Edizioni Scientifiche Italiane: Quaderni de «Il Foro napoletano»
Oblio, internet e tutele. L'inibitoria
Paolo De Martinis
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 404
Il tema del diritto all'oblio è complesso ed articolato. L'affronta esponendo la varietà delle fonti che lo trattano ed elaborandone innanzitutto una nozione unitaria. La libertà di informazione e il diritto di cronaca sono le due contrapposte esigenze che nell'immediato passato si sono contrapposte al diritto all'oblio. È stata soprattutto la giurisprudenza a farsi carico di delimitare i confini che non fosse consentito al giornalista di superare, riesumando notizie ed informazioni ormai cadute in oblio, indicando quali condizioni ne potessero ancora giustificare una pubblicizzazione. L'autore avverte che ormai il contesto socio giuridico in cui si scambiano informazioni è mutato. Con internet l'oblio è una dimensione temporale sconosciuta, da un punto di vista tecnico rimane tutto in memoria. Non solo. L'informazione non è più riservata al solo giornalista, anzi sono gli aggregatori di notizie e i social a fornire una informazione generalizzata o mirata, immediata e incontrollata, rispetto alla quale la pretesa di imporre l'oblio risulta quasi impossibile. Su queste problematiche il lavoro ricostruisce le soluzioni proposte per soffermarsi sul possibile utilizzo dell'inibitoria anche alla luce della recente riforma Cartabia.
L'evoluzione del noleggio di autoveicoli nell'era della mobilità condivisa e sostenibile
Simona Viciani
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 200
Il tema dei trasporti e della mobilità urbana è da tempo al centro di grande interesse riguardo, principalmente, alle conseguenze che sistemi non virtuosi possono generare sull'ambiente e sulla qualità della vita dei cittadini. Per questo motivo, sono stati adottati provvedimenti volti a ridurre e disincentivare l'impiego del mezzo individuale al fine di indurre gli utenti a forme di trasporto più sostenibili, la cui possibilità di utilizzazione in maniera condivisa rende accessibile il veicolo di proprietà ad altri soggetti fruitori. In questo quadro, il volume svolge un'analisi del contratto di noleggio di autoveicoli che, partendo dalle origini dell'istituto inevitabilmente collegate alla concezione navale, arriva alle sue applicazioni più moderne ed innovative, sottolineando di volta in volta ciò che lo unisce e quel che lo separa dagli altri istituti esistenti e dalle evoluzioni concettuali recentemente comparse nel panorama giuridico. Difatti, l'innovazione tecnologica, l'espansione dei mercati e le politiche con sempre maggiori attenzioni ambientali sono solo alcuni degli elementi che hanno contribuito alla creazione - nell'economia collaborativa e, in particolare, nella mobilità sostenibile - di nuove modalità di spostamento come il car sharing, car pooling e ride hailing che, con le dovute distinzioni, rappresentano una possibile evoluzione del noleggio di autoveicoli. Ci troviamo, dunque, di fronte ad un modello economico che rappresenta un primo passo nella direzione di un allontanamento dalla concezione di uso esclusivo del bene, alimentata da modi di pensare ormai superati, per giungere ad un concetto più duttile di utilizzo minimo delle risorse disponibili. Gli stessi ideali accompagnano il contemporaneo rinnovamento giuridico, che mira, oltre ad un'apertura e flessibilità degli ordinamenti verso questo tipo di attività, anche ad una regolamentazione omogenea e generale. I paradigmi moderni sono cambiati e la tecnologia e il cambio generazionale stanno avendo un grosso impatto nel mercato e nel modo in cui gli operatori si relazionano con esso. L'aspetto determinante che sintetizza il valore che la digitalizzazione ha assunto, nel settore della mobilità, è dato dall'impatto delle piattaforme sui diversi servizi di trasporto e quindi dal modo in cui esse hanno modificato la natura stessa del servizio, la sua erogazione, le relazioni tra operatori e utenti; quest'ultime, alla base dello scambio economico, riportano al centro l'elemento della fiducia e la reputazione diviene la nuova moneta corrente. Tuttavia, occorre prestare molta attenzione nell'applicare le logiche del digitale e, soprattutto, alle prospettive che esse aprono; se, infatti, in nome di un maggiore progresso o di una maggiore efficienza dei processi dovesse essere sacrificato anche solo un diritto fondamentale, un pezzo di libertà o non si ponesse la giusta attenzione alle nuove questioni sociali, si incorrerà inevitabilmente in un clamoroso fallimento.
