Esedra: Saggi e mat. universitari. Storia teatro
Il teatro dei ruoli
Paola Degli Esposti, Elena Randi, Umberto Artioli
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 282
La tensione preregistica. La sperimentazione teatrale di Philippe-Jacques De Loutherbourg
Paola Degli Esposti
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2013
pagine: 188
Prigioni e paradisi. Luoghi scenici e spazi dell'anima nel teatro moderno
Silvia Carandini, Alessandra Petrina, Anna L. Bellina
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2012
pagine: 238
Il palcoscenico del secondo Ottocento italiano: La signora dalle camelie
Simona Brunetti
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 212
Il libro affronta l'analisi della più nota opera teatrale di Alexandre Dumas fils e il processo di diffusione che ne ha decretato il successo sulla scena italiana nel corso del secondo Ottocento. Costituendo per molte attrici un'occasione per dimostrare la propria abilità tecnica nella concezione della protagonista, "La signora dalle camelie" (1852) penetra nella penisola secondo modalità che privilegiano le esigenze sceniche delle compagnie itineranti a scapito dell'aderenza al dettato dell'autore. Nonostante nel corso del tempo compaiano altre traduzioni del testo più fedeli all'originale, curiosamente è sempre l'adattamento di Luigi Enrico Tettoni (1852), una libera versione fortemente modificata, a essere utilizzato.
Drammaturgie della quête
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 253
Nato da un convegno in ricordo del teatrologo Umberto Artioli, il volume è diviso in due parti: nella prima gli studiosi, amici e colleghi che hanno voluto rendere omaggio allo studioso mantovano, ne affrontano la metodologia di lavoro e la biografia intellettuale; nella seconda si focalizza l'attenzione sul motivo della quête nel teatro europeo.
Ruzante sulle scene del '900
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 396
"Ruzante sulle scene del '900" nasce da un progetto di catalogazione di tutti i materiali relativi agli spettacoli che nell'arco di oltre un secolo hanno fatto rivivere sulla scena la figura e l'opera di Angelo Beolco. Ad un sintetico inquadramento introduttivo segue un catalogo costituito da centosessanta schede che illustrano altrettante messinscene, datate dal 1902 al 2005: un percorso che muove dalle esperienze dei grandi protagonisti della regia europea d'inizio Novecento (come Copeau e Dullin) e si spinge fino alle messinscene più recenti, che oltre ad aprire nuove modalità interpretative spesso si confrontano con la memoria tramandata dagli artisti del passato.
Gesto e parola. Aspetti del teatro europeo tra Ottocento e Novecento
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 264
La scena del Romanticismo inglese (1807-1833)
Paola Degli Esposti
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 225
Il panorama teatrale inglese, all'inizio del diciannovesimo secolo, rivela una varietà di forme che non trova riscontro nelle epoche precedenti. Seguendo il filo del primo volume di La scena del Romanticismo inglese (1807-1833), dedicato alle poetiche teatrali e ai maggiori interpreti della scena romantica britannica, si fornisce ora un approfondimento sui generi minori: melodramma, spectacles acquatici ed equestri, burletta, burlesque, extravaganza, e pantomima. Le testimonianze dei critici dell'epoca, raccolte nella sezione antologica, illustrano la ricchezza di produzioni teatrali presenti sulla scena londinese e delineano le coordinate spaziali ed estetico-culturali entro cui esse si collocano.
La scena del Romanticismo inglese (1807-1833)
Paola Degli Esposti
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 274
Anatomia del gesto. Corporeità e spettacolo nelle poetiche del Romanticismo francese
Elena Randi
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
Visioni e scritture. Studi sul teatro fra Otto e Novecento
Paola Degli Esposti, Elena Randi, Simona Brunetti
Libro: Copertina morbida
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 168
Coleridge, Delsarte, Dumas fils, Rilke, Eliot: i protagonisti dei saggi di "Visioni e scritture" offrono l'opportunità di scandagliare motivi fondamentali che percorrono il teatro occidentale tra Otto e Novecento, evidenziando consonanze nelle poetiche di autori a volte apparentemente distanti. Il rapporto tra inconscio e razionalità, ad esempio. O ancora, i diversi approcci nei confronti della scrittura: sorta di congegno matematico nella drammaturgia di Dumas, sofisticatissimo strumento di espressione in Eliot, essa rivela i suoi limiti quando ad impiegarla sono Coleridge e Delsarte, il primo preda di una continua insoddisfazione, il secondo convinto della sostanziale incapacità del segno grafico di essere pienamente espressivo. Ma soprattutto emerge chiaramente, declinata secondo differenti modalità, la dialettica fra trascendenza e contingente, spirito e materia, sfera dell'ideale e realtà: una tensione tra polarità che attraversa i due secoli, creando un ponte che connette le poetiche del Romanticismo ad alcune delle voci più emblematiche del Ventesimo secolo.
Autori, attori, adattatori. Drammaturgia e prassi scenica nell'Ottocento italiano
Simona Brunetti
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 182
Quando Luigi Pirandello pubblica nelle pagine della rivista "Nuova Antologia" un intervento dal titolo "Illustratori, attori e traduttori", le sue riflessioni rappresentano il più autorevole punto di arrivo di un vivace dibattito culturale volto a denunciare le precarie condizioni in cui versa l'arte scenica italiana nei primi anni del ventesimo secolo da un lato, e, dall'altro, a rivendicare il primato della concezione drammaturgica sulla rappresentazione teatrale. Sulla scorta di tali affermazioni è maturata l'idea di una monografia che indagasse in che modo la creazione d'autore venisse rielaborata in Italia nel corso del diciannovesimo secolo per soddisfare alle necessità dello spettacolo. A partire dall'esempio paradigmatico offerto dal copione approntato da Gustavo Modena per mettere in scena il "Kean" di Dumas padre, in "Autori, attori, adattatori" si evidenzia l'esistenza di una consonanza nei criteri di riduzione del testo drammatico utilizzati da interpreti e adattatori per le scene della penisola. Il volume mette a fuoco non solo l'interdipendenza tra la pratica scenica degli attori e la scrittura drammaturgica dell'autore italiano - come nei casi del Poeta e la ballerina di Giacometti e di Goldoni e le sue sedici commedie nuove di Ferrari -, ma anche come i parametri di traduzione di molteplici pieces straniere vengano influenzati dall'organizzazione e dalle consuetudini del teatro dell'epoca.

