Garzanti: Collezione di poesia
La stortura
Jolanda Insana
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2002
pagine: 141
"Infermità del corpo e infermità della nazione, anzi del pianeta, fanno un tutt'uno drammaticamente vessato e dolorante in questo poema-monologo nelle cui lasse o variazioni giunge, mi sembra, a un punto davvero decisivo di incandescenza e di qequilibrio e compattezza formale uno dei più vividi talenti espressivi suscitati negli ultimi decenni dalla riluttanza a morire della nostra povera, martoriata, meravigliosa lingua italiana" Giovanni Raboni.
Ottave
Emilio Rentocchini
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 160
"La poesia in dialetto è ormai un testo a fronte del Novecento ufficiale. Il caso notevole di Emilio Rentocchini è ora indicativo di una nuova sintesi delle "due tradizioni" (Contini), quella colta e quella popolare, con riassunzione della seconda nella prima - qui a partire dal titolo in italiano, "Ottave". Uscito nei primi anni Novanta sulla rivista "Lengua", Rentocchini colpiva immediatamente per la voce sicura, fin dal primo verso, dove la consumazione della lingua dei parlanti è la dichiarazione della verità dialettale." (Gianni D'Elia)
Il collo dell'anitra
Giorgio Orelli
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 118
"Dal collo dei colombi di Lucrezio a quello dell'anitra, è continua meraviglia il trasmutare dei colori a seconda della luce: così è della vita, degli spettacoli anche minimi del mondo. Conviene badare alla lettera (da cui, ci ricorda Mallarmé, deriva letteratura). Non di "anatra" infatti si parla, la quale s'appaga mirabilmente in stagni pascoliani, ma di "anitra", che in Dante chiama nella stessa sede ritmica "anima". Lettera della luminosità (e della trafittura) è "i": non si scrive "accipicchia che ridere Maria" senza rimemorazione dantesca." (Giorgio Orelli)
Verbale
Michele Ranchetti
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 120
"Verbale" è il rendiconto di una nuova tappa verso quella sua laica "noche oscura" dove principio e fine (agostinianamente) s'incontrano e si confondono, in un reciproco scambio di ruoli e di identità e a dispetto di ogni tentazione consolatoria. Ranchetti esorcizza ogni atteggiamento retorico (l'invocarla come il temerla) verso quella nostra finale e fatale mèta che un grande etnologo come Ernesto De Martino definiva "crisi della presenza". E del resto "Io come il ragno tesse/ la sua tela traendola/ da sé da sé ed essa/ è per lui nido territorio e arma e per altri morte/ così ciò che da me/ proviene è solo/ altra forma del corpo/ e della mente nella crescita/ del puro delirio".
Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2001
pagine: 400
Un'ampia ricognizione nell'attuale panorama poetico italiano: oltre 100 poeti, con schede biobibliografiche e un'ampia introduzione. Nella loro scelta i curatori hanno privilegiato i testi, cioè le poesie, prima ancora delle firme, costruendo così un volume di interessante lettura. Decine di poeti e poetesse sono qui rappresentati da uno o più testi e da una scheda bio-bibliografica: operano in tutta Italia (e qualcuno anche all'estero) e compongono un panorama sfaccettato che può mettere in discussione schemi già consolidati, suggerire approfondimenti e far nascere curiosità.
Principio del giorno
Eugenio De Signoribus
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2000
pagine: 160
Il volume raccoglie numerose composizioni poetiche di diversa struttura e lunghezza. Il libro si presenta segnato, fin dal titolo, da una luce albale oscillante tra incertezza e speranza. Figure multiple si ritrovano nello spazio di un io che, grammaticalmente dominante, è però lontano da qualunque circolo di chiusura egotica: si dimostra semmai eco di una pluralità di voci, in cui il vissuto autoriale può entrare, ma solo per la schiacciante verità della percezione-emozione. Un'umanità sofferente pervade le liriche, dagli spatriati di "Campi" agli immigrati clandestini delle "Tavole genovesi": tra i quali può albergare un germe di nuova comunità, sempre a patto che l'inermità del soggetto non rinunci alla sua potenzialità perturbativa.
Gente di corsa
Tiziano Rossi
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 2000
pagine: 136
Siamo noi la "gente di corsa" alla quale Tiziano Rossi ha dedicato questo suo libro ricco di risonanze interne, con accordi ed echi quasi musicali. Per ogni pagina due quartine appaiate, dedicate ciascuna a una persona, identificata con una iniziale (i bambini che popolano la prima e l'ultima sezione, che vale come nuovo inizio), un nome (i giovani) o un cognome (gli adulti e gli anziani). Una scheggia di vita, un'emozione colta al volo, un'immagine rubata con la coda dell'occhio, in cui è possibile afferrare il riflesso di un'intera esistenza.
Sotto specie umana
Mario Luzi
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1999
pagine: 248
E' una sorta di diario poetico immaginario, quello del pellegrino Lorenzo Malagugini, ricostruito magistralmente da Luzi attraverso "tracce, reminescenze di compagni, estasi ed 'erramenti' confessati più che altro in lettere". Nell'inanellarsi delle liriche tornano tutti i temi cari al poeta, in un'autentica summa: il simbolismo trasceso da una parola di tersa limpidezza, i limiti del sapere e del linguaggio umano e insieme la loro possibilità di trascendenza, l'assenza e la presenza del senso.
Meridiano di Greenwich
Fernando Bandini
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1998
pagine: 134
L'aspetto più evidente dell'esperienza poetica di Bandini è la costante e libera ricerca di una personale lingua poetica: dall'italiano di sonetti e canzoni al latino al dialetto materno. E tuttavia questa poesia, con il suo tessuto misurato e preciso, in apparenza semplice e piano ma in realtà sofisticatissimo nell'intreccio di toni e ritmi, non è riducibile a un esperimento formalistico o a un ripiegamento arcadico. Costantemente sottesa dalla consapevolezza della fine di un'epoca, e forse di un evo, essa appare venata di nostalgia e insieme animata dall'attesa di un futuro incommensurabile.
Pare che il paradiso
Tiziano Rossi
Libro
editore: Garzanti
anno edizione: 1998
pagine: 126
Da sempre la poesia di Tiziano Rossi si misura con la "varietà del mondo" e la "quantità delle attitudini", con tutti i loro "comunque", "pressapoco" e "si sta per"... E' quasi una sfida, quella di essere all'altezza di una pluralità inafferrabile, che sfugge a schemi o modelli progettuali, e men che meno concede vie di fuga trascendenti: la poesia ha il compito futile e necessario di dare una autentica voce a questo mosaico. In questa nuova raccolta le successive stazioni sembrano alludere al percorso di un'intera esistenza, o meglio all'incontro e alla sovrapposizione tra le sue due età estreme, l'infanzia e la vecchiaia.