Riflessioni in tema di diseredazione
Maria Epifania
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2021
pagine: 100
Lo studio affronta il controverso tema della diseredazione e, in particolare, alcuni profili applicativi talvolta trascurati. Non mancano riflessioni sulle effettive possibilità, anche de iure condendo, di una maggiore apertura dell'ordinamento all'autonomia testamentaria per adeguare gli istituti successori alle nuove esigenze familiari e sociali.
Il rischio contrattuale nella vendita. Dalla proprietà al mercato
Luciana D'Acunto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 144
A differenza della vendita del codice civile che si svolge nella logica della proprietà, la vendita della Convenzione internazionale di Vienna e quella europea dei beni di consumo si articolano nella logica del mercato. Già nell'impianto del codice del 1942, tuttavia, la tradizionale rilevanza della logica proprietaria nell'allocazione del rischio contrattuale andava a intrecciarsi con le istanze dell'economia di mercato, che reclamavano tutele coerenti con una economia attiva, cosicché le novità introdotte dalla legislazione successiva non si presentano del tutto sconosciute al nostro ordinamento, ma piuttosto traiettorie già presenti nel sistema da reinterpretare in una prospettiva evolutiva. Il lavoro è volto a comprendere ratio e portata delle regole sul rischio nella vendita e a metterle a sistema, delineando i criteri normativi inderogabili di operatività e gli spazi dell'autonomia privata di deroga.
Nuove garanzie atipiche tra diritto, prassi e meritevolezza degli interessi
Gianfilippo Laurini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 320
L'indagine svolta mira a far emergere le più profonde criticità che il giurista deve affrontare nella verifica della compatibilità degli strumenti internazionali di garanzia con l'ordinamento giuridico interno e con i suoi princìpi caratteristici, quali la tipicità, la responsabilità generica del debitore, la par condicio creditorum, il divieto del patto commissorio, l'accessorietà, la specialità. Particolare attenzione è attribuita alle clausole di covenants, finalizzate ad assicurare al creditore poteri difensivi di autotutela del credito, attraverso il monitoraggio e il controllo sull'attività e sugli atti del debitore e poteri di reazione contro il pericolo dell'insolvenza. La riflessione si estende al giudizio di meritevolezza, di proporzionalità e di congruità, che costituisce la premessa ineludibile per un approccio ragionato e prudente al tema dell'atipicità nelle garanzie commerciali e dell'abuso di garanzia ai danni del debitore.
Software ed invenzione del lavoratore subordinato. Profili nazionali, europei ed internazionali
Federico Pascucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 256
Nessuno può mettere in dubbio l'importanza dei computer nella moderna società. La loro presenza ha permesso la nascita di internet, la creazione delle blockchains e lo sviluppo del mercato globale, aprendo il futuro prossimo allo sviluppo dell'Artificial Intelligence. Ma l'importanza di un computer non è data soltanto dalla potenza del suo processore o della sua memoria, bensì dal software che lo fa funzionare e che lo trasforma di volta in volta in una macchina diversa. Il valore commerciale del software ne ha dunque fatto un bene da scambiare e quindi da proteggere. L'indagine analizza la natura fenomenologica del programma per elaboratore e poi le forme di protezione dello stesso, oggi considerato a livello legislativo - sia nazionale che europeo - un'opera letteraria e protetto come tale dal diritto d'autore. Ma tale protezione presenta numerose aporie, visto che il software, come bene tecnico nato per risolvere un problema tecnico, sembra presentare più affinità con le invenzioni che con le opere letterarie. Scegliendo di proteggere la forma del programma e non il suo contenuto, si è messa in discussione la stessa coerenza logico-sistematica del diritto d'autore classico. Inoltre così facendo si è venuto anche a mettere in posizione di ulteriore debolezza il programmatore-lavoratore subordinato, che, a fronte della perdita dei vantaggi economici del suo lavoro a favore del datore, rischia, ove non vi sia una voce retributiva specificamente pattuita per la sua obbligazione di creare software, di vedere il suo diritto ad una retribuzione proporzionata ex art. 36 cost. negato dall'ambiguo dettato dell'art. 12 bis della legge 633 del 1941. Eppure se si superasse la fictio iuris che vuole il software come opera letteraria e lo si considerasse per quello che è, ossia un trovato inventivo, allora si potrebbe ancora ritrovare una dimensione protettiva del lavoratore-programmatore, applicando, in mancanza di retribuzione specifica sul punto, non l'art. 12 bis della legge sul diritto d'autore, bensì l'art. 64, comma 2 del Codice della Proprietà Industriale. Si avrebbe così l'assegnazione a suo favore dell'equo premio, e, conseguentemente, la salvezza del principio di proporzionalità retributiva previsto dalla norma costituzionale.
