel Mediterraneo. Storia, arte e devozione
Mariagraziella Belloli, Giuseppe Giulitto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 116
La veneratissima icona della Madre di Dio Odigitria protettrice di Bitritto è il punto di partenza e quello di arrivo di questo testo che ha come obiettivo di far meglio conoscere le vicende relative al quadro conservato nella locale Chiesa Madre, e che è sempre stato considerato un "alter ego" dell'Odigitria della Cattedrale di Bari. La ricerca parte da un'articolata analisi storico-artistica sulla nascita e diffusione delle icone dell'Odigitria nel bacino del Mediterraneo, da Bisanzio, alla Puglia, alla Croazia, a Venezia, a Creta ed ancora, in un felice e non ancora sufficientemente studiato viaggio di ritorno, alla nostra regione. Lo scritto, che non disdegna argomenti legati alla tradizione e alla pietà popolare dei bitrittesi verso la loro Patrona, per la prima volta esamina ed evidenzia i legami di Bitritto in un ambito artistico di livello nazionale ed internazionale, contribuendo a collocare nuovamente la città in quel variegato crogiuolo di popoli, etnie, religioni che ininterrottamente vi sono stati presenti e hanno contribuito alla creazione di una Puglia da sempre porta e ponte tra Oriente e Occidente.