Il consumatore calcolante
Maria Pia Pignalosa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 136
Lo studio esamina la formazione del contratto telematico tra professionista e consumatore verificando l'incidenza della tecnologia sulla disciplina tradizionale di conclusione del contratto. La ricerca si svolge attraverso l'esame del dato positivo, nonché della prassi del commercio on line che denuncia uno scollamento tra la norma e il fatto e suggerisce un'indagine sul potere di predisposizione del professionista capace di incidere sulla formazione del contratto aggravandone il procedimento nell'esercizio dell'autonomia privata procedimentale. Al contempo si analizzano gli strumenti di tutela pensati dal legislatore per garantire al consumatore di scegliere consapevolmente.
L'usura nella vita dell'obbligazione
Andrea Senatore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 200
Sono i periodi di crisi quelli in cui maggiormente si percepisce, in tutta la sua pericolosità, lo spettro dell'usura. La riforma del delitto d'usura avvenuta con la legge 108 del 7 marzo 1996 ha, totalmente, riscritto la condotta usuraia, allontanandola completamente da quella che era la concezione classica del fenomeno. L'indagine relativa alle fattispecie di usura civile e usura penale prende le mosse proprio dall'analisi della l. 108/1996 che ha posto il problema della c.d. usura sopravvenuta, con cui s'individuano sia gli effetti della normativa concernente gli accordi stipulati prima della sua entrata in vigore, sia quelli a proposito del superamento del tasso soglia in corso di esecuzione dei contratti stipulati successivamente ad essa. Tale punto controverso è stato analizzato, non poco, dalla giurisprudenza, attraverso articolate configurazioni di nullità o inefficacia sopravvenuta della clausola, che hanno comunque riconosciuto l'importanza di ridurre la prestazione nei confini legali, con conservazione del rapporto negoziale. L'analisi che si sviluppa nel presente lavoro porta ad una ricomposizione differente del fenomeno in oggetto che ha il proprio ubi consistam, non già nella normativa in tema di usura ma, più precisamente, nel criterio di proporzione in materia di contratto, valorizzando la tutela dell'equilibrio dell'accordo. Precisamente, lo scritto dedica particolare attenzione all'usura legata ai contratti di mutuo ed alle operazioni bancarie in cui l'usurarietà si qualifica in ragione di una sproporzione tra le parti di prestazioni pecuniarie. Si esaminano, pertanto, in modo sistematico, le questioni attualmente oggetto della nutrita discussione dottrinale e giurisprudenziale, cercando di fornire delle soluzioni al fenomeno della usurarietà.
L'avvalimento. Contratti transtipici tra autonomia privata e responsabilità aggravata
Gaetano Di Martino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 216
Il codice dei contratti pubblici, nel recepire una norma europea, ha ammesso che l'operatore economico dimostri il possesso dei requisiti tecnici, economici e finanziari, necessari per l'affidamento e l'esecuzione di un appalto pubblico, anche utilizzando le risorse di altro soggetto, con ciò superando, parzialmente, il risalente principio della rilevanza delle qualità personali del contraente privato. Lo strumento, mediante cui il "prestito" delle medesime risorse avviene, è il «contratto di avvalimento», ai sensi dell'art. 89 cod. contr. pubbl. La natura di tale accordo è non poco controversa. Dottrina e giurisprudenza l'hanno qualificato, talvolta, contratto atipico, talaltra, più recentemente, tipico. Tuttavia, esso non può essere considerato, in senso stretto, tipico o atipico: l'«avvalimento», infatti, rappresenta, esclusivamente, la ragione pratica (la causa) di quell'atto di autonomia privata, che trasferisce i requisiti da un operatore all'altro. Per questo motivo, sono conclusi contratti tipici oppure atipici e la scelta, verso l'uno o l'altro schema negoziale, dipende, in primo luogo, dalla tipologia degli stessi requisiti, che sono, di volta in volta, richiesti dall'amministrazione aggiudicatrice. È frequente, peraltro, che siano combinati elementi di più tipi: tuttavia, proprio perché consente l'adempimento delle obbligazioni sorte dall'appalto pubblico, il contratto di avvalimento riceve, in parte, la disciplina dettata per quel rapporto (di appalto), particolarmente per ciò che concerne rischi e responsabilità, aggravati per l'operatore che concede la disponibilità delle proprie risorse. Gli accordi di avvalimento, in definitiva, vanno considerati come contratti transtipici, perché caratterizzati da una o più cause, definite dalla legge e (oppure) dalle parti, e dall'applicazione di una regolamentazione comune in materia di forma, di interpretazione, di rimedi avverso l'altrui inadempimento e di rischi contrattuali, che deriva dalla peculiare finalità dell'atto.
Modelli sanzionatori nel rischio conflittuale. Dal conflitto all'interferenza di interessi
Fabio Foglia Manzillo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 496
L'agire umano nella vita economica, in quanto particolarmente permeato da conflitto di interessi, necessita di regolamentazione giuridica. L'autore, partendo dall'esame della legislazione privatistica e commercialistica che disciplina il fenomeno, configura una modellistica differenziata di ipotesi conflittuali, che si riflettono sulle opzioni legislative penalistiche in materia societaria. Dopo aver effettuato approfondita disamina comparatistica con la disciplina della Gran Bretagna (Bribery-Act UK 2010), l'autore evidenzia, altresì, nei più recenti indirizzi legislativi la tendenza a sanzionare penalmente ipotesi fattuali di mera interferenza di interessi che generano pericolo, caratterizzate dalla molteplicità dei possibili soggetti offesi, nonché dalla genericità ed immaterialità dei possibili interessi o beni oggetto di tutela, tra i quali risalta il corretto svolgimento della concorrenza.
Libertà testamentaria e patti sulle future successioni
Francesco Rinaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 328
Esiste effettivamente la libertà testamentaria? Sì, nella misura in cui esiste concretamente il potere di disporre dei propri beni, per il tempo successivo alla morte, attraverso le disposizioni testamentarie. Il tema della libertà testamentaria pone all'attenzione dell'interprete nuove tendenze sistemiche. La scelta del titolo del volume vuol sottolineare l'autonomia, nel senso di indipendenza e specialità, della libertà del testatore, rispetto all'autonomia privata negoziale generale: una libertà (art. 587 c.c.) destinata a scontrarsi con i principi generali dell'autonomia negoziale dell'atto inter vivos (art. 1322 c.c.) e con l'autonomia dei terzi, coinvolti nel fenomeno successorio. Non più strumento esclusivo di regolamentazione e di trasmissione della ricchezza mortis causa, il testamento mantiene, però, intatto il suo ruolo di orientamento dell'interprete, necessario in tempi di erosione del divieto dei contratti post mortem, tradizionalmente ancorati al divieto generale dei patti successori. Un tentativo di interpretazione delle possibili logiche di interessi che condizionano il diritto ereditario, nella sua relazione, pregiuridica e giuridica, con il testamento. Volontà del testatore e negozialità del testamento non sembrano tra loro sempre in armonia, con conseguenze sulla causa della disposizione testamentaria. In una prospettiva ermeneutica non unitaria, vengono proposte diverse fattispecie, tipiche e atipiche, evocative della profonda trasformazione della libertà ed autodeterminazione dell'individuo, che, nell'ambito del diritto ereditario, sembra poter essere compresa soltanto nel contesto del diritto di famiglia, scosso dal bradisisma di quella disgregazione del modello familiare tradizionale, che ha proiettato la volontà testamentaria verso spazi di autonomia inesplorati.
Obbligazioni negative e comunione
Andrea Senatore
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2020
pagine: 200
L'innesto del tema delle obbligazioni negative nel corpo delle multiformi fenomeniche negoziali che possono agire su un rapporto comune può provare che la tela non è compiuta ed esige una ripresa delle investigazioni. Il momento costitutivo della compartecipazione con le sue incidenze potrebbe offrire elementi utili allo studio dei doveri di astensione e delle situazioni giuridiche che possono determinarsi in ordine alla titolarità congiunta dei diritti soggettivi. La diversità degli obiettivi di uno stato indiviso rispetto ad altri sembra avere effetti anche successivamente al periodo formativo; e il riverbero dei profili causali ha di che spostarsi al di là del momento genetico andando ad influire anche sui tratti disciplinari del rapporto. La via che porta alla ricostruzione degli ascendenti della comunione e il riscontro dei dati che concernono il substrato fattuale per cui due o più soggetti di diritto interagiscono in uno stadio collettivo può avere ricadute sull'analisi della progressione partecipativa, in particolare nella sezione dei risvolti obbligatori passivi che germogliano a carico dei comunisti in una fioritura quasi «selvatica». Le interessenze tra gli obblighi omissivi e la fruizione collettiva di uno o più beni appaiono come una sorta di luogo privilegiato per la comprensione dei principi regolatori della materia.